GESU’, L’AMICO DEGLI ‘ALTRI’. A NOSTRA DISPOSIZIONE. |
(di Redazione Papaboys) |
Gesù è l’uomo a tempo pieno per gli altri. Le sue sono giornate piene di gente, giornate in cui contano solo gli altri. Leggendo il Vangelo con attenzione si ha l’impressione che Gesù addirittura“appartiene agli altri”, a tutti quelli che lo cercano, che lo pregano, che si attaccano alla sua tunica per guarire o per richiamare la sua attenzione su di loro, mendicando un sorriso, una parola di consolazione. Particolare a questo proposito è la pagina di Mc 1,21-39 che descrive la giornata di Gesù. É Marco che ci informa che la gente che cercava Gesù e che lo voleva, era tanta che “egli non aveva nemmeno il tempo di mangiare” (3,20). Nell’Eucaristia Gesù continua lo stesso stile di vita, “sempre vivo per intercedere per i fratelli…” (Eb 7,25), vivendo a tempo pieno per gli altri. Scopriamo Gesù nell’Eucarestia, e facciamolo diventare nostro intimo e migliore amico: è un segreto per la felicità, non solo per se stessi, ma anche per la felicità che siamo chiamati a testimoniare ed a trasmettere agli altri giovani di oggi, che non sempre hanno Gesù come migliore amico. “Che cercate?”, chiede Gesù a due giovani. Si sono incamminati dietro di lui, ma non sanno ancora di aver raggiunto la meta della loro ricerca. Appassionati della vita e credenti ancora inquieti, si erano fatti discepoli del Battista. Ed egli ha appena indicato loro Gesù che passa, dicendo: “Ecco l’agnello di Dio!”. I due giovani, a queste parole, si mettono a seguire Gesù. Egli si volta verso di loro, vede che lo seguono e allora chiede: “Che cercate?”. Gli rispondono: “Maestro, dove abiti?”. E Gesù dice loro: “Venite e vedrete” (Gv 1,36-39). Uno dei due è Andrea, fratello di Simon Pietro; l’altro, probabilmente, è lo stesso evangelista Giovanni. I Vangeli non ci danno una descrizione dettagliata della loro vita, della loro formazione e delle loro esperienze. Quanto ci dicono è però sufficiente a immaginarne il cammino, intessuto di attrazione verso Gesù, ma anche di timori. Ogni giovane può riconoscersi nella loro vicenda. La narrazione ha un valore esemplare, una validità per tutti i tempi e per tutti i luoghi. Nel colloquio con questi due discepoli Gesù parla con noi; della sua verità noi, come i due discepoli, ci mettiamo in ascolto. Una domanda, tante domande “Che cercate?”: Con questa domanda Gesù si rivolge ai due giovani e fa emergere il senso della loro ricerca. Cercano il Messia, colui che solo può dare forza alle loro speranze. Vogliono una vita piena, al di là di ogni limite. Cercano la salvezza. Prima di loro, molti altri, pregando con i Salmi, avevano levato a Dio la loro preghiera appassionata: “Non nascondermi il tuo volto!” (Sal 27,9). Avevano cercato risposte ai perché della vita, per soddisfare la loro sete di verità, portando all’altare del tempio la loro offerta. Ora, questi due giovani si rivolgono direttamente alla fonte stessa della vita: Gesù. Non cercano infatti una qualsiasi verità, ma qualcuno che li metta in grado di riconoscere ciò che ha senso per la vita. Anche oggi, pur con qualche illusione di saperci dare da soli le risposte alle domande di vita, la ricerca di significato continua. È una ricerca fatta tutta in prima persona. Ciascuno di noi vuole e deve riconoscere dove sta il senso della propria esistenza. Non ci lasciamo più incantare da soluzioni già fatte o imposte per tutti, dalle ideologie e dai miti. È insufficiente fare come fanno tutti, prendendo in prestito risposte che non si attagliano alle nostre domande personali. Siamo consegnati alla nostra libertà, che è al tempo stesso solitudine e spazio di creatività. Tutta la vita è costellata di domande di significato. Si fanno esplicite nel mondo ampio dei rapporti umani, quando chiediamo e doniamo fiducia Intessendo rapporti amichevoli. Affiorano prepotenti quando si fa esperienza dell’amore e magari ci si orienta a dedicare la vita alla persona amata; quando ci vien chiesto di spendere energie per un lavoro ora gratificante, ora troppo ripetitivo, ma sempre necessario. Si fanno acute quando siamo davanti a sconfitte o a delusioni inevitabili, di fronte alla malattia o alla morte. A ben guardare, le tante domande ne contengono una sola: come spendere la vita, perché sia piena? È il progetto globale della nostra vita che è in questione quando ci interroghiamo sul significato profondo dell’esistenza. Nel momento in cui si cerca felicità, amore, speranza, pace, giustizia, si chiede significato pieno per la propria vita. Privi di questo orizzonte sperimentiamo – come accade oggi a tanti uomini – l’incertezza, il vuoto, l’angoscia. Solo nella certezza di un significato la, vita si illumina e noi riusciamo ad accettare noi stessi, gli altri, il mondo. I due giovani del Vangelo alla ricerca del Messia sono immagine della nostra ricerca, anche se non siamo ancora approdati a Cristo, o nessuno ancora ce lo ha fatto incontrare. Resta con noi, insieme cercheremo di risplendere nel Volto di Cristo! |
Archivi del mese: settembre 2007
AMICO GESU’
Archiviato in GESU', TU SEI RE!
AGORA’ DEI GIOVANI DI LORETO 2007
LORETO/AGORA’ – Come raccontarvi fratellini e sorelline, l’Agorà dei giovani italiani, le esperienze, i sentimenti, le senzazioni di questa grande festa con il Papa, ma soprattutto con Gesù e con Maria, insieme a tanti altri fratelli, se non con i video e le immagini? Nella fotogallery del nostro portale trovate le gallerie giorno per giorno, momento per momento, dalle giornate di ritiro presso Roseto degli Abruzzi dell’Associazione Nazionale Papaboys, fino alla partenza, e cosi’ anche le video gallery sul Canale You Tube.
http://www.papaboys.it/photogallery/index.asp
TUTTE LE FOTOGRAFIE GIORNO PER GIORNO DELL’AGORA’ DEI GIOVANI DI LORETO!
http://it.youtube.com/Papaboys113
SUL CANALE YOUTUBE DEI PAPABOYS TUTTI I VIDEO DELL’AGORA’ DEI GIOVANI DI LORETO.
Archiviato in ASSOCIAZIONE PAPABOYS
Papaboys cioè? I Giovani del Papa!
Papaboys Papaboys….. ma quanto si parla dei Papaboys! Ormai da quasi otto anni quasi tutte le settimane si parla dei Papaboys. Papaboys si…. papaboys no…..
La Chiesa li vuole….. La Chiesa non li vuole…..
Papa Karol li voleva…. Benedetto non li vuole…….
Sono quelli che urlano ‘Gio-va-nni Paolo’ ed ora ‘ Be-ne-de-tto’
no no sono quelli che si sono organizzati in una Associazione di giovani presente in tutta Italia.
Insomma, chi sono i Papaboys?
Qui c’è il sito ufficiale dell’Associazione Nazionale dei Papaboys
Archiviato in ASSOCIAZIONE PAPABOYS