CITTA’ DEL VATICANO – Il valore e il senso del digiuno come “arma spirituale” sono la proposta di Benedetto XVI nel suo Messaggio per la Quaresima 2009, presentato questo martedì nel corso di una conferenza stampa nella Santa Sede. “Possiamo domandarci quale valore e quale senso abbia per noi cristiani il privarci di un qualcosa che sarebbe in se stesso buono e utile per il nostro sostentamento”, afferma il Papa nel testo. Per questo, nella sua proposta per il periodo quaresimale, che inizierà il 25 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, e durerà fino al 5 aprile, Domenica delle Palme, si sofferma ad analizzare il senso che ha avuto questa pratica sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento.
La visione cristiana
Il Pontefice mostra come Gesù parli del vero digiuno, che consiste nel “compiere la volontà del Padre celeste”. Egli stesso, osserva, ne dà l’esempio rispondendo a satana, al termine dei 40 giorni passati nel deserto, che “non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. In questo modo, il Papa spiega che il vero digiuno “è dunque finalizzato a mangiare il ‘vero cibo’, che è fare la volontà del Padre”. “Con il digiuno il credente intende sottomettersi umilmente a Dio, confidando nella sua bontà e misericordia”, sottolinea.
Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2193