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KAROL, LA LUCE DELLA VERITÀ: DAL TUO CUORE AI NOSTRI CUORI! TESTIMONIANZA DI UNA PAPAGIRL

ROMA – Araldo di solidarietà senza confini, testimone fedele e credibile del dolore lacerante della storia dell’uomo e di una nazione, precursore acuto del futuro che è già tra noi, Giovanni Paolo II è stato il primo a voler mantenere per sé spazi di vita normale pur avendo una ben viva concezione sacra del suo ruolo. Un testimone semplice ed umile dell’Amore di Cristo per gli uomini che ha spronato adulti e bambini a prendere il largo remando controcorrente, con la certezza di avere accanto Gesù: “Cristo dorme nella tua barca. Se ti senti turbato, sveglialo. Lui non ti abbandona!”. Il 2 aprile del 2005 – facendo distrattamente zapping – il mio sguardo si è soffermato sulle immagini che venivano trasmesse dalla Città del Vaticano: moltissimi fedeli riuniti davanti alla Basilica di San Pietro, in silenziosa e implorante preghiera, attendevano notizie sullo stato di salute del Papa, Giovanni Paolo II, dimostrando un filiale affetto verso un uomo – successore di Pietro – che con la sua carica spirituale, l’attenzione ai più diseredati (i piccoli del mondo) e la forte capacità di cambiare gli assetti politici, economici e sociali delle potenze mondiali è riuscito a “spalancare” il cuore dell’uomo – e dei giovani in particolare – alla “potestà salvatrice di Cristo”. 

Un uomo di origine polacca, Karol Wojtyla, non estraneo alla sofferenza, alla comprensione, alla compassione e al perdono attraverso l’uso quotidiano “dell’amore”. Un uomo – di cui fino a quel momento io conoscevo poco e nulla – che stava per tornare alla Casa del Padre. Da quel momento, in simbiosi con quella folla che silenziosa proclamava al mondo intero il “grazie” della Chiesa al Signore per il dono di quel Papa, compresi quale grande vuoto avesse la mia anima nel non aver cercato Gesù, prima di allora, anche attraverso la testimonianza del suo rappresentante sulla Terra. Un vuoto che la settimana seguente mi spinse ad acquistare una coroncina del Rosario. Iniziavo così a riavvicinarmi alla Chiesa, un altro segno della grande capacità di Giovanni Paolo II di mettere a frutto il carisma ricevuto da Dio. Le testimonianze di affetto che da quell’aprile si sono susseguite, come le acque di un fiume in piena, mi hanno fatto conoscere la personalità, la capacità trascinante e coinvolgente di Papa Wojtyla, il desiderio di portare all’uomo, soprattutto attraverso i giovani, il messaggio evangelico di speranza e di amore: “Si ama Dio solo attraverso l’uomo, e non si può amare l’uomo se non attraverso Dio”. Il mio primo “incontro” con Giovanni Paolo II, avvenuto presso le Grotte Vaticane, fu a dir poco rivelante: sebbene una lapide di marmo, fredda e semplice, coprisse le spoglie di Papa Karol, quel luogo, che io sentivo emanare il calore di un padre, segnò l’inizio di un dialogo filiale che continua ancora oggi, e che in questi anni mi ha spinto a cercare di cambiare e migliorare. 

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GIOVANNI PAOLO II, LA SALA STAMPA VATICANA: “TUTTO PRONTO PER LA BEATIFICAZIONE, E C’È ANCORA POSTO”

SPECIALE BEATIFICAZIONE (Città del Vaticano) – “A Roma è tutto pronto e c’è ancora posto per i pellegrini che vorranno assistere alla cerimonia di Beatificazione di Giovanni Paolo II. C’è disponibilità non solo negli hotel, ma anche negli istituti religiosi. Per i giovani ci saranno poi un campo con tende installato nelle vicinanze dell’aeroporto di Fiumicino ed una serie di servizi che aiuteranno i pellegrini”.

Le informazioni sono state fornite ieri nella Sala Stampa del Vaticano durante un incontro al quale sono intervenuti il Cardinale Agostino Vallini, vicario generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma; padre Federico Lombardi, direttore di Radio Vaticana e della Sala Stampa della Santa Sede; padre Caesar Atuire, amministratore delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi; monsignor Marco Frisina, direttore dell’Ufficio Liturgia del Vicariato di Roma e padre Walter Insero, responsabile dell’Ufficio Comunicazione del Vicariato di Roma. Anche se la conferenza ha affrontato soprattutto aspetti pratici, il Cardinal Vallini ha voluto ricordare la dimensione spirituale dell’evento. “I santi sono il Vangelo incarnato”, ha affermato. Giovanni Paolo II, ha aggiunto, “ha dimostrato di aver centrato la sua fede in Dio”. “Ha parlato molto con il suo silenzio e ci ha insegnato a morire e quindi a vivere in un momento nel quale si è acceso un dibattito in Italia sul fine vita”.

Sabato 30 aprile ci sarà la veglia di preghiera al Circo Massimo, “con un tono molto universale ma molto romano” e alla quale “tutti possono intervenire”, ha spiegato il Cardinale. “All’inizio dell’evento sarà intronizzata l’immagine di Maria Salus Populi Romani, accompagnata dai rappresentanti di tutte le parrocchie e cappellanie diocesane”. Alla veglia, ha sottolineato, parteciperanno testimoni come il Cardinale Stanislaw Dziwisz, segretario privato del Pontefice per 27 anni, l’ex portavoce vaticano, Joaquín Navarro Valls, e suor Marie Simon Pierre, che ha ottenuto la guarigione miracolosa dal morbo di Parkinson utilizzata nella causa di beatificazione di Giovanni Paolo II. Seguiranno alcuni brevi filmati sul Papa in diversi momenti significativi del suo pontificato. Al termine sarà cantato il “Totus tuus” composto per il 50° dell’ordinazione sacerdotale di Giovanni Paolo II.

Nella seconda parte, il Cardinal Vallini presenterà in sintesi la personalità spirituale e pastorale del Beato e si reciteranno i misteri luminosi del S. Rosario, introdotti proprio da Giovanni Paolo II. Il tutto avverrà in collegamento video in simultanea con 5 santuari mariani in tutto il mondo. Saranno il santuario di Łagniewniki (Cracovia, Polonia), che presenterà come intenzione della preghiera i giovani; il santuario de Kawekamo – Bugando (Tanzania), che presenterà come intenzione la famiglia; il santuario di Notre Dame du Lebanon – Harissa (Libano), che presenterà come intenzione l’evangelizzazione; la basilica di Nostra Signora di Guadalupe (Città del Messico), che pregherà per la speranza e la pace dei popoli; il santuario di Fatima (Portogallo), che proporrà come intenzione la Chiesa. “Nella parte finale – ha indicato il Cardinal Vallini – avremo la gioia di avere la presenza del S. Padre, che in collegamento dal Palazzo Apostolico reciterà l’orazione finale e impartirà la Benedizione Apostolica a tutti i partecipanti”. Monsignor Frisina ha aggiunto che “quella notte saranno aperte 8 chiese del centro storico nel tragitto dal Circo Massimo a San Pietro, in una notte bianca delle chiese”.

La domenica dell’Ottava di Pasqua o della Divina Misericordia, alle 10.00 in Piazza San Pietro, si celebrerà la liturgia. Dalle 9.00 si realizzerà un’ora di preghiera con la corona della Divina Misericordia, devozione introdotta da Santa Faustina Kowalska, ha indicato il Cardinal Vallini. Nella Messa “il Papa pronuncerà la formula di beatificazione e si scoprirà l’arazzo che raffigura il nuovo beato”. La Comunione sarà distribuita in Piazza San Pietro da 500 sacerdoti, e altri 300 la distribuiranno in Via della Conciliazione. Anche nelle chiese collegate con maxischermi sarà possibile fare la Comunione in questo momento. In Via della Conciliazione e nelle zone adiacenti ci saranno 14 maxischermi. L’inno che verrà intonato inizia con le parole “Aprite le porte a Cristo, non abbiate paura”, ed è disponibile sul sito http://www.corodiroma.com. Dopo la Messa si aprirà la Basilica di San Pietro, e sull’Altare della Confessione ci sarà la bara chiusa contenente il corpo di Giovanni Paolo II, che sarà venerata prima dal Papa e dai Cardinali. Ci sarà poi il flusso dei fedeli e dei pellegrini, fino a che la fila non sarà terminata.

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80 ANNI DI RADIO VATICANA: DALLE ONDE AI BIT, QUANDO I PAPI SCONFISSERO LA BABELE DELLE LINGUE

CITTA’ DEL VATICANO – Un microfono aperto per amplificare nel mondo la voce dei Papi, raccontare la vita delle Chiese di ogni angolo del pianeta, difendere la fede cristiana da chi la considera superata o scomoda. Sono 80 anni che generazioni di giornalisti, di tecnici e di altre maestranze si mettono ogni giorno al lavoro alla Radio Vaticana per assolvere a questo preciso servizio. Con Benedetto XVI, sono sette i Pontefici che si sono avvalsi di questo strumento, che il primo fra loro, Pio XI, definì un “poderoso mezzo materiale per la diffusione dell’Idea”, cioè il Vangelo. E ad ogni traguardo raggiunto, ciascun Papa non ha dimenticato di celebrare l’importanza della “sua” Radio.

Ottant’anni di storia mostrano, della Radio Vaticana, un aspetto incontestabile: la più moderna tecnologia non ha mai snaturato la sua anima più antica. Né i pesi della storia hanno reso meno veloci i suoi messaggi. È un principio che vale da quando chi la volle, Pio XI, per primo tracciò nell’etere la traiettoria di un contenuto e di uno stile: la Radio del Papa intende parlare delle cose del cielo a chi sta sulla terra, senza distinzioni. E vuole farlo in quante più lingue possibili, quasi a voler sancire la sconfitta di Babele, dove all’inizio del mondo la diversità di idiomi oscurò la comprensione di Dio, mentre l’accordo col quale oggi lavorano le oltre 40 lingue portate al microfono può aiutare a ritrovare il sentore di quella perduta unità. La grande storia parte con la cronaca di un memorabile pomeriggio. Sono circa le 16.40 e una leggera tramontana serpeggia tra la folla riunita sulla collinetta alle spalle della Basilica di San Pietro, sede della nuova Statio Radiofonica della Città del Vaticano. Guglielmo Marconi – celebrato genio della fisica ma soprattutto principale autore delle portentose macchine che da ore stanno rombando a pieno regime – si avvicina al grande microfono e dice:

“Ho l’altissimo onore di annunziare che fra pochi istanti il Sommo Pontefice Pio XI inaugurerà la stazione radio dello Stato della Città del Vaticano. Le onde elettriche trasporteranno in tutto il mondo, attraverso gli spazi, la sua parola di pace e di benedizione. Per circa 20 secoli, il Pontefice Romano ha fatto sentire la parola del suo divino magistero nel mondo, ma questa è la prima volta che la sua viva voce può essere percepita simultaneamente su tutta la superficie della terra…”

Gli sguardi sono ora tutti su Pio XI. Questi si alza dalla poltrona rossa, guadagna il tozzo microfono lasciato libero da Marconi e comincia a parlare. Sono le 16,49 e mezzo mondo – da New York a Melbourne – sta ascoltando in simultanea. È il “miracolo” del primo Papa che conquista la dimensione dello spazio-tempo: “…Ci rivolgiamo primieramente a tutte le cose e a tutti gli uomini, loro dicendo, qui e in seguito, con le parole stesse della Sacra Scrittura: ‘Udite, o cieli, quello che sto per dire, ascolti la terra le parole della mia bocca. Udite, o genti tutte, tendete l’orecchio, o voi tutti che abitate il globo, uniti in un medesimo intento, il ricco e il povero. Udite, o isole, ed ascoltate, o popoli lontani’”.

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BENEDETTO XVI ANGELUS 20 GIUGNO 2010

CARI FRATELLI E SORELLE ! – Questa mattina nella Basilica di San Pietro ho conferito l’ordine presbiterale a quattordici diaconi della Diocesi di Roma. Il sacramento dell’Ordine manifesta, da parte di Dio, la sua premurosa vicinanza agli uomini e, da parte di chi lo riceve, la piena disponibilità a diventare strumento di questa vicinanza, con un amore radicale a Cristo e alla Chiesa. Nel Vangelo dell’odierna domenica, il Signore domanda ai suoi Discepoli: «Ma voi, chi dite che io sia?» (Lc 9,20). A questo interrogativo l’apostolo Pietro risponde prontamente: «Tu sei il Cristo di Dio, il Messia di Dio» (Ibid.), superando, così, tutte le opinioni terrene che ritenevano Gesù uno dei profeti. Secondo sant’Ambrogio, con questa professione di fede, Pietro «ha abbracciato insieme tutte le cose, perché ha espresso la natura e il nome» del Messia (Exp. in Lucam VI, 93, CCL 14, 207).

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CONSACRATI IN VATICANO TRE NUOVI VESCOVI, MINISTRI DELLA GIOIA. BERTONE: SIATE SEGNI DEL DIO VICIN

CITTA’ DEL VATICANO – Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Benedetto XVI, ha consacrato questo sabato nella Basilica vaticana tre nuovi Vescovi incoraggiandoli nella missione di essere “ministri della gioia”. Riferendosi al periodo liturgico che prepara al Natale, il porporato li ha definiti “Vescovi dell’Avvento”, araldi di quella gioia che solo Cristo può donare. La Basilica di San Pietro era stracolma di fedeli giunti da tutto il mondo per assistere alle consacrazioni episcopali, che avevano come concelebranti principali – oltre a 50 Vescovi e diverse centinaia di sacerdoti – il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, e mons. Giuseppe Molinari, Arcivescovo de L’Aquila.

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UN MUSULMANO, UN CATTOLICO ED UN ATEO COMPONGONO I BRANI DI ‘ALMA MATER’, CD CON VOCE DEL PAPA

MUSICA – E’ un disco che nasce portando con sé un messaggio di speranza, e non potrebbe essere diversamente, dal momento che a cantare, nell’album che arriverà nei negozi il mese prossimo, è nientemeno che Papa Benedetto XVI. A riferirlo è l’agenzia internazionale Reuters. Canzoni, certo, ma anche preghiere recitate, il tutto su una base musicale scritta da tra compositori: un musulmano, un cattolico ed un ateo. Il produttore Vincent Messina ha spiegato che la scelta di Nour Eddine, Stefano Mainetti e Simon Boswell – che si descrive “di fede non dichiarata” – riflette “l’intento di creare un disco che avesse un appeal universale per tutti coloro che amano la buona musica”. “Non ho mai pensato di scegliere o mettere sotto contratto compositori in base alla loro fede”, ha spiegato Messina all’agenzia Reuters.

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L’ANNO SACERDOTALE – “FEDELTÀ DI CRISTO, FEDELTÀ DEL SACERDOTE”. DOSSIER DELL’AGENZIA VATICANA FIDES

luCITTA’ DEL VATICANO – Si apre venerdì 19 giugno, nella solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, con i Vespri presieduti dal Santo Padre Benedetto XVI nella Basilica di San Pietro, l’Anno Sacerdotale. Benedetto XVI l’ha indetto in occasione dei 150 anni della morte del Santo Curato d’Ars, che proclamerà patrono di tutti i sacerdoti del mondo. Il tema scelto per l’Anno Sacerdotale è “Fedeltà di Cristo, fedeltà del sacerdote”. Se l’apertura sarà venerdì 19 giugno 2009, la chiusura si celebrerà esattamente un anno dopo, con un “Incontro Mondiale Sacerdotale” in Piazza San Pietro. Durante l’Anno Sacerdotale è prevista la pubblicazione di un “Direttorio per i Confessori e Direttori Spirituali” e di “una raccolta di testi del Sommo Pontefice sui temi essenziali della vita e della missione sacerdotale nell’epoca attuale”. L’obiettivo di questo Anno è, secondo quanto ha affermato il Santo Padre nell’udienza ai membri della Congregazione per il Clero riuniti per la Plenaria lo scorso marzo, “far percepire sempre più l’importanza del ruolo e della missione del sacerdote nella Chiesa e nella società contemporanea” (udienza del 16 marzo 2009).

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BENEDETTO XVI ORDINA 29 NUOVI SACERDOTI: “ANNUNCIATE LA GIOIA DEL VANGELO IN QUESTO MONDO TRISTE”

CITTA’ DEL VATICANO – Solenne liturgia per l’ordinazione di 29 nuovi sacerdoti nella Basilica di San Pietro. A presentarli al Papa e’ stato il Cardinale vicario Camillo Ruini. Il Pontefice gli ha chiesto se fosse certo che i candidati fossero degni del sacerdozio e il porporato ha risposto di poterlo attestare. Dei 29 diaconi che Benedetto XVI ha ordinato sacerdoti, 13 hanno compiuto la loro formazione nel Seminario Romano Maggiore, 9 al Redemptoris Mater, 3 negli Oblati del Divino Amore, 2 in un Istituto religioso dei Figli della Croce e 1 nel Collegio Capranica. Spiccava, nel gruppo, la presenza di un seminarista caldeo proveniente da Baghdad. “Recare il Vangelo a tutti, perche’ tutti sperimentino la gioia di Cristo e ci sia gioia in ogni citta’”…

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