Archivi tag: caritas

IL PAPA ALL’ANGELUS: «CARESTIA IN SOMALIA, VIETATO RESTARE INDIFFERENTI»

BENEDETTO XVI (Castel Gandolfo) – “È vietato essere indifferenti davanti alla tragedia degli affamati e degli assetati”. Così Benedetto XVI, all’Angelus da Castel Gandolfo, domenica ha rivolto nuovamente la sua attenzione alle popolazioni del Corno d’Africa e “ai tanti fratelli e sorelle” che soffrono per la gravissima carestia, già al centro due domenica fa di un suo forte appello alla mobilitazione internazionale.

Il Papa, affacciandosi sul cortile interno della residenza estiva, ha sottolineato che le “drammatiche conseguenze” della siccità nel Corno d’Africa sono “aggravate dalla guerra e dalla mancanza di solide istituzioni”. La sua riflessione, prima della preghiera mariana domenicale, era partita dalla lettura riguardante la moltiplicazione dei pani e dei pesci, miracolo con cui – ha spiegato – “il Signore ci offre un esempio eloquente della sua compassione verso la gente”. Per questo l’invito del Pontefice è “alla compassione verso il prossimo e alla condivisione fraterna”.

Poi, parlando nella loro lingua ai pellegrini polacchi, Ratzinger ha spiegato che nutrendo “una folla affamata” con la moltiplicazione dei pani Gesù “non ci dà per questo una ricetta utile a sfamare i popoli del mondo, nè a risolvere il dramma della fame”. “Ci ricorda – ha proseguito – che è vietato essere indifferenti davanti alla tragedia degli affamati e assetati! Ci incoraggia a dare loro da mangiare, e a dividere il pane con i bisognosi”. “Seguendo il Cristo – ha aggiunto il Papa – dobbiamo essere sensibili alla povertà dei popoli”.

L’emergenza in Somalia e in tutto il Corno d’Africa, dove milioni di persone cercano disperatamente sollievo alla fame e alla sete, è quindi quanto mai al centro delle attenzioni della Chiesa. La Conferenza Episcopale Italiana, che a metà luglio ha stanziato un milione di euro dai fondi dell’8 per mille (CaritasItaliana ha aggiunto un ulteriore contributo di 300 mila euro), ha indetto una colletta nazionale per domenica 18 settembre, con una raccolta straordinaria in tutte le chiese d’Italia.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=5201

Lascia un commento

Archiviato in BENEDETTO XVI, NEWS & INFO

OLTRE 20.000 PROFUGHI BISOGNOSI D’AIUTO: L’IMPEGNO DELLA CARITAS IN UN PAESE CHE È TEATRO DI GUERRA

ESTERI (Banmaw, ASIA)– Grande impegno è stato quello della Caritas che si è mobilitata per l’emergenza umanitaria in corso nel Nord del Myanmar, un Paese travagliato da una guerra civile fra l’esercito regolare e i ribelli del Kachin Independent Army. L’associazione umanitaria è l’unica organizzazione impegnata sul territorio per aiutare e sostenere oltre 20mila profughi. Oltre alla diocesi di Myitkyina, che copre quasi per intero il territorio dello stato kachin, anche la diocesi di Banwam è soggetta al conflitto: per questo si sono impiegati numerosi volontari della Caritas locale, soprattutto giovani, religiose, sacerdoti che, senza indugio, si sono attivati “per l’assistenza umanitaria pastorale a migliaia di fedeli disorientati e terrorizzati”, rischiando la loro stessa vita a causa dei bombardamenti che colpiscono l’area in cui si portano il loro aiuto umanitario.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=5173

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

CARITAS, FINO A VENERDÌ CELEBRAZIONI PER LA 19A ASSEMBLEA GENERALE. IERI LA MESSA DEL CARD. BERTONE

SOCIALE (Roma) – Ieri pomeriggio il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, ha presieduto, presso la Domus Mariae di Roma, la Messa per 300 delegati della Caritas Internationalis per la celebrazione, dal 22 al 27 maggio, della 19ma Assemblea Generale (nel 60° anniversario della fondazione). Nel corso della celebrazione liturgica, il Cardinale si è espresso sul ruolo che la Caritas deve ricoprire, un compito educativo e di sensibilizzazione affinché tutti riconoscano nei poveri i propri fratelli.“Svelare il volto dei fratelli, aiutare i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà a prendersi cura come propri dei loro bisogni e dell’esigenza di pieno riconoscimento della loro dignità, è l’impegno fondamentale di Caritas Internationalis, e anche l’obiettivo di un rinnovato rapporto con gli organismi della Santa Sede, che auspico come frutto di questa Assemblea”, ha dichiarato. 

Il porporato ha ricordato che esiste un livello di servizio rilevante, quello di “raggiungere, in modo convincente e rispettoso, la mente e il cuore dei credenti e di tutte le persone di buona volontà affinché riconoscano nei poveri i loro fratelli”, e ha indicato che questo “è ciò che intendeva il Servo di Dio Paolo VI quando insisteva sul compito primariamente educativo della Caritas”. La Caritas, ha aggiunto, “offre ai fedeli un’opportunità privilegiata di condividere la missione della Chiesa e di essere stretti a Gesù Cristo”. “Caritas Internationalis e le Caritas nazionali e locali fanno un bene immenso quando aiutano le persone e le comunità a riconoscere con amore la presenza di altri fratelli nel bisogno, che è la presenza di Cristo stesso; quando riescono a scuotere le loro coscienze, affinché, sia nelle libere iniziative, sia nella collaborazione con la carità organizzata della Chiesa, sentano sempre l’esigente premura della condivisione evangelica”, ha segnalato. Il compito educativo della Caritas è quello di “poter rafforzare nei cristiani e negli uomini di buona volontà una consapevolezza operativa di fraternità, specialmente verso i più poveri, occorre vivere in Gesù Cristo, che è la via, la verità e la vita, ed essere animati dal suo Santo Spirito”. Cristo, ha affermato, si trova “nella Parola e nel Pane di vita, nella preghiera personale e nei Sacramenti, ma anche Lo troveremo e trasmetteremo la sua vita agli altri nell’agire di Caritas”. 

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=5040

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

BENEDETTO XVI: “CONTRO GLI SQUILIBRI DELLA GLOBALIZZAZIONE, VERITÀ, AMORE E GIUSTIZIA”

BENEDETTO XVI (Città del Vaticano) – Verità, amore e giustizia sono le chiavi per far fronte agli squilibri provocati dalla globalizzazione, ha ricordato Papa Benedetto XVI questo lunedì mattina. Il Santo Padre ha ricevuto in udienza i partecipanti al Congresso Internazionale promosso dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace nel 50° anniversario dell’Enciclica Mater et Magistra di Papa Giovanni XXIII, in svolgimento a Roma da oggi a mercoledì 18 maggio sul tema “Giustizia e globalizzazione: dalla Mater et Magistra alla Caritas in veritate”. L’Enciclica di Giovanni XXIII, ha sottolineato, “conserva grande attualità anche nel mondo globalizzato”.

“Papa Roncalli, con una visione di Chiesa posta al servizio della famiglia umana soprattutto mediante la sua specifica missione evangelizzatrice, ha pensato alla Dottrina sociale – anticipando il beato Giovanni Paolo II – come ad un elemento essenziale di questa missione, perché ‘parte integrante della concezione cristiana della vita’”. Per Giovanni XXIII, “la Dottrina sociale della Chiesa ha come luce la Verità, come forza propulsiva l’Amore, come obiettivo la Giustizia”. “La verità, l’amore, la giustizia, additati dalla Mater et Magistra, assieme al principio della destinazione universale dei beni, quali criteri fondamentali per superare gli squilibri sociali e culturali, rimangono i pilastri per interpretare ed avviare a soluzione anche gli squilibri interni all’odierna globalizzazione”, ha osservato Benedetto XVI. 

Ragione integrale

A fronte di questi squilibri, ha indicato, “c’è bisogno del ripristino di una ragione integrale che faccia rinascere il pensiero e l’etica”. “Senza un pensiero morale che superi l’impostazione delle etiche secolari, come quelle neoutilitaristiche e neocontrattualiste, che si fondano su un sostanziale scetticismo e su una visione prevalentemente immanentista della storia”, infatti, “diviene arduo per l’uomo d’oggi accedere alla conoscenza del vero bene umano”. Per questo, “occorre sviluppare sintesi culturali umanistiche aperte alla Trascendenza mediante una nuova evangelizzazione, radicata nella legge nuova del Vangelo, la legge dello Spirito”. “Solo nella comunione personale con il Nuovo Adamo, Gesù Cristo, la ragione umana viene guarita e potenziata ed è possibile accedere ad una visione più adeguata dello sviluppo, dell’economia e della politica secondo la loro dimensione antropologica e le nuove condizioni storiche”. È poi grazie a una ragione “ripristinata nella sua capacità speculativa e pratica” che si può disporre di “criteri fondamentali per superare gli squilibri globali, alla luce del bene comune”. Per il Papa, infatti, “senza la conoscenza del vero bene umano, la carità scivola nel sentimentalismo; la giustizia perde la sua ‘misura’ fondamentale; il principio della destinazione universale dei beni viene delegittimato”. 

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4973

Lascia un commento

Archiviato in BENEDETTO XVI, NEWS & INFO

CAMPAGNA DI SOLIDARIETÀ PER LA MENSA DELLA CARITAS DIOCESANA DEDICATA A GIOVANNI PAOLO II

SPECIALE BEATIFICAZIONE (Roma) – La mensa della Caritas diocesana alla stazione Termini verrà dedicata al futuro Beato Giovanni Paolo II: questa è l’iniziativa della diocesi di Roma, che come segno di carità, promuoverà in occasione dell’evento della beatificazione di Papa Wojtyla.Monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas, ha affermato: “E’ un gesto di attenzione per ricordare il Pontefice che ha fatto della carità e dell’universalità gli aspetti principali del suo pontificato e che ha prestato la sua opera pastorale di Vescovo vicino ai poveri, ai disagiati e agli emarginati”.

Già nel lontano 1992 Giovanni Paolo II visitò la mensa di Colle Oppio testimoniando così la sua presenza vicino alle persone più bisognose attraverso parole che, per tutti questi anni, sono state un riferimento per gli animatori della carità della diocesi: “L’uomo che soffre ci appartiene. Dinanzi a chi soffre non si può rimanere né indifferenti, né inattivi”. Monsignor Feroci, come segno di questa presenza, spiega: “sono stati scelti i servizi della Caritas di Roma alla Stazione Termini che, dal 1987, sono un polo di riferimento per i senza tetto, giovani emarginati, gli anziani poveri e i molti malati psichici che affollano quotidianamente la zona e per i quali è difficile persino procurarsi un pasto”.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4833

Lascia un commento

Archiviato in BEATIFICAZIONE GIOVANNI PAOLO II, GIOVANNI PAOLO II, NEWS & INFO

DON LUIGI DI LIEGRO, DOMANI IL RICORDO DI CARITAS E GREGORIANA NEL 58° ANNIVERSARIO DEL SACERDOZIO

SOLIDARIETÀ (Roma) – La facoltà di Scienze sociali della Pontificia Università Gregoriana e la Fondazione internazionale “Don Luigi Di Liegro” hanno organizzato per domani l’incontro dal titolo “Il valore della solidarietà per la giustizia sociale”, alle 17.30 nella sala Loyola dell’ateneo.

Al convegno, che sarà accompagnato dalle parole di don Di Liegro tratte dall’audiolibro “Dove Dio è accampato” (promosso dalla Caritas italiana in collaborazione con il Centro europeo risorse umane) parteciperanno mons. Vittorio Nozza, direttore della Caritas italiana, mons. Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma, don Rocco D’Ambrosio, docente alla Gregoriana, Chiara Finocchietti, vicepresidente giovani dell’Azione cattolica e padre Sandro Barlone, della Fondazione intitolata a don Di Liegro. L’incontro cade nel 58° anniversario dell’ordinazione sacerdotale del primo direttore della Caritas romana, scomparso nel 1997.

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

GIOVEDÌ “GIORNATA MONDIALE PER DIRITTO ALLA VERITÀ”, CELEBRAZIONI IN MEMORIA DI PADRE OSCAR ROMERO

CHIESA NEL MONDO (Roma) – Il 24 marzo 1980 venne ucciso, durante la celebrazione eucaristica, monsignor Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador. Per ricordare il prete salvadoregno, lo scorso anno le Nazioni Unite hanno proclamato il 24 marzo “Giornata mondiale per il diritto alla verità”. Anche a Roma, in occasione di questa ricorrenza, da giovedì prossimo si celebreranno iniziative in memoria dell’arcivescovo, che si protrarranno fino a domenica 27 marzo. La Chiesa invita al raccoglimento in preghiera e al digiuno in ricordo dei missionari martiri in tutto il mondo. Formato da un numeroso gruppo di associazioni e congregazioni religiose, il Comitato Romano Oscar Romero ha organizzato molteplici eventi commemorativi per ricordare l’arcivescovo, considerato il simbolo di tutti i martiri che si sono sacrificati per la giustizia e la pace. Ben ventotto anni fa, monsignor Luigi Di Liegro, primo direttore della Caritas diocesana, avviò la ricorrenza per ricordare padre Romero, e la tradizione prosegue ancora oggi attraverso momenti di preghiera e di riflessione organizzati nel centro e nelle periferie di Roma.

Presso la sala della Comunità di base di San Paolo, in via Ostiense 152, domani alle 18 verrà presentata la nuova edizione del libro di Ettore Masina “L’arcivescovo deve morire”, pubblicato dall’editore trentino “Il Margine”, con la prefazione del vescovo emerito di Caserta, monsignor Raffaele Nogaro. Durante la presentazione del libro interverranno i giornalisti Claudia Fanti e Giancarlo Zizola.
Giovedì alle 17, in via IV Novembre 119, alla sala Luigi Di Liegro della Provincia di Roma si svolgerà la giornata di riflessione sul tema “America Latina: il coraggio della verità”. L’incontro sarà moderato da Don Luca Pandolfi, docente all’Università Urbaniana e segretario dell’associazione SAL (Solidarietà con l’America Latina), con notevoli contributi di don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele e di Libera, e delle giornaliste Lucia Annunziata e la messicana Anabel Hernández García. Il cuore di queste iniziative è la veglia ecumenica di preghiera in programma venerdì 25 marzo, alle 19, nella chiesa di San Marcello al Corso, che vedrà gli interventi del biblista padre Alberto Maggi, dell’Ordine servi di Maria, e della pastora valdese Letizia Tomassone.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4558

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

GIAPPONE, LA CARITAS DI ROMA LANCIA UNA COLLETTA DI SOLIDARIETÀ PER I TERREMOTATI

SOLIDARIETÀ (Roma) – La Caritas diocesana di Roma, rispondendo alla mobilitazione della Chiesa giapponese, ha promosso una colletta di solidarietà attraverso parrocchie, scuole, associazioni ed altre istituzioni cattoliche. Caritas Giappone fin dai primi giorni dall’enorme calamità naturale ha attivato una pronta risposta alle prime emergenze “operando in stretta collaborazione con le altre Ong presenti sul posto”, come ha spiegato a Radio Vaticana il direttore esecutivo della Caritas Giappone, padre Daisuke Narui. Narui ha dichiarato che tale tragedia, nonostante l’entità dei danni che ha provocato, potrà trasformarsi per il popolo giapponese e per tutta la Chiesa in “un’opportunità” ed in “una sfida a testimoniare l’amore”.

Riprendendo le parole del Santo Padre Benedetto XVI all’Angelus di domenica scorsa, padre Narui ha detto: “prego per le vittime e per i loro familiari, e per tutti coloro che soffrono a causa di questi tremendi eventi, ed incoraggio quanti, con encomiabile prontezza, si stanno impegnando per portare aiuto”. La Caritas di Roma promuove la colletta per tutti coloro che vogliano esprimere un segno di speranza e di vicinanza attraverso un contributo concreto. Gli interventi di aiuto verranno forniti attraverso la rete di Caritas Internationalis, che affiancherà la Chiesa giapponese nella delicata fase delle operazioni di soccorso e di ricostruzione.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4518

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

FRANCESCO DE RUVO: UN GIOVANE RAGAZZO CHE HA PRESTATO IL SUO TEMPO PER AIUTARE I PIU’ DEBOLI

INTERVISTE (Italia) – Francesco De Ruvo Sabato 5 Marzo, riceverà l’ordinazione presbiterale da Sua Eminenza Cardinale Angelo Bagnasco presso la Parrocchia San Giovanni Bosco e San Gaetano a Genova- Sanpierdarena. Nonostante la giovane età è una persona che ha viaggiato molto ed è entrato a contatto con i giovani, soprattutto quelli più poveri con gravi problematiche economiche e sociali, stabilendo con loro un rapporto di fiducia e amicizia per dare loro un pizzico di felicità: questa è stata la molla che ha fatto accrescere la sua fede in Cristo. Francesco ha anche collaborato con la nostra Associazione come organizzatore del pellegrinaggio in Terra Santa dei Papaboys scoprendo, in noi in quanto associazione, un servizio prezioso che aiuti a comprendere il magistero del Papa. E’ un ragazzo che, proprio per essere tale, ha fiducia nelle nuove generazioni e nella loro capacità di poter diffondere e portare avanti gli insegnamenti che Gesù ci ha insegnato.

Francesco, tu sei un ragazzo che, nonostante la giovane età, ha deciso con maturità di intraprendere il cammino del sacerdozio. Ci puoi raccontare quando hai aperto il tuo cuore a Gesù?

Ho cominciato a conoscere Gesù soprattutto in famiglia, attraverso le prime preghiere: successivamente iniziai a frequentare l’Oratorio dei Salesiani a Genova – Sampierdarena dall’età di circa sette anni. Frequentare l’Oratorio, prima da animato e poi da animatore, mi ha permesso di approfondire questo rapporto con Nostro Signore e ciò che ha dato una forte spinta e una maggiore riflessione di fede è stata l’esperienza di servizio e di aiuto nei confronti degli altri: dare il proprio tempo per vedere la felicità sul volto dei ragazzi.

Quali sono state, fino ad ora, le tue esperienze religiose a contatto con i più deboli e bisognosi sia in Italia, sia all’estero? Qual è quella che ti ha più colpito?

Le esperienze con i più deboli sono state numerose ed ho collaborato a lavorare a servizio dei giovani poveri sia economicamente ma anche spiritualmente e moralmente. Ho avuto modo di avvicinarmi anche alle vere povertà economiche attraverso esperienze di servizio alla Caritas e nel periodo in Terra Santa: in quell’occasione ho avuto modo di conoscere famiglie in situazioni davvero difficili. Ciò che mi ha colpito e mi colpisce sempre più è il servizio che ora fanno i nostri studenti alla mensa Caritas: capita di incontrare giovani e persone adulte che potrebbero davvero essere i tuoi genitori, persone che purtroppo, però, non riescono a raggiungere la fine del mese o che vanno alla mensa della Caritas perché disoccupati! Secondo me sono davvero troppi e troppi giovani.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4419

Lascia un commento

Archiviato in ASSOCIAZIONE PAPABOYS, NEWS & INFO

CHIUDE LA CAMPAGNA DELLA CARITAS EUROPA PER LA LOTTA ALLA POVERTÀ E ALL’ESCLUSIONE SOCIALE

ZERO POVERTY – Con una tavola rotonda si è conclusa ieri pomeriggio a Bruxelles la Campagna “Zero Poverty”, promossa dalla Caritas Europa nell’Anno Europeo 2010 per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Roberta Gisotti ha intervistato don Livio Corazza, responsabile della Caritas Italiana per l’Europa:

D. – Don Livio, la campagna “Zero poverty” mirava soprattutto ad una presa d’atto della povertà spesso nascosta e che affligge milioni di famiglie, ma la povertà – si dice – non fa notizia se non è collegata ad eventi drammatici. Allora qual è stato il bilancio di questa campagna?

R. – E’ stato positivo perché per la prima volta le Caritas di tutta Europa si sono unite in un’unica campagna. Questo ci aiuta anche ad allargare il cerchio di quanti che con noi possano contribuire alla lotta alla povertà. Le Caritas diocesane sono state protagoniste e quasi tutte hanno promosso delle iniziative, coinvolgendo non soltanto il circuito ecclesiale ma anche persone appartenenti ad istituzioni sociali e civili. Certamente ci sono stati anche aspetti negativi: qualcuno ha sottovalutato questa opportunità e molte amministrazioni locali e statali non si sono molto interessate nel sensibilizzare i cittadini. Gli stessi mezzi di comunicazione sociale hanno trascurato questa campagna. Noi abbiamo potuto vedere come della povertà – come lei stessa diceva giustamente – ci si occupa soltanto di fronte a situazioni gravi: basta ricordare proprio quest’anno la vicenda dei rom. Devo dire, però, che nonostante questo, credo che in molti sia cresciuta la sensibilità sul fatto che la povertà è una questione che interessa tutti: non è soltanto il problema di qualcuno e non si può di conseguenza sempre delegare ad altri il compito di risolverlo.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3947

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

INTERVISTA A MONSIGNOR CÉSAR FRANCO: LA GIORNATA DELLA GIOVENTÙ DI MADRID AVRÀ UN SAPORE UNICO.

MADRID – Monsignor César Franco, oltre ad essere uno dei tre Vescovi ausiliari di Madrid, ha il compito di essere il coordinatore generale della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG). A meno di un anno dalla celebrazione di questo avvenimento, il presule sottolinea in questa intervista quali saranno le caratteristiche della GMG che si celebrerà nella capitale spagnola nell’agosto 2011.

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3529

Lascia un commento

Archiviato in GMG 2011 MADRID, NEWS & INFO, SI ALLA VITA

E MENTRE NELLE LOCALITA’ DI MARE SI SGUAZZA DAL SOLE E DAL CALDO, IN PERU’ IL FREDDO MIETE VITTIME

PERU’ – Chi aiuta i poveri colpiti in maniera drammatica dall’insolita temperatura glaciale del Perù di questi giorni? Chissà se si impegneranno i giornalisti di Panorama, così tanto abili a sparare sulla Chiesa, oppure qualche ‘firmona’ di Repubblica! Faranno qualcosa??? Oppure i poveri del Perù (coime sempre ndr) saranno costretti ad affidarsi alla Chiesa locale. E proprio in questi giorni di‘solleone’, con chiappe all’aria e tutti sdraiati sotto l’ombrellone, c’è gente in difficoltà di vita causa freddo. Temperature insolitamente basse – riferisce l’agenzia missionaria della Santa Sede ‘Fides’ – stanno colpendo quasi tutta la parte meridionale dell’America Latina. In Perù è stato dichiarato lo stato di emergenza in 16 delle 25 regioni nelle quali è suddiviso il territorio peruviano. Il freddo ha causato diversi morti e gravi danni materiali. L’ondata di gelo è caratterizzata da temperature che raggiungono i 23 gradi sotto lo zero in alcune aree della regione meridionale di Puno, confinante con la Bolivia.

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3365

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO, SI ALLA VITA

IL BIANCO NATALE DEI REGALI E QUELLO ROSSO SANGUE DEI MARTIRI. UNA RIFLESSIONE PER CAPIRE UN SENSO..

QUALE NATALE? – La gioia non può essere piena, sapendo che il Natale è “in rosso” per tanti nostri fratelli. Ai nostri ragazzi e alla nostra gente va detto, che sappiano vivere il Natale con sobrietà e solidarietà, per ragioni di giustizia. – Mentre nel nostro Nord si parla di Natale “in bianco”, di “White Christmas”, approvato anche da autorità che contano, dove i sacrificati sono i soliti immigrati da allontanare, da mettere al margine per la sicurezza dei cittadini. Mentre la Chiesa, nel nome del Papa, chiede a Stati e organismi internazionali di rispettare i loro diritti, di favorire istruzione, lavoro e integrazione per i bambini immigrati e interviene concretamente in loro aiuto negli oratori, nelle varie Caritas, nei gruppi di volontariato. Mentre accade tutto questo, nel mondo il Natale si colora di “rosso”. Non quello dei vari Babbi Natale, che ornano i mercati del consumismo, delle “stelle rosse”, vendute anche a scopo benefico, ma quello del martirio anonimo, nascosto, dimenticato, confinato tra le notizie di poco conto, di tanti nostri fratelli cristiani, che subiscono violenza per la loro Fede e di altri, appartenenti ad altre religioni, che la miseria e la fame “falcidiano” ogni giorno.

continua su

http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3041

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

TERREMOTO – LE PRIME CASE CONSEGNATE AGLI AQUILANI. LA VISITA DEL CARDINALE BAGNASCO E DI BERLUSCONI

L’AQUILA – La richiesta di ‘fermare la politica dell’odio’ è giunta oggi al presidente del Consiglio Berlusconi da parte del Vescovo dell’Aquila nella giornata nella qualevengono consegbnate le prime case (davvero a tempo di record) alle popolazioni colpite dal sisma degli scorsi mesi. Gli abruzzesi sono “stanchi delle chiacchiere sterili e della politica dell’odio”. Così il Vescovo de L’Aquila, Giuseppe Molinari, si è rivolto al premier Silvio Berlusconi nel corso della cerimonia di consegna delle case a Onna, riferendosi alle polemiche politiche degli ultimi tempi. “Alla gente d’Abruzzo – ha detto il vescovo Molinari – non interessano le chiacchiere sterili della politica, ma il lavoro, una giustizia che funzioni, una più equa redistribuzione delle ricchezze, meno burocrazia e uno Stato che funzioni”. E augurando al premier di “riuscire a fare le riforme”, il vescovo ha concluso così: “Siamo stanchi di una politica di discussioni e di odio, che nulla ha a che fare con la democrazia”. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha consegnato le chiavi di una casa del nuovo villaggio di Onna alla famiglia di Alessandra Giancola.

contunua su

http://www.papaboys.it

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

MENTRE KADIMA VINCE NELL’INCERTEZZA LE ELEZIONI IN ISRAELE, LA CARITAS A GAZA AIUTA 2000 FAMIGLIE

TERRA SANTA – Particolare la situazione in Terra Santa; elezioni appena concluse con Gaza tra la disperazione ed i ‘frutti’ del post guerra. Meditate gente, meditate…. E’ stata una corsa all’ultimo voto, ma, alla fine, il Kadima, partito centrista del ministro degli Esteri, signora Tzipi Livni, ha avuto la meglio sulla favorita formazione di destra, il Likud dell’ex premier Nethanyau. Al Kadima è andato il 23% dei consensi, pari a 28 seggi alla Knesset, il parlamento israeliano; 21% e 27 seggi, invece, al Likud. Sorprendente il risultato ottenuto dall’estrema destra del partito radicale laico, Israel Beitenu, del leader Lieberman, che diventa la terza forza politica con il 12% dei voti e 15 seggi. Sensibile calo, invece, per il Partito Laburista, che scende a 13 seggi, seguito dalla destra religiosa dello Shas con 11. Il nuovo panorama politico israeliano si presenta, dunque, molto variegato e potrebbe dare problemi nella formazione del futuro governo, per il quale sono già iniziati i contatti e le consultazioni.

Per leggere tutto il testo visita :  http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2237

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

ALLARME POVERTA’: ANCHE IN ITALIA 15 MILIONI DI PERSONE IN DIFFICOLTA’. LO DENUNCIA LA CARITAS

ROMA – In Italia “l’emergenza sociale riguarda quindici milioni di persone”. Non solo, quindi, i sette milioni e mezzo ufficialmente sotto la soglia della povertà, ma altrettanti che “si collocano poco sopra, e quindi sono da considerare ad alto rischio”. È quanto si afferma nel Rapporto sulla povertà in Italia elaborato dalla Caritas Italiana in collaborazione con la Fondazione Zancan, rilanciato dall’edizione quotidiana dell’Osservatore Romano. Ne deriva che “nell’Europa dei 15 l’Italia presenta una delle più alte percentuali di popolazione a rischio povertà”. Il rapporto ricorda i dati Istat: il 13% degli italiani è povero, vive cioè con meno di 500-600 euro al mese. Sono povere le famiglie con anziani (soprattutto se autosufficienti) ed è povero un terzo delle famiglie con tre o più figli; il 48,9% di queste vive al sud. Avere più figli aumenta evidentemente il rischio di povertà. Quella che potrebbe essere considerata un’ovvietà – afferma invece il rapporto – non lo è più se si considera che per esempio in Norvegia, con più figli il tasso di povertà si abbassa. Nel rapporto si afferma inoltre che si sta rendendo sempre più evidente la forbice della distribuzione dei redditi: “Il quinto delle famiglie con i redditi più bassi percepisce solo il 7 per cento del reddito totale”, mentre “il quinto delle famiglie con il reddito più alto percepisce il 40,8 per cento del reddito totale”.

Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1866

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

Caritas: oltre un milione i romeni in Italia

Sono un milione i romeni in Italia: cento volte di più, rispetto a 17 anni fa. Lo afferma il volume elaborato dalla Caritas italiana, intitolato “Romania, immigrazione e lavoro in Italia. Statistiche, problemi e prospettive”. I romeni si trovano in Italia soprattutto per motivi di lavoro e di famiglia: rispettivamente il 73,7% e il 23,5%. Garantiscono all’Italia l’1,2% del Prodotto Interno Lordo (PIL) ed ogni 6 nuovi assunti stranieri, 1 è romeno. Un terzo lavora nell’edilizia, la metà nel terziario e poco più del 6% nell’agricoltura. Per quanto riguarda la religione, quasi tutti sono ortodossi ed affermano che la Chiesa è spesso luogo di incontro e solidarietà. Nel complesso, all’esperienza fatta in Italia, i romeni immigrati danno un voto di sufficienza “perché – precisa il volume – desidererebbero una maggiore integrazione”. La ricerca si pone l’obiettivo di riflettere sul senso profondo di questa fase storica e riconoscerne i vantaggi, senza continuare a rimanere bloccati dalla paura dello straniero proveniente dall’Est. Contro la “sindrome dell’assedio”, come è chiamata nel volume, i redattori del testo suggeriscono una strategia concreta ispirata alla reciproca fiducia, all’integrazione e alla collaborazione bilaterale.

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

Caritas Bolivia attiva un piano urgente di assistenza umanitaria per le vittime delle inondazioni

 (Agenzia Fides) – Continua lo stato di emergenza in diversi distretti della Bolivia a seguito delle gravi inondazioni che hanno coinvolto il Paese nelle ultime settimane. Caritas Bolivia sta portando avanti un piano urgente di assistenza umanitaria alle vittime delle inondazioni. Le équipes di lavoratori e volontari locali della Caritas stanno distribuendo prodotti di prima necessità – in particolare viveri, medicine e vestiti – ai circa 30.000 sfollati dei distretti di Santa Cruz, La Paz, Beni, Chuquisaca, Oruro, Potosí, Cochabamba, Tarija e Pando. La seconda fase di questo piano di emergenza, che partirà quando le acque si saranno ritirate, prevede la distribuzione di semi ed attrezzature agricole in 90 comunità rurali colpite drasticamente dalle inondazioni, in maggioranza di etnia quechua, aymarás e guaranì, che risiedono in zone distanti dai maggiori nuclei abitati. Queste comunità soffrono in maniera più dolorosa le precarie condizioni di vita del mondo rurale boliviano, con indici di povertà che oscillano tra il 70 ed il 98 per cento.
Caritas Bolivia sta prestando aiuto agli sfollati all’interno di un piano nazionale coordinato dalla Difesa Civile Boliviana, alla quale appartiene. Questa nuova catastrofe – che le autorità del Paese stimano abbia colpito più di 53.000 famiglie e provocato la perdita del 60 per cento delle coltivazioni – si somma ad altre crisi simili registrate nel bacino amazzonico della Bolivia durate gli anni 2006 e 2007 e a farne le spese sono le numerose comunità indigene. Caritas Spagna, che da anni coopera con Caritas Bolivia contribuendo al suo rafforzamento istituzionale, sta sostenendo questo piano di emergenza con lo stanziamento di 100.000 euro provenienti dai suoi fondi speciali di emergenza.
Anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha sollecitato la comunità internazionale, a nome della Bolivia, a donare 18,2 milioni di dollari da destinare all’assistenza delle vittime. I fondi serviranno per assicurare viveri, acqua, alloggi, servizi sanitari ed altri beni di prima necessità, oltre a finanziare progetti agricoli, educativi e di protezione dei bambini, come ha dichiarato l’Ufficio di Aiuto Umanitario delle Nazioni Unite (OCHA). In totale, lo stanziamento prevede 30 progetti umanitari da avviare nei prossimi sei mesi da parte di otto agenzie delle Nazioni Unite e di otto Organizzazioni Non Governative (ONG).  Di fronte ai grandi disastri causati dalle intense piogge cadute nelle ultime settimane, si è anche ravvisata la possibilità di una tregua temporanea nel dibattito politico tra il governo e l’opposizione. Questa scelta nasce da una presa di coscienza generale secondo cui non si possono privilegiare interessi politici, regionali o locali, quando è necessario l’impegno di tutti per far fronte alla situazione. Le incessanti piogge, legate al fenomeno climatico de “La Niña”, dallo scorso novembre hanno causato 61 morti e provocato danni a 73.000 famiglie. Le piene e le piogge hanno provocato inoltre la distruzione di parte delle infrastrutture stradali del Paese, la morte di migliaia di capi di bestiame e la perdita di ettari di coltiva.  La seconda fase di questo piano di emergenza, che partirà quando le acque si saranno ritirate, prevede la distribuzione di semi ed attrezzature agricole in 90 comunità rurali colpite drasticamente dalle inondazioni, in maggioranza di etnia quechua, aymarás e guaranì, che risiedono in zone distanti dai maggiori nuclei abitati. Queste comunità soffrono in maniera più dolorosa le precarie condizioni di vita del mondo rurale boliviano, con indici di povertà che oscillano tra il 70 ed il 98 per cento.  Caritas Bolivia sta prestando aiuto agli sfollati all’interno di un piano nazionale coordinato dalla Difesa Civile Boliviana, alla quale appartiene. Questa nuova catastrofe – che le autorità del Paese stimano abbia colpito più di 53.000 famiglie e provocato la perdita del 60 per cento delle coltivazioni – si somma ad altre crisi simili registrate nel bacino amazzonico della Bolivia durate gli anni 2006 e 2007 e a farne le spese sono le numerose comunità indigene.

20070403_1535_bolivia.jpg
Caritas Spagna, che da anni coopera con Caritas Bolivia contribuendo al suo rafforzamento istituzionale, sta sostenendo questo piano di emergenza con lo stanziamento di 100.000 euro provenienti dai suoi fondi speciali di emergenza.
Anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha sollecitato la comunità internazionale, a nome della Bolivia, a donare 18,2 milioni di dollari da destinare all’assistenza delle vittime. I fondi serviranno per assicurare viveri, acqua, alloggi, servizi sanitari ed altri beni di prima necessità, oltre a finanziare progetti agricoli, educativi e di protezione dei bambini, come ha dichiarato l’Ufficio di Aiuto Umanitario delle Nazioni Unite (OCHA). In totale, lo stanziamento prevede 30 progetti umanitari da avviare nei prossimi sei mesi da parte di otto agenzie delle Nazioni Unite e di otto Organizzazioni Non Governative (ONG).  Di fronte ai grandi disastri causati dalle intense piogge cadute nelle ultime settimane, si è anche ravvisata la possibilità di una tregua temporanea nel dibattito politico tra il governo e l’opposizione. Questa scelta nasce da una presa di coscienza generale secondo cui non si possono privilegiare interessi politici, regionali o locali, quando è necessario l’impegno di tutti per far fronte alla situazione.  Le incessanti piogge, legate al fenomeno climatico de “La Niña”, dallo scorso novembre hanno causato 61 morti e provocato danni a 73.000 famiglie. Le piene e le piogge hanno provocato inoltre la distruzione di parte delle infrastrutture stradali del Paese, la morte di migliaia di capi di bestiame e la perdita di ettari di coltiva

Lascia un commento

Archiviato in CHIESA IN AMERICA