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CHRISTIAN MUSIC, IL 22 MARZO ESCE “LACRIME DI LUCE”, IL PRIMO ALBUM DI MARINA MURARI

MUSICA (Italia) – Martedì 22 marzo uscirà “Lacrime di luce”, il primo disco di Marina Murari, una delle voci più belle e interessanti della nuova scena italiana. Marina, giovanissima cantante bergamasca, nasce a Locarno (Svizzera) nel 1986 durante una trasferta lavorativa del padre. Fin da bambina dimostra una grande inclinazione per il canto lirico che inizia, coltiva e sostiene come solista nella parrocchia del suo paesino, Urgnano, dove venne realizzato il film “L’Albero degli zoccoli”, e ancora oggi pigramente disteso nella campagna lombarda.

Dall’età di 18 anni studia canto e arte scenica al prestigioso conservatorio “Gaetano Donizetti” di Bergamo, specializzandosi come soprano leggero. Contemporaneamente effettua frequenti tour soprattutto nell’ambito del circuito della Contemporary Christian Music, recandosi spesso a Medjugorie, in Bosnia-Erzegovjna, al Festival dei Giovani e ai vari appuntamenti organizzati ogni anno in Lombardia dall’associazione Medjugorje Como, e nei luoghi sacri della cristianità (Roma, Assisi, Como, L’Aquila, Masnago etc.), dove il suo melodioso canto è di conforto e sostegno ai pellegrini che giungono da ogni parte del mondo. Ciononostante Marina non disdegna incontri più “leggeri” a fianco di Giacomo Celentano (figlio di Adriano) e Miki Del Prete (nome omen…), per i quali ha partecipato, e vinto alcuni talent show dei Celentano’s Club con la celebre aria “Ave Maria di Gounod”.

Martedì 22 marzo uscirà dunque il primo disco ufficiale di Marina Murari, per l’etichetta M.M.Angel (distributore SELF), che conterrà personali rifacimenti di famosi brani degli Anni 60 come “Pioggia e lacrime” (Aphrodite’s Child), “Pregherò” (Celentano), “C’è qualcuno con te” (A Whiter Shade of Pale – Procol Harum), la classica “Senza catene” (Unchained Melody), accanto a brani estratti da romanze di musica classica e ad altri più contemplativo-spirituali, in linea con la precisa scelta artistica della giovane cantante. Marina prenderà parte al Tour “Il mondo canta Maria 2011” organizzato da Radio Kolbe Sat di Schio (Vicenza).

La Christian Contemporary Music è una musica di ispirazione cristiana che include la musica cristiana contemporanea, il christian-rock, il metal-rock (detto in questo caso white-metal), i canti di lode contemporanei ed il gospel. L’origine della musica cristiana parte dalle Chiese evangeliche nordamericane a seguito del Jesus Moviment e, in un secondo momento, dopo il Concilio Vaticano II, è stato parzialmente accolto anche dal mondo cattolico. In America è talmente diffuso, radicato e di grande successo che la maggiore associazione discografica, la BMI, ha creato i premi Christian Music Awards. Gli artisti (musicisti, autori, cantanti) utilizzano il loro background per diffondere il loro credo spirituale. L’idea di base è quella di far conoscere il Cristianesimo ed i suoi valori cantando ed esprimendo la gioia della propria appartenenza religiosa. Il rock cristiano è considerato parte integrante della “young music” contemporanea ed è un genere musicale popolarissimo negli Stati Uniti, il cui maggiore esponente è il gruppo metal dei King X.

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Il Papa ai Rogazionisti: rinnovare modi e linguaggi per annunciare il Vangelo

Nuovi linguaggi e modi per annunciare il Vangelo agli uomini: li auspica Benedetto XVI nel Messaggio rivolto all’XI Capitolo generale dei Rogazionisti del Cuore di Gesù, ospitato in questi giorni nel Centro di spiritualità Rogate di Morlupo nei pressi di Roma. Tema di riflessione: “La regola di vita, garanzia dell’identità carismatica, espressione della consacrazione, sostegno della comunione fraterna, progetto di missione”. 
 Benedetto XVI chiede ai Padri rogazionisti “di annunciare la Buona Novella con linguaggi e modi comprensibili agli uomini del nostro tempo, coinvolti in processi sociali e culturali in rapida trasformazione”. Questo esige oggi “la grande sfida dell’inculturazione”, sottolinea il Papa. 53 i confratelli rogazionisti, convenuti a Morlupo da Europa, Asia, Africa, America per dibattere su importanti questioni che andranno ad incidere sulla Costituzione e sulle Norme dell’Istituto per adeguarle ai tempi odierni, in linea con la nuova sensibilità ecclesiale – osserva il Santo Padre – “scaturita dal Concilio Vaticano II e codificata nel vigente Codice di Diritto Canonico”. Un processo di aggiornamento già avviato nel capitolo precedente, che i Padri rogazionisti intendono portare a compimento.
“I vasti orizzonti dell’evangelizzazione e l’urgente necessità di testimoniare il messaggio evangelico a tutti, senza distinzioni, costituiscono il campo del vostro apostolato”, ribadisce Benedetto XVI nel suo messaggio, sottolineando che “tanti attendono ancora di conoscere Gesù, unico Redentore dell’uomo, e non poche situazioni di ingiustizia e di disagio morale e materiale interpellano i credenti”. “Una così urgente missione richiede” dunque “incessante conversione personale e comunitaria. Solo cuori totalmente aperti all’azione della Grazia – scrive il Papa – sono in grado di interpretare i segni dei tempi e di cogliere gli appelli dell’umanità bisognosa di speranza e di pace”. Il Santo Padre raccomanda quindi ai rogazionisti di conservare “fedelmente il patrimonio spirituale” del loro fondatore sant’Annibale Maria Di Francia, proseguendone “con gioia la missione valida ancor oggi, pur se sono mutate le condizioni sociali in cui viviamo”. Sant’Annibale seppe infatti attuare “un provvido apostolato vocazionale come pure una coraggiosa opera in favore del prossimo bisognoso”. Da qui il mandato di Benedetto XVI ai Rogazionisti del Terzo millennio: “Coltivate un’autentica passione educativa soprattutto per i giovani, spendetevi con una generosa attività pastorale a favore di quanti soffrono nel corpo e nella mente”.

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IL CASO/ Il successo dei vampiri di Eclipse: moda o sogno d’immortalità?

E’ già record di incassi per il terzo capitolo della saga vampiresca di Twilight, Eclipse, interpretato dagli idoli dei teenager Kirsten Stewart e Robert Pattinson. Ed è “vampiri-mania”, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. La notizia sta su un giornale americano che si chiamaVampyres Only, che tradotto significa pressapoco: “Tuttovampiri”. Leggiamo: «ll dittatore Milosevic rappresenta un pericolo per la Serbia anche dopo la sua morte. Alcuni vampire hunters (cacciatori di vampiri) improvvisati  hanno già provato a piantare un paletto nel petto del defunto dittatore, ma non sono riusciti a raggiungere il cuore e hanno danneggiato solo la bara. La figlia di Milosevic ha, quindi, assoldato alcune guardie che vigilino sul corpo del padre». Fine della notizia. Siete basiti? Avete ragione. E non pensate che solo in Serbia possano liberamente circolare matti così che scorazzano per cimiteri a infilzare paletti nei cadaveri. L’Est europeo è pieno di simili storie. Proprio sui Carpazi, c’è il castello di Vlad III Tepes, detto l’Impalatore (principe guerriero romeno che combattè l’esercito ottomano) e soprannominato Dracul, cioè demonio. E se Transilvania significa “al di là della foresta”, si può ben supporre che da queste parti siano  abituati a guardare anche oltre la realtà. Nella zona di Snagov, a pochi chilometri da Bucarest, doveva sorgere il Dracula Park, una sorta di Disneyland dell’orrore, un investimento miliardario rimasto, per il momento, sulla carta. Le proteste degli ambientalisti, dell’Unesco e persino del principe Carlo d’Inghilterra hanno convinto il governo a rinviare la costruzione del baraccone vampiresco.Da tempo, Dracula e i suoi fratelli hanno però  lasciato i boschi della Transilvania per accomodarsi in più tranquille librerie, studi televisivi, pagine di giornali e remake dei film d’autore.   Nella letteratura, resta imbattuto il best-seller di Anne Rice, Intervista col Vampiro, mentre al cinema (il genere consta di almeno 300 pellicole) sono ancora Herzog con il suo Nosfe-ratu e F. Ford Coppola a dettare legge. Ma è soprattutto su internet che il principe succhia-sangue svolazza alla grande e affonda i canini nelle disponibili vene dei navigatori. La Rete si è trasformata ormai in un vero covo di pipistrelli, con decine e decine di siti dai nomi inconfondibili: vampiri.net, tenebra.com, bourbonstreet.com, dracula.it, vampangel.it o cuoreditenebra.it. La creatura dell’oltretomba, vive una nuova giovinezza, l’ennesima nella sua storia millenaria, alimentata dalle paure, incubi e paranoie dell’abitante della civiltà metropolitana. Nonostante il nichilismo della generazione attuale, anzi: proprio grazie a questo. Spazzati via sentimento e cultura religiosi, il Dio ucciso e morto viene sostituito dal Principe dello sprofondo, invincibile ed eterno révenant. Che non ha però il volto misericordioso e salvifico della divinità, ma la maschera orribile e terrificante del demone, della creatura oscena, costretta a uccidere per restare in vita.

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STRATEGIE ‘DISNEY’ PER AVVICINARE I TEENAGERS. ARRIVA ‘JONAS’ IN TV

TV – Se Hannah Montana e Zac Efron di High School Musical sono stati per anni i nuovi divi dei teenager, riempiendo le casse sempre più piene di casa Disney, da oggi in Italia ci sarà un idolo in più. Anzi saranno tre. E’ da poco iniziata, ogni venerdì alle 18.55 su Disney Channel, JONAS, una nuova serie che racconta le avventure di tre fratelli, famose rockstar: i Jonas Brothers. Campione d’ascolti in America con ben quattro milioni di spettatori, JONAS si preannuncia anche in Italia come nuovo fenomeno teen del momento. Tre rockstar americane raccontano la loro realtà tra i riflettori: tour, fan e popolarità, ma soprattutto il desiderio di vivere una vita normale come i loro coetanei. In una casa nel New Jersey (in Jonas Street), Kevin, Nick e Joe vivono con il padre Tom e la madre Sandy, oltre al fratellino più piccolo, Frankie. Frequentano la “Horace Mentis Academy”, una scuola privata che si prende cura della loro immagine e, nello stesso tempo, li aiuta a convivere con la celebrità.

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COSE SERIE: …E L’OSSERVATORE ROMANO INTERVISTA E ‘LODA’ L’EX PREMIER INGLESE TONY BLAIR

CITTA’ DEL VATICANO – ‘Un galantuomo’. Esordisce con questa affermazione Giulia Galeotti sull’Osservatore Romano in una lunghissima intervista al ‘convertito’, o ‘recuperato a vita migliore’ ex premier inglese. Stupisce la grande fiducia che il mondo cattolico riserva a questo ‘galantuomo’ (ci fidiamo del giornale del Santo Padre sia chiaro ndr) che è stato comunque fino a qualche anno fa uno dei maggiori guerrafondai del pianeta Terra. Ma se lo dice l’Osservatore – ripetiamo – ci fidiamo! Rileggiamo insieme tutta l’intervista. Oltre a essere un protagonista degli anni recenti e, probabilmente, della scena internazionale dei prossimi anni, Tony Blair è un gentleman. Educato, sorridente, cortese come pochi sanno ormai essere (specie se loro-sono-loro e tu-sei-tu). E così, non solo potrai raccontare ai tuoi nipoti che il direttore in una telefonata di fine estate ti ha mandata a intervistare colui che, tre volte rieletto a Downing Street, ha ricevuto una standing ovation l’ultimo giorno in Parlamento in un Paese celebre per la sua compostezza, ma che quel qualcuno, incontrandoti davanti al registratore, ti ha fatto molte domande su chi sei e cosa fai. Tony Blair curioso di sapere dove hai imparato l’inglese e di cosa ti occupi: davvero sorprendente.

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IL PAPA SCRIVE AI LEADER DEL G20: “CRISI NASCE NEL VENIR MENO DELL’ETICA NELLA FINANZA”

CITTA’ DEL VATICANO – Le crisi finanziarie “scattano nel momento in cui, anche a causa del venir meno di un corretto comportamento etico, manca la fiducia degli agenti economici negli strumenti e nei sistemi finanziari. Tuttavia, la finanza, il commercio e i sistemi di produzione sono creazioni umane contingenti che, quando diventano oggetto di fiducia cieca, portano in se stesse la radice del loro fallimento”: lo afferma il Papa, in una lettera al premier britannico Gordon Brown (nella foto con Benedetto XVI) in occasione del G20 di Londra. “L’unico fondamento vero e solido è la fiducia nell’uomo”, aggiunge Benedetto XVI. “Perciò tutte le misure proposte per arginare la crisi devono cercare, in ultima analisi, di offrire sicurezza alle famiglie e stabilità ai lavoratori e di ripristinare, tramite opportune regole e controlli, l’etica nelle finanze”. Papa Benedetto XVI ha espresso ”l’apprezzamento della Chiesa cattolica, e mio personale, per i nobili obiettivi dell’incontro, fondati sulla convinzione, condivisa da tutti i governi partecipanti e della organizzazioni internazionali, che la via per uscire dalla crisi possa essere trovata solo insieme, evitando soluzioni segnate dall’egoismo nazionalistico e dal protezionismo”. Il Pontefice lamenta però come l’Africa sub-sahariana sia rappresentata solo da uno Stato e da alcune organizzazioni regionali e invita il G20 a fare in modo che i Paesi in via di sviluppo, soprattutto in Africa ma anche nel resto del mondo, non diventino le ”vittime” di tagli ai fondi per gli aiuti internazionali e per la cancellazione del debito.

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AMERICA/STATI UNITI – Raccolta quaresimale 2009 per la Chiesa in Europa centrale e orientale

Washington (Agenzia Fides) – “Credere nel potere dello Spirito dell’Amore” è lo slogan della Colletta 2009 per la Chiesa in Europa centrale e orientale che si realizzerà il prossimo Mercoledì delle Ceneri, 25 febbraio, su iniziativa della Conferenza dei Vescovi cattolici degli Stati Uniti. Sin dall’inizio di questa colletta, 15 anni fa, si è provveduto a sostenere la ricostruzione di tante chiese ed edifici ecclesiastici oltre che a costruire nuove parrocchie, sostenere e creare seminari, avviare programmi di servizio sociale, centri pastorali e a favorire l’annuncio del Vangelo attraverso i mezzi di comunicazione in tanti Paesi lontani che hanno sofferto repressione e persecuzione per molti anni. Sebbene la Colletta si realizza ufficialmente il Mercoledì delle Ceneri, ogni Diocesi particolare può scegliere le proprie date.
Con la Colletta del 2008, la Chiesa Statunitense ha raccolto 6,8 milioni di dollari utilizzati per realizzare 335 progetti in 28 Paesi, tra cui la Georgia, l’Ucraina, l’Estonia, la Polonia, la Serbia, la Lituania e la Bielorussia. Si è data ovviamente priorità ai Paesi più poveri come la Moldavia, l’Albania e il Kyrgyzstan. Molti di questi progetti del 2008 hanno riguardato l’assistenza umanitaria ai bambini di strada e le case di assistenza per persone anziane, attraverso Caritas Tbilisi (Georgia), come un sistema nuovo di riscaldamento per il seminario di Aviv in Ucraina, risparmiando l’enorme costo del gas naturale della Russia. Si è offerto anche un contributo alla TV cattolica in Lettonia.

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Incontro dei Vescovi della Chiesa in America per favorire una migliore comunione ed una mutua solidarietà al servizio dei Paesi

Buenos Aires (Agenzia Fides) – La scorsa settimana, presso la Casa delle Assemblee della Conferenza Episcopale dell’Argentina, ha avuto luogo il 34mo Incontro dei Vescovi della Chiesa in America. Il tema scelto per la riunione è stato “La relazione personale con Cristo”, secondo le prospettive della catechesi e della evangelizzazione. Sotto la guida del Consiglio Episcopale Latinoamericano, hanno preso parte al raduno rappresentanti delle Conferenze Episcopali degli Stati Uniti, del Canada e del CELAM, oltre ai Presidenti di ciascuna delle Conferenze Episcopali delle 4 regioni del Continente: Caraibi, America Centrale e Messico, Paesi Bolivariani e Cono Meridionale, rispettivamente Mons. Antonio Arregui Yarza, Arcivescovo di Guayaquil (Ecuador); Mons. Geraldo Lyrio Rocha, Arcivescovo di Mariana (Brasile); Mons. Rubén González Medina, Vescovo di Caguas (Porto Rico); Mons. Carlos Collazzi, SDB, Vescovo di Merdeces (Uruguay). L’obiettivo principale dell’Incontro era scambiare informazioni su come interagire nella Chiesa del Continente americano per favorire una migliore comunione ed una mutua solidarietà al servizio dei Paesi. Inoltre si è cercato di coordinare alcune iniziative pastorali e mettere in comune diverse esperienze. Il raduno si è concluso con una Santa Messa presso il Santuario di Nostra Signora di Luján, Patrona dell’Argentina.

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CI RISIAMO: DAL GUERRAFONDAIO ALL’ABORTISTA…. CON OBAMA SPAZIO AI FINANAZIAMENTI PRO ABORTO

ROMA – E’ da poco terminata l’amministrazone del guerrafondaio a tutto spiano Bush ed ecco iniziare il periodo di ‘reggenza’ degli Stati Uniti d’merica da parte di Obama; cambiamento? Nuova buona volontà? Macche! Si riparte dai finanziamenti pro aborto! E la guerra purtroppo continuerà! Il presidente Usa Barack Obama ha di nuovo autorizzato il finanziamento a organizzazioni che praticano o promuovono l’aborto all’estero, sbloccando un veto posto dal suo predecessore George W. Bush. La decisione del neo-presidente, a soli 3 giorni dall’inizio del suo mandato, è stata presa poco dopo la conclusione di una marcia pro-life nella capitale, a cui hanno partecipato centinaia di migliaia di persone. La sera prima della marcia, il card. Justin Rigali di Philadelphia aveva presieduto un incontro di preghiera per la difesa della vita. Secondo la parlamentare Virginia Fox, che ha preso la parola alla marcia, negli Stati Uniti sono stati uccisi “milioni di bambini non nati”.

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SARA’ DAVVERO UNA NUOVA AMERICA QUELLA GUIDATA DA OBAMA? CHE DIO LO ILLUMINI!

ROMA – La sorpresa non è neanche troppo tale, e la vittoria di Obama alle presidenziali era già annunciata da mesi, anche se nelle ultime ore, un po’ i media, un altro po’ i sondaggisti, hanno provato a tenere tutti con il fiato sospeso. Il democratico Barack Obama, 47 anni, ha quindi conquistato la Casa Bianca dopo una estenuante, lunga ed avvincente campagna elettorale di due anni, sconfiggendo il repubblicano John McCain e diventando il primo presidente nero degli Stati Uniti. Obama giurerà come 44esimo presidente il prossimo 20 gennaio, e dovrà subito affrontare una serie di pesanti sfide, dalla crisi economica alla conclusione della guerra in Iraq alla riforma del sistema sanitario. McCain si è visto sfuggire la vittoria perdendo una serie di stati chiave a partire dall’Ohio, dove nel 2004 George W. Bush aveva ottenuto la rielezione con uno stretto margine, e la Virginia, dove i democratici non vincevano dal 1964. La vittoria di Obama, 47 anni, padre del Kenya e madre del Kansas, rappresenta una pietra miliare nella storia degli Stati Uniti, a 45 anni dal movimento per i diritti civili guidato da Martin Luther King.

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L’ULTIMA IDIOZIA CONTRO MADRE TERESA DA PARTE DELLA BBC, TELEVISIONE AL SERVIZIO DELLE TENEBRE

LONDRA – Madre Teresa è una donna santa, illuminata di una luce altra, rispetto alle poche illuminazioni di questo mondo: una donna che ha messo Gesù tra mille difficoltà quotidiane al centro del proprio cuore, andando a scoprirlo sui volti dei sofferenti, dei disperati. E’ una cosa chiara e conosciuta in tutto il mondo, sulla quale nessuno nutre dubbi o perplessità. E la BBC – nota televisioni finanziata da colossi e potentati americani al servizio del signore delle tenebre che fa? Prepara uno sceneggiato dove si offende in maniera grave e da STUPIDI questa piccola grandissima suora. Ed in Italia chi promuove questa notizia? Il portale LIBERO, sempre più attento quotidianamente ad indirizzare una serie di attacchi contro tutto ciò che è Chiesa, Cristo e Cristiani. E’ veramente un’operazione schifosa, che ben altre sfere, rispetto alle nostre, dovrebbero avere il coraggio di denunciare. Non se ne accorgono oppure fanno finta di niente i nostri?

Per rendervi conto della immensa sciaguratezza di alcuni ‘uomini’ di questo mondo leggete questa notizie che troneggia oggi nelle prime pagine di Libero.it. E pensare che la Santa Sede stessa mantiene con alcune società di questi signori rapporti commerciali! E’ davvero una vergogna immensa!

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UN DATO ALLARMANTE. MARIJUANA & STATI UNITI D’AMERICA: UN BUSINESS DA 35,8 MILIARDI DI DOLLARI.

WASHINGTON – Risultato shock per una inchiesta diffusa in queste ore dall’Agenzia Fides: inaspettatamente si scopre che il principale prodotto agricolo degli Stati Uniti non è il mais né il grano, né il cotone, ma la marijuana. Un dato che emerge elaborando i dati dei diversi organismi federali statunitensi: si scopre così (ed è una stima prudente) che il valore della produzione di marijuana statunitense è di 35,8 miliardi di dollari. I 56,4 milioni di piante di marijuana coltivate all’aperto hanno una rendita di 31,7 miliardi mentre la produzione degli 11,7 milioni di piante coltivate all’interno di serre e spazi chiusi è di 4,1 miliardi. Una situazione che desta preoccupazione soprattutto tra i responsabili della comunità cattolica statunitense, per i danni che la diffusione degli stupefacenti provoca tra i giovani e per le vittime conseguenti all’uso della droga, dagli incidenti stradali alle malattie mentali. Giusto un anno fa Papa Benedetto XVI durante il suo viaggio in Brasile, visitando la “Fazenda da Esperança” il 12 maggio 2007, ricordò gli alti tassi di dipendenza chimica dalle droghe e dagli stupefacenti, ed esclamò: “Perciò dico agli spacciatori che riflettano sul male che stanno facendo a una moltitudine di giovani e di adulti di tutti gli strati sociali: Dio chiederà loro conto di ciò che hanno fatto. La dignità umana non può essere calpestata in questo modo”.

Tutto questo senza contare la contraddizione che esiste tra una politica che finanzia l’estirpazione delle piantagioni colombiane di cocaina con diserbanti e l’apparente impossibilità di intervenire in casa propria per bloccare la produzione di marijuana. La marijuana è il primo raccolto in termini monetari in 12 Stati, tra i primi 3 in 30 Stati, e uno dei primi 5 in 39 Stati. La coltura di marijuana è più estesa di quella del cotone in Alabama, di quella combinata di uva, ortaggi e fieno in California, di arachidi in Georgia, e di tabacco in South Carolina e North Carolina. Secondo stime del governo degli Stati Uniti, la produzione interna di marijuana è aumentata di dieci volte negli ultimi 25 anni: da mille tonnellate nel 1981 a 10mila tonnellate nel 2006. In cinque Stati (California, Tennessee, Kentucky, Hawaii e Washington) la coltivazione di marijuana ha avuto un valore di oltre 1 miliardo di dollari.

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AMERICA/BRASILE – Messaggio del Santo Padre per il Centenario dell’Arcidiocesi di Sao Paulo: “Possa questa significativa celebrazione incoraggiare tutte le forze vive di questa Chiesa locale ad un marcato protagonismo evangelizzatore”

Lo stadio Pacaembu dell’Arcidiocesi di Sao Paulo (Brasile) ha vibrato di gioia e fervore domenica 8 giugno. L’affluenza di fedeli ha superato ogni aspettativa. Secondo quanto dichiarato da uno dei coordinatori delle celebrazioni, quasi 40 mila persone si sono riunite per commemorare una data significativa per la Chiesa locale: la chiusura dell’anno dedicato al Centenario dell’Arcidiocesi di Sao Paolo.
L’evento è cominciato con diverse esibizioni musicali da parte di noti cantanti cattolici. All’apertura Mons. Pedro Luis Stringhini ha dato lettura del Messaggio inviato dal Santo Padre Benedetto XVI per il Centenario. Il Papa ha detto di associarsi al “giubilante canto di azione di grazie al Signore per i frutti di vita cristiana con i quali ha voluto benedire questa cara Chiesa locale”. Nel Messaggio vi è anche un riferimento alla visita che lo scorso anno il Papa ha fatto a Sao Paulo, della quale conserva vivi ricordi: “conservo con particolare gioia nella memoria i momenti che la Provvidenza mi ha concesso di vivere in quella vera festa spirituale che fu l’incontro con la gioventù latinoamericana dell’anno scorso”.
Il Santo Padre ricorda poi l’atto di intronizzazione dell’immagine dell’Apostolo Paolo come Patrono dell’Arcidiocesi: “una felice circostanza destinata a far accogliere meglio l’Anno Paolino, affinché possa dare, se Dio vuole, frutti abbondanti nella comunità ecclesiale”. Benedetto XVI conclude il suo Messaggio elevando a Dio la sua preghiera affinché “questa significativa celebrazione incoraggi tutte le forze vive di questa Chiesa locale ad un marcato protagonismo evangelizzatore, alla proclamazione assidua della Parola di Dio attraverso l’impulso apostolico di tutti, ad un sforzo intelligente e generoso per difendere la famiglia e la vita di ogni essere umano” e impartisce a tutti una speciale Benedizione Apostolica.
Il Cardinale Odilo Pedro Scherer, Arcivescovo di Sao Paulo, ha salutato i presenti e ha ricordato tutti i Vescovi e gli Arcivescovi che lo hanno preceduto nel governo dell’Arcidiocesi. “Oggi vogliamo ringraziare Iddio – ha affermato – per la storia della nostra Arcidiocesi. Tutta la comunità arcidiocesana è chiamata a testimoniare che Dio abita in questa città”. Dopo l’entrata solenne della statua di San Paolo Apostolo, è stata data lettura del Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti che “designa l’Apostolo San Paolo come Patrono dell’Arcidiocesi di Sao Paulo, in Brasile”.
La celebrazione più importante è stata la solenne Santa Messa presieduta dal Nunzio Apostolico in Brasile, Mons. Lorenzo Baldisseri. Hanno concelebrato il Cardinale Odilo Pedro Scherer, numerosi Arcivescovi e Vescovi, centinaia di sacerdoti provenienti da tutto il Brasile. Erano presenti numerose autorità civili e militari, così come personalità di altre religioni e confessioni cristiane. Le offerte raccolte durante la Messa, secondo quanto comunicato da Mons. Joaquim Justino Carreira, Vescovo Ausiliare di Sao Paulo, sarà destinato a finanziare la costruzione del Santuario dedicato a Madre Paulina, nella favela Heliópolis, una delle più grandi dell’America Latina. Durante l’omelia, Mons. Lorenzo Baldisseri ha fatto riferimento al coraggio e all’ardore evangelizzatore dall’Apostolo San Paolo, come frutto della sua conversione e dell’incontro personale con Cristo che segnarono la sua vita. “Da oggi in poi – ha affermato – questa Arcidiocesi ha ufficialmente come patrono San Paolo, e dunque cosi come il grande Apostolo, questa Città di particolare importanza e centralità nell’ambito sociale, politico ed economico latinoamericano, deve essere esempio di ardore e diffusione apostolica per tutto questo Continente. Senza dubbio è chiamata a diventare una Chiesa in stato di missione come ci ha chiesto la V Conferenza di Aparecida”.
Al termine, la statua di San Paolo Apostolo è stata portata trionfalmente in processione, intorno allo stadio, proseguendo successivamente verso la Cattedrale, nel centro della città.

Fonte : Agenzia fides

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AMERICA/PERÙ- IV Simposio Eucaristico 2008 “per avviare una nuova fase pastorale ed un maggiore impegno missionario

Lima- Eucaristia, incontro privilegiato del discepolo con Gesù Cristo” sarà il tema principale del IV Simposio Eucaristico 2008, in programma a Lima dal 26 al 28 maggio. L’incontro è organizzato dalla Parrocchia “San José Obrero”, dalle Madri Missionarie di Gesù Sacramentato, e di Maria Santissima e dal CEP “Vergine di Fatima” di Buranco.
Ad inaugurare l’atto sarà il Cardinale Juan Luis Cipriani Thorne, Arcivescovo di Lima. Tra i conferenzieri figurano Mons. José Gea Escolano e Mons. Adriano Tomasi, Vescovo Ausiliare di Lima, i quali parleranno sui temi “La vocazione dei discepoli missionari alla Santità” e “La comunione dei discepoli missionari nella Chiesa”.
Il 27 maggio, il Superiore Provinciale della Congregazione dei Padri Oblati di San José, Padre Manuel Manrique, o.s.j. commenterà il tema “Discepoli missionari con Vocazioni Specifiche”. Mons. Gillermo Inca Pereda, Vicario Generale dell’Episcopato Castrense, presenterà invece la relazione conclusiva su “L’itinerario formativo dei Discepoli Missionari nella Chiesa”.
Questo Simposio vuole contribuire alla conoscenza di Gesù Eucaristia, avviare una nuova fase pastorale ed un maggiore impegno missionario, in modo da proporre il Vangelo come cammino verso la vera vita che Dio offre agli uomini. È rivolto ai docenti, agli operatori pastorali, ai gruppi parrocchiali, alle comunità religiose e al pubblico in generale

Notizia by www.fides.org 

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Benedetto XVI conquista i giovani americani

Ricorda che ciascuno ha una vocazione

di David Hartline

YONKERS (New York), martedì, 22 aprile 2008 (ZENIT.org).- I giovani che hanno trascorso lunghe ore sotto il sole con poco cibo e poca acqua sembra che abbiano dimenticato gli inconvenienti non appena Benedetto XVI ha iniziato a parlare all’incontro svoltosi sabato a Yonkers.

Nella seconda parte del suo viaggio negli Stati Uniti, il Papa si è rivolto ai giovani, ai seminaristi e alle giovani religiose al St. Joseph’s Seminary, e secondo Mark Butler, direttore del Youth and Young Adult Minister per la Diocesi di Columbus, Ohio, per alcuni si è trattato di un’esperienza tale da cambiare la vita.

La folla entusiasta – non più di 20.000 persone per le limitate dimensioni delle strutture del seminario – ha aspettato per ore l’arrivo del Pontefice. Butler ha descritto al suo gruppo le condizioni molto più dure affrontate dai pellegrini 1.000 anni fa.

“A quell’epoca i pellegrini erano consapevoli delle difficili condizioni che avrebbero affrontato, e tuttavia rimanevano concentrati sul loro viaggio spirituale”, ha detto. “I piccoli inconvenienti che incontriamo ci aiutano a capire la sofferenza che tante persone nel mondo devono affrontare ogni giorno”.

Butler ha sottolineato che non appena Benedetto XVI ha iniziato il suo discorso “i giovani sono stati rapiti dal Santo Padre. In seguito, alcuni dei nostri giovani mi hanno detto che le parole del Papa erano un’esperienza che ti cambia la vita”.

“So personalmente di molte vocazioni promosse a eventi come questi, siano incontri nazionali per i giovani cattolici o eventi papali come la Giornata Mondiale della Gioventù”.

Concerti

Vari eventi musicali con musicisti cattolici, cristiani non cattolici o secolari hanno intrattenuto la folla, iniziando più di quattro ore prima dell’arrivo del Pontefice.

La rock band cristiana evangelica Third Day è sembrata particolarmente riconoscente per l’invito. Il cantante Mac Powell ha espresso la sua gioia per il fatto di vedere la folla emozionata e ha sperato che questo porti a una maggiore unità cristiana.

Visto che si avvicinava il momento dell’arrivo di Benedetto XVI, la gente ha manifestato il proprio affetto per il Papa in varie lingue.

Di fronte al palco c’erano molti seminaristi, giovani sacerdoti, giovani religiose e ragazzi e ragazze in discernimento vocazionale.

L’evento è stato in parte concerto e in parte pellegrinaggio. Molti giovani avevano delle magliette con slogan come “Diventa ciò in cui credi” o “Amo il mio pastore tedesco”.

Quanto è giunto il Papa, l’atmosfera si è fatta elettrica.

Il programma prevedeva la presentazione di doni al Papa da parte di vari giovani dell’Arcidiocesi di New York. I regali spesso simboleggiavano i santi – e quanti sono considerati tali – vissuti nella zona di New York.

L’assemblea ha anche cantato Buon Compleanno al Papa in tedesco, cosa per la quale il Pontefice ha poi ringraziato, assegnando ai presenti il massimo dei voti per la pronuncia.

Benedetto XVI si è quindi rivolto alla folla, ricordando i doni che possiede e le sfide che affronta nel mondo odierno.

Parlando del buio che invade ancora troppi cuori, il Pontefice si è chiesto cosa possa essere questa oscurità. “Cosa succede quando le persone, soprattutto le più vulnerabili, incontrano il pugno chiuso della repressione o della manipolazione invece della mano tesa della speranza?”.

“Il primo gruppo di esempi appartiene al cuore – ha osservato –. Qui, i sogni e desideri che i giovani perseguono possono essere così facilmente frantumati e distrutti. Penso a quanti sono colpiti dall’abuso della droga e degli stupefacenti, dalla mancanza di una casa e dalla povertà, dal razzismo, dalla violenza e dalla degradazione – particolarmente ragazze e donne”.

“Mentre le cause di tali situazioni problematiche sono complesse, tutte hanno in comune un atteggiamento mentale avvelenato che si manifesta nel trattare le persone come meri oggetti – si afferma così un’insensibilità di cuore che prima ignora e poi deride la dignità data da Dio ad ogni persona umana”.

Il trionfo dell’amore

Benedetto XVI ha anche parlato della sua giovinezza e dei mali del nazismo. Il Pontefice tedesco ha collegato il male moderno con quello della sua gioventù, insistendo sul fatto che solo comprendendo l’amore di Gesù Cristo e i suoi insegnamenti si possono combattere queste forze sinistre.

Il Papa ha quindi ricordato che ciascuno ha una vocazione e che è attraverso la preghiera che si capisce quale sia.

La preghiera può avvenire in molti modi, ha detto, citando soprattutto quella personale e quella contemplativa e ricordando che essa deve portare a un rapporto più personale con Dio e con Gesù.

“Nella liturgia troviamo l’intera Chiesa in preghiera”, ha sottolineato, parlando del mistero pasquale e della necessità che i giovani testimonino la grazia di Dio nella Messa. “Ogni volta che vi radunate per la Santa Messa, quando andate a confessarvi, ogni volta che celebrate uno dei Sacramenti, Gesù è all’opera”.

La voce del Papa si è fatta gioiosa quando ha salutato i seminaristi e ha rimarcato l’incremento delle vocazioni in America. “Sono lieto di sapere che il vostro numero sta aumentando!”, ha esclamato.

E’ stata evidente la volontà di Benedetto XVI di lasciare molti spunti di riflessione ai giovani. Non a caso, il discorso che ha rivolto loro è stato il più lungo di quelli pronunciati durante la visita negli USA.

Dopo l’intervento del Papa, la folla ha recitato le litanie dei santi. Il programma si è concluso con il canto del Padre Nostro, seguito dall’esecuzione da parte della cantante americana Kelly Clarkson dell’Ave Maria e dell’inno contemporaneo “City of God”.

L’evento è culminato con il congedo del Santo Padre, che si è fatto strada tra la folla in festa.

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Il commento di padre Lombardi al viaggio di Benedetto XVI negli USA

Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, sta seguendo da vicino il viaggio di Benedetto XVI negli Stati Uniti: Sergio Centofanti lo ha raggiunto telefonicamente a Washington chiedendogli anzitutto in quale clima si stia svolgendo la visita:
R. – Il clima è estremamente positivo. C’è una grande accoglienza ed una grande accoglienza da parte del popolo, ma anche da parte dell’opinione pubblica e dei media, che parlano in modo molto favorevole della visita del Papa. Abbiamo potuto respirare questa atmosfera sin dal primo momento e in particolare sin dall’accoglienza alla Casa Bianca, che si è svolta veramente in modo estremamente festoso. Abbiamo l’impressione che il Papa abbia veramente colto un po’ lo spirito dell’America, nel suo aspetto più buono e cioè quello della cultura di questo Paese che nasce dalla ricerca della libertà, che nasce della ricerca della costruzione di una comunità di uomini liberi, in cui ognuno possa dare il meglio di sé, anche secondo le proprie convinzioni religiose e, quindi, una società basata proprio anche sui valori religiosi. Questi aspetti che il Papa ha saputo cogliere e mettere in rilievo hanno toccato il cuore degli americani ed hanno, quindi, suscitato anche una risposta di stima e di entusiasmo, che si sente molto diffusa, anche se naturalmente i problemi ci sono: i problemi della società di oggi, anche nei confronti della religione. Il Papa ha parlato molto seriamente e in modo approfondito nel discorso con i vescovi di secolarismo e di individualismo. Temi, questi, che conosciamo bene e che, però, vengono presentati come un qualcosa a cui l’America è invitata a rispondere anche e proprio alla luce della sua storia, della sua identità e della sua vocazione di società, in cui i valori morali e religiosi hanno una attenzione particolare.
D. – Quali i momenti e le parole più forti del Papa in questa prima parte del viaggio?
R. – Vi sono stati generi di discorsi piuttosto diversi, dal discorso iniziale davanti al presidente, un intervento rivolto anche al popolo americano, al discorso così approfondito con i vescovi, che riguardava un po’ tutte le tematiche ecclesiali; e poi ancora la grande omelia della Messa al National Stadium, che si rivolgeva al popolo fedele e quindi con i termini spirituali, di invito al rinnovamento nello Spirito: era, infatti, la Messa dello Spirito Santo. Anche il clima di gioia che ha accompagnato questa celebrazione è stato veramente notevole. Direi che il Papa, in tutte le occasioni, ha trovato le parole – diciamo – più adatte. Probabilmente le parole, che erano quelle molto attese e che hanno toccato profondamente e che sono state anche molto riprese nell’opinione pubblica, sono state le parole che si riferivano alla vicenda dolorosa degli abusi sessuali di minori da parte di membri del clero. Questi sono stati i passaggi che venivano seguiti con attenzione del tutto particolare, sia nel discorso ai vescovi, sia anche nella omelia della Messa della mattina. C’è stato, poi, anche l’incontro con alcune vittime di abusi sessuali nel pomeriggio di ieri.
D. – Ecco, come è andato l’incontro?
R. – E’ stato un incontro molto semplice, vissuto in grande discrezione con poche persone. Era un piccolo gruppo, che veniva dalla diocesi di Boston ed era accompagnato dall’arcivescovo di Boston. L’incontro è avvenuto nella cappella della Nunziatura ed è stato sostanzialmente un incontro di preghiera, svoltosi in un clima di grande commozione. Vi sono state alcune parole di introduzione dell’arcivescovo e successivamente delle parole molto sincere e molto commoventi del Santo Padre. Parole, queste, molto coerenti con quanto aveva già detto nei discorsi presenti, ma rivolte a delle persone concrete, che stavano davanti a lui. Ognuno dei presenti è passato davanti al Papa, ha messo le mani nelle sue e il Papa teneva questa mani strette. Ognuno di loro ha potuto esprimere – se ne ha avuto la forza e superando la commozione – qualcosa del suo racconto personale e soprattutto della sua speranza di poter vivere serenamente, in una serenità ritrovata, la propria vita di fede nella Chiesa. E poi anche parole di gratitudine per il Santo Padre, per la sua attenzione e per la sua preghiera. E’ stato un incontro che è durato poco più di 20 minuti, ma che ha certamente lasciato un segno profondo in tutti i presenti. Il Papa ha assicurato la sua preghiera anche in seguito e non solo per i presenti e quindi per coloro che ha incontrato, ma per tutte le vittime degli abusi sessuali. Il cardinale O’Malley gli ha dato un libro su cui erano scritti i nomi – soltanto i nomi e non i cognomi – di un numero purtroppo piuttosto grande di vittime di abusi sessuali nella sua arcidiocesi, affinché il Papa possa ricordarli nella sua preghiera. Mi pare che, anche se con un atto breve e semplice, si sia precorsa una lunga strada e che dalla pagina della vergogna e del dolore la Chiesa americana possa passare alla pagine della speranza, della purificazione, della riconciliazione, ma direi proprio della speranza, secondo quello che è il tema con cui il Papa sta vivendo questi giorni: “Cristo è la nostra speranza”.

Fonte: Radio Vaticana

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AMERICA/MESSICO – Crisi nel Parlamento: i Vescovi lanciano un appello “alla saggezza e alla concordia, per ritornare quanto prima sulla via istituzionale”

Città del Messico (Agenzia Fides) – “È trascorsa una settimana dall’interruzione dei lavori del Congresso dell’Unione da parte di un gruppo di legislatori che hanno scelto di ricorrere a metodi esterni alle istituzioni, attentando così al camino del dialogo stabile ed abituale delle Camere dei deputati e dei senatori. Non sottovalutiamo i motivi che hanno portato a questa scelta, però non possiamo non segnalare che non ci sembra una strada adeguata da seguire”. Inizia con queste parole il comunicato diffuso da Mons. José Leopoldo González González, Vescovo Ausiliare di Guadalajara e Segretario Generale della Conferenza Episcopale del Messico, nel quale rivolge un appello alla saggezza di fronte alla situazione di crisi che sta vivendo il Paese. Una settimana fa il Fronte Ampio Progressista (FAP), che riunisce i principali partiti di sinistra del Messico, non ha accettato la proposta di alcuni partiti di dibattere ininterrottamente per 50 giorni la proposta di riforma energetica fatta dal Presidente, Felipe Calderón, che loro considerano orientata a privatizzare il petrolio. I congressisti del FAP hanno occupato le tribune dallo scorso giovedì, come rifiuto di questa proposta. Ciò ha fatto salire la tensione con le altre forze politiche, oltre a paralizzare l’attività legislativa. Secondo quanto afferma il Segretario della CEM

Puoi continaure a leggere la notizia su: http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=17874&lan=ita

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USA: MIGLIAIA DALLE 6 IN FILA ALLO STADIO PER MESSA PAPA

 

WASHINGTON – I fedeli hanno cominciato a mettersi in fila alle sei del mattino di fronte ai cancelli del National Parks, il nuovo stadio di baseball di Washington, dove oggi Benedetto XVI celebrera’ la messa di fronte a 46mila persone. Massime le misure di sicurezza attivate dalle 27 agenzie federali e locali, coordinate dal Secret Service, mobilitate per proteggere il Papa durante la visita negli Stati Uniti: 25 metal detector sono stati piazzati agli ingressi dello stadio. E’ stata anche predisposta la chiusura dello spazio aereo sopra la zona e mobilitata la Guardia Costiera per pattugliare e proteggere il tratto di fiume Anacostia, anche chiuso alle imbarcazioni private per scongiurare…

 Puoi continuare a leggere l’articolo su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1204

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IL PAPA NEGLI USA – CRITICA AI VESCOVI: “INCAPACI DI DIFENDERE I BAMBINI DAI SACERDOTI PEDOFILI’

WASHINGTON (USA) – Il piviale color oro indossato dal Papa, le litanie latine intonate dal coro della Catholic University of America e tanto incenso hanno reso particolarmente solenne la preghiera liturgica dei Vespri nella piu’ grande Chiesa degli Usa, il Santuario Nazionale intitolato all’Immacolata Concezione. La Basilica, voluta nel 1913 da Pio X, era gremita di prelati e Cardinali. Nelle prime file, tutti i Vescovi degli Stati Uniti d’America. Accanto a Benedetto XVI, il Cardinale Francis Gorge, Presidente dell’episcopato Usa. Ma proprio la Chiesa americana non ha saputo proteggere i suoi bambini dalle viziose attenzioni dei preti pedofili. E’ stato questo il duro atto di accusa che il Papa, fautore gia’ da Cardinale della “tolleranza zero” contro i sacerdoti che si macchiano di simili colpe, tanto da aver fatto avocare al suo dicastero della Dottrina della Fede la responsabilita’ dei processi…

Puoi continuare a leggere la notizia su:

http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1202 

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I titoli di oggi su www.papaboys.it – 16 Aprile 2008

Carissimi fratellini e sorelline ed amici tutti dell’Associazione Nazionale Papaboys riprendiamo nell’occasione dell’81° compleanno di Papa Benedetto l’invio delle informazioni e delle news che troverete giorno per giorno sul portale ufficiale dei Papaboys www.papaboys.it. Vi informiamo che nella mattinata di oggi abbiamo provveduto ad indirizzare al Santo Padre Benedetto XVI il seguente telegramma:

‘Santo Padre, gradisca auguri di cuore, uniti ad una intensa preghiera per Suo compleanno. Uniti in Cristo. I giovani dell’Associazione Nazionale Papaboys’

I titoli di oggi
su www.papaboys.it

RECENSIONE CINEMA. ‘LA ZONA’ : CI RIGUARDA TUTTI DA VICINO
CINEMA – Se La zona, film di produzione ispanico-messicana diretto dall’uruguagio Rodrigo Plà, non è un thriller claustrofobico con appendici fantascientifiche, ma semplicemente la rappresentazione fortemente simbolica di uno stato di fatto, c’è veramente da chiedersi che senso possa avere la parola…

INTERVISTA CONCESSA DAL SANTO PADRE BENEDETTO XVI AI GIORNALISTI DURANTE IL VOLO DIRETTO NEGLI STATS
STATI UNITI – Cari lettori di http://www.papaboys.it vi proponiamo l’intervista che ha rilasciato il Santo Padre Benedetto XVI ai giornalisti a bordo dell’aereo che ha portato il Santo Padre negli Stati Uniti. D. – Santità, benvenuto! A nome di tutti i colleghi che sono qui presenti, La ringrazio di que…

ONU, BAN KI-MOON NON SI NASCONDE: “LE NAZIONI UNITE HANNO BISOGNO DELL’AIUTO DI BENEDETTO”
CITTA’ DEL VATICANO – Le Nazioni Unite ”stanno affrontando sfide difficili e di tutte i tipi” e per risolverle hanno bisogno ”dell’appoggio forte e spirituale del Papa”. Ne e’ convinto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon (nella foto con Benedetto XVI), che lo ha detto a New York scambia…

E L’AMERICA SI RISCOPRE CATTOLICA. BUSH NON E’ PIU’ UN GUERRAFONDAIO ED HILLARY ED OBAMA….
ROMA – Miracoli di Papa Benedetto XVI: il Papa delle conversioni impossibili (ma nulla è impossibile al Signore) sta per affrontare la prima potenza mondiale, con la sua semplicità, forte solo del peso della croce che aiuta a portare ad un Cristo che in America è talvolta denigrato e sconfitto dai v…

TERRA SANTA: PELLEGRINAGGIO GIOVANI ITALIANI SULLE VIE DELLA FEDE, DELLA PACE E DELLO SPORT
BETLEMME – “Questo viaggio può diventare una maratona per scegliere veramente Gesù”. Con questo invito si è conclusa l’omelia di don Gianni Spreva, una delle guide spirituali del pellegrinaggio, celebrata stamattina al Monte delle Beatitudini di fronte al gruppo dei giovani dell’Agorà del Mediterran…

L’OSSERVATORE ROMANO SUL VIAGGIO DI PAPA BENEDETTO: UN ITINERARIO NEL SEGNO DELLA SPERANZA
IL PAPA IN USA – Washington e New York – la capitale e la città simbolo degli Stati Uniti d’America – ospitano Benedetto XVI in occasione dell’ottavo viaggio apostolico del suo Pontificato, che inizia martedì 15 per concludersi domenica 20 aprile. Un itinerario anzitutto religioso, come evidenziato …

BULLISMO PROFETIZZATO. UN ARTICOLO DI MAURIZIO BLONDET PER I ‘QUADERNI CANNIBALI’
TEORIE E PRATICA – Stirner come profeta del bullismo. Bulletti che angariano coetanei e li buttano sotto un camion, ragazzine che picchiano ragazzine, scolari che palpano le insegnanti (e riprendono il tutto col telefonino); guidatori che sempre più spesso, con indifferenza, recidivi, ammazzano p…

PRIMO MESSAGGIO TELEVISIVO DI UN PONTEFICE AL POPOLO RUSSO: MESSAGGIO DEL PAPA A TELEVISIONE RUSSA
MOSCA/ROMA – In occasione del compleanno di Benedetto XVI, un canale pubblico russo trasmetterà per la prima volta per televisione un documentario su questo Papa. Il momento culminante è l’allocuzione del Santo Padre in cui, per la prima volta nella storia, il Vescovo di Roma si rivolge al popolo ru…

BENEDETTO XVI E BUSH PARLERANNO DI FEDE E RAGIONE NELL’INCONTRO DI MERCOLEDÌ ALLA CASA BIANCA
CITTA’ DEL VATICANO – Benedetto XVI e il Presidente degli Stati Uniti continueranno una conversazione su fede e ragione iniziata l’anno scorso nell’incontro che avranno mercoledì alla Casa Bianca. Lo ha rivelato l’ambasciatrice degli Stati Uniti presso la Santa Sede, Mary Ann Glendon, citando l’annu…

DA FRATELLO EMBRIONE.IT: NONOSTANTE L’AZZARDO DI FERRARA, NOI RICOMINCIAMO A TESTA BASSA
FRATELLO EMBRIONE – Lo avevamo detto, lo avevo detto. Il risultato è stato quello predetto. Ora a testa bassa, con l’umiltà dei forti e dei puri di cuore, e a testa alta, con la fierezza e la speranza di chi combatte la buona battaglia, riprendiamo il discorso da dove lo avevamo sospeso, con i comit…

Le ultime news
dello Speciale ‘Sydney 2008’

SYDNEY 2008: I GIOVANI SALESIANI SI PREPARANO ALLA GMG
SYDNEY – Il prossimo 11 luglio si svolgerà presso il “College Chadstone” di Melbourne il primo incontro dei giovani e dei gruppi salesiani che parteciperanno alla Giornata mondiale della Gioventù in programma a Sydney dal 15 al 20 luglio. L’incontro, dallo slogan “Chiamati, arricchiti e inviati a se…

DAL LAOS, 12 RAGAZZI ALLA GMG DI SYDNEY: UN SEGNO DI VITALITÀ DELLE PICCOLE CHIESE LOCALI
Sydney 2008 – Anche dal Laos arriva una delegazione per la Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney. Un gruppo di 12 ragazzi cattolici laotiani sarà, infatti, presente in Australia dal 15 al 20 luglio 2008. Un grande segno di speranza per la Chiesa universale e una dimostrazione di vitalità delle …

OCEANIA – I GIOVANI DELL’ISOLA DI GUAM SI PREPARANO ALLA GMG, ANCHE GRAZIE AGLI AIUTI DI ALTRI BOYS
HAGATNA – E’ un evento e una possibilità che resterà scolpita per sempre nella loro vita: 350 giovani pellegrini dell’isola di Guam, nella Micronesia, si preparano a partecipare alla GMG di Sydney. L’entusiasmo della gioventù locale è davvero alle stelle, per quella che è una comunità di fedeli (Gua…


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