Archivi del mese: marzo 2009

XXIV GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ. DOMENICA DELLE PALME DI SPERANZA. LE INIZIATIVE

GMG 2009 – “Diventati suoi fedeli discepoli, sarete così in grado di contribuire a formare comunità cristiane impregnate di amore, come quelle di cui parla il libro degli Atti degli Apostoli”: questo passaggio del messaggo di Benedetto XVI per la GMG diocesana del 5 aprile, Domenica delle Palme, sta facendo riflettere i responsabili regionali di pastorale giovanile. È accaduto a don Carlo Rampone, delegato per il Piemonte e la Valle d’Aosta: “Queste parole del messaggio di Benedetto ci hanno dato lo sprint e ci confermano nel percorso che stiamo facendo per la ‘formazione dei formatori’. Si tratta di un progetto che coinvolge tutte le diocesi e che è già partito a Biella e a Vercelli. In autunno, probabilmente, prenderà il via anche nelle diocesi del Cuneese. Questo è l’ambito di speranza in cui ci muoviamo: la formazione di nuovi animatori per rendere più incisiva la proposta del Vangelo della speranza”. Non solo una festa, ma una tappa del cammino. Gli uffici di Pastorale giovanile delle diocesi italiane guardano alla XXIV GMG diocesana che si terrà la Domenica delle Palme pensando all’organizzazione puntuale di veglie, spettacoli, concerti, magari anche delle cene comunitarie in piazza, ma tenendo sempre lo sguardo alto, puntato sulla chiusura del triennio dell’Agorà di fine maggio…

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“NON È PIÙ L’ORA DELLE PAROLE, È GIUNTA L’ORA DI GESÙ”: COSÌ IL PAPA ALL’ANGELUS.

CITTA’ DEL VATICANO – “Non è più l’ora delle parole e dei discorsi; è giunta l’ora decisiva” in cui il Figlio di Dio dà la vita per l’umanità. E’ quanto ha detto oggi il Papa durante l’Angelus ai tantissimi fedeli accorsi in Piazza San Pietro nonostante la giornata piovosa. Presenti numerosi africani che hanno voluto esprimere la propria gratitudine al Pontefice per il suo sostegno al continente nel recente viaggio in Camerun e Angola. E Benedetto XVI ha parlato con gioia della “significativa esperienza” della sua visita pastorale in Africa. “Soprattutto mi hanno impressionato due aspetti, entrambi molto importanti”, ha confessato rivolgendosi alle migliaia di pellegrini riunite in Piazza San Pietro. “Il primo è la gioia visibile nei volti della gente, la gioia di sentirsi parte dell’unica famiglia di Dio, e ringrazio il Signore per aver potuto condividere con le moltitudini di questi nostri fratelli e sorelle momenti di festa semplice, corale e piena di fede”. Il secondo aspetto che ha colpito il Pontefice “è proprio il forte senso del sacro che si respirava nelle celebrazioni liturgiche, caratteristica questa comune a tutti i popoli africani ed emersa, potrei dire, in ogni momento della mia permanenza tra quelle care popolazioni.  La visita mi ha permesso di vedere e comprendere meglio la realtà della Chiesa in Africa nella varietà delle sue esperienze e delle sfide che si trova ad affrontare in questo tempo”, ha ammesso. Il Papa ha annunciato che nella prossima udienza generale del mercoledì analizzerà in modo più dettagliato i risultati del suo viaggio. Ha quindi concluso il suo intervento chiedendo preghiere perché “nel mondo intero si diffonda il messaggio della speranza e dell’amore di Cristo…

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IL PAPA VISITANDO UNA PARROCCHIA ROMANA: IL CRISTIANO PUÒ SCONFIGGERE LA PAURA DELLA CRISI ECONOMICA

ROMA – Visita di Benedetto XVI ieri mattina alla parrocchia romana del Santo Volto di Gesù, nel quartiene Magliana, ricavata da un ex stabilimento dell’Enel. Il Papa è arrivato poco prima delle 9.30, ed ès stato accolto dal cardinale vicario Agostino Vallini e dal parroco don Luigi Coluzzi. “Purtroppo piove, ma sta venendo fuori anche il sole. Forse è un segno di questo tempo pre-pasquale dove sentiamo i dolori del Signore e tutti i problemi del nostro mondo di oggi, ma sappiamo anche, benché nascosto, esiste, che Dio è vicino, ci aiuta e ci accompagna. In questo senso vogliamo andare adesso verso la Pasqua sapendo che alla nostra vita appartengono le sofferenze, le difficoltà, ma sapendo che dietro c’è il sole della Bontà divina”.  Così, Benedetto XVI, sul sagrato della chiesa a forma di ‘v’, come simbolo delle braccia aperte di Cristo, ha salutato al suo arrivo alla Magliana, le centinaia di persone che lo attendevano sotto la pioggia. La chiesa, intitolata dal 1982 a San Massimiliano Kolbe, ha modificato la denominazione nel 2001 in Santo Volto di Gesù. La parrocchia, 15mila abitanti a Ovest di Roma, conta 4 mila famiglie con genitori e figli fuori casa per lavoro e scuola gran parte della giornata. “Questo, spiega il parroco don Luigi Coluzzi, porta spesso ad una completa delega educativa da parte dei genitori, con la perdita della loro capacità formativa. Anche se i giovani della Magliana esprimono una forte domanda di valori, anche semplici”. Ed a loro il Papa, nell’omelia, non ha mancato di far arrivare il suo incoraggiamento: “Lasciatevi coinvolgere dal fascino di Cristo! Fissando, con gli occhi della fede, il suo Volto, chiedetegli: ‘Gesù. Cosa vuoi che io faccia con Te e per Te?’. Rimanete quindi in ascolto e, guidati dal suo Spirito, assecondate il disegno che Egli ha su di voi”. 

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IL PAPA AI GIOVANI DEL SERVIZIO CIVILE: “SIATE PRONTI A SPENDERVI PER GLI ALTRI”

CITTA’ DEL VATICANO – ”Siate, sempre e dappertutto strumenti di pace, rigettando con decisione l’egoismo e l’ingiustizia, l’indifferenza e l’odio, per costruire e diffondere con pazienza e perseveranza la giustizia, l’uguaglianza, la liberta’, la riconciliazione, l’accoglienza, il perdono in ogni comunita”’. E’ l’esortazione rivolta questa mattina da papa Benedetto XVI a 7000 giovani del servizio civile, ricevuti questa mattina in udienza insieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi. “Oggi come allora l’autentica conversione dei cuori rappresenta la via giusta, la sola che possa condurre ciascuno di noi e l’intera umanità all’auspicata pace. È la via indicata da Gesù: Lui – che è il Re dell’universo – non è venuto a portare la pace nel mondo con un esercito, ma attraverso il rifiuto della violenza. Lo disse esplicitamente a Pietro, nell’orto degli Ulivi: “Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno” (Mt 26,52)”. “È la via che hanno seguito e seguono non solo i discepoli di Cristo – ha proseguito il Papa – ma tanti uomini e donne di buona volontà, testimoni coraggiosi della forza della non violenza”. E sempre sulla scorta del Concilio ha detto.. 

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INTENZIONE MISSIONARIA – PERCHÉ I CRISTIANI SIANO SEGNI DI SPERANZA, GRAZIE ALLA LORO TESTIMONIANZA

CITTA’ DEL VATICANO – “Perché i cristiani, che operano nei territori in cui più tragiche sono le condizioni dei poveri, dei deboli, delle donne e dei bambini, siano segni di speranza, grazie alla loro coraggiosa testimonianza del Vangelo della solidarietà e dell’amore” – Commento all’Intenzione Missionaria indicata dal Santo Padre per il mese di aprile 2009. La vitalità della Chiesa si misura attraverso la sua carità, poiché, come diceva Santa Teresa di Gesù, “l’amore non è mai ozioso”.

 

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BENEDETTO XVI IN TERRASANTA. IL PROGRAMMA DEL VIAGGIO DEL SANTO PADRE ED I SIGNIFICATI

CITTA’ DEL VATICANO – Si avvia a realizzarsi il “desiderio” tante volte espresso da Benedetto XVI di potersi recare in Terra Santa. La Santa Sede ha infatti pubblicato in queste ore il programma della visita che il Papa vi compirà tra l’8 e il 15 maggio e che toccherà, nell’ordine, Giordania, Israele e Territori palestinesi. Di tutti i Paesi egli incontrerà i capi di Stato: re Abdallah di Giordania, il presidente Peres e il presidente Abbas. Sarà la terza visita di un Papa dell’era moderna nella terra ove visse Gesù, dopo quelli compiuti da Paolo VI (1964) e Giovanni Paolo II (2000). In Giordania, tra gli appuntamenti principali, sabato 9 visiterà il memoriale di Mosè sul monte Nebo, la moschea Al-Hussein Bin-Talal ad Amman e benedirà la prima pietra dell’università di Madaba del Patriarcato latino. Il 10 si recherà a Bethany Beyond The Jordan, sito del Battesimo di Gesù.

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«THE WRESTLER» DI DARREN ARONOFSKY, PREMIATO A VENEZIA CON IL LEONE D’ORO

RECENSIONE – Tanti film sul pugilato, nessuno sul wrestling. Il punto è che i due sport non hanno così tanti punti di contatto e che il wrestling vive comunque di una fama quasi circense, di spettacoli preparati a tavolino con mosse concordate, di legnate che se fossero vere ammazzerebbero un toro, di folklore, di abbigliamenti più che pittoreschi. Insomma, di un alone mitico che basta poco a ricondurre sulla Terra. Si ricorderà che anche Rocky Balboa, all’apice della carriera, si prestava a salire sul ring del wrestling per un’esibizione estemporanea. Tanto più inatteso arriva il successo a sorpresa di «The Wrestler» di Darren Aronofsky, premiato a Venezia con il Leone d’Oro e ignorato nella notte degli Oscar, quando forse Mickey Rourke ci aveva fatto un pensierino. A cose fatte, non è facile spiegarsi il motivo di un simile exploit. Da una parte un attore ormai relegato in ruoli da caratterista che improvvisamente ritrova, con la complicità di fortissimi richiami autobiografici, lo smalto del mattatore. Dall’altra un regista che, venendo da film come «? – Il teorema del delirio», «Requiem for a Dream» e, soprattutto, «L’albero della vita», si fatica a ritenere capace di miracoli. La realtà, a nostro parere, è che «The Wrestler» è un film convenzionale reso di livello superiore da due magnifici protagonisti. Randy Robinson, detto «the Ram» (l’Ariete), è un ex-campione di wrestling ridotto dall’età e da vari acciacchi ad esibirsi in combattimenti di basso livello. 

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7.000 VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE QUESTO SABATO IN UDIENZA DA PAPA BENEDETTO XVI

ROMA – Sciarpe bianche con il ‘logo’ del Servizio civile. Cosi’ si presenteranno a papa Benedetto XVI, 7.000 volontari in servizio civile, provenienti da tutta Italia che, sabato 28 marzo saranno ricevuti in udienza speciale alla Sala Nervi in Vaticano. Alla cerimonia parteciperanno anche i responsabili degli Enti e gli operatori che seguono i giovani nei progetti di servizio civile. Il Governo italiano sara’ rappresentato da Carlo Giovanardi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Servizio civile e da Leonzio Borea, Capo dell’Ufficio nazionale per il Servizio civile. Dal 2001, anno della sua istituzione, il Servizio civile, si ricorda in una nota, ha fornito ”un apporto fondamentale alla societa’ attraverso innumerevoli progetti di assistenza alle fasce piu’ deboli della popolazione, di valorizzazione delle risorse naturali e artistiche del Paese, di protezione civile e di educazione alla pace a livello nazionale e internazionale, in Italia e all’estero”. Un momento di grande coinvolgimento, per tutti i volontari, che hanno scelto di dedicare un anno della loro vita agli altri, nella consapevolezza della necessità di una cooperazione, anche intergenerazionale, senza la quale non è possibile una crescita sociale e consapevole della collettività, nella direzione di un rafforzamento dei diritti, del sostegno, dell’aiuto, della collaborazione.

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News regionali pubblicate sul sito dei Papaboys

LAZIO – IL 28 MARZO MESSA IN LATINO CON IL RITO TRIDENTINO PRESIEDUTA DA MONSIGNOR RINO FISICHELLA

OMA – Una messa solenne con il rito latino liberalizzato da Papa Benedetto XVI sara’ celebrata dall’Arcivescovo Rino Fisichella (nella foto), rettore della Pontificia Universita’ Laternenese e presidente della Pontificia Accademia per la Vita, il prossimo 28 marzo alle 10.00 all’Abbazia di Tre Fontane. La celebrazione avra’ luogo in occasione del pellegrinaggio che compiranno a Roma, in occasione dell’Anno Paolino, sacerdoti e seminaristi dell’Istituto ‘Cristo Re’, che e’ stato fondato per i tradizionalisti rimasti o rientrati nella piena comunione con la Santa Sede. Il superiore generale dell’Istituto, Monsignor Gilles Wach, celebrera’ con lo stesso rito il giorno dopo, domenica 29, nella Chiesa di ‘Gesu’ e Maria al Corso’, da tempo concessa dal Vicariato di Roma per le celebrazioni con il rito antico.

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MARCHE – DIOCESI: FANO, FACEBOOK “TRA VITA REALE E VIRTUALE”

 

FANO – Erano presenti oltre 100 giovani all’incontro organizzato dal Comune di Fano, assessorato alle Politiche Giovanili, sul tema “Facebook tra vita reale e virtuale”, tenutosi il 19 marzo presso l’Oratorio S. Cristoforo di Fano. La serata – informa oggi la diocesi – è iniziata con una analisi degli “effetti sociali di massa” che lo strumento mediatico ha sui i rapporti interpersonali, creando “quasi una dipendenza dello stare on line”, un fenomeno che ha sostituito l’incontro reale, cambiando la vita dei giovani…

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PIEMONTE – GIOVANI A TORINO INCONTRO ECUMENICO PER “CUSTODIRE LA CREAZIONE”

 

TORINO – “La paura porta le tradizioni religiose a chiudersi. Mentre la speranza chiede di osare la pace”. Lo ha ricordato mons. Luigi Bettazzi, presidente emerito di Pax Christi, questa mattina a Torino, nel corso della presentazione dell’iniziativa ecumenica “Ri/crearsi, abitare la terra, custodire la creazione” che si svolgerà a Torino il 28 e 29 marzo, con lo slogan “Osare la pace nella fede”…

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TOSCANA – DIOCESI DI AREZZO. SEMINARIO TRA SCIENZA & FEDE ALLEATE PER LA VITA

 

AREZZO -La Diocesi di Arezzo organizza per sabato 4 aprile presso l’Auditorium Pieraccini dell’Ospedale San Donato di Arezzo un Seminario Regionale di Studi dal titolo “La Procreazione Responsabile a 40 anni dall’Humanae Vitae: il cammino della scienza e della cultura.” La giornata è patrocinata dall’Associazione casa Betlemme, Associazione Medici Cattolici, Associazione Scienza & Vita Movimento per la Vita, Pastorale Familiare, Ufficio Scuola, Pastorale Giovanile, Associazione Metodo Ovulazione Billings Toscana…

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Human trafficking – Armando Borja – Director Programs Jesuit Refugee Service – USA

Un video testimonianza dagli Stati Uniti. Il traffico di esseri umani. (Potete utilizzare il traduttore in piu’ lingue sulla destra del player video direttamente da youtube). DA VEDERE!

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L’URLO ALTO CONTRO LA MAFIA CHE SI ALZA DALLA CAMPANIA. PRESENTI I PAPABOYS.

NAPOLI – Un altro piccolo seme, destinato a germogliare: la XIV edizione della ‘Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie’ organizzata da Libera e Avviso Pubblico che ha come tema “L’etica libera la bellezza. Riscattare la bellezza, liberarsi dalle mafie”. La giornata “intendeva ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnova in nome di quelle vittime l’impegno di contrasto alla criminalità organizzata” – affermano i promotori della manifestazione che lo scorso anno ha visto radunate a Bari centomila persone ed altrettante, forse di più, quast’anno in Campania.

“Siamo venuti a Napoli – ha dichiarato don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera – per valorizzare il positivo. Dimostrare che c’è un’Italia che non si arrende, che non cede allo scetticismo e alla rassegnazione, che non pensa solo a sopravvivere ma che vuole vivere, che lotta e s’impegna per affermare la libertà e la dignità di tutti”. “In alcuni territori della Campania – sottolinea don Ciotti – la violenza criminale continua a lasciare ragicamente il segno: anche nell’ultimo anno sono stati numerosi ed efferati gli omicidi di camorra, troppe le vittime innocenti. Senza contare i traffici di droga e di rifiuti, lo sfruttamento delle persone attraverso la prostituzione e il lavoro nero, gli affari delle ecomafie, l’usura, le estorsioni. E certamente pesano la corruzione, le collusioni in tanti settori della politica e dell’economia, i silenzi complici o intimoriti di chi non osa o non vuole ribellarsi”. 

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IN TERRA SANTA SI PREGA PER PAPA BENEDETTO. E DAL 20 AL 27 MAGGIO IL PELLEGRINAGGIO DEI PAPABOYS

GERUSALEMME – A un mese e mezzo circa dalla visita di Benedetto XVI in Terra Santa cresce l’attesa nella Striscia di Gaza da dove si muoveranno almeno 200 persone, il doppio rispetto agli iniziali 100. Tra loro anche una rappresentanza della comunità musulmana. A rivelarlo al SIR è lo stesso parroco della Striscia, padre Manawel Musallam: “Ho presentato alle autorità israeliane richiesta per 250 visti di ingresso ma ne verranno accettati solo 200. Ancora non sappiamo se potremo andare alla celebrazione di Betlemme o di Gerusalemme. Ad ogni modo ci teniamo molto ad essere presenti”. La speranza di partecipazione di fedeli da Gaza è resa ancora più forte dalle assicurazioni date dallo stesso governo israeliano al nunzio in Israele, mons. Antonio Franco, relative al rilascio dei visti. “Nonostante la gioia per l’arrivo di Benedetto XVI – aggiunge Musallam – non possiamo tacere le difficoltà in cui versa ancora oggi la popolazione di Gaza, privata di acqua, elettricità, erogate in modo discontinuo, la popolazione soffre. Non è cambiato nulla rispetto a prima, anzi tutto è peggiorato. Speriamo che la visita del Papa possa aiutarci”. Il 13 maggio, nel pomeriggio, Benedetto XVI visiterà il Caritas baby hospital di Betlemme, ospedale pediatrico gestito dalle suore terziarie francescane elisabettine di Padova. A confermarlo al Sir è suor Erika, la superiora delle 6 suore che lavorano nell’ospedale. “Dopo la messa alla Natività Benedetto XVI verrà qui da noi per una breve visita nella quale saluterà i piccoli degenti delle sezioni A e B dell’ospedale che contengono anche il reparto prematuri. Rivolgerà un saluto anche alle famiglie e agli operatori sanitari”. 

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SULLA VIA DI DAMASCO… NICOLA LEGROTTAGLIE FESTEGGIA L’ANNO PAOLINO CON LA PROPRIA VITA: UN GRANDE!

TORINO – Si farà tanti nuovi nemici, e non solo in campo, il campione della Juventus e della Nazionale Nicola Legrottaglie, ma si farà anche tanti fratellini e sorelline che pregheranno per Lui, ed un amico particolare, Gesù, Colui che così tanto e chiaramente ha parlato al cuore di Nicola, che quest’amore è destinato a non interrompersi mai più. E’ vero che chi incontra Gesù non lo molla mai! E Legrottaglie, difensore arcigno abituato a far sentire agli avversari il fiato sul collo, ha sentito proprio di Gesù il battito profondo del cuore: ecco perchè è fiero di dire che Gesù è Vivo! 

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IL PAPA IN VOLO VERSO ROMA: COLPITO DALLA CORDIALITÀ ESUBERANTE CON CUI SONO STATO ACCOLTO.

Papa Benedetto XVI, incontrando di nuovo i giornalisti durante il volo di ritorno a Roma, ha detto di essere stato colpito, durante il suo viaggio in Camerun e Angola, dalla ”cordialità esuberante” con cui è stato accolto. La gente – ha osservato – vedendo il successore di Pietro si sente parte ”della stessa famiglia di Dio”. Un altro aspetto che lo ha colpito, ha proseguito, è stato ”il forte senso del sacro” e ”lo spirito di raccoglimento” dei fedeli africani. I loro movimenti, ha detto – sono sempre pieni di rispetto, con una forte coscienza della presenza divina nei riti”. Benedetto XVI ha anche riferito di essere stato particolarmente ”toccato” dall’incontro avuto con il mondo della sofferenza nel centro ‘Cardinal Leger’, a Yaoundè, in Camerun. ”Ho potuto constatare – ha spiegato – l’esistenza di una collaborazione tra Chiesa e Stato verso i malati”. ”Credo – ha aggiunto – che l’uomo, aiutando i sofferenti, diventi più buono, più umano”. Il Papa ha anche raccontato di aver lavorato con i vescovi africani per la preparazione del prossimo sinodo continentale, che si terrà in Vaticano a ottobre. Sempre a Yaoundè vi è stato, ha detto, un importante scambio di informazioni. ”Ad esempio, la Chiesa del Sudafrica, uscita da un’esperienza di riconciliazione nazionale molto difficile, sta cercando di aiutare nel vicino Burundi e anche in Zimbabwe, non senza diversi ostacoli”. Il Papa ha infine ringraziato tutti quelli che hanno collaborato alla riuscita del viaggio. ”Un grazie – ha detto – dovrebbe concludere questa nostra avventura”.

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AFRICA – IL SANTO PADRE: “PUNTARE SUL VANGELO E SULLE DONNE PER SCONFIGGERE LE TENEBRE DELL’AFRICA”

LUANDA (ANGOLA) – Sono tante le “tenebre” che “oscurano” l’Africa e contro le quali bisogna combattere. Benedetto XVI le ha elencate nella straordinaria celebrazione Eucaristica alla spianata di Cimangola, alla periferia di Luanda, dove si sono radunati, per l’occasione, circa due milioni di fedeli. “Pensiamo – ha elencato il Papa – al flagello della guerra, ai frutti feroci del tribalismo e delle rivalita’ etniche, alla cupidigia che corrompe il cuore dell’uomo, riduce in schiavitu’ i poveri e priva le generazioni future delle risorse di cui hanno bisogno per creare una societa’ piu’ solidale e piu’ giusta”. Per il Pontefice, a ben vedere, la radice di questi mali antichi dell’Africa e’ sempre in quell’insidioso spirito di egoismo che “chiude gli individui in se stessi, divide le famiglie e, soppiantando i grandi ideali di generosita’ e di abnegazione, conduce inevitabilmente all’edonismo, all’evasione in false utopie attraverso l’uso della droga, all’irresponsabilita’ sessuale, all’indebolimento del legame matrimoniale, alla distruzione delle famiglie e all’eliminazione di vite umane innocenti mediante l’aborto”. Il Vangelo, afferma pero’ il Santo Padre, puo’ liberare da queste catene antiche e nuove. “Sono venuto in Africa – confida – per predicare un messaggio di perdono, di speranza e di una nuova vita in Cristo”. Poi lancia il suo appello “all’intero Popolo di Dio in Angola e in tutta l’Africa del Sud: Alzatevi, riprendete il vostro cammino”.

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BENEDETTO XVI MOLTO ADDOLORATO PER LA MORTE DELLE DUE GIOVANI CHE ATTENDEVANO DI INCONTRARLO

Il Papa è molto addolorato per la morte delle due giovani, anche perchè questo fatto getta un’ombra di tristezza su un incontro che era pieno di gioia”. Lo ha detto padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, durante un incontro con i giornalisti al termine della Messa di Benedetto XVI a Luanda. Padre Lombardi ha voluto sottolineare che non è ancora chiara la dinamica dell’incidente che ha provocato la morte di due ragazze, ieri, allo stadio Coqueiros. Sul fatto che non ci siano comunicati ufficiali da parte del governo, Lombardi ha semplicemente sottolineato che a “noi hanno detto che il comunicato è stato fatto ieri sera”. Ma ad oggi nè la tv nè l’agenzia di stampa ufficiale angolana hanno riportato la notizia. “Quello che abbiamo capito fino ad ora – ha detto Lombardi – è che l’incidente è avvenuto prima dell’incontro allo stadio quando molti giovani erano in attesa di entrare e hanno esercitato un forte pressione. Un’ora esatta non l’abbiamo capita, certamente piuttosto prima dell’incontro”. Le vittime sono due ragazze, una di 22 anni che è stata identificata ieri sera perchè aveva i documenti, l’altra non li aveva ma sembra avesse una ventina di anni. Sono morte all’ospedale. Lombardi, infine, ha detto che il Papa e il seguito non erano informati durante l’incontro della tragedia. “Alle 20 siamo stati informati e abbiamo avuto conferma che il fatto era reale”. “Questa mattina poi è stato tutto definitivamente confermato e il Papa ha voluto manifestare il suo profondo dolore all’inizio della Messa con alcune parole toccanti che riguardano non solo la vita eterna delle due giovani, ma anche la partecipazione al dolore delle famiglie, degli amici, particolarmente sensibile dato che queste due ragazze venivano proprio per incontrare il Santo Padre”. “Nel pomeriggio il card. Bertone, a nome del Santo Padre, si recherà all’ospedale dove vi sono le salme delle due ragazze e anche altri feriti, per manifestare la vicinanza del Papa”, ha reso noto il portavoce vaticano.

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AFRICA – JOVINE (MALATA AIDS): SENZA MARITO E CON SEI FIGLI ORMAI ORFANI, A CHE MI SERVONO I CONDOM?

VOCI DALL’AFRICA – Discutere del problema dell’Aids dalle redazioni dei giornali o dagli uffici politici delle varie istituzioni europee è una cosa; parlarne avendo negli occhi la situazione di decine di donne sieropositive, e dei loro figli che hanno preso il contagio, è tutt’altro affare. Rose Busingye dirige il Meeting Point di Kampala, un luogo di rinascita per 4 mila persone, tra malati e orfani, altrimenti condannate a vivere nel silenzio e nell’abbandono il loro destino di marchiate dall’Hiv. In questo luogo di intensa umanità, le polemiche sull’uso del preservativo per abbattere il flagello dell’Aids giungono come un’eco lontana.

Rose, che effetto le fa sentire tante voci polemiche intorno a un problema col quale lei lotta ogni giorno?

Chi alimenta la polemica intorno alle dichiarazioni del Papa deve in realtà capire che il vero problema della diffusione dell’Aids non è il preservativo; parlare di questo significa fermarsi alle conseguenze e non andare mai all’origine del problema. Alla radice della diffusione dell’Hiv c’è un comportamento, c’è un modo di essere. E poi non dimentichiamo che la grande emergenza è prendersi cura delle tante persone che hanno già contratto la malattia, e per quelle il preservativo non serve.

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BENEDETTO XVI LASCIA AL CAMERUN UN MESSAGGIO DI SPERANZA: ‘ELIMINARE INGIUSTIZIA, FAME E POVERTA’

IN VOLO PER L’ANGOLA – I discorsi del presidente del Camerun Paul Biya e quello del Papa, il saluto anche alla moglie Chantal, gli onori militari, e poi la partenza dall’aeroporto di Yaoundè. Si è chiusa così la prima tappa del primo viaggio del Papa in Africa. “Dio benedica questo bellissimo Paese, l”Africa in miniatura’, un Paese di promesse, un Paese di gloria”: con questo augurio il Papa lascia il Camerun. Benedetto XVI ha ringraziato per “la generosa accoglienza” ricevuta. “Il calore del sole africano ha trovato il suo riflesso nel calore dell’ospitalità che mi è stata offerta”, ha detto Papa Ratzinger. “Popolo del Camerun – ha detto Papa Ratzinger – vi incito a cogliere l’importanza del momento che il Signore vi ha dato. Rispondete alla sua chiamata che vi impegna a portare riconciliazione, guarigione e pace alle vostre comunità e alla vostra società. Operate per eliminare l’ingiustizia, la povertà e la fame ovunque le troviate”. Il Papa ha ricordato i momenti salienti della sua permanenza in Camerun. “Molte delle scene di cui sono qui stato testimone mi rimarranno profondamente impresse nella memoria: nel ‘Cardinal Leger Center’ era molto commovente osservare la cura riservata ai malati e ai disabili – ha osservato il Pontefice – alcuni tra i membri più vulnerabili della nostra società. Questa compassione simile a quello di Cristo è un segno sicuro di speranza per il futuro della Chiesa e per il futuro dell’Africa”. Benedetto XVI ha infine ricordato l’incontro con i membri della comunità musulmana in Camerun, “altro momento culminante che porterò con me”.

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CAMPANIA – A NAPOLI LA “GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE”

NAPOLI – Si svolgerà a Napoli, il 21 marzo, primo giorno di primavera, la quattordicesima edizione della “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie” promossa da Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del comune di Napoli, la Provincia di Napoli e la Regione Campania. La Giornata della Memoria e dell’Impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnova in nome di quelle vittime il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata. Libera per la XIV edizione ha scelto la Campania, ha scelto Napoli, città dalle mille contraddizioni, dai mille colori. L’etica libera la bellezza. Riscattare la bellezza, liberarsi dalle mafie, è lo slogan che accompagnerà questa giornata, durante la quale si incontreranno a Napoli oltre 500 familiari delle vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di oltre 3000 familiari. Saranno presenti rappresentanti delle Ong provenienti da circa 30 paesi europee. Moltissimi Papaboys saranno a Napoli – ha dichiarato Massimo Manzolillo, delegato campano dei Papaboys- per continuare il percorso iniziato il 7 settembre scorso con la festa della Legalità a Teggiano. Vogliamo ribadire che in Campania ci sono giovani che non hanno paura, che non si rassegnano, che non pensano solo a sopravvivere ma che vogliono vivere, che lottano e s’impegnano per affermare la libertà e la legalità. Esiste una Campania ricca di positività e sabato si farà sentire. Ci sono giovani che prima di chiedersi cosa la società faccia per loro, si chiedono cosa possono fare loro per la società. Questo è lo spirito che ci ha portato ad istituire la festa della Legalità dei Papaboys, e con lo stesso spirito coloreremo le strade di Napoli.

Per leggere tutto il testo visita:  http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2394

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