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NAPOLITANO: “SERVE SOBRIETÀ”. BERTONE: “DOVERE DI ESEMPLARITÀ”

POLITICA E GIUSTIZIA – «Grande responsabilità di fronte alle famiglie, e alle nuove generazioni» e di «fronte alla domanda di esemplarità» morale che viene dal Paese. È questa la riflessione che il segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone, ha consegnato ieri ai giornalisti in merito alle vicende italiane e, in particolare, alle indagini giudiziarie che investono il presidente del Consiglio. «La Santa Sede, che ha i suoi canali, le sue modalità di intervento e non fa dichiarazioni pubbliche – ha detto il cardinale Bertone a margine della inaugurazione di una struttura di accoglienza dell’Ospedale Bambin Gesù –, spinge e invita tutti, soprattutto coloro che hanno una responsabilità pubblica di ogni genere in qualsiasi settore amministrativo politico e giudiziario, ad avere e ad assumere l’impegno di una più robusta moralità, di un senso di giustizia e di legalità». Il segretario di Stato vaticano ha espresso inoltre la convinzione che «moralità, giustizia e legalità siano i cardini di una società che vuole crescere e che vuole dare delle risposte positive a tutti i problemi del nostro tempo». Rispondendo a chi gli chiedeva se condividesse il «turbamento» manifestato dal presidente della Repubblica per quanto pubblicato dai media riguardo alle accuse mosse al premier, Bertone ha fatto riferimento al fatto che L’Osservatore romano ha pubblicato un unico testo sulla vicenda: la nota del Quirinale di martedì scorso. «La Santa Sede – ha ribadito Bertone – segue con attenzione e in particolare con preoccupazione queste vicende italiane, alimentando la consapevolezza di una grande responsabilità soprattutto di fronte alle famiglie, alle nuove generazioni».

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AFRICA/COSTA D’AVORIO – I LEADER RELIGIOSI INDICONO SEI GIORNI DI PREGHIERA E DIGIUNO PER LA PACE

ABIDJAN – I capi religiosi della Costa d’Avorio lanciano un appello alla popolazione perché non “ceda alle provocazioni ed alla violenza da qualunque parte provengano” afferma un comunicato inviato all’Agenzia Fides. Il documento è firmato dal “Collettivo dei Religiosi per la pace”, al quale aderisce la Chiesa cattolica. “Dopo aver gioito per come si è svolto il primo turno delle elezioni, adesso siamo preoccupati per la piega presa dagli eventi a pochi giorni dal secondo turno” afferma il comunicato. Il 3 dicembre il Consiglio Costituzionale ha annullato i risultati proclamati il 2 dicembre dalla Commissione Elettorale in base ai quali il vincitore dell’elezione è Alassane Ouattara, con il 54% delle preferenze, ed ha invece dichiarato vincitore del ballottaggio del 28 novembre il Presidente uscente Laurant Gbagbo. La Costa d’Avorio ha ora due Presidenti con due rispettivi Primi Ministri e governi. Mentre la comunità internazionale ha riconosciuto la vittoria di Ouattara, nel Paese cresce il timore di nuove violenze, alimentate pure dalla divisione etnica. “Di fronte al pericolo che si profila all’orizzonte- scrivono i leader religiosi alla popolazione- lanciamo questo appello solenne a non cedere alle provocazioni ed alla violenza da qualunque parte provengano; a non pronunciare parole di esclusione etnica, religiosa e nazionalista; a non commettere atti di intimidazione, di minaccia, di sterile provocazione”. I capi religiosi hanno indetto a partire da oggi, 13 dicembre, fino al 18 dicembre, 6 giorni di digiuno e preghiera per la pace in Costa d’Avorio.

Oggi l’Unione Europea dovrebbe stabilire delle “misure restrittive nei confronti della Costa d’Avorio, che riguarderanno chi ostacola il processo di pace, e in particolare, coloro che non vogliono accettare i risultati elettorali” afferma un comunicato, con un chiaro riferimento a Gbagbo e al suo entourage. La Costa d’Avorio è stata inoltre sospesa dalle attività dell’Unione Africana. (L.M.) (Agenzia Fides 13/12/2010)

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NEL MONDO AUMENTANO GLI AFFAMATI E DIMINUISCONO GLI AIUTI. LA NOTA DELL’OSSERVATORE ROMANO

ROMA – Un mondo con oltre un miliardo di affamati, con un aumento del 9 per cento del loro numero nell’ultimo anno, viene descritto nel rapporto annuale sullo stato dell’alimentazione (Sofi) pubblicato oggi congiuntamente dalla Fao e dal Programma alimentare mondiale (Pam) dell’Onu, in concomitanza con la Giornata mondiale dell’alimentazione che si celebra venerdì 16. A riferie i dati è l’edizione quotidiana dell’Osservatore Romano. La quasi totalità degli affamati – 1.020.000.000, secondo il Sofi 2009 – vivono nei Paesi in via di sviluppo: in Asia e nel Pacifico 642 milioni – scrive il giornale della Santa Sede; nell’Africa subsahariana 265 milioni; in America latina e Caraibi 53 milioni; nel Vicino Oriente e in nord Africa 42 milioni. Il numero degli affamati è però aumentato anche nei Paesi sviluppati, dove sono 15 milioni. Il rapporto Sofi 2009 conferma quanto già anticipato nei giorni scorsi e riferito dal nostro giornale e cioè che il prezzo maggiore della crisi finanziaria in atto ricade sui Paesi poveri, ma sottolinea che l’aumento degli affamati non è riconducibile, se non nella sua accelerazione, solo a tale crisi.

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BENEDETTO XVI PARTECIPERÀ AL VERTICE MONDIALE SULLA SICUREZZA ALIMENTARE ALLA FAO DI ROMA A NOVEMBRE

CITTA’ DEL VATICANO – Nel novembre prossimo Benedetto XVI parteciperà all’apertura del Vertice mondiale sulla sicurezza alimentare, nell’ambito della 36.ma Conferenza generale dell’Organizzazione dell’ONU per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). E’ quanto è stato annunciato questo martedì mattina dalla Sala Stampa della Santa Sede. L’incontro si terrà presso la sede della FAO a Roma, dal 16 al 18 novembre, su proposta di Jacques Diouf, Direttore generale dell’organismo delle Nazioni Unite per l’agricoltura e l’alimentazione.

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UN PROBLEMA DEI GIOVANI? LA CATTIVA ALIMENTAZIONE! ANALIZZIAMO ALCUNI DATI E PRENDIAMO PROVVEDIMENTI

luINCHIESTA – Nel 2007 il Ministero della Salute, nell’ambito del programma ‘Guadagnare salute’, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, ha promosso il progetto ‘Okkio alla Salute’ con l’obiettivo di descrivere nel tempo l’evoluzione della situazione nutrizionale dei bambini delle scuole primarie e del loro ambiente scolastico, in relazione alle caratteristiche favorenti una corretta nutrizione e l’attività fisica. Obiettivo: suggerire azioni appropriate e basate su prove di efficacia. Nella primavera 2008 i Servizi di Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) delle Regioni, coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità, hanno avviato nelle classi III della scuola primaria la rilevazione predisposta. In Piemonte hanno partecipato 376 scuole per un totale di 8082 bambini e 7935 genitori; nell’Asl CN1 erano interessate 35 scuole per un totale di 633 bambini e 552 genitori. Ne è risultato che il 6% dei bambini indagati è obeso ed il 15% è sovrappeso.

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‘ELUANA’ E’ STATA TRASFERITA NELLA CASA DI CURA DI UDINE QUESTA MATTINA, DOVE SARA’ ‘GIUSTIZIATA’

ROMA – Eppure si rischia di introdurre per legge e per stato ‘la pena di morte’ anche in Italia! Quanti mascalzoni veri si meriterebbero di avere sospesa l’alimentazione, ma la legge permette la libertà, stupratori compresi. Ed invece questa giovane sembra proprio che non abbia più diritto a vivere, sembra che la spinta d’amore e di affetto della sua famiglia sia arrivata al capolinea o sia così talmente ingigantita da essere deviata in un vero e proprio omicidio…. purtroppo questa è la fine che si sta cercando di provocare per Eluana. è giunta all’alba alla casa di cura “La Quiete” di Udine. Lo ha riferito oggi un dipendente della struttura sanitaria precisando che l’ambulanza che trasportava la donna è arrivata qualche minuto prima delle 6 del mattino ed è entrata da un ingresso secondario ma senza fornire altri dettagli. Il sindaco di Udine si era impegnato ad ospitare la donna per procedere poi alla sospensione dell’alimentazione forzata. Nella notte, Eluana ha lasciato la casa di cura “Beato Luigi Talamoni” gestista delle suore Misericordine di Lecco, dove era ricoverata da alcuni anni.

Appena appresa la notizia le diverse associazioni che hanno da sempre difeso il diritto alla vita di Eluana si sono date appuntamento davanti alla clinica per una manifestazioni di solidarietà. A Udine Eluana era sola con il medico. Il padre Beppino si è fermato a Bergamo.

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