CAMERUM – Papa Benedetto XVI è atterrato a Yaounde, capitale del Camerun, nel suo primo viaggio nel continente africano. “Di fronte al dolore o alla violenza, alla povertà o alla fame, alla corruzione o all’abuso di potere, un cristiano non può mai rimanere in silenzio”, ha detto Benedetto XVI, nel suo primo discorso in terra africana, nella cerimonia di benvenuto appena sbarcato all’aeroporto internazionale Nsimalen di Yaoundé. “Anche in mezzo alle più grandi sofferenze – ha precisato -, il messaggio cristiano reca sempre con sé speranza”. “Qui, in Africa – ha proseguito -, come pure in tante altre parti del mondo, innumerevoli uomini e donne anelano ad udire una parola di speranza e di conforto. onflitti locali lasciano migliaia di senza tetto e di bisognosi, di orfani e di vedove”. Benedetto XVI ha accennato ai tanti abitanti dell’Africa “crudelmente rapiti e portati oltremare a lavorare come schiavi”, al traffico di esseri mani, “specialmente di inermi donne e bambini”.
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