SAVONA – Materialismo, relativismo e laicismo sono le sfide da affrontare oggi con la serena fermezza dimostrata due secoli fa da Papa Pio VII, costretto da Napoleone alla prigionia a Savona. Lo ha ricordato Benedetto XVI nell’omelia pronunciata durante la Santa Messa celebrata in piazza del Popolo. ”La mia visita in questa Citta’ – ha detto il Pontefice – e’ innanzitutto un pellegrinaggio, mediante Maria, alle sorgenti della fede, della speranza e dell’amore. Un pellegrinaggio che e’ anche memoria e omaggio al mio venerato predecessore Pio VII, la cui drammatica vicenda e’ indissolubilmente legata a questo luogo e al suo Santuario mariano”. ”A distanza di due secoli – ha proseguito il successore di Pietro – vengo a rinnovare l’espressione della riconoscenza della Santa Sede e di tutta la Chiesa per la fede, l’amore e il coraggio con cui i vostri concittadini sostennero il Papa nella sua residenza coatta, impostagli da Napoleone Bonaparte, a Savona. Si conservano numerose testimonianze delle manifestazioni di solidarieta’ rese al Pontefice dai savonesi, a volte anche con rischio personale. Sono vicende di cui i savonesi possono fare memoria con fierezza”. ”Quella pagina oscura della storia dell’Europa e’ diventata, per la forza dello Spirito Santo, ricca di grazie e di insegnamenti, anche per i nostri giorni – ha continuato Benedetto XVI -. Essa ci insegna il coraggio nell’affrontare le sfide del mondo: materialismo, relativismo, laicismo, senza mai cedere a compromessi, disposti a pagare di persona pur di rimanere fedeli al Signore e alla sua Chiesa.
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