CITTA’ DEL VATICANO – Il Sinodo dei Vescovi su che si e’ concluso in queste ore potra’ rappresentare l’avvio di “un autentico rinnovamento nella Chiesa universale”, che sgorghera’ “in ogni comunita’ cristiana dal rinnovato ascolto della Parola di Dio, sotto l’azione dello Spirito Santo”. Ne e’ convinto Benedetto XVI, per il quale “compito prioritario della Chiesa, all’inizio di questo nuovo millennio, e’ innanzitutto nutrirsi della Parola di Dio, per rendere efficace l’impegno della nuova evangelizzazione”. Ma questo rinnovamento va perseguito senza rinunciare alla Tradizione (che deve illuminare la lettura della Bibbia, che non puo’ essere solo in senso letterale, come pretende il metodo storico-critico, ma anche spirituale, come insegna l’ermeneutica cattolica). “L’incontro con la Scrittura – mette in guardia il Papa – rischia di non essere ‘un fatto’ di Chiesa, ma esposto al soggettivismo e all’arbitrarietà”. Dunque, spiega sintetizzando le “propositiones” votate dal Sinodo, “diventa indispensabile una promozione pastorale robusta e credibile della conoscenza della Sacra Scrittura, per annunciare, celebrare e vivere la Parola nella comunita’ cristiana, dialogando con le culture del nostro tempo, mettendosi al servizio della verita’ e non delle ideologie correnti e incrementando il dialogo che Dio vuole avere con tutti gli uomini”. “Cari e venerati Fratelli – ha detto ancora il Pontefice ai 253 padri sinodali -, grazie per il contributo che ciascuno di voi ha offerto all’approfondimento del tema del Sinodo: ‘La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa’. Tornando a casa, trasmettete a tutti il saluto affettuoso del Vescovo di Roma.
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