CITTA’ DEL VATICANO – ”L’uomo e la donna, uguali in dignita’, sono chiamati ad arricchirsi vicendevolmente in comunione e collaborazione, non solo nel matrimonio e nella famiglia, ma anche nella societa’ in tutte le sue dimensioni. Alle donne cristiane si richiedono consapevolezza e coraggio per affrontare compiti esigenti, per i quali tuttavia non manca loro il sostegno di una spiccata propensione alla santita’, di una speciale acutezza nel discernimento delle correnti culturali del nostro tempo, e della particolare passione nella cura dell’umano che le caratterizza. Mai si dira’ abbastanza di quanto la Chiesa riconosca, apprezzi e valorizzi la partecipazione delle donne alla sua missione di servizio alla diffusione del Vangelo”. Lo ha sottolineato Benedetto XVI ricevendo in udienza, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, i partecipanti alla XXIII Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici. Mentre riprende gli insegnamenti del Concilio Vaticano II, ha spiegato Benedetto XVI, l’Esortazione apostolica ‘Christifideles laici’, ”definita la magna charta del laicato cattolico nel nostro tempo”, orienta ”il discernimento, l’approfondimento e l’orientamento dell’impegno laicale nella Chiesa fronte ai mutamenti sociali di questi anni. Si e’ sviluppata in molte Chiese particolari la partecipazione dei laici grazie ai consigli pastorali, diocesani e parrocchiali, rivelandosi molto positiva in quando animata da un autentico ‘sensus Ecclesiae’. La viva consapevolezza della dimensione carismatica della Chiesa ha portato ad apprezzare e valorizzare sia i carismi piu’ semplici che la Provvidenza di Dio dispensa alle persone, sia quelli che apportano grande fecondita’ spirituale, educativa e missionaria. Non a caso, il Documento riconosce e incoraggia la ‘nuova stagione aggregativa dei fedeli laici’, segno della ricchezza e della versatilita’ delle risorse che lo Spirito alimenta nel tessuto ecclesiale’, indicando quei ‘criteri di ecclesialita’ che sono necessari, da una parte, al discernimento dei Pastori e, dall’altra, alla crescita della vita delle associazioni di fedeli, dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità”. ”A questo riguardo – ha aggiunto il Pontefice – desidero ringraziare il Pontificio Consiglio per i Laici, in modo tutto speciale, per il lavoro compiuto durante gli scorsi decenni nell’accogliere, accompagnare, discernere, riconoscere e incoraggiare queste realta’ ecclesiali, favorendo l’approfondimento della loro identita’ cattolica, aiutandole a inserirsi piu’ pienamente nella grande tradizione e nel tessuto vivo della Chiesa, e assecondando il loro sviluppo missionario”. ”Parlare del laicato cattolico – ha proseguito il Papa – significa riferirsi a innumerevoli persone battezzate, impegnate in molteplici e svariate situazioni per crescere come discepoli e testimoni del Signore e riscoprire e sperimentare la bellezza della verita’ e la gioia di essere cristiani. L’attuale condizione culturale e sociale rende ancora piu’ urgente questa azione apostolica per condividere a piene mani il tesoro di grazia e di santita’, di carita’, dottrina, cultura e opere, di cui e’ composto il flusso della tradizione cattolica. Le nuove generazioni sono non solo destinatarie preferenziali di questa trasmissione e condivisione, ma anche soggetti che attendono nel proprio cuore proposte di verita’ e di felicita’ per poterne rendere testimonianza cristiana, come gia’ accade in modo mirabile. Ne sono stato, io stesso, nuovamente testimone a Sydney, nella recente Giornata Mondiale della Gioventu’. E percio’ incoraggio il Pontificio Consiglio per i Laici a proseguire l’opera di questo provvidenziale pellegrinaggio globale dei giovani nel nome di Cristo, e ad adoperarsi per la promozione, ovunque, di un’autentica educazione e pastorale giovanile”.
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