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L’ITINERARIO MISSIONARIO DI GIOVANNI PAOLO II NELLA CAPITALE: UNA GRANDE ATTENZIONE PER IL MONDO

SPECIALE BEATIFICAZIONE (Roma) – Ripercorrendo a ritroso le celebrazioni e le visite di Karol Wojtyla eletto Pontefice, ci si accorge di come siano state numerose: gli incontri con la gente in 301 parrocchie, senza contare le altre 16 comunità ricevute in Aula Paolo VI, e poi visite ad ospedali, carceri, comunità religiose, conventi e monasteri di clausura, università e scuole, mense per i poveri.Un’agenda ricca di impegni, non solo nella Capitale ma in tutto il mondo, a riprova dell’amore per la città e per la gente di Papa Giovanni Paolo II, il cui unico desiderio era quello di portare, ovunque, la sua presenza e diffondere la parola di Dio, specialmente alle persone sofferenti . E’ un pezzo di storia il “viaggio” del Pontefice lungo le strade dell’Urbe, che si concretizza in un insegnamento fatto di parole, sguardi, carezze, momenti di familiarità.

Il Policlinico Gemelli fu la prima tappa romana dell’itinerario missionario di Giovanni Paolo II, che visitò il vescovo Deskur, polacco come Wojtyla che si era ammalato, nelle stanze del nosocomio di via Pineta Sacchetti. Il destino ha voluto che l’ospedale – o «Vaticano numero 3», come il Papa stesso lo definì – fu il luogo dei suoi numerosi ricoveri, a cominciare da quello per l’attentato del 13 maggio 1981. Anche durante le sue degenze, il Santo Padre colse l’occasione per dimostrare la sua vicinanza ai malati ricoverati al Policlinico Gemelli. L’amore per le persone sofferenti è visibile dalle visite nei luoghi della povertà e del disagio come gli accampamenti di nomadi, le mense e i centri per disabili e pensionati.
Indimenticabile il sostegno del Papa nei confronti degli ammalati incontrati nelle corsie di tanti ospedali come il Bambino Gesù il 7 gennaio 1979 o quella al Santo Spirito il 23 dicembre 1979. Non da meno la visita ai detenuti nelle carceri come quella di Casal del Marmo il 6 gennaio 1980, Rebibbia il 27 dicembre 1983 in cui incontrò, senza rancore, il suo attentatore Alì Agca e Regina Coeli il 9 luglio 2000 in occasione del Giubileo delle carceri.Memorabili furono le molte celebrazioni fatte in occasione di ricorrenze religiose e non solo: la Messa in Coena Domini nella Basilica di San Giovanni in Laterano, all’inizio di ogni triduo pasquale; il rito della Via Crucis al Colosseo, anche negli ultimi anni di sofferenza; la Messa nella basilica di Santa Sabina all’Aventino per il rito delle Ceneri; gli incontri con i giovani romani nei giovedì precedenti la Domenica delle Palme; la Messa e la processione del Corpus Domini, con il ripristino della tradizione al giovedì ed una grande partecipazione di fedeli; le visite al Seminario Maggiore in occasione della festa della Madonna della Fiducia, concluse dalla cena informale con gli alunni; la Messa per i defunti al cimitero del Verano; l’atto di venerazione all’Immacolata in piazza di Spagna, conclusasi con l’ultima visita romana l’8 dicembre 2004, il «Te Deum» di ringraziamento di fine anno celebrato per molti anni nella Chiesa del Gesù e poi a Sant’Ignazio di Loyola e, infine, la celebrazione alla Basilica di San Paolo fuori le Mura a conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

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– 8 GIORNI ….. ‘LA NOVENA DEL SANTO NATALE INSIEME AI PAPABOYS’

Carissimi fratellini e sorelline e lettori tutti del sito dei ‘Giovani del Papa’ www.papaboys.it, eccoci presenti nella tua casella postale con la riflessione di questa giornata in preparazione al Santo Natale: mancano 8 giorni e dobbiamo prepararci questa grande possibilità che abbiamo: essere partecipi, protagonisti e testimoni dell’incarnazione! La redazione – come vi abbiamo detto ieri – ha deciso di vivere insieme a voi, anche attraverso la rete internet, la ‘novena del Santo Natale’, per cui anche oggi e fino al 25 dicembre, vi proporremo la newsletter quotidiana con una riflessione che ci introduca al mistero dell’incarnazione e nascita di Gesù, nella speranza che ciascuno di noi possa diventare artefice e promotore in prima persona di questa incarnazione del Dio che si fa uomo-bambino per la nostra salvezza e per la salvezza di ogni uomo. Dopo un primo spunto di riflessione, vi proponiamo anche la lettura di oggi del Vangelo, ed un commento al Vangelo del Giorno. Possa questo piccolo nuovo impegno essere dono per ciascuno, e possa Gesù nascere anche attraverso il seme che può essere gettato in alcuni nostri cuori attraverso la rete mondiale di internet.

RIFLESSIONE DEL 17 DICEMBRE 2009

Non riesco a comprendere come io posso essere testimone credibile della nascita di Gesù, in modo da far conoscere questa grande e vera notizia a tutti i miei amici e fratelli! Prima di tutto dobbiamo aprire il cuore, ed anche la mente, al pensiero di Gesù che nasce, all’idea Divina dell’azione di Salvezza per l’Uomo. Dio che si fa uomo, come noi, non per svago, ma per passione di Amore per l’uomo stesso: un Uomo-Bambino-Dio sostanziale che è persona come noi, e come noi dirà il suo primo ‘Si alla vita’. Noi nella comodità di un Ospedale tra le cure più appassionate ed i fiocchi rosa ed azzurri, Dio-Gesu’ Bambino nella povertà di una stalla con un bue ed un asino a fargli da ‘termosifone’; altro non c’era! Saro’ testimone di questo ‘avvento’ se lo stupore si leggerà nella gioia dei miei occhi, e nelle parole che pronuncerò in questo giorno agli altri, se verranno veramente scritte con l’inchiostro del cuore! Vieni Bambino Gesù, il mio cuore è pronto a scrivere nella mia vita il tuo nome!

VANGELO DI OGGI(Mt 1,1-17)
Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadab, Aminadab generò Naasson, Naasson generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia, Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiud, Abiud generò Eliacim, Eliacim generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliud, Eliud generò Eleazar, Eleazar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo. La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici.
Parola del Signore.

COMMENTO AL VANGELO DI OGGI
Dal 17 al 23 dicembre, vengono cantate nei Vespri alcune antifone particolari. Cominciano tutte con l’esclamazione di ammirazione: “O” (da qui il loro nome popolare di “grandi antifone O”). Si tratta di invocazioni ardenti rivolte dalla Chiesa al suo Salvatore. Dom Geranger diceva che queste antifone contengono tutto il midollo della liturgia dell’Avvento. Queste grandi antifone cantano di volta in volta i diversi aspetti messianici del Salvatore Gesù. Oggi, prepariamoci ad accogliere il Messia come Sapienza dell’Altissimo. Lasciamo che ci guidi sulla via della saggezza.

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1.000 ISCRITTI E LE PRIME 100 FOTO PER IL CONCORSO DEI PAPABOYS ‘NOI IL PRESEPE LO FACCIAMO… E TU?

ROMA – Continua con una positiva adesione, sia di iscritti attraverso Facebook (ormai a quota 1.000, ma cresceranno), ma anche di partecipanti attraverso le adesioni e l’invio di fotografie via e mail, il concorso natalizio indetto dall’Associazione Nazionale Papaboys sul Presepe. Ricordiamo le modalità ed il contenuto dell’iniziativa lanciata all’inizio del mese di dicembre dai giovani del Papa.

CONCORSO NATALIZIO – Noi giovani dell’Associazione Nazionale Papaboys vi invitiamo a scoprire di nuovo l’emozione che si respirava nella mangiatoia di Bethlemme… Vogliamo riempire case, uffici, parrocchie con il calore che la nascita di Gesù suscita nel cuore di ogni uomo. “Il breve accenno: “Lo avvolse in fasce” ci lascia intravedere qualcosa della santa gioia e dello zelo silenzioso di quella preparazione.” (BENEDETTO XVI, omelia per la Santa Messa di Mezzanotte 2007)

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IL PREMIO “ROMA PER LA PACE E PER L’ATTIVITA UMANITARIA 2009” ALL’OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ

ROMA – Questa sera, 17 dicembre, alle ore 21, presso l’Auditorium Parco della Musica, alla presenza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno consegnerà il “Premio Roma per la Pace e per l’Attività Umanitaria 2009″ all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Il Premio, giunto alla sua XV edizione, prevede la consegna al vincitore della somma di 25.822,84 euro. “L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù da 140 anni è un faro di speranza per l’infanzia che soffre ed un segno tangibile di aiuto che la Santa Sede offre a tutti i bambini ammalati e alle loro famiglie – ha detto il Sindaco Alemanno -. Il Bambino Gesù, nell’ottica dell’azione umanitaria e della pace, è ormai un reparto grande cinque continenti che ha consentito finora di assistere piccoli pazienti in oltre 40 Paesi. In tale contesto quest’anno il Comune di Roma, in collaborazione con il Bambino Gesù, ha inviato due equipe di chirurghi a Gaza. Un intervento che porta con sé anche un auspicio di pace. Non posso dimenticare anche il solerte intervento dell’ospedale in occasione del disastroso terremoto de L’Aquila dove ancora oggi è attivo un ambulatorio polispecialistico pediatrico”.

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UN VIAGGIO NELLA STORIA PER RISCOPRIRE LE RADICI CRISTIANE DELL’EUROPA. IL PAPA A PRAGA

IL PAPA A PRAGA – Mancano ormai solo gli ultimi dettagli, poi Praga sarà pronta a ricevere Benedetto XVI, secondo Pontefice a far visita ai popoli boemi e moravi. Tirati a nuovo i vestiti della statua del Bambino Gesù di Praga, nella chiesa di Santa Maria della Vittoria; completamente ripulita l’imponente cattedrale dedicata a San Vito, San Venceslao e Sant’Adalberto; lustrate le sale del Castello Reale; ultimato il grande altare nella spianata prospiciente l’aeroporto di Brno; sistemata la grande croce di ferro che resterà poi a memoria del viaggio del Papa; completamente attrezzata la spianata di via Melnik, a Stará Boleslav per ospitare le oltre centomila persone attese per la celebrazione della messa nel luogo del martirio di san Venceslao. Questa mattina, martedì 22 settembre, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha illustrato nei dettagli il programma del viaggio.

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