SYDNEY 2008 – E’ iniziato con un entusiasmo incredibile del quale poche parole potrebbero descriverne l’emozione l’atteso incontro – è il primo a Sydney – tra Papa Benedetto ed i giovani del mondo che stavano aspettando questo momento ormai da 3 anni, dai tempi della Gmg di Colonia quando il Papa comunicò la tappa successiva appunto in Australia. Sono 140 mila i giovani pellegrini che si sono radunati sul molo di Barangaroo, a Sydney, per accogliere il Papa. Lo riferisce l’organizzazione della Gmg. Un bagno di folla tra bandiere e cori: “Benedetto”, “Benedicto”, il suo nome e’ scandito in tutte le lingue. L’organizzazione riferisce anche che altri 350 mila pellegrini sono dislocati nei punti piu’ importanti della citta’: Darling Harbour, Opera House, Domain. Il totale fa 500 mila pellegrini, una cifra record per la citta’, molto piu’ che per le Olimpiadi del 2000. Il Papa è giunto a bordo di un battello ‘Sidney 2000′. Accompagnato da 500 persone, tra cui dieci aborigeni, 20 australiani, 12 giovani pellegrini, 32 fedeli dall’Oceania, 168 da altre nazioni e 60 tra vescovi e cardinali il Papa – in piedi a prua mentre il vento gli sollevava la mantellina e gli ha fatto anche volare lo zuccotto – ha attraversato in battello la baia di Sydney, per spostarsi dalla Rose Bay, dove lo avevano accolto i capi aborigeni, a Barangaroo, dove e’ appena sbarcato, e dove lo festeggiano circa 150mila ragazzi.
Alla conclusione del tour in battello Papa Benedetto e’ sceso al molo di Barangaroo tra le acclamazioni delle centinaia di migliaia di giovani ed uno sventolio di bandiere che stanno colorando veramente ‘a nuovo’ tutta Sidney. Appena sceso dal battello e’ stato accolto dalla Guardia d’onore indigena, formata da 43 aborigeni anziani dall’Australia e dalle Isole dello Stretto di Torres. Sono stati loro a “consegnare” Benedetto XVI ai giovani che lo attendono sulla banchina. La cerimonia e’ pensata ad indicare il passaggio del Papa dalle cure dei “custodi”, che lo hanno accolto alla Rose Bay, ai giovani di tutto il mondo, raccolti a Sydney per la Gmg. Al suo arrivo nel palco di Barangaroo al Papa è stato rivolto un saluto in lingua Gadigal, un linguaggio dell’area di Sydney. Sono seguiti alcuni canti tipici dell’Oceania e anche il canto “Tu es Petrus”, in latino, ma con alcune parti tradotte e cantate in lingua gadigal. Tra i cori che si alternano sul palco anche il Gondwana Indigenous Choir, formato da ragazzi indigeni dai 9 ai 14 anni da tutta l’Australia, e il Sydney Children’s Choir, di bambini dagli 8 ai 16 anni, della citta’ che ospita la Gmg.
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