ROMA – I media possono essere uno strumento positivo per la vita dei bambini e degli adolescenti, ma è necessario fare attenzione per evitarne i negativi effetti collaterali. È questa la conclusione di una serie di dieci articoli recentemente pubblicati sulla rivista Children and Electronic Media. Gli articoli riprendono alcuni studi svolti da The Future of Children, partecipata congiuntamente dalla Woodrow Wilson School presso l’Università di Princeton e dal Brookings Institution che promuove politiche e programmi in favore dei bambini. Che i media possano influenzare i comportamenti delle persone è certamente un fatto a cui gli operatori pubblicitari credono. L’articolo intitolato “Marketing and Media” osserva che nel 2003 gli adolescenti americani tra i 12 e i 17 anni hanno speso 112,5 miliardi di dollari. Nel 2004, il totale delle spese per le pubblicità di prodotti per bambini erano invece stimate intorno ai 15 miliardi di dollari. La televisione continua ad essere lo strumento più importante per le pubblicità destinate ai bambini, i quali vedono circa 40.000 pubblicità l’anno in televisione.
Tuttavia, sfruttando il fatto che la pubblicità su Internet è molto meno regolamentata rispetto a quella sulla televisione, il marketing per bambini si sta spostando online. Tra i metodi utilizzati vi è la pubblicità occulta nei videogiochi e l’utilizzo dei forum per promuovere prodotti. I pubblicitari si avvalgono anche di software che, nel consentire ai bambini di scaricare brani musicali dalla Rete, invia ai provider informazioni sulle preferenze musicali degli utenti.
Per leggere tutto il teso visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2178