Gli schiavi dei tempi moderni chiedono di essere liberati

Intervento della Santa Sede al Foro di Vienna sulla lotta al traffico di esseri umani Dal 13 al 15 febbraio si è tenuto il Foro di Vienna sulla lotta al traffico di esseri umani, organizzato dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Uondc). Riportiamo qui di seguito la nostra traduzione dell’intervento che l’arceivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, ha pronunciato a nome della Santa Sede.

Signor Presidente.
1. La Santa Sede apprezza gli sforzi compiuti a vari livelli per combattere il traffico di esseri umani, un problema dai molteplici aspetti e uno dei fenomeni più vergognosi della nostra epoca. Infatti, il traffico di esseri umani è una tremenda offesa alla dignità umana, che la dottrina sociale della Chiesa cattolica considera fondamento dei diritti dell’uomo. È ben noto che la povertà e la mancanza di opportunità e di coesione sociale spingono le persone a ricercare un futuro migliore, nonostante i rischi, rendendole estremamente vulnerabili a questo traffico. Inoltre, è necessario evidenziare che attualmente diversi fattori contribuiscono alla diffusione di questo crimine, e precisamente l’assenza di norme specifiche in alcuni Paesi, l’ignoranza dei propri diritti da parte delle vittime, la struttura socio-culturale e i conflitti armati.
La Santa Sede incoraggia tutte le iniziative giuste, tese a sradicare questo fenomeno immorale e criminale e a promuovere il benessere delle vittime. Il Protocollo di Palermo e le successive convenzioni regionali hanno introdotto un’esaustiva legislazione internazionale contro il traffico di esseri umani. Inoltre, la Santa Sede osserva con soddisfazione l’entrata in vigore, all’inizio di questo mese, della convenzione del Consiglio d’Europa contro il traffico di esseri umani.
Signor Presidente,
2. La Santa Sede è stata sempre consapevole della gravità del crimine del traffico di esseri umani. Nel 1970, Papa Paolo VI creò una Pontificia Commissione (ora Consiglio) della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, che monitora anche la questione delle vittime del traffico di esseri umani, considerate gli schiavi dei tempi moderni.
In questa prospettiva, lo stesso Pontificio Consiglio ha organizzato due congressi mondiali:  il primo per la liberazione delle donne di strada, e il secondo per i ragazzi di strada (……… )

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