TRIPOLI – “Chi è il mio vicino?”: questa domanda è stata il filo conduttore dell’intervento del reverendo Olav Fykse Tveit, segretario generale del World Council of Churches (Wcc) di Ginevra, sul tema del dialogo e della cooperazione tra cristiani e musulmani tenuto lunedì scorso, 10 gennaio, presso il campus della World Islamic Call Society (Wics) di Tripoli, in Libia. Davanti a un pubblico composto da docenti e studenti, il reverendo Olav Fykse Tveit ha spiegato perché chiedersi “chi è il mio vicino” è una domanda quanto mai attuale nel mondo d’oggi dove avvengono cambiamenti radicali a causa delle vaste migrazioni che portano gruppi etnici, con tradizioni tra loro molto diverse, a vivere fianco a fianco. Tveit ha sottolineato che “l’arrivo d’immigrati musulmani e cristiani nel mio Paese, la Norvegia, è stato uno degli eventi più significativi per la nostra società e ha provocato l’impegno di diverse organizzazioni religiose a dare il loro contributo per migliorare la convivenza”. Il segretario del Wcc ha quindi ricordato che, a causa delle nuove tecnologie di comunicazione, “noi tutti ci troviamo a vivere in un villaggio globale dove, sempre più spesso, bisogna chiedersi: “chi è il mio vicino?”. Tuttavia questo incremento delle relazioni, che rende evidente la nostra interdipendenza con chi vive intorno, ci induce a cambiare la prima domanda con quest’altra: “Che tipo di vicino sono io per gli altri?””.
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Bel blog!
E anche un bel post! I miei complimenti!
Spero avrai tempo di ricambiare la visita…tra vicini di blog, s’intende 😉
http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2011/01/24/odioimieivicini/