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IL PAPA HA INIZIATO OGGI LE VACANZE A CASTEL GANDOLFO

CASTEL GANDOLFO – Per il secondo anno consecutivo, Benedetto XVI trascorrere (da oggi pomeriggio) le sue vacanze nella cittadina laziale di Castelgandolfo, tradizionale residenza estiva dei Papi. “In qualche modo – sottolinea ai microfoni della Radio Vaticana il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi – l’eccezione era stata quella inserita da Papa Giovanni Paolo II con dei periodi di soggiorno in montagna”. “Come sappiamo – aggiunge il direttore della Sala Stampa della Santa Sede – Benedetto XVI ha accolto volentieri anche l’invito a recarsi in montagna per alcune volte, pero’ sappiamo anche che a Castelgandolfo si trova molto bene e che il riposo di cui ha bisogno vi e’ forse piu’ garantito”. La scelta, dunque, e’ caduta su un luogo “gia’ preparato e attrezzato per una normale presenza del Santo Padre, certamente piu’ fresco che Roma, ma non particolarmente alto, e dove ha a disposizione i giardini per passeggiare”, ma anche “gli ambienti in cui puo’ svolgere quel lavoro intellettuale e culturale, oltre che il tempo di preghiera, che gli e’ particolarmente caro”.

Secondo il portavoce, infatti, “il Papa non e’ per nulla una persona che perde tempo: e’ una persona che usa il suo tempo intensamente, anche quando si riposa, facendo le cose che gli sono piu’ gustose e abituali, secondo la sua personalita’, che sono appunto leggere, studiare, scrivere”. In proposito, padre Lombardi cita l’opinione del segretario di Ratzinger, monsignor Georg Gaesnwein, per il quale “il modo migliore del Papa per riposare e’ quello di studiare e scrivere di teologia, di Sacra Scrittura, perche’ sono gli argomenti che lo appassionano”. Per padre Lombardi, inoltre, pesa sulla decisone del Pontefice anche “il fatto che dal punto di vista dell’organizzazione, della logistica, della sicurezza il suo andare a Castelgandolfo e’ la soluzione piu’ semplice”.

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BENEDETTO XVI: GLI STATI ADOTTINO ENERGIE PULITE E NON PERICOLOSE PER L’UOMO.

BENEDETTO XVI (Città del Vaticano) – I governi utilizzino energie ambientali pulite e rispettose per l’ambiente, evitando il ricorso ad una tecnologia pericolosa per l’uomo. È quanto Benedetto XVI ha chiesto ai nuovi ambasciatori presso la Santa Sede di sei Stati – Moldova, Guinea Equatoriale, Belize, Siria, Ghana e Nuova Zelanda – ricevuti stamattina in Vaticano per la presentazione delle Lettere credenziali. Nel discorso collettivo, pronunciato in lingua francese, il Papa ha ribadito che la riflessione sulla tutela dell’ambiente non deve essere condizionata da fini politici o economici. “Il primo semestre di quest’anno è stato segnato da innumerevoli tragedie che hanno colpito la natura, la tecnologia e le persone”. Ma ciò che più importa fra loro “è l’uomo”, non la tecnica, né gli interessi di parte. Inizia così, in modo molto netto, il discorso che Benedetto XVI rivolge ai sei ambasciatori seduti di fronte a lui nella Sala Clementina, le cui provenienze geografiche – i cinque continenti – simboleggiano l’universalità dei temi sui quali il Papa intende sollecitare una precisa riflessione. Il Pontefice non cita espressamente le catastrofi cui fa riferimento, peraltro impossibili da equivocare, ma afferma che “l’entità di tali disastri ci interroga”: L’uomo, al quale Dio ha affidato la gestione della natura, non può essere dominato dalla tecnologia e diventare suo oggetto. Questa consapevolezza deve indurre gli Stati a riflettere insieme sul futuro a breve termine del pianeta, sulle loro responsabilità per quanto riguarda la nostra vita e la tecnologia. L’ecologia umana è un imperativo. Adottare uno stile di vita che rispetti l’ambiente e sostenere la ricerca e lo sfruttamento di energie pulite, rispettose del patrimonio della creazione e innocue per gli esseri umani, devono essere priorità politiche ed economiche”. 

È necessario “rivedere completamente il nostro approccio alla natura”, che “non è solo un divertimento o uno spazio utilizzabile”, ha insistito Benedetto XVI. Anche perché, ha asserito, in assenza di uno “stile di vita complessivo, che rispetti l’alleanza tra uomo e natura”, la famiglia umana “potrebbe scomparire”.

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GMG 2011, ASIANEWS LANCIA UN APPELLO PER PERMETTERE AI GIOVANI CATTOLICI CINESI DI ANDARE A MADRID

GMG 2011 (Roma) – Quindici giovani cattolici cinesi vorrebbero partecipare alla Giornata mondiale della gioventù che si terrà a Madrid dal 16 al 21 agosto. Pur lavorando e risparmiando, non riescono a far fronte a tutte le spese e per questo chiedono aiuto ai loro coetanei nel mondo. L’appello è giunto proprio ieri ad AsiaNews, alla vigilia della Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina, voluta da Benedetto XVI per rafforzare la fede e l’unità dei cattolici cinesi con la Chiesa universale e con il Papa. Il desiderio di andare alla GMG di Madrid nasce con la stessa intenzione. Il loro parroco scrive: “Questi giovani vivono la loro fede in un ambiente molto chiuso. Vedere altri giovani che condividono il loro stesso spirito, avere l’occasione di partecipare agli incontri con il Santo Padre, sarebbe un’esperienza fondamentale di comunione e di universalità della Chiesa”.

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EARTH DAY 2011, UN CONCERTO PER IL PIANETA ED UNA RACCOLTA FONDI PER IL GIAPPONE

SOLIDARIETÀ (Roma) – Il grande concerto di Patti Smith e Carmen Consoli al Galoppatoio di Villa Borghese. La raccolta fondi per il Giappone. Un premio per le buone pratiche in tema ambientale allo chef Heinz Beck, al direttore del Cirps-La Sapienza, Vincenzo Naso e alla fondazione Roberto Capucci. Queste le tre principali iniziative dell’Earth Day 2011, la 41esima edizione della giornata mondiale della Terra indetta dalle Nazione Unite, quest’anno dedicata alle foreste, che sarà celebrata questa sera, dalle ore 20, con un grande concerto gratuito al Galoppatoio di Villa Borghese. Protagoniste sul palco: Patty Smith, la “sacerdotessa” americana del rock, e la “cantantessa” siciliana, Carmen Consoli, per una serata di musica d’autore al femminile in cui verrà proiettato un videomessaggio di Peter Gabriel che lancerà il suo appello per “salvare il pianeta che sta vivendo una situazione drammatica. E’ arrivato il momento di agire”.

“Ciò che abbiamo fatto all’atmosfera, al clima, al nostro pianeta è veramente drammatico. Dobbiamo impegnarci tutti”. Sono le parole di Peter Gabriel, in questi giorni in Italia, che verranno veicolate stasera attraverso un videomessaggio durante il grande concerto gratuito organizzato a Roma per l’Earth Day. “Potremmo fare molto di più, so che io stesso potrei fare molto per cercare di migliorare la situazione – prosegue nel video Gabriel – Ma se vogliamo tenere il pianeta in vita affinché possa dare un futuro ai nostri figli, ai nostri nipoti e pronipoti, alle generazioni a venire, allora è arrivato il momento di agire. Tocca a noi farlo, con decisione. Noi possiamo fare la differenza. Ricordo quando per la prima volta gli astronauti raggiunsero lo spazio e, guardando verso la Terra, videro una piccola sfera blu, la nostra casa, protetta soltanto dal sottile mantello dell’atmosfera. Se non ne avremo cura sarà distrutta per sempre. Certo non cambia l’ordine dell’universo, ma per i nostri figli è il futuro. Spero che prendiate tutto questo molto sul serio, spero che assieme riusciamo a trovare il modo di fare la differenza, e desidero salutare e ringraziare tutti voi di Earth Day per il lavoro che state facendo. Chiedo a tutti voi amici un grande impegno per l’ambiente, per la nostra Terra”.

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“YOUCAT”, IL CATECHISMO DI BENEDETTO XVI: UN PICCOLO MANUALE LITURGICO PER I RAGAZZI DELLA GMG

GIOVANI (Città del Vaticano) – Nato da un’iniziativa di Giovanni Paolo II e portato a termine dal Santo Padre Benedetto XVI, domani, nella Santa Sede, verrà presentato Youcat, lo Youth catechism, il catechismo per i ragazzi. Con una copertina gialla e in formato tascabile, si tratta di un piccolo libro di 300 pagine, realizzato per i giovani in vista della prossima Giornata mondiale della gioventù, che si terrà a Madrid dal 16 al 21 agosto 2011. Il volume, con la premessa di Benedetto XVI, è una piccola guida spirituale che risponde a tutti gli interrogativi che i ragazzi si pongono riguardo l’importanza della religione nella loro vita.Youcat contiene più di 500 domande e risposte, che sono state elaborate sotto la guida di uno dei più fidati collaboratori dell’attuale Pontefice, l’arcivescovo di Vienna, cardinale Christoph Schoenborn.Gli interrogativi sono stati formulati in maniera sintetica e con un linguaggio semplice ed accessibile ai ragazzi, ma perfettamente consoni ai principi della Chiesa cattolica. Gli argomenti sono i più vari, da quelli strettamente religiosi – come capire cosa sono il peccato o la castità – alle questioni riguardanti la vita familiare e sociale, come il divorzio, il mondo economico, l’ambiente, i media etc.

A delle domande poste in maniera così rapida seguono risposte lunghe non più di 8-10 righe o meno, con un commento di circa venti righe.Un esempio: “Se Dio conosce ogni cosa e può fare ogni cosa, perché non impedisce il male?”, con la risposta: “Dio permette il male solo per lasciarne scaturire qualcosa di migliore” ed il commento: “Il male nel mondo è un mistero oscuro e doloroso (…). La morte e la risurrezione di Cristo ci mostrano che il male non aveva la prima parola e non avrà neppure l’ultima; dal male peggiore Dio ha fatto scaturire il bene migliore, e noi crediamo che col Giudizio Universale Dio porrà fine ad ogni ingiustizia”.La domanda sull’importanza della domenica è così illustrata: “Se la domenica viene trascurata o abolita, tutti i giorni sono solo lavorativi. L’uomo, che è stato creato per la gioia, diviene così un animale da lavoro e potenzialmente asservito al consumismo”.

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PARROCCHIA SAN GIUSEPPE AL TRIONFALE, CACCIA AL TESORO: UN MIX DI GIOCO E SOLIDARIETÀ

EVENTI (Roma)- L’8 Maggio la Parrocchia San Giuseppe al Trionfale sta organizzando la Prima edizione della Caccia al Tesoro Cittadina che si svolgerà nell’arco di un’intera giornata.
In collaborazione con alcuni gruppi giovanili di formazione, il tema dell’iniziativa è “Gli Imperatori di Roma” che ha lo scopo di unire il gioco, lo sport, la passione per la fotografia,per la cultura insieme alla voglia di conoscere persone nuove e, perché no, riscoprire le bellezze di Roma.
La Caccia al Tesoro punta, però, alla solidarietà e al rispetto del’ambiente. Nel corso della giornata vi sarà una piccola raccolta fondi a sostegno di progetti concreti di enti ed associazioni impegnate nel sostegno dei più bisognosi e la promozione di forme di mobilità sostenibile attraverso l’uso di mezzi di trasporto ecologici.

Quali sono le regole del gioco della Caccia al Tesoro? I partecipanti si organizzano in squadre, formate da 4 persone,inventando il nome della propria squadra. Ad ogni squadra vengono date 4 t-shirt, uno zaino, una mappa del centro della città e una busta contenente 15 enigmi. La soluzione di ogni enigma è un monumento o un particolare di esso da fotografare. La città di Roma possiede un patrimonio artistico e culturale dal valore inestimabile che spesso viene dimenticato.E’ in questa occasione che i partecipanti potranno riscoprire le bellezze della nostra città in maniera divertente, promuovendo lo sport, la fotografia, la cultura e, allo stesso tempo, avere un occhio attento al rispetto per l’ambiente.

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“PACE CON LA NATURA” – DA ASSISI PARTE IL MESSAGGIO PER IL RISPETTO DELL’AMBIENTE

AMBIENTE (Assisi) – Parte dalla città di San Francesco il messaggio “Pace con la Natura”: dopo secoli di assalti, devastazioni e contaminazioni, che proprio nell’ultimo decennio hanno assunto una carica più aggressiva e dirompente, è ora di puntare a una netta inversione di tendenza. Ad accogliere il gruppo promotore dell’iniziativa non poteva essere che la “Città della Pace”, dove il giorno 4 Marzo 2011, per iniziativa dell’attivista svizzera Marisa Cohen, Presidente dell’Assisi Nature Council, si sono incontrati, per iniziare un lungo percorso di recupero dei valori primari della terra e della vita, autorevoli esponenti delle Istituzioni (Regione Umbria, Comunità Montana e Comuni di Assisi e Spello, Pro Loco, Parco del Monte Subasio), delle Associazioni di punta nella difesa dell’Ambiente (Comitato Parchi, Italia Nostra, WWF, CAI, Legambiente), delle collettività locali e delle varie categorie interessate.

Questo messaggio rieccheggia l’appello lanciato dal Comitato Parchi ad Assisi già all’avvento del Terzo Millennio, allorchè in una bella mattina autunnale, il 22 ottobre 2000, accorsero nell’Umbria Verde – patria del Cantico delle Creature – ambientalisti provenienti da San Francisco (città che al Santo deve il proprio nome), e da ogni altra parte del mondo. Era quello un momento magico, che festeggiava la più importante conquista ecologica del secolo scorso: perché un decimo del Bel Paese era finalmente protetto. Era stata così vinta l’impossibile “sfida del 10%” lanciata nell’incredulità generale a Camerino nel 1980, e spesso derisa come utopia irrealizzabile: perché all’epoca l’Italia del “miracolo” non tutelava stentatamente che l’1,5% del proprio territorio. Grazie alla più bella, generosa e pulita campagna ambientalista che si ricordi – un vero e proprio “nuovo Risorgimento italiano”, sostenuto dalla parte migliore del Paese – i Parchi Nazionali erano poi cresciuti in modo rapido quanto imprevedibile da 5 a 21, accompagnati da una corona di Parchi Regionali, Parchi Marini, Riserve Naturali e altre Unità, per un totale di 699 Aree Protette, poi destinate a crescere ancora…

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DUE AGNELLI IN RICORDO DEL MARTIRIO DI SANT’AGNESE

ROMA – Li lavano, li asciugano, li nutrono, li coccolano, li adornano a festa. A occuparsi dei due agnelli che nella memoria liturgica di sant’Agnese vengono presentati al Papa – e la cui lana sarà usata per confezionare i sacri palli – sono le suore della Sacra Famiglia di Nazareth, che da quasi 130 anni svolgono questo singolare e discreto compito. Un incarico che si inserisce nel carisma della congregazione – come ci ha detto la superiora Maria Solecka – quello cioè di vivere secondo lo stile della Sacra Famiglia, nel nascondimento e nel servizio alla Chiesa. Ce ne parla in questa intervista al nostro giornale suor Hanna Pomnianowska, una tra le religiose che vivono da più tempo nella comunità romana dell’Esquilino.

Da quanti anni vi occupate della preparazione degli agnelli?

Ha cominciato la nostra madre fondatrice, la beata Frances Siedliska nel 1884. A quel tempo, vi erano delle suore di un’altra congregazione che si occupavano della preparazione degli agnelli per la festa di sant’Agnese, ma si trattava di una comunità di religiose ormai anziane. La loro casa confinava con quella che la Siedliska aprì sull’Esquilino, a Roma. Dato che la nostra prima comunità era formata da molte giovani, quelle suore chiesero alla fondatrice se era disposta a prendersi quell’incarico. E lei accettò molto volentieri. Da allora, la tradizione si ripete: salvo alcuni anni nel periodo della seconda guerra mondiale, abbiamo sempre provveduto a preparare gli agnelli per il rito.

Cosa avviene quando ricevete gli agnelli?

Il 20 gennaio di ogni anno i trappisti delle Tre Fontane ci portano i due agnelli. Appena ricevuti, li portiamo all’ultimo piano della nostra casa, dove abbiamo un grande terrazzo con la lavanderia. Potete immaginare che essi diventano la gioia di tutta la comunità, specialmente delle suore più giovani. La suora incaricata della cura dei due agnelli è Wanda Baran che, da quando è arrivata a Roma negli anni della seconda guerra mondiale, si occupa di loro. In genere è aiutata da altre tre o quattro suore. La prima cosa che facciamo è lavarli. Li mettiamo in un lavatoio e con del sapone per bambini eliminiamo delicatamente lo sporco. In questo modo, facciamo risplendere il bianco della loro lana. Poi li asciughiamo: una volta si faceva con dei panni ora con il phon. Stiamo molto attente a non lasciare umido il loro manto, perché sono piccoli e potrebbero ammalarsi. Per questo riscaldiamo bene l’ambiente. Dopo l’asciugatura, li mettiamo all’interno di una vasca ricoperta di paglia e chiusa con dei teli, perché non prendano freddo. Diamo loro da mangiare del fieno e a questo punto sono pronti per trascorrere la notte nella lavanderia.

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LETTURE/ PERCHÉ L’ITALIA NON PROVA A “SURPETERE” PER VINCERE LA CRISI?

CULTURA – La doccia fredda della crisi ci costringe a dover fare i conti con una prospettiva che appare sempre più complessa. Non si può più contare sul debito (pubblico o privato) come spinta alla crescita. Ma nello stesso tempo cresce la necessità di doverose politiche di sostenibilità ambientale. E la globalizzazione mostra tutti i suoi effetti con una Cina che è diventata il protagonista a livello industriale e finanziario, ma con gli Stati Uniti che confermano la loro leadership tecnologica. Ecco allora il cambiamento che una società come quella europea, e italiana in particolare, deve affrontare trovando la capacità di “reinventare” i processi e i progetti che sono stati i punti di forza del passato e che possono tornare a essere i punti di forza del futuro: il lavoro e insieme la forza della creatività, la capacità di adattamento e la logica della cooperazione, la passione della professionalità e l’etica della partecipazione civile.

Come ha detto Sergio Marchionne al Meeting di Rimini rivolgendosi ai giovani, “non è importante la strada che sceglierete, è molto più importante l’approccio con cui deciderete di percorrerla”. In pratica, “saper stare un passo avanti agli altri uscendo dalle tradizionali dinamiche competitive e avendo la capacità di reinventarsi quando serve”: è questa la linea di fondo da cui è scaturito un nuovo vocabolo, “Surpetere”, che è diventato il titolo di un libro di Giorgio Merli, Elena Gelosa e Marco Fregonese in cui si parla della “competizione creativa efficace e sostenibile”. Un libro in cui si analizzano le nuove forme del business con in primo piano un tipo di approccio fondato sulla conoscenza del presente e su di una visione del futuro capace di modificare continuamente i propri schemi interpretativi. Perché il futuro è insieme da interpretare e da costruire. Perché si fa presto a dire “cambiamento”. Ma terribilmente difficile è trasformare questa parola in scelte concrete, in gesti reali, in comportamenti che sappiano tenere conto non solo e non tanto dei nuovi scenari che si sono realizzati dopo la crisi economica, ma soprattutto dei mutamenti che devono ancora avvenire, che nessuno può prevedere con certezza e che dobbiamo credere dipendano anche dalle nostre scelte. Anche la crisi degli ultimi tre anni ha dimostrato fin troppo bene come il sistema economico si sia scoperto terribilmente fragile e soprattutto incapace di creare al proprio interno gli anticorpi necessari a evitare quello che è avvenuto. Soprattutto perché c’è stata una progressiva accelerazione dei fattori di squilibrio, ma nello stesso tempo si era creata una situazione in cui, più o meno, tutti ne avevano un momentaneo beneficio.

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SU ANDIAMO A BETLEMME: OMELIA NATALIZIA ALLA SCUOLA DI BENEDETTO XVI

BETLEMME – Memorizziamo Betlemme per cogliere il Dio con noi nell’Eucaristia, con un amore più grande dei nostri peccati, nella Riconciliazione natalizia andiamo a Betlemme! La frase pronunciata dai pastori nella Notte Santa è stata attualizzata in continuità convenendo alla Messa di Natale e con essa viene detto che cosa realmente significhi la fede celebrata a Natale. E’ un invito a farsi pastori per poter udire la voce dell’angelo che oggi annuncia la gioia del Dio dal volto umano di essere con noi, con ciascuno singolarmente e con l’umanità nel suo insieme. Infatti questa gioia è sempre attuale perché proviene in continuità da Dio. E’ una esortazione a cercare la strada di conversione. A metterci in marcia, a riconoscere il bambino che anche oggi nasce su questo altare nel pane e nel vino transustanziati per portare nel mondo la gloria, l’amore di Dio come pace per gli uomini che egli ama comunque ridotti.

Ho 76 anni e da ragazzo, da adolescente, da giovane attraverso le innumerevoli recite natalizie e i canti pastorali noi cantavamo, sentivamo che quelle parole “andiamo a Betlemme” erano rivolte a noi. Erano il punto in cui potevamo inserirci nell’evento biblico. Forse non eravamo in grado di grandi riflessioni sulla Trinità di Dio. Ma ci identificavamo con i pastori, contadini ci sentivamo pastori, capaci di incamminarci con i pastori all’incontro con quel Dio che potevamo capire e amare, perché si era fatto così vicino da ascoltare e perdonare in persona i nostri peccati nel sacramento della confessione e soprattutto assimilarci a lui nella comunione eucaristica con la gioia di poterla ripetere tre volte: a mezzanotte, all’alba, nel giorno. Oggi che si punta perfino ad escludere il presepio dalla cultura e dagli ambienti pubblici, e la fede nel Dio con noi diventa più difficile, anche perché viviamo in un mondo, soprattutto in città, che si presenta quasi sempre come opera nostra, nel quale, per così dire, Dio non compare più direttamente, sembra divenuto superfluo ed estraneo. Siamo molto lontani dalla semplicità dei pastori e del loro mondo dove tutto era visto nella verità che rende liberi cioè come dono di Dio creatore, come l’albero di Natale dovrebbe richiamarci. Tuttavia ci può confortare il fatto che in fondo anche i saggi che venivano dall’Oriente, esponenti di una civiltà raffinata e progredita che in certo qual modo rappresentano anche noi, hanno trovato la via che porta alla mangiatoia. Elena, madre di Costantino, nel momento in cui trova la croce di Cristo, va con il pensiero a quei saggi venuti dall’Oriente: “Siete arrivati tardi, proprio come me. Prima di voi sono arrivati i pastori, e persino gli animali. Erano già radunati con il coro degli angeli quando voi non vi eravate messi in cammino. Per causa vostra persino le norme rigide che regolano il corso degli astri hanno dovuto essere un po’ modificate. Miei cari cugini, pregate per me, pregate per i grandi di questo mondo, pregate per tutti gli eruditi e i superbi che si ritengono superiori a tutti, perché non siano dimenticati davanti al trono di Dio, quando i semplici, gli umili, i piccoli entreranno nel regno di Dio”.

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SETTIMANA SOCIALE. IL PAPA: TUTELARE VITA E FAMIGLIA. AUSPICATA UNA NUOVA GENERAZIONE DI POLITICI

46ª SETTIMANA SOCIALE – “Il bene comune è ciò che costruisce e qualifica la città degli uomini, il criterio fondamentale della vita sociale e politica”. Così il Papa nel messaggio inviato al cardinale arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, in occasione della 46ª Settimana sociale dei cattolici italiani che si è aperta ieri pomeriggio a Reggio Calabria, dal titolo “Un’agenda di speranza per il futuro del Paese”. Il Papa guardando alle difficoltà socio economiche ha rimarcato la centralità della Famiglia, l’importanza dell’integrazione e rilanciato la sfida culturale e politica dei cattolici.

E’ partendo dalle conseguenze della recente crisi finanziaria globale come il “propagarsi della disoccupazione e della precarietà” che favoriscono “la tentazione del ripiegamento e del disorientamento” che Benedetto XVI ha puntato l’accento sul concetto di bene comune, inteso nella sua accezione più ampia, esigenza di giustizia e di carità”. “Il problema non è soltanto economico – scrive il Papa – ma soprattutto culturale e trova riscontro in particolare nella crisi demografica, nella difficoltà a valorizzare appieno il ruolo delle donne, nella fatica di tanti adulti nel concepirsi e porsi come educatori”. Centrale – rimarca – “l’insostituibile funzione sociale” svolta dalla “famiglia, cuore della vita affettiva e relazionale”. Da qui il richiamo a tutti i soggetti istituzionali e sociali a sostenerla. “Tutti i cittadini” – sottolinea Benedetto XVI – sono chiamati a “uscire dalla ricerca del proprio interesse” e a maturare una “forte capacità di analisi, di lungimiranza e di partecipazione” e a non perdere la speranza nell’affrontare sfide come quella della tutela della “vita umana, dal concepimento alla sua fine naturale”, della difesa della “dignità della persona”, della salvaguardia “dell’ambiente” e della promozione”della “pace”.

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FONTANE DI LUCE E MUSICA IN PIAZZA POLITEAMA, I GIOVANI DI SICILIA CREDONO NEL CAMBIAMENTO.

PALERMO, SABATO 2 OTTOBRE 2010 – Mancano ormai poche ore all’arrivo di Papa Benedetto XVI a Palermo e le strade del capoluogo siciliano sono già piene di giovani in festa. I Papaboys di Sicilia non potevano mancare a questo appuntamento per testimoniarvi questa nuova esperienza di fede. Sabato pomeriggio alle 18 i Vescovi provenienti da diverse diocesi siciliane hanno incontrato i giovani, palermitani e non, per riflettere con loro sui temi che ci stanno più a cuore in questo momento: lavoro, scuola e università, giustizia e legalità, cittadinanza attiva e ambiente. Le “Fontane di Luce” (questo il nome dato alle catechesi dei Vescovi) hanno davvero illuminato la nostra mente. Ho ascoltato a lungo S.E. Mons. Salvatore Muratore (Vescovo della diocesi di Nicosia in provincia di Enna) che ha affrontato l’ambito di riflessione relativo all’ambiente nella chiesa di S. Anna La Misericordia. S. E. Mons. Muratore ha dato il benvenuto ai giovani di Acireale e alle famiglie di Mazara del Vallo con queste parole: “Mi auguro che voi giovani attingendo alle fontane di luce possiate diventare delle fiaccole di luce” […] Dio ha messo il segno più su tutte le cose. C’entra la fede con l’ambiente? Dove sta andando l’umanità? Quale futuro sta preparando? Cosa dobbiamo fare? Lo stupore è la molla della vita.

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IL CASO/ Il successo dei vampiri di Eclipse: moda o sogno d’immortalità?

E’ già record di incassi per il terzo capitolo della saga vampiresca di Twilight, Eclipse, interpretato dagli idoli dei teenager Kirsten Stewart e Robert Pattinson. Ed è “vampiri-mania”, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. La notizia sta su un giornale americano che si chiamaVampyres Only, che tradotto significa pressapoco: “Tuttovampiri”. Leggiamo: «ll dittatore Milosevic rappresenta un pericolo per la Serbia anche dopo la sua morte. Alcuni vampire hunters (cacciatori di vampiri) improvvisati  hanno già provato a piantare un paletto nel petto del defunto dittatore, ma non sono riusciti a raggiungere il cuore e hanno danneggiato solo la bara. La figlia di Milosevic ha, quindi, assoldato alcune guardie che vigilino sul corpo del padre». Fine della notizia. Siete basiti? Avete ragione. E non pensate che solo in Serbia possano liberamente circolare matti così che scorazzano per cimiteri a infilzare paletti nei cadaveri. L’Est europeo è pieno di simili storie. Proprio sui Carpazi, c’è il castello di Vlad III Tepes, detto l’Impalatore (principe guerriero romeno che combattè l’esercito ottomano) e soprannominato Dracul, cioè demonio. E se Transilvania significa “al di là della foresta”, si può ben supporre che da queste parti siano  abituati a guardare anche oltre la realtà. Nella zona di Snagov, a pochi chilometri da Bucarest, doveva sorgere il Dracula Park, una sorta di Disneyland dell’orrore, un investimento miliardario rimasto, per il momento, sulla carta. Le proteste degli ambientalisti, dell’Unesco e persino del principe Carlo d’Inghilterra hanno convinto il governo a rinviare la costruzione del baraccone vampiresco.Da tempo, Dracula e i suoi fratelli hanno però  lasciato i boschi della Transilvania per accomodarsi in più tranquille librerie, studi televisivi, pagine di giornali e remake dei film d’autore.   Nella letteratura, resta imbattuto il best-seller di Anne Rice, Intervista col Vampiro, mentre al cinema (il genere consta di almeno 300 pellicole) sono ancora Herzog con il suo Nosfe-ratu e F. Ford Coppola a dettare legge. Ma è soprattutto su internet che il principe succhia-sangue svolazza alla grande e affonda i canini nelle disponibili vene dei navigatori. La Rete si è trasformata ormai in un vero covo di pipistrelli, con decine e decine di siti dai nomi inconfondibili: vampiri.net, tenebra.com, bourbonstreet.com, dracula.it, vampangel.it o cuoreditenebra.it. La creatura dell’oltretomba, vive una nuova giovinezza, l’ennesima nella sua storia millenaria, alimentata dalle paure, incubi e paranoie dell’abitante della civiltà metropolitana. Nonostante il nichilismo della generazione attuale, anzi: proprio grazie a questo. Spazzati via sentimento e cultura religiosi, il Dio ucciso e morto viene sostituito dal Principe dello sprofondo, invincibile ed eterno révenant. Che non ha però il volto misericordioso e salvifico della divinità, ma la maschera orribile e terrificante del demone, della creatura oscena, costretta a uccidere per restare in vita.

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IN ATTO UN PROGETTO DELLA CUSTODIA FRANCESCANA PER SOSTENERE I CRISTIANI DI GAZA.

GERUSALEMME – Una piccola minoranza di circa 2.500 cristiani vive attualmente nella Striscia di Gaza. Al momento la striscia conta una popolazione totale di circa 1,5 milioni di abitanti. Il lungo e persistente conflitto israeliano-palestinese grava pesantemente sugli abitanti per diverse ragioni,quali l ‘assunzione del potere da parte di Hamas, l’ operazione “piombo fuso” (Cast lead) condotta da Israele dall’inizio del 2009 con oltre 1.300 morti, gli innumerevoli feriti e le distruzioni materiali dell’importo di miliardi e il blocco dei prodotti di prima necessità.

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MESSAGGIO PER LA PACE – IL PAPA: «SERVE UN’ALLEANZA TRA L’UOMO E L’AMBIENTE»

CITTA’ DEL VATICANO – “La salvaguardia del creato e la realizzazione della pace sono realtà tra loro intimamente connesse”. Lo afferma Benedetto XVI nel suo messaggio per la celebrazione della Giornata mondiale della pace che ricorre il 1° gennaio 2010, intitolato “Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato”. Il messaggio è stato presentato oggi (15 dicembre) in sala stampa vaticana. Serve un’«alleanza tra uomo e ambiente». “Se, infatti, a causa della crudeltà dell’uomo sull’uomo – scrive il Papa – numerose sono le minacce che incombono sulla pace e sull’autentico sviluppo umano integrale – guerre, conflitti internazionali e regionali, atti terroristici e violazioni dei diritti umani – non meno preoccupanti sono le minacce originate dalla noncuranza – se non addirittura dall’abuso – nei confronti della terra e dei beni naturali che Dio ha elargito. Per tale motivo è indispensabile che l’umanità rinnovi e rafforzi ‘quell’alleanza tra essere umano e ambiente, che deve essere specchio dell’amore creatore di Dio, dal quale proveniamo e verso il quale siamo in cammino’”. Il Papa ricorda “i doveri derivanti dal rapporto dell’uomo con l’ambiente naturale, considerato come un dono di Dio a tutti, il cui uso comporta una comune responsabilità verso l’umanità intera, in special modo verso i poveri e le generazioni future”.

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TORNARE SULLA LUNA (PER RESTARCI A LUNGO). A QUARANT’ANNI DAL PRIMO SBARCO RIPRENDONO LE MISSIONI

luESPLORAZIONE – L’uomo torna sulla Luna. A quarant’anni dal primo sbarco lunare, avvenuto il 20 luglio 1969, si sta programmando la realizzazione di un avamposto umano sul satellite. Nei giorni scorsi, anzi, sono già arrivate nei pressi della Luna le due sonde lanciate dalla Nasa per studiare questa possibilità. Si tratta del Lunar reconnaissance orbiter (Lro) e del Lunar crater observation and sensing satellite (Lcross). La prima si è disposta su un’orbita polare, a un’altezza di cinquanta chilometri dalla superficie, la distanza più ravvicinata mai raggiunta in una missione attorno alla Luna. Per almeno un anno raccoglierà informazioni utili per future esplorazioni umane.

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Le News di Musica pubblicate sul sito dei Papaboys.

SI DON, MA PARLIAMO DI COSE SERIE! – E VABBÈ PARLIAMO DI COSE SERIE MA GUARDATI INTORNO.

La musica ha un ruolo molto importante nell’evangelizzazione, purtroppo non molti anzi, pochissimi cristiani cattolici conoscono la musica cristiana cattolica come modalità di evangelizzazione, e animazione liturgica. Forse perche nelle nostre parrocchie non si rinnova il repertorio liturgico e quello per la pastorale giovanile, da annnnnnniiiiiiiii! PURTROPPO. Sono bellissime le canzoni che si..

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MUSICA CLASSICA PER AIUTARE IL PERÙ

CONCERTI – E’ in programma per domenica 1 marzo alle 20.45, nel teatro parrocchiale di Bubano, il “Grande concerto di musica classica e leggera” organizzato per raccogliere fondi a favore del Centro medico della Missione di Lima in Perù. Nel corso della serata si esibiranno Padre Marco Paini al pianoforte in una fantasia di musica leggera, Alessandro Giacomoni che al pianoforte interpreterà musiche da..

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ULTIMO APPUNTAMENTO CON LA MUSICA E LA SOLIDARIETÀ

Terzo ed ultimo appuntamento con “Musica e solidarietà”, l’iniziativa voluta dall’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Ascoli Piceno, Giovanni Silvestri, coordinata dalla società Simbiosi Marketing e realizzata grazie al prezioso contributo di “BCC Picena..

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SERATA TRA MUSICA E SPORT NEL MANTOVANO

VIADANA (MN) – Lunedì 2 marzo alle 21 il cinema teatro Vittoria di Vidiana (piazza Gramsci, 5) ospita la cantante cristiana Lidia Genta con la sua band e gli “Atleti di Cristo”, per una serata all’insegna della musica gospel e di storie di vita. Nicola Legrottaglie (Juventus), Tomas Guzman (Piacenza), Zè Maria (ex Inter), Hayden Reid (Rugby Roma, ex MPS…

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CARPI: COMPLEANNO PIENO DI MUSICA PER LO SPAZIO GIOVANI MAC’È!

SPAZIO GIOVANI – Il 28 febbraio di dieci anni fa l’amministrazione comunale di Carpi inaugurava lo Spazio giovani Mac’è!, un centro d’aggregazione che col passare del tempo è divenuto un punto d’incontro per diverse generazioni di adolescenti carpigiani. In questi anni il Mac’è! ha offerto alla popolazione, giovanile e non, anche un …

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 INCENTIVI A RADIO PRIVATE CHE DANNO MUSICA ITALIANA

RADIO – «Dovrà dare l’esempio anche il servizio pubblico – ha aggiunto – ho già presentato alla Commissione di Vigilanza Rai una proposta che impegni i dirigenti di Radio Rai in tal senso», ha ribadito il Ministro che in un’intervista telefonica con Francesco Macrì, conduttore del nuovo programma «Spike – Potenziale d’azione», ha sottolineato come l’Italia voglia promuovere una politica di incentivi più che di sanzioni come invece avviene oggi in Francia, dove una legge obbliga le radio ad una percentuale di programmazione minima (40%) di musica francofona.

 

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News regionali delle diocesi d’Italia pubblicate sul sito dei Papaboys.

CALABRIA – A CROTONE VEGLIA ECUMENICA E MANIFESTAZIONE “PER DIRE NO ALLA ’NDRANGHETA”

CROTONE – Una manifestazione “per dire no alla ’ndrangheta, per la democrazia e il bene comune”. È l’iniziativa che si terrà domenica prossima (1° marzo) a Crotone, promossa dall’“Alleanza con la Locride e la Calabria”, sottoscritta da 2.800 privati e 678 fra enti e associazioni.    

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CALABRIA – LOCRI: CIVITAS SOLIS, INCONTRO TEMATICO CON I GIOVANI

LOCRI – Si terra’ a Locri (Rc), su iniziativa di Civitas Solis, il 28 febbraio, alle ore 17, a Palazzo Nieddu del Rio, un incotro sul tema: ”Noi….i giovani con nuove idee sulla democrazia”. L’incontro tematico, realizzato con l’innovativo metodo del worldcafe’ , e’ rivolto ai giovani della Locride e ai rappresentanti delle consulte giovanili.

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VENETO – IN ARRIVO A VERONA LA CAROVANA DEL PROGETTO ICARO

 VERONA – Il progetto ”Icaro” sulla sicurezza stradale, giunto alla nona edizione e che nei precedenti otto anni ha interessato 146 citta’ ed oltre 78.000 studenti, e’ stato presentato oggi dal Questore di Verona, Vincenzo Stingone, e dal capo della Polizia Stradale, Daniele Giocndi, alla presenza dei partner istituzionali (Ufficio Provinciale Scolastico, Fondazione Ania, Unicef) e partner cittadini come il Comune di Verona

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UMBRIA – DIOCESI DI FOLIGNO: AD APRILE SI SVOLGERA’ IL ” FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE 

FOLIGNO – La Diocesi di Foligno e gli Istituti Superiori della città di Foligno, nell’anno scolastico 2008/2009, hanno collaborato insieme nel Progetto Culturale “Cittadini del Mondo”, sviluppando la tematica “Una nuova sobrietà per abitare la terra” e “La comunicazione, cercare la verità per condividerla”. Gli studenti, aiutati dai propri insegnanti e stimolati da.

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PUGLIA – LA DIOCESI DI ANDRIA PROMUOVE LA SETTIMANA BIBLICA

ANDRIA – La Diocesi di Andria, nell’ambito dell’Anno Paolino, promuove la Settimana Biblica. La settimana biblica, che si terrà ad Andria nella chiesa di “S. Paolo Apostolo”, curata dal suo parroco, Don Mimmo Massaro, dal 2 al 5 marzo, risponde alla necessità di approfondire e..

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LIGURIA – IL MUSEO DIOCESANO SI VISITA COL CELLULARE ON AIR IN ANTEPRIMA MONDIALE.

CHIAVARI – Da domani la Diocesi di Chiavari avrà il suo Museo on Air in anteprima mondiale. Che significa piantina e catalogo dettagliato del Museo Diocesano caricati elettronicamente su cellulare. Basta avere il Bluetooth e raggiungere il nuovo spazio museale annesso alla Cattedrale di N.S. dell’Orto: un Totem aggancia il segnale consentendo l’accesso alle informazioni storico-artistiche.

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L’ARTE DEGLI ITALIANI – CHI FA DA SE FA PER TRE.

ROMA – Da tempo gli italiani hanno imparato ad arrangiarsi mentre lo Stato continua a non far nulla per alleviare il loro disagio. Penso ai milioni di cittadini che vivono sotto la soglia di povertà e mi chiedo come fanno con una pensione per lo più inferiore ai 500 euro al mese a pagare la pigione di casa, a vestirsi, a curarsi e ad alimentarsi. Si arrangiano. Cosa fanno per curarsi se per una visita specialistica, un ricovero e quanto altro si richiedono loro tempi biblici mentre l’emergenza bussa alle porte? Si arrangiano. Come fanno ad avere giustizia civile, amministrativa e penale nei confronti dello Stato e dei terzi con procedimenti che richiedono anche 10 anni prima della sentenza definitiva? Si arrangiano. Come fanno a convivere con una classe politica inconcludente che di continuo crea solo false speranze e genera forti delusioni? Si arrangiano. Eppure lo Stato sarebbe in grado di tutelarli se solo lo volesse. Se ne frega e i cittadini si arrangiano. E’ questo in buona sostanza il rapporto incompreso tra chi ci governa e i… sudditi. Ancora oggi ci sono dei giovani che si rivolgono a taluni personaggi innominati per recuperare le auto e le moto rubate. Si arrangiano. Alla fine mi chiedo se non abbiamo scoperto un nuovo modello di società dove l’arte dell’arrangiarsi diventa la più alta e raffinata regola di convivenza civile e sociale. Ma non è normale che tutto ciò accada.

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