ROMA – I Paesi del G8, più Cina, India e Corea del Sud, chiedono ai Paesi produttori di petrolio di scongiurare una crisi mondiale e di aumentare gli investimenti per fare in modo che l’offerta sia idonea a far fronte al rialzo della domanda. Allo stesso tempo, invitano i Paesi consumatori a “massimizzare gli investimenti nella propria produzione di energia”. A preoccupare i partecipanti alla riunione ministeriale del G8 sull’energia di Aomori è infatti il record dei prezzi del petrolio che potrebbero scatenare una recessione globale. Così, il titolare del dicastero nipponico, Akira Amari, ha lanciato l’allarme: le attuali quotazioni del greggio costituiscono “un’anomalia e un’estrema sfida” su scala globale e, in mancanza di provvedimenti e misure urgenti e mirate “il rischio concreto è di dover fare i conti con una pericolosa recessione”.
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