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Il Re dei Re, riflessioni per incontrarlo di persona!

“E L’ESISTENZA DIVENTA UNA IMMENSA CERTEZZA”: A RIMINI, UNA MOSTRA SULLA VITA DI GESÙ A CAFARNAO

CULTURA (Rimini)- “E l’esistenza diventa una immensa certezza”: questo è il nome della mostra che ospiterà, dal 21 al 27 agosto, il Meeting di Rimini. La rassegna avrà come tema principale la vita di Gesù a Cafarnao e nasce dall’incontro del custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa ed alcuni amici del Meeting di Rimini, molti dei quali hanno prestato servizio come volontari della Custodia di Terra Santa e di Ats pro Terra Sancta. L’obiettivo della mostra è quello di riproporre il fatto storico di Gesù, la sua continuità e contemporaneità di oggi. La vita pubblica di Cristo ha avuto come scenario le rive del lago di Tiberiade ed in particolare la cittadina di Cafarnao, oggi divenuto sito archeologico custodito dai frati francescani di Terra Santa. 

La mostra è stata realizzata da un team di biblisti, scenografi, registi, fotografi, architetti, ingegneri, e verrà editata in collaborazione con il patrocinio della Custodia di Terra Santa, mentre Ats pro Terra Sancta contribuirà all’aspetto organizzativo mettendo a disposizione i volontari che in questi mesi si trovano a Gerusalemme. Si tratta di una mostra itinerante che proporrà il percorso che alcuni abitanti ebrei di Cafarnao hanno fatto dal primo incontro con Gesù di Nazareth fino al riconoscimento di fede che permise loro di arrivare a dare la vita per Lui. Gli elementi della rassegna sono state selezionati dagli scavi archeologici realizzati nell’ultimo secolo dai padri francescani della Custodia di Terra Santa e dallo studio esegetico dei Vangeli. 

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NAVARRO-VALLS: “BINOMIO PAPA-GIOVANI HA AIUTATO IL MONDO ALLA DIFFUSIONE DELLA PAROLA DI GESÙ”

SPECIALE BEATIFICAZIONE (Roma) – Alla Pontificia Università Santa Croce di Roma (piazza Apollinare 49) si è svolta ieri (venerdì 1 aprile ndr.) una giornata studio dal titolo “Beatificazione di Giovanni Paolo II: opinione pubblica e sensus fidei”. Dopo una breve introduzione, il rettore dell’università pontificia, che ha ricordato le grandi virtù umane e spirituali di Papa Wojtyla, ha introdotto gli ospiti che presenziavano alla conferenza. Il primo a prendere la parola è stato il Cardinale Angelo Amato, che ha trattato l’argomento del “sensus fidei”. Il “sensus fidei” è il sentire comune dei fedeli che, accomunati nel battesimo, si fanno mediatori per trasmettere la parola di Dio.

Il sensus fidei dà origine alla “fama sanctitatis” – l’opinione dei fedeli riguardo l’eccellenza delle virtù di quella persona che incarna le beatitudini evangeliche – e alla “fama segnorum”, i segni e le grazie fatte per intercessione del servo di Dio. Come ha constatato il Cardinale Amato, la “vox populi” è importante per decretare la nomina di “Beato”: le continue visite alla tomba nelle grotte vaticane, la preghiera della comunità, la diffusione di testi scritti sulla figura di Giovanni Paolo II e soprattutto l’invocazione spontanea dei fedeli di quel “Santo subito” testimoniano come Karol Wojtyla sia il rappresentante delle virtù teologali e, per questo motivo, ci sono le condizioni per essere proclamato Beato. Successivamente la parola è passata a Navarro-Valls, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, che si è interrogato sul rapporto dei media con Giovanni Paolo II e sulle ragioni per cui riusciva a “bucare lo schermo”.

Il Santo Padre ha creato un modo nuovo di trasmettere, attraverso i media, i valori umani e cristiani. Con la sua voce, la dizione ed i gesti con cui diffondeva la Parola di Dio ha migliorato la qualità del messaggio della Chiesa. È stato quindi un Papa innovativo, che andava controcorrente e infrangeva le leggi mediatiche. Come ha dichiarato Navarro-Valls “era un Papa che dominava la tv semplicemente ignorandone le regole”. Papa Wojtyla è stato anche il Papa dei giovani: si emozionava, sorrideva e cantava, e riusciva a stabilire un contatto con ognuno di loro. La magia di questo rapporto era che i ragazzi captavano la verità del suo messaggio. In merito a ciò la nostra redazione, ha rivolto una domanda al dottor Navarro-Valls:

D – Dottor Valls, riguardo al rapporto comunicativo di Giovanni Paolo II con gli adulti e con i giovani, c’è stata un’esperienza che ricorda in particolare?

R – Intanto Lui era giovane, era più giovane dei giovani che aveva davanti. Alle volte doveva trovare delle parole di gioia per quei giovani che erano cupi, tristi. Lui non lo è stato mai, perché sapeva dare una ragione alla sua gioia, cosa che alcuni giovani non sapevano fare. C’erano una mutua conoscenza, un mutuo capirsi anche a livello gestuale con alcuni giovani, e questo rapporto ha insegnato molto al mondo anziano che curiosamente seguiva Giovanni Paolo II. Questo è stato un elemento del suo pontificato che non soltanto ha migliorato i giovani, ma tutta la società. Possiamo dire che questo binomio Papa-giovani ha aiutato tutto il mondo alla diffusione della parola di Gesù”.

Dopo un breve intervallo, nel corso della giornata sono intervenute altre personalità appartenenti al mondo della televisione e della carta stampata. Aldo Maria Valli, vaticanista del Tg1, ha ricordato la grande umanità di Papa Wojtyla, che trapelava anche attraverso le immagini televisive stabilendo sempre un contatto con tutti i fedeli. Non aveva una particolare strategia comunicativa studiata a tavolino, si presentava al mondo in tutta la sua semplicità con quel suo “Non abbiate paura e aprite la porte a Cristo”. Era un uomo in contatto con Dio attraverso la preghiera e, soprattutto, si confrontava con il popolo di tutto il mondo: questo era il senso di accoglienza di Giovanni Paolo II.

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RUSSIA: DAL 2012 LA RELIGIONE SARÀ STUDIATA IN TUTTE LE SCUOLE

RELIGIONE NEL MONDO (Mosca) – Finito l’anno di sperimentazione, l’insegnamento dei “Fondamenti di cultura religiosa ed etica” nelle scuole russe sarà introdotto su tutto il territorio nazionale dal prossimo anno. Lo ha comunicato il ministero russo per l’Istruzione, che il 23 marzo a Mosca ha tenuto una conferenza stampa con i rappresentanti delle quattro religioni maggiori. Secondo le autorità e i leader religiosi, soprattutto russo-ortodossi, l’anno sperimentale è stato un “successo”, ma ai giornalisti che chiedevano dati a riguardo, nessuno ha saputo rispondere con cifre esatte sui partecipanti ai corsi e il grado di soddisfazione. “Un gran numero di studenti ha scelto i corsi di religione – ha detto l’arciprete Vsevolod Chaplin, presidente del Dipartimento per i rapporti della Chiesa con la società presso il Patriarcato di Mosca – e questo non ha provocato alcun conflitto interreligioso, ma al contrario notiamo un cambiamento nell’ambiente morale tra i ragazzi che li frequentano”.

Bandita durante tutto il periodo sovietico, la religione è tornata sui banchi di scuola ad aprile 2010, ma solo in alcune regione, con un’iniziativa fortemente voluta dal Patriarcato di Mosca e benedetta dal Cremlino, che intende cementare su valori comuni l’identità nazionale. Gli studenti delle scuole elementari e medie possono scegliere di studiare o la storia di una tra le quattro religioni tradizionali – cristianesimo ortodosso, islam, ebraismo e buddismo – oppure frequentare corsi più generici sui “fondamenti della cultura religiosa” o “fondamenti di etica pubblica”. Finora le lezioni si sono concentrate solo in un quadrimestre dell’anno scolastico, ma la Chiesa ortodossa ha chiesto di estenderle al 2012 su tutto l’anno. Elena Romanova, responsabile del ministero dell’Istruzione per l’insegnamento della religione, ha spiegato che rimane ancora un problema quello dei libri di testo, “preparati con troppa fretta”,e degli insegnanti, che necessitano di una “formazione più approfondita” sull’argomento.

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CON BENEDETTO XVI ALLA RICERCA DEL GESÙ DEI VANGELI

BENEDETTO XVI (Città del Vaticano) – Presentato oggi “Gesù di Nazaret. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione”, il secondo volume dell’opera di “Joseph Ratzinger – Benedetto XVI” . Un’opera che vuole portare all’incontro con un “personaggio” noto, ma che non ci si stanca di scoprire. Gesù risorto, infatti, per il Papa “non è un cadavere rianimato”, ma “vita nuova”, la sua risurrezione “ una “possibilità che interessa tutti e apre un nuovo genere di futuro”. Gesù guardato non solo nella prospettiva storico-critica, positivistica, ma cercando di “avvicinarsi” al Redentore, vedendo in Gesù il Salvatore, al di là della figura storica. E’ questa la prospettiva del secondo volume del Papa su Gesù, presentato oggi in Vaticano. Assume in questa prospettiva un significato il fatto che il libro, che si occupa degli avvenimenti centrali della vita di Gesù – dall’ingresso a Gerusalemme alla passione, morte e risurrezione – esce all’inizio della Quaresima, di un tempo, cioè, del quale Benedetto XVI evidenzia l’aspetto di “riscoperta” e approfondimento della fede personale.

Edito dalla Libreria editrice vaticana in sette lingue, un milione 200 mila copie di tiratura iniziale, 300 mila in italiano, già esaurite, con altre 400 mila già prenotate, le circa 350 pagine sono uno sforzo intelligentemente ostinato di conciliare fede e ragione, alla ricerca del Gesù “reale”, non quello “storico” proprio del filone dominante dell’esegesi critica, ma il “Gesù dei Vangeli” ascoltato in comunione con i discepoli di Gesù d’ogni tempo, e così giungere anche alla certezza della figura veramente storica di Gesù”. “Una cosa – si legge in proposito nella premessa del volume – mi sembra ovvia: in 200 anni di lavoro esegetico, l’interpretazione storico-critica ha ormai dato ciò che di essenziale aveva da dare. Se la esegesi biblica scientifica non vuole esaurirsi in sempre nuove ipotesi diventando teologicamente insignificante, deve fare un passo metodologicamente nuovo e riconoscersi nuovamente come disciplina teologica, senza rinunciare al suo carattere storico. Deve imparare che l’ermeneutica positivistica da cui essa prende le mosse non è espressione della ragione esclusivamente valida che ha definitivamente trovato se stessa, ma costituisce una determinata specie di ragionevolezza storicamente condizionata, capace di correzione e di integrazioni e bisognosa di esse. Tale esegesi deve riconoscere che un’ermeneutica della fede, sviluppata in modo giusto, è conforme al testo e può congiungersi con un’ermeneutica storica consapevole dei propri limiti per formare un’interezza metodologica”.

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STILISTI SENZA STILE NÉ RISPETTO OSTENTANO CROCIFISSIONI PER FAR MERCATO

ROMA – I soldati romani si sono distratti. Non hanno tolto i panni di dosso a Gesù, prima di metterlo in croce, giocandoseli a dadi. L’hanno appeso vestito di tutto punto, nel vuoto, a una croce senza legno, né sangue né chiodi né corona di spine. Indossa un abito firmato dall’aretino Alessandro Cantarelli ed è esposto a Firenze alla kermesse Pitti Immagine Uomo, aperta da ieri. Slogan: «Devoti allo stile». Il Cristo-modello ha una scenografia adeguata: un «edificio di culto» (sarebbe una chiesa, ma Cantarelli sa che la parola potrebbe turbare) con panche e altare e due ragazzi «vestiti con abiti “sacri”».

Cantarelli non è attraversato da dubbio alcuno: «Noi non scadiamo mai nel cattivo gusto». E a conferma della sua spietata raffinatezza, conclude: «Vogliamo dare un segnale. È quello di un uomo che eleva il gusto e lo stile, che sono qualcosa di trascendentale». Testuale. Verrebbe voglia di farne la parodia, ma com’è possibile parodiare un testo che è già parodia (involontaria) di suo? Nelle stesse ore, su al nord. Milano. Stavolta sui manifesti ci sono il legno e anche un cielo procelloso. Cristo indossa uno straccio ai fianchi e lo slogan recita: «Perdona loro perché non sanno quello che indossano». Osservi bene il volto dell’uomo-in-croce ed è proprio lui, lo stilista Carlo Chionna, che in un irresistibile impeto d’immodestia a giugno aveva indossato i panni del gladiatore – l’Italico – per difendere e promuovere il “Made in Italy” in una «crociata solitaria». Chionna pesca a piena mani nel linguaggio sacro: «Scoraggiato ma non arreso, Carlo spera che il suo “sacrificio” non sia vano». In altri termini: io Chionna sono un Cristo in croce.

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PROVA DI FELICITÀ. LETTERA DA ALESSANDRIA: “NON HO PAURA E ANNUNCERÒ LA MIA GIOIA AL MONDO”

ALESSANDRIA D’EGITTO – E’ senza dubbio una notte dalla straordinaria bellezza quella che conclude l’anno e avvia un anno nuovo. Un nuovo inizio in cui si spera nel bene e si hanno infinite aspettative. Si spera che si realizzi quel che non si è realizzato in passato. Provi la gioia dei sorrisi di chi incontri e ti saluta dicendo “Che ogni anno tu stia bene” oppure “buon anno”. Tutti condividono questo splendore oppure si trascorre la notte in attesa che passi da casa Babbo Natale e porti dei bei doni. Invece l’eco di quella esplosione e lo spargimento di sangue in ogni dove, la sirena delle autoambulanze che infrangeva la quiete della serata che doveva essere ricolma di gioia. Dopo alcuni istanti veniamo a sapere che cosa era accaduto a coloro che si erano recati a pregare per celebrare l’anno nuovo. Mille domande hanno affollato la mente. Perché quel luogo? Chi è stato? Perché oggi? Che cosa posso fare? Sono un uomo che lotta con una realtà che è cambiata di 180 gradi e sente tutta la propria limitatezza. Cercai di uscire dallo stato di stupore che mi aveva colto quando mi raggiunse la notizia dello scoppio di una bomba davanti a una chiesa della mia città nella notte di Capodanno. I numeri si accavallavano, ma tutto collideva.

Il numero dei morti continuava a salire, come pure quello dei feriti. Iniziai a girare tutti i canali televisivi, a seguire le notizie che gli amici facevano girare per internet. Tutti concordavano sul fatto che “non potevano credere” a quel che era accaduto all’improvviso e che aveva trasformato i festeggiamenti e rallegramenti per il nuovo anno in rallegramenti perché si era scampati al luogo e all’attentato. Domande e risposte si susseguivano ininterrottamente sul luogo dell’accaduto, ma di fatto quel che importava era l’evento stesso. Ora so che una persona ha mirato alla gioia perché la comparsa del terrorismo mortale nella notte di Capodanno mira senza dubbio alla gioia dei festeggiamenti per la nascita del Signore, indica che qualcuno ha voluto diffondere, in un luogo in cui era presente quella gioia, la paura che è generata dall’esplosione e dalla vista del sangue. Qualcuno che non vuole che io viva la mia fede che rifiuta la paura, la tristezza e la morte. Per questo motivo ora, proprio ora, gioisco nel Signore. Forse questo tragico evento mi ha fatto male, ma mi oppongo al fatto che possa avere la meglio su di me. Non intaccherà la mia gioia che emana dal Messia “perché, se viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore; sia dunque che viviamo o che moriamo, noi siamo del Signore” (Romani, 14,8).

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IL CARD. BAGNASCO FA APPELLO ALL’EUROPA PERCHÉ DIFENDA IL DIRITTO ALLA LIBERTÀ RELIGIOSA

GENOVA – “Insieme al Santo Padre Benedetto XVI siamo attoniti davanti all’intolleranza religiosa e a tanta violenza, e ci chiediamo addolorati: perché?”: lo ha affermato l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, il cardinal Angelo Bagnasco, ieri mattina nel corso dell’omelia per la messa dell’Epifania nella cattedrale di San Lorenzo.

Non è una “domanda retorica e non nasconde nessun desiderio di rivalsa” – ha spiegato il porporato – ma “è sincera e nasce dal sangue di tanti cristiani, dalle loro sofferenze” e “dà voce al brivido interrogativo che sale da tante parti della terra: perché?”. La comunità internazionale, a cominciare dall’Europa, faccia sentire una voce forte e una parola chiara perchè il diritto alla libertà religiosa sia osservato ovunque senza eccezioni”. Bagnasco ha poi invitato i cristiani “a pregare per i persecutori, perché aprano gli occhi alla luce”. “Preghiamo per le anime dei defunti – ha proseguito – per i loro familiari nel dolore, per tutti i cristiani che in tante regioni del mondo ci danno l’esempio” perchè “non possiamo, non vogliamo rimanere insensibili!”. Poco prima il cardinale aveva invitato i fedeli ad “essere missionari del Vangelo” perchè “non si tratta di essere arroganti ma luminosi”. “L’esempio di tanti nostri fratelli nella fede, che rischiano e danno la vita per Gesù e la Chiesa – ha affermato – ci scuota dal torpore delle cose facili, dalla tiepidezza sempre alle porte, dalla facilità indolente di seguire la corrente del mondo”. I cristiani nel mondo sono perseguitati perchè parlano di “dignità, di uguaglianza, di libertà di coscienza, di Stato di diritto”.

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LA CHIESA HA UNA “BUONA NOTIZIA” DA PORTARE: DIO CI DONA IL SUO TEMPO

AVVENTO – “Tutti diciamo che “ci manca il tempo”, perché il ritmo della vita quotidiana è diventato per tutti frenetico. Anche a tale riguardo la Chiesa ha una “buona notizia” da portare: Dio ci dona il suo tempo. Noi abbiamo sempre poco tempo; specialmente per il Signore non sappiamo o, talvolta, non vogliamo trovarlo.

“Tutti diciamo che “ci manca il tempo”, perché il ritmo della vita quotidiana è diventato per tutti frenetico. Anche a tale riguardo la Chiesa ha una “buona notizia” da portare: Dio ci dona il suo tempo. Noi abbiamo sempre poco tempo; specialmente per il Signore non sappiamo o, talvolta, non vogliamo trovarlo. Ebbene, Dio ha tempo per noi! Questa è la prima cosa che l’inizio di un anno liturgico ci fa riscoprire con meraviglia sempre nuova. Sì: Dio ci dona il suo tempo, perché è entrato nella storia con la sua parola e le sue opere di salvezza, per aprirla all’eterno, per farla diventare storia di alleanza. In questa prospettiva, il tempo è già in se stesso un segno fondamentale dell’amore di Dio: un dono che l’uomo, come ogni altra cosa, è in grado di valorizzare o, al contrario, di sciupare; di cogliere nel suo significato, o di trascurare con ottusa superficialità” (Benedetto XVI). Anche il libro del Qoèlet ricorda tra le sue pagine che c’è un tempo per tutto: «C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante. Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire. Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare. Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci» (Qo 3, 2-5).

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II PELLEGRINAGGIO NAZIONALE DEI PAPABOYS IN TERRA SANTA: VIENI CON NOI DAL 18 AL 22 GIUGNO!

GERUSALEMME – Si svolgerà dal 18 al 22 giugno 2010 il secondo pellegrinaggio dei Papaboys in Terra Santa, con la collaborazione delle Associazioni di Adunanza Eucaristica e l’Apostolato ‘Giovani per la vita’, dopo che nel primo pellegrinaggio del 2009 ben 150 amici si sono messi in viaggio verso la terra di Gesù! La “Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace ” svoltasi Domenica 31 Gennaio 2010 e nata attraverso il gruppo ‘Vogliamo la pace in Terra Santa’ su Facebook ha visto quasi 1100 città nel mondo coinvolte nella preghiera di 24 ore “no stop” per la pace nella terra di Gesù! Da Roma a Gerusalemme, da New York a Mosca, da Honk Kong al Brasile, Argentina Asia ed Africa. Più di 100 città in Italia, 230 in America ed una forte presenza continente per continente.

Il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato – tramite la Segreteria di Stato – un Suo messaggio nel quale ha espresso, “assieme al compiacimento per l’adesione ai Suoi molteplici inviti alla preghiera, anche apprezzamento per gli intenti che hanno ispirato l’iniziativa tesa ad implorare luce per le coscienze e la conversione dei cuori e per la riconciliazione e la fraterna convivenza tra le popolazioni della Terra Santa.”. ‘ Mentre si unisce spiritualmente a quanti intercedono presso il Signore – continua il messaggio pervenuto agli organizzatori della Giornata – il Santo Padre auspica che l’incontro possa rinsaldare in tutti il desiderio profondo di essere testimoni della pace e di sostenere il cammino e gli sforzi di quanti operano per il suo avvento”

Il 31 Gennaio 2010 BENEDETTO XVI ha benedetto da Piazza S.Pietro la II Giornata di Intercessione per la Pace in Terrasanta. E DOPO LA II GIORNATA DI PREGHIERA PER LA PACE IN TERRA SANTA ECCO ANCHE LA SECONDA ‘MISSIONE DI PACE – PELLEGRINAGGIO’. PRONTI A PARTIRE CON NOI?

Associazione Nazionale Papaboys
Apostolato Giovani per la Vita
AdunanzA Eucaristica Nazionale
Adorazione Perpetua

II° PELLEGRINAGGIO IN TERRASANTA
“Vogliamo la Pace in Terrasanta”
18-22 Giugno 2010

http://www.papaboys.it/eventi/read.asp?id=52

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DOMENICA 16 MAGGIO IN PIAZZA SAN PIETRO CI SAREMO? OVVIO! COME TUTTE LE DOMENICHE DELL’ANNO!

ROMA – La Consulta nazionale delle aggregazioni laicali, organismo che raduna sessantasette associazioni e movimenti ecclesiali italiani, invita quanti appartengono e si riconoscono nel mondo dell’associazionismo cattolico a partecipare a Roma alla recita del Regina Coeli, domenica 16 maggio 2010, in Piazza San Pietro. Vogliamo in questo modo stringerci visibilmente intorno a Benedetto XVI come figli col padre, desiderosi di sostenerlo nel suo impegnativo ministero, esprimendogli affetto e gratitudine per la sua passione per Cristo e per l’umanità intera.

Il 16 maggio a Roma intendiamo consegnare nelle mani di Maria la nostra fedeltà al Santo Padre per il bene della Chiesa, nella quale facciamo esperienza della misericordia, unica risposta adeguata al bisogno di giustizia, che emerge dal cuore di ciascuno in questi momenti. Ci guida l’umile certezza testimoniata dalle parole del Papa: «È nella comunione della Chiesa che incontriamo la persona di Gesù Cristo, egli stesso vittima di ingiustizia e di peccato. Egli porta ancora le ferite del suo ingiusto patire». Con questa consapevolezza invitiamo tutti alla preghiera in Piazza San Pietro, grati al Signore ci ha donato Benedetto XVI come guida nel nostro cammino di fede.

Alcuni media hanno chiesto alla nostra Associazione, tramite l’ufficio stampa, un commento alla manifestazione delle aggregazioni laicali del 16 maggio, e di specificare se anche noi Papaboys abbiamo aderito, visto che non vi è traccia della nostra presenza. Ci sembra quindi ovvio e scontato confermare che anche i nostri giovani saranno presenti in Piazza San Pietro, ma non solo il 16 maggio! Siamo presenti per seguire (più che sostenere) gli insegnamenti di Benedetto XVI in ogni occasione, con rappresentanze dei nostri giovani. Non è un raduno di qualche domenica, ma una costante di vicinanza al Santo Padre che guida i passi della nostra Associazione sin dal giorno dell’Elezione al Soglio Pontificio del Papa. Quindi, anche i Papaboys in piazza, come no? Ci siamo tutte le domeniche 52 volte all’anno!

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PAPABOYS NEWS. LE ATTIVITA’, GLI INCONTRI, I PROSSIMI APPUNTAMENTI

Carissimi fratellini e sorelline, vi informiamo di un po’ di news, di impegni, appuntamenti, iniziative ed articoli. Chiediamo a tutti voi di tener presenti questi appuntamenti e di poter fare il possibile per essere presenti e partecipare.

– Dal 1° Giugno riaprirà la III campagna nazionale di Tesseramento all’Associazione Nazionale Papaboys (nel biennio 2008-2009 siamo arrivati quasi a 10.000 ma possiamo crescere!)

– Il 4 e 5 Giugno siamo ad Ancona nelle Marche per una grande iniziativa di preghiera e di sport ad un anno dalla visita del Santo Padre Benedetto XVI nelle Marche!

– Dal 18 al 22 Giugno II Pellegrinaggio nazionale dei Papaboys in Terrasanta. In queste ore vi invieremo il programma per partecipare.

– Il 26 Giugno la V Adunanza Eucaristica Nazionale al Circo Massimo di Roma!!!

– Il 3 Luglio ci sarà un grande incontro con i Papaboys e gli Adoratori al Santuario di Pompei in Campania!

e poi tante altre iniziative che vi comunicheremo presto…..

Da leggere sul gruppo di Facebook’ e sul sito http://www.papaboys.it

IL PAPA IN PORTOGALLO. LE VOCI E I LUOGHI DI UN’ATTESA CHE COINVOLGE ANCHE LE VOCI PIÙ LONTANE
http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3198

BERLUSCONI VEDIAMO DI SMETTERLA CON LE STUPIDE BATTUTE. NON FANNO RIDERE PIU’!
http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3197

PERCHE’ CI SIAMO ANCORA. PERCHE’ RESTIAMO NELLA CHIESA. PERCHE’ FEDELI AL PAPA
http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3196

W tutti voi!
http://www.papaboys.it

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2° GIORNATA INTERNAZIONALE DI INTERCESSIONE PER LA PACE IN TERRA SANTA

24 ORE DI PREGHIERA E CELEBRAZIONI EUCARISTICHE IL 31 GENNAIO 2010 PER DIRE: ‘PACE IN TERRA SANTA!’

Dopo l’importante visita in Terra Santa del Santo Padre lo scorso maggio, ad un anno di distanza dalla 1° Giornata Internazionale di Preghiera celebrata in oltre 500 città del pianeta, abbiamo ancora nel cuore la stessa speranza che ci anima a ritrovarci a pregare, insieme alle parole che Sua Santità Benedetto XVI ha indirizzato lo scorso anno come augurio in previsione dell’evento: “Riconoscente per tale gesto premuroso di devozione, Sua Santità desidera esprimere, assieme al compiacimento per l’adesione ai Suoi molteplici inviti alla preghiera, apprezzamento per gli intenti che ispirano tale lodevole iniziativa tesa ad implorare luce per le coscienze e la conversione dei cuori e per la riconciliazione e la fraterna convivenza tra le popolazioni della Terra Santa”. Forti di questo messaggio, il 31 Gennaio 2010, memoria di San Giovanni Bosco, vogliamo alzare di nuovo dal cuore del mondo una preghiera accompagnata da Celebrazioni Eucaristiche ed Adorazioni di 24 ore ininterrotte. Lo scorso anno hanno partecipato più di 500 città del mondo, per più di 700 eventi tra Celebrazioni Eucaristiche e Adorazioni.

La 2° Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, che si celebrerà il 31 gennaio 2010, nasce dalla volontà e dalla riflessione di impegnarsi in modo concreto e forte per vivere una giornata intensa di preghiera. Promossa anche quest’anno da diverse realtà giovanili: dall’Associazione Nazionale Papaboys, dall’Apostolato “Giovani Per La Vita”, dalle Cappelle di Adorazione Perpetua in tutta Italia e nel mondo, e dai gruppi di Adunanza Eucaristica. Alla giornata di preghiera dello scorso anno è seguito nel maggio 2009, a pochi giorni dalla visita del Santo Padre ai luoghi della nascita e della vita di Gesù, anche un Pellegrinaggio con 150 membri delle vaie associazioni, iniziativa che anche quest’anno si ripeterà dal 26 maggio al 2 giugno.

Per iscriversi personalmente o come Gruppo o Associazione basta visitare su Facebook il gruppo “Vogliamo la pace in Terra Santa 2”, aderendo all’evento della Giornata di Preghiera. Il giorno 25 gennaio sarà presente su internet, ed a mezzo stampa, la lista dei luoghi in tutto il mondo dove si potrà partecipare ad una iniziativa per la Pace.

Sul sito dell’Associazione Nazionale Papaboys http://www.papaboys.it, dell’Apostolato “Giovani Per La Vita” http://www.youthfl.org e sul sito di Adunanza Eucaristica http://www.adorazione.org saranno trasmesse tutte le informazioni riguardanti l’evento con aggiornamenti, interviste, servizi fotografici e filmati.

Le Associazioni che promuovono l’iniziativa:

Associazione Nazionale dei Papaboys
www.papaboys.it
Daniele Venturi, Presidente Nazionale
0039/0697270529 (Roma)

Apostolato “Giovani Per La Vita”
www.youthfl.org
Francesco De Ruvo SDB, YFL – Italia
0097/2545859857 (Gerusalemme)

AdunanzaEucaristica
www.adorazione.org
Fabio Anglani – Coordinatore Internazionale
0039/3381011249 (Roma)

Adorazione Perpetua
www.adorazioneperpetua.it
Padre Alberto P. Basilica di S. Anastasia
0039/066782980 (Roma)

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– 2 GIORNI ….. ‘LA NOVENA DEL SANTO NATALE INSIEME AI PAPABOYS’

Carissimi fratellini e sorelline dell’Associazione Nazionale Papaboys e lettori tutti del sito dei ‘Giovani del Papa’ www.papaboys.it, benritrovati con la riflessione quotidiana che ci accompagnerà all’Avvento del Re dei Re! Mancano poche ore al Santo Natale, solamente 2 giorni, e l’augurio piu’ bello che possiamo fare a ciascuno di voi è quello di aver compreso, o di poterlo ancora fare, la grande possibilità di Amore che il Natale è!

RIFLESSIONE DEL 23 DICEMBRE 2009

Natale è: Amore nella dimensione in cui ognuno di noi si fa piccolo per servire il prossimo riconoscendo Gesù Bambino che sta per nascere nel cuore di ognuno. Natale non è allestire l’albero e metterci sotto i regali con i biglietti per gli amici più cari e stappare lo spumante. Natale è: un Bambino – come siamo stati bambini noi – che si fa storia nell’Universo per iniziare a condurre ciascuno di noi verso l’eternità. Natale non è: fare finta di niente riguardo al dolore ed alla sofferenza del mondo. Natale è: prendere impegni precisi di cambiamento di vita radicale con questo Bambino che nace. Natale non è: tante belle parole e propositi e poi niente di nuovo! Vieni Bambino Gesù, aiutamami a riconoscere il vero senso del Natale e renderlo con me, ancora più Santo!

VANGELO DI OGGI(Lc 1,57-66)
Nascita di Giovanni Battista.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. All’ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: “No, si chiamerà Giovanni”. Le dissero: “Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome”. Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta, e scrisse: “Giovanni è il suo nome”. Tutti furono meravigliati. In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: “Che sarà mai questo bambino?” si dicevano. E davvero la mano del Signore stava con lui.
Parola del Signore.

COMMENTO AL VANGELO DI OGGI
Emmanuele, nostro re e legislatore, speranza e salvatore dei popoli, vieni a salvarci, Signore nostro Dio! In questi ultimi giorni che precedono la Natività, bisognerebbe farsi “ascolto”, tapparsi le orecchie per non essere contaminati dai preparativi pagani del Natale e ritagliarsi del tempo per rendersi disponibili alla Parola di Dio: prima di apparire, essa ci parla perché possiamo prepararci alla sua venuta. Colui che noi aspettiamo non è più un messaggero e nemmeno un precursore: sarà Dio stesso, il Dio dell’Alleanza. Egli sta per giungere e noi, allora, lo vedremo, lo toccheremo, lo ascolteremo e ce ne nutriremo. Bisogna accogliere il Messia come il dono dell’amore infinito di Dio. Il “Giorno del Signore”, annunciato da Malachia, è sempre grande e noi abbiamo bisogno di essere purificati. Giorno annunciato un tempo come da temere, deve essere invece desiderato, se noi sappiamo essere uomini e donne di desiderio.

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– 3 GIORNI ….. ‘La novena del Santo Natale insieme ai Papaboys’

Carissimi fratellini e sorelline dell’Associazione Nazionale Papaboys e lettori tutti del sito dei ‘Giovani del Papa’ www.papaboys.it, benritrovati con la riflessione quotidiana che ci accompagnerà all’Avvento del Re dei Re! Tra soli 3 giorni è Natale e Natale – per i cristiani – ha poco a che fare con i regali, le lampadine, i panettoni ed i babbi natale che la coca-cola sponsorizza ormai da 100 anni in tutto il mondo. Dopo un primo spunto di riflessione, vi proponiamo anche la lettura di oggi del Vangelo, ed un commento al Vangelo del Giorno. Possa questo piccolo nuovo impegno essere dono per ciascuno, e possa Gesù nascere anche attraverso il seme che può essere gettato in alcuni nostri cuori attraverso la rete mondiale di internet.

RIFLESSIONE DEL 22 DICEMBRE 2009
Gesù sta per nascere a Betlemme. Duemila anni fa come oggi, Maria e Giuseppe stanno vagando per le città alla ricerca di un luogo di pace, libero dagli occhi del mondo dove far entrare dal mistero alla luce il raggio più splendente dell’umanità, quel Gesù, piccolo segno della promessa di Dio che si va vedere agli uomini; abbiamo questi occhi così liberi per vedere in Gesù Dio? E per vedere Lui in noi? Preghiamo in queste ore perchè la grazia di poterlo riconoscere si faccia carne anche nei nostri cuori, ed abbandoniamo tutte le velleità di essere gli Erodi del terzo millennio. Non basta pensare di festeggiare il Natale con lo spumante ed un sms ai più cari amici, si deve riuscire ad aprire il cuore perchè l’Amore entri nella storia, del nostro cuore per primi, e poi nei cuori degli altri. Vieni Bambino Gesù, il mio cuore st cercando di farti spazio e farti risiedere in me!

VANGELO DI OGGI(Lc 1,46-55)
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Maria disse: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre”.
Parola del Signore.

COMMENTO AL VANGELO DI OGGI
Re di tutti i popoli, oggetto della loro speranza, pietra angolare che da due popoli ne fai uno solo, vieni a salvare l’uomo che tu hai plasmato dalla terra! La vita di Maria è esplosa nel canto del Magnificat. Lasciamoci guidare da Maria verso Gesù: l’irruzione dell’Eterno nel nostro mondo. Maria ci comunica il segreto della sua gioia. Maria ha approfondito nel silenzio e nella preghiera tutte le profezie e il canto di Anna. Se noi stiamo in ascolto, Maria ci affiderà, in una segreta comunicazione di cuori, il frutto della sua meditazione. La nostra gioia allora esulterà. I due Magnificat che la Chiesa ci fa ascoltare oggi sono un invito rivolto a ciascuno di noi perché ne pronunciamo un terzo: il nostro. Un cantico personalizzato nella meditazione della Scrittura e nell’esperienza quotidiana facendo tesoro dell’insegnamento di Maria.

I titoli di oggi
su www.papaboys.it

TELEMOUSE, L’ALFABETIZZAZIONE DIGITALE OVER 60,
AIUTATI DAI GIOVANI PER SCOPRIRE IL MONDO ‘VIRTUALE’

ROMA – È stata presentato oggi, in mattinata, presso il centro anziani Castro Pretorio – Sallustiano, “Telemouse”, il progetto di alfabetizzazione digitale alle nuove tecnologie della comunicazione dedicato ai romani over 60. A promuovere l’iniziativa, la Fondazione Mondo Digitale e Telecom Italia. …

CORSO PER ANIMATORI DELLA COMUNICAZIONE CURATO
DAL VICARIATO DI ROMA: UNA BELLA OCCASIONE!

ROMA – Valorizzare la figura dell’animatore della cultura e della comunicazione nelle parrocchie. A partire dalla formazione. Nasce da qui l’idea dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali che, insieme a Servizio diocesano per la pastorale giovanile, Avvenire-Progetto Portaparola, Azione ca…

ULTIMA GARA PER IL 2009 DEL CAMPIONATO D’ELITE.
QUESTA SERA PAPABOYS ROMA IN CAMPO CONTRO BARCELLONA

CAMPIONATO D’ELITE – Continua la marcia del Papaboys Roma nel campionato d’Elite, dopo che nell’ultimo turno è stato guadagnato un punto dovuto allo zero a zero contro il Borgorosso Fc e la squadra del Presidente Brozzi è rimasta in seconda posizione a 4 punti dal Link che sta chiaramente tentando l…

OBBLIGATORIO AVERE FIDUCIA – PER DARE
UNA SPERANZA CONCRETA AI NOSTRI FIGLI

FAMIGLIA – Sono madre di quattro figli maschi ed ho anche ricevuto due ragazze adolescenti in affido per alcuni anni. Ho anche vissuto, da sempre, il mio ruolo di imprenditrice come un ruolo educativo nei confronti di tutte le persone che lavorano con me, quasi una sorta di “maternità”, estesa alla …

CERIMONIA DI AUGURI ALLA CURIA ROMANA: IL PAPA
CHIEDE PIU’ ASCOLTO DA PARTE DEI CREDENTI PER ATEI

CITTA’ DEL VATICANO – Dall’ “Anno Paolino” all’ “Anno Sacerdotale”, dal Sinodo per l’Africa ai viaggi apostolici in Giordania, Terra Santa, Repubblica Ceca, Francia, fino alla proposta di un “cortile dei gentili” aperto a credenti e non credenti: sono questi i temi affrontati stamane da Benedetto XV…

IN UNA FICTION TRASMESSA DELLA RAI EMERGE
L’AIUTO REALE E CONCRETO DI PACELLI AGLI EBREI

ROMA – I telespettatori italiani vedranno nel 2010 una miniserie su Pio XII, il Papa di cui Benedetto XVI ha firmato il decreto che ne riconosce le virtu’ eroiche mandandone avanti cosi’ il processo di beatificazione. La fiction, prodotta per la Rai dalla cattolicissima ‘Lux Vide’ di Ettore Bernabei…

TERRA SANTA: IL MESSAGGIO DI NATALE
DEL PATRIARCA LATINO, FOUAD TWAL

GERUSALEMME – “Nonostante i lodevoli sforzi da parte di politici e di uomini di buona volontà per trovare una soluzione al conflitto in corso, tutti i tentativi volti a raggiungere la pace, sia da parte palestinese che israeliana, sono falliti. I nostri sogni di una riconciliazione in Terra Santa se…

News dalle Sedi Regionali
dell’Associazione Nazionale Papaboys
www.papaboys.it/sediregionali/index.asp

CAMPANIA – FUNDRAISING. «GIOVANI IN FESTA»
PER NAPOLI. PROGETTI IN CORSO DI CANNAVARO E FERRARA

NAPOLI – “Giovani in festa” organizzato dai Giovani Imprenditori si svolge questa sera, a partire dalle 21.00 presso Villa Doria d’Angri, via Petrarca 80, Napoli. La serata è patrocinata dall’Università Parthenope e organizzata dal Gruppo Giovani Imprenditori di Napoli, dal GGI di Caserta, dal GGI …

MARCHE – IL 31 DICEMBRE CON 50MILA PALESTINESI
ATTIVISTI MARCHIGIANI PRESENTI A GAZA

ANCONA – Attivisti dalle Marche faranno parte della delegazione italiana (140 persone) che partirà per il Cairo e assieme a più di mille internazionali entrerà a Gaza ad un anno di distanza dalla devastante operazione militare israeliana Piombo Fuso. Gaza Freedom MarchRispondendo all´appello dell´as…

CALABRIA – DISTRIBUITO ALLE SCUOLE DI CATANZARO
IL CALENDARIO DELLA POLIZIA DI STATO

CATANZARO – Questa mattina, nella Sala Conferenze della Questura, il Questore di Catanzaro, Dott. Arturo De Felice, nell’ambito del progetto di educazione alle legalità promosso dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza e finalizzato a sensibilizzare gli studenti verso i valori sui quali si fonda l’att…

SICILIA – SIRACUSA: A SAN METODIO LA MOSTRA
DI PRESEPI ARTISTICI DEL MAESTRO NUNZIO IULIANELLO

SIRACUSA – E’ stata presentata ieri sera, presso la Parrocchia San Metodio di Siracusa, la Mostra di Presepi realizzata dell’artista Nunzio Iulianello (in foto) ed organizzata dal Consigliere di Circoscrizione Acradina Michele Buonomo. La mostra – che resterà aperta fino a domenica prossima, 27 dice…

LIGURIA – IL NUOVO ANNO SI APRIRÀ A SAVONA
CON PREGHIERA PER LA PACE A SAVONA ED ALBISOLA SUPERIORE

SAVONA- Anche quest’anno il nuovo anno sarà aperto, in diocesi, dalla preghiera per la pace in Cattedrale presieduta dal vescovo ed organizzata dal Centro mondialità diocesano in collaborazione con la parrocchia N.S. Assunta. “Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato” è il tema scelto da Bene…

TOSCANA – SUL SETTIMANALE TOSCANA OGGI IL VIAGGIO
TRA I PICCOLI PRESEPI DELLA TOSCANA

FIRENZE – C’è un paese, in provincia di Siena, dove l’atmosfera del Natale si respira con largo anticipo a ogni inizio d’autunno. È Rapolano Terme dove opera, si può dire tutto l’anno, un agguerrito gruppo di presepisti organizzato all’interno del circolo culturale «La Piana – Giancarlo Battagli». E…

Per inviare notizie e commenti alla redazione:
redazione@papaboys.it

News dal Canale ‘Musica’
www.papaboys.it/musica/index.asp

LIVEMI: GIOVANI ARTISTI NELLA METROPOLITANA
MILANESE COORDINATI DA RED RONNIE

MILANO – La metropolitana di Milano trasformata in un insolito palco per artisti emergenti. Il singolare progetto si intitola LiveMi – Un metro di musica e ha avuto inizio sabato scorso: per tutto il periodo delle festività natalizie le tre linee della metropolitana faranno da cornice alle esibizion…

PRESENTATO “RICOMINCIAMO INSIEME”:
MUSICA PER I GIOVANI ALLUVIONATI

MESSINA – Questa mattina presso la sala giunta di palazzo Zanca, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa l’evento “Ricominciamo insieME”, concerto in favore delle popolazioni colpite dall’alluvione del 1° ottobre, organizzato dell’Associazione Culturale “Messina Giovane”, finanziato da…

DUE CONCERTI DI BENEFICENZA PER IL BAMBINO GESÙ:
MANIFESTAZIONI AL SENATO E ALL’AUDITORIUM

ROMA – Due nuove importanti iniziative di solidarietà si sono aggiunte, domenica 20 dicembre, alla serie di manifestazioni celebrative del 140º anniversario di fondazione dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. In mattinata il maestro Riccardo Muti ha diretto, nell’aula di Palazzo Madama, l’o…

News dal Canale ‘Sport’
www.papaboys.it/nazionale/index.asp

L’INVERNO IN CAMPO E QUALCHE PALLA (DI NEVE).
SERVIZIO DI AVVENIRE SULLA SITUAZIONE MALTEMPO CALCIO

MALTEMPO NEL CALCIO… – ominare il Generale Inverno sarà banale, ma rende l’idea. Solo che, di stanza in Russia e sterminati dintorni, quando il Generale si è presentato dalle nostre parti, sempre si è trattato della sua scolorita immagine. Non stavolta, però, perché, finita l’Italia sottozero, ecc…

ULTIMA GARA PER IL 2009 DEL CAMPIONATO D’ELITE.
QUESTA SERA PAPABOYS ROMA IN CAMPO CONTRO BARCELLONA

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– 5 GIORNI ….. ‘LA NOVENA DEL SANTO NATALE INSIEME AI PAPABOYS’

Carissimi fratellini e sorelline dell’Associazione Nazionale Papaboys e lettori tutti del sito dei ‘Giovani del Papa’ www.papaboys.it, benritrovati con la riflessione quotidiana che ci accompagnerà all’Avvento del Re dei Re! Mancano 5 giorni al Santo Natale ed anche in questa domenica vogliamo dedicare un momento alla riflessione per prepararci! Lo faremo, al termine di questa domenica di Avvento,con le parole di Papa Benedetto XVI all’Angelus di questa domenica mattina, vi proponiamo anche la lettura di oggi del Vangelo, ed un commento al Vangelo del Giorno. Possa questo piccolo nuovo impegno essere dono per ciascuno, e possa Gesù nascere anche attraverso il seme che può essere gettato in alcuni nostri cuori attraverso la rete mondiale di internet.

RIFLESSIONE DEL 20 DICEMBRE 2009
(Le parole sono di Papa Benedetto, pronuciate questa mattina all’Angelus in Piazza San Pietro). Cari fratelli e sorelle! Con la IV Domenica di Avvento, il Natale del Signore è ormai dinanzi a noi. La liturgia, con le parole del profeta Michea, invita a guardare a Betlemme, la piccola cittа della Giudea testimone del grande evento: “E tu, Betlemme di Efrata, / così piccola per essere fra i villaggi di Giuda, / da te uscirа per me / colui che deve essere il dominatore in Israele; / le sue origini sono dall’antichitа, / dai giorni piщ remoti” (Mi 5,1). Mille anni prima di Cristo, Betlemme aveva dato i natali al grande re Davide, che le Scritture concordano nel presentare come antenato del Messia. Il Vangelo di Luca narra che Gesù nacque a Betlemme perchè Giuseppe, lo sposo di Maria, essendo della “casa di Davide”, dovette recarsi in quella cittadina per il censimento, e proprio in quei giorni Maria diede alla luce Gesù (cfr Lc 2,1-7). In effetti, la stessa profezia di Michea prosegue accennando proprio ad una misteriosa nascita: “Dio li metterа in potere altrui – dice – / fino a quando partorirа colei che deve partorire; / e il resto dei tuoi fratelli ritornerа ai figli d’Israele” (Mi 5,2). C’è dunque un disegno divino che comprende e spiega i tempi e i luoghi della venuta del Figlio di Dio nel mondo. E’ un disegno di pace, come annuncia ancora il profeta parlando del Messia: “Egli si leverа e pascerа con la forza del Signore, / con la maestа del nome del Signore, suo Dio. / Abiteranno sicuri, perchè egli allora sarа grande / fino agli estremi confini della terra. / Egli stesso sarа la pace!” (Mi 5,3).

Proprio quest’ultimo aspetto della profezia, quello della pace messianica, ci porta naturalmente a sottolineare che Betlemme è anche una cittа-simbolo della pace, in Terra Santa e nel mondo intero. Purtroppo, ai nostri giorni, essa non rappresenta una pace raggiunta e stabile, ma una pace faticosamente ricercata e attesa. Dio, perт, non si rassegna mai a questo stato di cose, perciт anche quest’anno, a Betlemme e nel mondo intero, si rinnoverа nella Chiesa il mistero del Natale, profezia di pace per ogni uomo, che impegna i cristiani a calarsi nelle chiusure, nei drammi, spesso sconosciuti e nascosti, e nei conflitti del contesto in cui si vive, con i sentimenti di Gesщ, per diventare ovunque strumenti e messaggeri di pace, per portare amore dove c’è odio, perdono dove c’è offesa, gioia dove c’è tristezza e veritа dove c’è errore, secondo le belle espressioni di una nota preghiera francescana.

Oggi, come ai tempi di Gesщ, il Natale non è una favola per bambini, ma la risposta di Dio al dramma dell’umanitа in cerca della vera pace. “Egli stesso sarа la pace!” – dice il profeta riferendosi al Messia. A noi spetta aprire, spalancare le porte per accoglierlo. Impariamo da Maria e Giuseppe: mettiamoci con fede al servizio del disegno di Dio. Anche se non lo comprendiamo pienamente, affidiamoci alla sua sapienza e bontа. Cerchiamo prima di tutto il Regno di Dio, e la Provvidenza ci aiuterа. Buon Natale a tutti!

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-6 GIORNI ….. ‘LA NOVENA DEL SANTO NATALE INSIEME AI PAPABOYS’

Carissimi fratellini e sorelline dell’Associazione Nazionale Papaboys e lettori tutti del sito dei ‘Giovani del Papa’ www.papaboys.it, benritrovati con la riflessione quotidiana che ci accompagnerà all’AvveNto del Re dei Re! Mancano 6 giorni al Santo Natale ed anche in questo sabato vogliamo dedicare un momento alla riflessione per prepararci! Dopo un primo spunto di riflessione, vi proponiamo anche la lettura di oggi del Vangelo, ed un commento al Vangelo del Giorno. Possa questo piccolo nuovo impegno essere dono per ciascuno, e possa Gesù nascere anche attraverso il seme che può essere gettato in alcuni nostri cuori attraverso la rete mondiale di internet.

RIFLESSIONE DEL 19 DICEMBRE 2009
(Le parole sono di Papa Benedetto, pronuciate questa mattina nell’incontro con i giovani di Azione Cattolica). A Natale, ancora una volta, l’amico Gesù vi viene incontro e vi chiama! È il Figlio di Dio, è il Signore che vedete ogni giorno nelle immagini presenti nelle chiese, nelle strade, nelle case. Egli vi parla sempre dell’amore “più grande”, capace di donarsi senza limiti, di portare pace e perdono. Solo la presenza di Gesù nelle vostre vite dà la gioia piena, perché lui è capace di rendere sempre nuova e bella ogni cosa. Lui non vi dimentica mai. Se gli dite ogni giorno che “siete in onda”, aspettatevi sicuramente che egli vi chiami per inviarvi un messaggio di amicizia e di affetto. Lo fa quando partecipate alla Santa Messa, quando vi dedicate allo studio, ai vostri impegni quotidiani e quando sapete compiere gesti di condivisione, di solidarietà, di generosità e di amore verso gli altri. Così potrete dire ai vostri amici, ai vostri genitori, ai vostri animatori, ai vostri educatori che siete riusciti a prendere la linea con Gesù nella vostra preghiera, nel compiere i vostri doveri e quando sarete capaci di stare accanto a tanti ragazzi e ragazze che soffrono, specialmente a coloro che vengono da Paesi lontani e spesso sono abbandonati, senza genitori e senza amici.

VANGELO DI OGGI(Lc 1,5-25)
La nascita di Giovanni Battista è annunziata dall’angelo.

+Dal Vangelo secondo Luca
Al tempo di Erode, re della Giudea, c’era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abia, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l’offerta dell’incenso. Tutta l’assemblea del popolo pregava fuori nell’ora dell’incenso. Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: “Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto”. Zaccaria disse all’angelo: “Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni”. L’angelo gli rispose: “Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annunzio. Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo”. Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: “Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini”.
Parola del Signore.

COMMENTO AL VANGELO DI OGGI
Stirpe di Iesse, che ti innalzi come segno per i popoli, vieni a liberarci e non tardare più! In ogni momento della rivelazione, Dio si presenta come colui che salva. La salvezza portata dal Messia si precisa a poco a poco. Con Sansone si tratta di una salvezza sul piano temporale. Con Gesù, la salvezza è di altro tipo. La lotta che egli intraprende è di tutt’altra misura: si tratta di cacciare chi si oppone al nostro definitivo incontro con Dio. Riuscirò ad essere, per il mio modo di vivere, un segno o, meglio, un riflesso del segno che è già stato dato per tutti?

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– 8 GIORNI ….. ‘LA NOVENA DEL SANTO NATALE INSIEME AI PAPABOYS’

Carissimi fratellini e sorelline e lettori tutti del sito dei ‘Giovani del Papa’ www.papaboys.it, eccoci presenti nella tua casella postale con la riflessione di questa giornata in preparazione al Santo Natale: mancano 8 giorni e dobbiamo prepararci questa grande possibilità che abbiamo: essere partecipi, protagonisti e testimoni dell’incarnazione! La redazione – come vi abbiamo detto ieri – ha deciso di vivere insieme a voi, anche attraverso la rete internet, la ‘novena del Santo Natale’, per cui anche oggi e fino al 25 dicembre, vi proporremo la newsletter quotidiana con una riflessione che ci introduca al mistero dell’incarnazione e nascita di Gesù, nella speranza che ciascuno di noi possa diventare artefice e promotore in prima persona di questa incarnazione del Dio che si fa uomo-bambino per la nostra salvezza e per la salvezza di ogni uomo. Dopo un primo spunto di riflessione, vi proponiamo anche la lettura di oggi del Vangelo, ed un commento al Vangelo del Giorno. Possa questo piccolo nuovo impegno essere dono per ciascuno, e possa Gesù nascere anche attraverso il seme che può essere gettato in alcuni nostri cuori attraverso la rete mondiale di internet.

RIFLESSIONE DEL 17 DICEMBRE 2009

Non riesco a comprendere come io posso essere testimone credibile della nascita di Gesù, in modo da far conoscere questa grande e vera notizia a tutti i miei amici e fratelli! Prima di tutto dobbiamo aprire il cuore, ed anche la mente, al pensiero di Gesù che nasce, all’idea Divina dell’azione di Salvezza per l’Uomo. Dio che si fa uomo, come noi, non per svago, ma per passione di Amore per l’uomo stesso: un Uomo-Bambino-Dio sostanziale che è persona come noi, e come noi dirà il suo primo ‘Si alla vita’. Noi nella comodità di un Ospedale tra le cure più appassionate ed i fiocchi rosa ed azzurri, Dio-Gesu’ Bambino nella povertà di una stalla con un bue ed un asino a fargli da ‘termosifone’; altro non c’era! Saro’ testimone di questo ‘avvento’ se lo stupore si leggerà nella gioia dei miei occhi, e nelle parole che pronuncerò in questo giorno agli altri, se verranno veramente scritte con l’inchiostro del cuore! Vieni Bambino Gesù, il mio cuore è pronto a scrivere nella mia vita il tuo nome!

VANGELO DI OGGI(Mt 1,1-17)
Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadab, Aminadab generò Naasson, Naasson generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia, Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiud, Abiud generò Eliacim, Eliacim generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliud, Eliud generò Eleazar, Eleazar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo. La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici.
Parola del Signore.

COMMENTO AL VANGELO DI OGGI
Dal 17 al 23 dicembre, vengono cantate nei Vespri alcune antifone particolari. Cominciano tutte con l’esclamazione di ammirazione: “O” (da qui il loro nome popolare di “grandi antifone O”). Si tratta di invocazioni ardenti rivolte dalla Chiesa al suo Salvatore. Dom Geranger diceva che queste antifone contengono tutto il midollo della liturgia dell’Avvento. Queste grandi antifone cantano di volta in volta i diversi aspetti messianici del Salvatore Gesù. Oggi, prepariamoci ad accogliere il Messia come Sapienza dell’Altissimo. Lasciamo che ci guidi sulla via della saggezza.

www.papaboys.it

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– 9 GIORNI ….. ‘LA NOVENA DEL SANTO NATALE INSIEME AI PAPABOYS’

Carissimi fratellini e sorelline dell’Associazione Nazionale Papaboys e lettori tutti del sito dei ‘Giovani del Papa’ www.papaboys.it, c’è una novità nella nostra newsletter fino al giorno del Santo Natale. La redazione ha deciso di vivere insieme a voi, anche attraverso la rete internet, la ‘novena del Santo Natale’, per cui da oggi fino al 25 dicembre, vi proporremo una newslEtter quotIdiana con una riflessione che ci introduca al mistero dell’incarnazione e nascita di Gesù, nella speranza che ciascuno di noi possa diventare artefice e promotore in prima persona di questa incarnazione del Dio che si fa uomo-bambino per la nostra salvezza e per la salvezza di ogni uomo. Dopo un primo spunto di riflessione, vi proponiamo anche la lettura di oggi del Vangelo, ed un commento al Vangelo del Giorno. Possa questo piccolo nuovo impegno essere dono per ciascuno, e possa Gesù nascere anche attraverso il seme che può essere gettato in alcuni nostri cuori attraverso la rete mondiale di internet.

RIFLESSIONE DEL 16 DICEMBRE 2009

Dio si fa vedere ai nostri occhi: miracolo tangibile della storia di salvezza di ogni tempo, nel tempo stesso della vita dell’uomo. Ma non è scritto che Dio non si può vedere in volto? Il miracolo è questo: Dio ci sta per guardare con gli occhi di un bambino, e con gli occhi di tutti i bambini del mondo, ma Lui stesso, per opera di Amore, nascerà da una donna, la Vergine Maria ed entrerà nella storia del mio tempo. Sono io pronto per far nascere Gesù? Ho un cuore solo, e potrei in libertà decidere di metterlo a disposizione per la storia eterna di questa Salvezza. Non ci sono più promesse ed attese: c’è una verità, che nella povertà di una stalla si farà carità vivente per ogni uomo, che attende, più che mai in questo giorno, la mia adesione. Vieni Bambino Gesù, il mio cuore è pronto alla tua incarnazione!

VANGELO DI OGGI (Lc 7,18b-23)
Riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Giovanni chiamò due dei suoi discepoli e li mandò a dire al Signore: “Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?”. Venuti da lui, quegli uomini dissero: “Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?” In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: “Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella. E beato è chiunque non sarà scandalizzato di me!”.
Parola del Signore.

COMMENTO AL VANGELO DI OGGI
Giovanni Battista è in prigione. Probabilmente egli si è più o meno rassegnato a non uscirne vivo. Ma la domanda che lo assilla è il sapere se tutto ciò che ha fatto e insegnato ha avuto un senso se colui del quale era previsto che egli preparasse la strada è veramente in cammino verso gli uomini nella persona di Gesù di Nazaret. Ecco perché egli manda subito dei discepoli al “Signore”.
Questo appellativo lascia già intendere che Giovanni non è completamente nel dubbio, ma che ciò che vuole è essere assolutamente sicuro. Egli chiede dunque ai suoi discepoli di porre la seguente domanda: “Sei tu colui che viene?”. Gesù non risponde con un semplice: “Sì, sono io” – egli li rimanda alle sue azioni, a ciò che è accaduto e accade grazie a lui. A partire dal momento in cui lo fanno, essi non possono che constatare – perché sono Giudei credenti e conoscono la Scrittura – che l’ora è giunta. Infatti, la venuta del Messia e l’inizio del tempo definitivo della salvezza sono già annunciati da alcuni segni descritti dal profeta Isaia.

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