SISTEMA PREVENTIVO PER I GIOVANI E DIRITTI UMANI NELLA VISIONE DI DON BOSCO. ARTICOLO DEL RETTORE DEI SALESIANI.

 

 

 

 

 

 

ROMA – Don Bosco non poteva parlare di diritti umani dei bambini e degli adolescenti, perché non esisteva neppure la categoria giuridica; ma Don Bosco è stato un precursore di tanti elementi della visione del bambino e dell’adolescente che oggi viene definita con il linguaggio dei diritti umani. Allo stesso modo don Bosco è stato un precursore di tanti di elementi di quella che oggi viene definitiva educazione alla cittadinanza mondiale responsabile. Pubblichiamo il testo dell’intervento di Don Pascual Chávez Villanueva, Rettore Maggiore dei Salesiani, al Congresso “Sistema Preventivo e Diritti Umani”

Congresso “Sistema Preventivo e Diritti Umani”

Carissimi fratelli e sorelle,
desidero concludere questo Congresso su “Sistema Preventivo e Diritti Umani”, che ci ha visti radunati in questi giorni del 2 al 6 gennaio 2009, innanzitutto con una parola di ringraziamento a tutti voi per la risposta al mio invito, per la partecipazione a tutto il programma, per l’impegno alla buona riuscita. Non è indifferente la data di realizzazione di questo grande evento; esso si è realizzato nel tempo del Santo Natale di Gesù, che segna la nascita della nuova umanità in Cristo, nuovo Adamo, modello e meta di ogni persona umana. Il mistero dell’Incarnazione infatti illumina la nostra comprensione della dignità dell’uomo e motiva il nostro impegno a favore dei diritti umani. Non è neppure indifferente il fatto che questo Congresso avvenga l’inizio di questo anno giubilare in cui celebriamo il 150º anniversario della Fondazione della Congregazione Salesiana. Tale celebrazione dovrà stimolarci ad una rinnovata fedeltà a don Bosco e ai giovani, con lo stesso entusiasmo e convinzione del primo gruppo di Salesiani che il 18 dicembre del 1859 diedero inizio alla Congregazione. Essi si radunarono nella camera di Don Bosco «allo scopo ed in uno spirito di promuovere e conservare lo spirito di vera carità che richiedesi nell’opera degli Oratorii per la gioventù abbandonata e pericolante, la quale in questi calamitosi tempi viene in mille maniere sedotta a danno della società e precipitata nell’empietà ed irreligioni. Piacque pertanto ai medesimi Congregati di erigersi in Società o Congregazione che avendo di mira il vicendevole aiuto per la santificazione propria si proponesse di promuovere la gloria di Dio e la salute delle anime specialmente delle più bisognose d’istruzione e di educazione…»[1]. Oggi i tempi sono diversi e anche le condizioni in cui ci troviamo a vivere la vocazione salesiana sono mutate; ciò ci domanda una continua riflessione ed una risposta aggiornata di fronte alle nuove sfide. Non sono cambiati invece la missione salesiana e le sue finalità, i destinatari a cui siamo inviati, i criteri della nostra azione, che Don Bosco ci ha lasciato in preziosa eredità. E’ appunto in questa congiuntura di circostanze che abbiamo voluto riflettere su “Sistema Preventivo e Diritti Umani”, allo scopo di offrire ai diritti umani, soprattutto a quelli dei minori, l’apporto arricchente delle motivazioni, delle riflessioni e delle esperienze proprie del Sistema Preventivo e nello stesso tempo di aprire il Sistema Preventivo a questa relativamente recente via di promozione della persona e della sua crescita. Vi presento ora alcuni spunti per continuare il nostro cammino, in vista di scelte strategiche per il futuro.

Per leggere tutto il testo visita:  http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2076

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