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LOTTA AGLI ABUSI, LA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE DETTA LE NORME DA SEGUIRE

MINORI (Roma) – È stata resa nota a mezzogiorno di oggi la Lettera circolare inviata dalla Congregazione per la dottrina della fede alle conferenze episcopali di tutto il mondo contenente le linee guida per affrontare i casi di abuso sessuale sui minori. Entro un anno le conferenze episcopali dovranno aver preparato le loro norme, accogliendo le linee guida vaticane e armonizzandole con le situazioni e le legislazioni civili dei rispettivi Paesi. In pratica, la lettera, riprende, spiega e contestualizza meglio le nuove norme che messe in atto dopo gli aggiornamenti del luglio 2010. Un punto fondamentale è la cooperazione con le autorità civili:

«L’abuso sessuale di minori non è solo un delitto canonico, ma anche un crimine perseguito dall’autorità civile. Sebbene i rapporti con le autorità civili differiscano nei diversi paesi, tuttavia è importante cooperare con esse nell’ambito delle rispettive competenze. In particolare, va sempre dato seguito alle prescrizioni delle leggi civili per quanto riguarda il deferimento dei crimini alle autorità preposte, senza pregiudicare il foro interno sacramentale. Naturalmente, questa collaborazione non riguarda solo i casi di abusi commessi dai chierici, ma riguarda anche quei casi di abuso che coinvolgono il personale religioso o laico che opera nelle strutture ecclesiastiche».

Inoltre, le Linee guida delle conferenze episcopali «devono tener conto della legislazione del Paese della Conferenza, in particolare per quanto attiene all’eventuale obbligo di avvisare le autorità civili».
Il Vaticano esorta dunque la collaborazione con l’autorità civile (è importante cooperare), ma non obbliga i vescovi a denunciare per primi il prete sospettato di abusi all’autorità civile, a meno che la legge del Paese non preveda quest’obbligo. La prassi generale, in questi ultimi anni, è stata quella di invitare le vittime a sporgere denuncia. Una parte importante della lettera riguarda le vittime e l’attenzione che va loro data. Per decenni sono state considerate come «nemiche» del buon nome della Chiesa, spesso respinte, invece che accolte, ascoltate, aiutate. Ecco che cosa si legge nella lettera a questo proposito, citando l’esempio di Benedetto XVI che ha sempre testimoniato concretamente questa vicinanza alle vittime:

«La Chiesa, nella persona del Vescovo o di un suo delegato, deve mostrarsi pronta ad ascoltare le vittime ed i loro familiari e ad impegnarsi per la loro assistenza spirituale e psicologica. Nel corso dei suoi viaggi apostolici, il Santo Padre Benedetto XVI ha dato un
esempio particolarmente importante con la sua disponibilità ad incontrare ed ascoltare le vittime di abuso sessuale. In occasione di questi incontri, il Santo Padre ha voluto rivolgersi alle vittime con parole di compassione e di sostegno, come quelle contenute nella sua Lettera Pastorale ai Cattolici d’Irlanda (n.6): “Avete sofferto tremendamente e io ne sono veramente dispiaciuto. So che nulla può cancellare il male che avete sopportato. È stata tradita la vostra fiducia, e la vostra dignità è stata violata.”». Inoltre, si afferma: «La persona che denuncia il delitto deve essere trattata con rispetto. Nei casi in cui l’abuso sessuale sia collegato con un altro delitto contro la dignità del sacramento della Penitenza, il denunciante ha diritto di esigere che il suo nome non sia comunicato al sacerdote denunciato». E «le autorità ecclesiastiche si impegnino ad offrire assistenza spirituale e psicologica alle vittime».

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DAL ROSSO SANGUE AL ROSSO POMODORO… LA LEGALITÀ CAMBIA LA PERCEZIONE DEI COLORI

FESTA DELLA LEGALITA’ (Teggiano) – Si terrà questo pomeriggio, sabato 9 aprile, a San Marco di Teggiano (Salerno) la terza edizione della “Festa delle Legalità”, evento organizzato dall’Associazione nazionale Papaboys, con l’adesione del Presidente della Repubblica, che ogni anno destina un premio a chi si è particolarmente distinto per aver promosso un tema così importante come quello della legalità.

“Dal rosso sangue al rosso pomodoro… La legalità cambia la percezione dei colori”, questo il provocatorio titolo scelto per provare a spingere giovani e meno giovani ad intraprendere un percorso che sia proprio quello della legalità. La manifestazione si svolgerà presso la Biblioteca comunale BiBlù in San Marco di Teggiano e avrà inizio alle 17 con il convegno “In nome della legalità. Martiri per la giustizia”, per concludersi con la consegna dei riconoscimenti, alla presenza delle autorità civili e religiose.

Ospiti d’onore saranno Paride Leporace e Raffaele Sardo, giornalisti e scrittori, autori rispettivamente dei libri “Toghe rosso sangue” e “La Bestia”, oltre a Serena Lamberti, sorella di Simonetta, vittima innocente della camorra. Saranno inoltre presenti il Tenente Colonnello Pasquale De Luca, il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Battipaglia Giuseppe Costa, Gianfranco Valiante, presidente della Commissione regionale Anticamorra, il sindaco di Teggiano Michele Di Candia e Donatella Buccino, presidente del Forum comunale dei Giovani. A moderare il convegno sarà il giornalista Rocco Colombo.

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PRIME INDISCREZIONI SULLA III EDIZIONE DELLA FESTA DELLA LEGALITÀ DEI PAPABOYS

TEGGIANO(SA) – Ieri sera, presso la sede regionale Campana dei Papaboys, si è svolta una riunione del Comitato per la “Festa delle Legalità” presieduta dal delegato Regionale Papaboys, Massimo Manzolillo, organizzatore dell’evento che ogni anno destina un Premio a chi si è particolarmente distinto per aver promosso il tema della Legalità. La riunione è stata voluta per delineare un primo progetto sulla edizione da tenersi.

Secondo indiscrezioni trapelate, il programma dovrebbe essere lo stesso di questi primi anni: verrà mantenuto l’incontro mattutino con i ragazzi di un istituto superiore del comprensorio Valdianese e la consegna dei riconoscimenti durante la tavola rotonda pomeridiana, alla presenza delle autorità civili e religiose. Novità, proposta dal Direttore Generale della BCC Monte Pruno di Roscigno e Laurino, Michele Albanese, sembra essere l’istituzione di una borsa di studio per i ragazzi che svilupperanno un lavoro sulla legalità durante questo anno scolastico, sia esso un disegno, un tema, un elaborato digitale o un lavoro di tesi, affinché la legalità non sia solo tema di un giorno ma un lavoro di riflessione continuo da parte dei ragazzi durante tutto l’anno.

Nessuna indiscrezione, invece, sui nomi dei premiati, che come da tradizione non saranno resi noti prima della conferenza stampa ufficiale sull’evento che si terrà nel mese di Marzo in Teggiano(SA). Questo il primo sunto dell’assemblea raccontato in anteprima alla nostra redazione.

per guardare il video clicca su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4292

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IL PAPA A SAN GIOVANNI ROTONDO – ANGELUS: ‘AFFIDO A SAN PIO E MARIA L’ANNO SACERDOTALE

luSAN GIOVANNI ROTONDO – Al termine della Messa dal sagrato della Chiesa di San Pio a San Giovanni Rotondo, Benedetto XVI ha guidato la preghiera dell’Angelus, ricordando la devozione che aveva verso la Madonna. “Tutta la sua vita – ha detto – e il suo apostolato si sono svolti dunque sotto lo sguardo materno della Madonna e con la potenza della sua intercessione. Anche la Casa Sollievo della Sofferenza egli la considerava opera di Maria, ‘Salute dei malati’”.“All’intercessione della Madonna e di San Pio da Pietrelcina – ha aggiunto – vorrei affidare in modo speciale l’Anno Sacerdotale, che ho inaugurato venerdì scorso, Solennità del Sacro Cuore di Gesù. Sia esso un’occasione privilegiata per porre in luce il valore della missione e della santità dei sacerdoti al servizio della Chiesa e dell’umanità del terzo millennio!”. Il Papa ha poi affidato alla Madonna tutti i fedeli di San Giovanni Rotondo. “Sull’esempio di Padre Pio – ha detto – anch’io oggi voglio affidarvi tutti alla materna protezione della Madre di Dio.

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AMERICA/BRASILE – Messaggio del Santo Padre per il Centenario dell’Arcidiocesi di Sao Paulo: “Possa questa significativa celebrazione incoraggiare tutte le forze vive di questa Chiesa locale ad un marcato protagonismo evangelizzatore”

Lo stadio Pacaembu dell’Arcidiocesi di Sao Paulo (Brasile) ha vibrato di gioia e fervore domenica 8 giugno. L’affluenza di fedeli ha superato ogni aspettativa. Secondo quanto dichiarato da uno dei coordinatori delle celebrazioni, quasi 40 mila persone si sono riunite per commemorare una data significativa per la Chiesa locale: la chiusura dell’anno dedicato al Centenario dell’Arcidiocesi di Sao Paolo.
L’evento è cominciato con diverse esibizioni musicali da parte di noti cantanti cattolici. All’apertura Mons. Pedro Luis Stringhini ha dato lettura del Messaggio inviato dal Santo Padre Benedetto XVI per il Centenario. Il Papa ha detto di associarsi al “giubilante canto di azione di grazie al Signore per i frutti di vita cristiana con i quali ha voluto benedire questa cara Chiesa locale”. Nel Messaggio vi è anche un riferimento alla visita che lo scorso anno il Papa ha fatto a Sao Paulo, della quale conserva vivi ricordi: “conservo con particolare gioia nella memoria i momenti che la Provvidenza mi ha concesso di vivere in quella vera festa spirituale che fu l’incontro con la gioventù latinoamericana dell’anno scorso”.
Il Santo Padre ricorda poi l’atto di intronizzazione dell’immagine dell’Apostolo Paolo come Patrono dell’Arcidiocesi: “una felice circostanza destinata a far accogliere meglio l’Anno Paolino, affinché possa dare, se Dio vuole, frutti abbondanti nella comunità ecclesiale”. Benedetto XVI conclude il suo Messaggio elevando a Dio la sua preghiera affinché “questa significativa celebrazione incoraggi tutte le forze vive di questa Chiesa locale ad un marcato protagonismo evangelizzatore, alla proclamazione assidua della Parola di Dio attraverso l’impulso apostolico di tutti, ad un sforzo intelligente e generoso per difendere la famiglia e la vita di ogni essere umano” e impartisce a tutti una speciale Benedizione Apostolica.
Il Cardinale Odilo Pedro Scherer, Arcivescovo di Sao Paulo, ha salutato i presenti e ha ricordato tutti i Vescovi e gli Arcivescovi che lo hanno preceduto nel governo dell’Arcidiocesi. “Oggi vogliamo ringraziare Iddio – ha affermato – per la storia della nostra Arcidiocesi. Tutta la comunità arcidiocesana è chiamata a testimoniare che Dio abita in questa città”. Dopo l’entrata solenne della statua di San Paolo Apostolo, è stata data lettura del Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti che “designa l’Apostolo San Paolo come Patrono dell’Arcidiocesi di Sao Paulo, in Brasile”.
La celebrazione più importante è stata la solenne Santa Messa presieduta dal Nunzio Apostolico in Brasile, Mons. Lorenzo Baldisseri. Hanno concelebrato il Cardinale Odilo Pedro Scherer, numerosi Arcivescovi e Vescovi, centinaia di sacerdoti provenienti da tutto il Brasile. Erano presenti numerose autorità civili e militari, così come personalità di altre religioni e confessioni cristiane. Le offerte raccolte durante la Messa, secondo quanto comunicato da Mons. Joaquim Justino Carreira, Vescovo Ausiliare di Sao Paulo, sarà destinato a finanziare la costruzione del Santuario dedicato a Madre Paulina, nella favela Heliópolis, una delle più grandi dell’America Latina. Durante l’omelia, Mons. Lorenzo Baldisseri ha fatto riferimento al coraggio e all’ardore evangelizzatore dall’Apostolo San Paolo, come frutto della sua conversione e dell’incontro personale con Cristo che segnarono la sua vita. “Da oggi in poi – ha affermato – questa Arcidiocesi ha ufficialmente come patrono San Paolo, e dunque cosi come il grande Apostolo, questa Città di particolare importanza e centralità nell’ambito sociale, politico ed economico latinoamericano, deve essere esempio di ardore e diffusione apostolica per tutto questo Continente. Senza dubbio è chiamata a diventare una Chiesa in stato di missione come ci ha chiesto la V Conferenza di Aparecida”.
Al termine, la statua di San Paolo Apostolo è stata portata trionfalmente in processione, intorno allo stadio, proseguendo successivamente verso la Cattedrale, nel centro della città.

Fonte : Agenzia fides

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