“I giovani dell’Associazione Nazionale Papaboys accolgono con gioia il messaggio del Vangelo e facendolo proprio nella vicinanza al Santo Padre, sono impegnati nel mondo (pur restando di proprietà di Cristo) nella quotidianità delle proprie parrocchie ed associazioni. I Papaboys sono giovani che vivono, crescono, si formano e si impegnano per apportare al mondo, specialmente nelle categorie più deboli, quella goccia preziosa che altrimenti mancherebbe e con la stessa gioia si fanno testimoni per i loro coetanei alla ricerca del senso della vita”. “Ragazzi del Papa” quindi, ma anche “Messaggeri di Pace” e “Testimoni del Risorto”. Un apostolato giovanile del terzo millennio cristiano. |
NUOVI AMICI IN TUTTO IL MONDO!
Sarai messo in contatto con i nostri responsabili regionali o provinciali in tutta Italia; potrai interagire con loro divenendo amici, e potrete creare ulteriori momenti di incontro e di scambio di esperienze. Qualora non fosse presente nella tua zona una sede provinciale o regionale, pregheremo e lavoreremo insieme per poter rendere concreta questa possibilità! Il nostro obiettivo &graveve; allargare una rete provincia per provincia, in tutte le regioni italiane e tu stesso potrai diventare referente per un gruppo di altri giovani o per un comitato locale o per una provincia intera. |
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VIAGGI, SPORT, TURISMO & ATTIVITA’ CULTURALI!
Sarà a tua disposizione il nostro servizio turistico “Papaboys Agency” per programmare il tuo soggiorno a Roma e/o in altre regioni e città italiane, con visite guidate, momenti “personalizzati”, accompagnato da altri giovani come te! Contatta il seguente numero: 06/97270529 e comunica il tuo numero di tessera! Inoltre sarai coinvolto in tutti i viaggi e “pellegrinaggi” annuali che l’Associazione organizza per i propri iscritti sia in Italia che all’estero. |
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PROTAGONISTA ATTIVO & INTERATTIVO!
Sarai iscritto alla nostra newsletter e riceverai informazioni in tempo reale sulle iniziative, le partecipazioni e gli appuntamenti dell’Associazione Nazionale Papaboys. Potrai usufruire, come socio, di tutte le sezioni del nostro sito ufficiale che eventualmente richiedono utente e password. Inoltre, se vorrai organizzare un incontro o evento nel tuo territorio, potrai contare sul patrocinio dell’Associazione e potrai usufruire dell’aiuto del nostro Ufficio Stampa per il coinvolgimento di media ed istituzioni. |
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LAVORO, VOLONTARIATO & MISSIONE!
Sarai informato sulle attività sociali di evangelizzazione, volontariato e missione che l’Associazione promuove o patrocina in Italia ed all’estero. Potrai fare esperienze di lavoro estivo in Italia ed all’estero con l’Accademia Britannica srl (Partner dell’Associazione Nazionale Papaboys) ed anche con gli altri partner dell’Associazione. Diventerai punto di riferimento per altri ragazzi che hanno scelto l’Accademia Vacanze e le proposte di vacanze studio che essa promuove. Hai bisogno di crediti per scuole superiori o università? Potrai partecipare ad esperienze di formazione presso la Sede Nazionale o le Sedi Regionali dell’Associazione Nazionale Papaboys.
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ANNO SACERDOTALE: ACCOMPAGNARE I GIOVANI ALLA SCOPERTA DELLA VOCAZIONE. UNA TESTIMONIANZA
ANNO DEI SACERDOTI – Accompagnare un giovane alla scoperta della propria vocazione: ne parla l’edizione quotidiana della Radio Vaticana nella rubrica dedicata all’Anno Sacerdotale, con una intervista di Claudia Di Lorenzi che ha incontrato don Ennio Bossù, per oltre trent’anni sacerdote “fidei donum” in Guatemala, dove si è occupato a tempo pieno della formazione dei seminaristi, ed oggi rettore del Seminario Maggiore di Torino: L’apostolo Paolo parlava di paternità, di maternità spirituale. Credo che questo aspetto della vita del padre nella fede dev’essere vissuto pienamente da ogni sacerdote. Egli non deve solo accompagnare i fedeli ma, se possibile, deve essere per loro un padre o una madre nella fede, un anziano che guida i passi delle persone nel riconoscere innanzitutto il progetto che Dio ha per ognuno di loro. Questo l’ho vissuto in prima persona anche in terra di missione: nonostante le moltissime persone presenti nella parrocchia cercavo comunque, per ognuna di esse, di sapere il nome, di ricordare la sua storia.
D. – Gli anni del seminario – ha detto Benedetto XVI – sono “l’attualizzazione del momento in cui Gesù, dopo aver chiamato gli apostoli e prima di mandarli a predicare, chiede loro di stare con Lui”. Il vivere in seminario è dunque il vivere in comunione con Cristo e i fratelli, un momento di grazia…
R. – L’esperienza in seminario è l’esperienza dei 12 con Gesù per avere un rapporto più intimo, di amicizia con il Signore nella silenziosa preghiera con il Padre, nella catechesi più approfondita. Una singolare esperienza di vita comune – come i 12 – nell’accoglienza e nel servizio reciproco, nella disponibilità a lavarsi i piedi gli uni con gli altri per poi dopo condividere anche la compassione di Gesù per le folle stanche e sfinite come pecore senza pastore.
D. – L’esperienza del seminario – ha detto ancora il Papa – offre l’opportunità di “imparare Cristo” per “lasciarsi configurare a Lui, unico Sommo Sacerdote”, in altre parole, per essere altri Gesù. Quali difficoltà e quali gioie nell’aderire quotidianamente a questo mandato?
R. – Il Papa Benedetto XVI ha detto quest’anno che nel sì dell’ordinazione sacerdotale noi sacerdoti abbiamo fatto questa rinuncia fondamentale al voler essere autonomi, all’autorealizzazione. Bisogna però, giorno per giorno, adempiere questo grande sì nei molti piccoli sì e nelle piccole rinunce. Questo sì dei piccoli passi costituisce il grande sì e potrà realizzarsi – dice il Papa – senza amarezza e senza autocommiserazione, soltanto se Cristo è veramente al centro della nostra vita. E’ anche quanto noi sacerdoti formatori, comunità educante, sperimentiamo quotidianamente nella vita del seminario.
D. – In una società come quella attuale, sempre più secolarizzata, a quale compito è chiamato il sacerdote?
R. – Il sacerdote si deve caratterizzare sempre di più come esperto di umanità ed esperto delle cose di Dio, dell’Assoluto. Penso anche che possa esercitare un certo fascino con la presenza di testimoni e di persone con il cuore indiviso, come diceva l’Apostolo Paolo, che amano senza riserve e si dedicano completamente al regno del Signore.
D. – Vuole fare un augurio ai giovani presbiteri da poco avviati al ministero sacerdotale?
R. – Come hanno detto i vescovi italiani nel documento “La formazione dei presbiteri nella Chiesa italiana”, oltre alla missionarietà agente che si esprime nel servizio come prete “fidei donum” ed oltre alla missionarietà all’interno della diocesi e delle parrocchie, c’è una missionarietà del cuore che si manifesta nella piena disponibilità a faticare per il Vangelo e a privilegiare l’incontro con chi non crede o non pratica.
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