GMG 2011 (Corea del Sud) – Un nuovo Catechismo dei giovani in vista della Giornata Mondiale della Gioventù: è l’iniziativa della Conferenza episcopale della Corea che, con un lavoro di collaborazione tra la Commissione per la Catechesi e la Commissione per i Giovani, ha pubblicato il settimo ed ultimo volume del “Catechismo per i Giovani”, ultima opera della serie “Amare Dio e amare il prossimo”. Il nuovo Catechismo, approvato nell’ultima riunione primaverile della Conferenza episcopale, spiega il Decalogo con testi sintetici, chiari e ricorrendo anche a storie esemplari. L’opera, ideata tre anni fa, è stata terminata e presentata ieri, in vista di un evento che i giovani coreani attendono con trepidazione: la Giornata Mondiale della Gioventù 2011, in programma questo agosto a Madrid. Nei prossimi due mesi, il Catechismo verrà studiato ed approfondito nelle parrocchie e nelle associazioni del Paese. Durante la GMG di Madrid, i giovani coreani potranno leggere anche “Youcat” – il sussidio al Catechismo della Chiesa cattolica per i giovani, realizzato con la formula di domande e risposte ed èdito in diverse lingue – che la Commissione per la Catechesi provvederà a tradurre in coreano.
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GMG 2011, IN SUD COREA UN NUOVO CATECHISMO DEI GIOVANI IN VISTA DI MADRID 2011
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“YOUCAT”, IL CATECHISMO DI BENEDETTO XVI: UN PICCOLO MANUALE LITURGICO PER I RAGAZZI DELLA GMG
GIOVANI (Città del Vaticano) – Nato da un’iniziativa di Giovanni Paolo II e portato a termine dal Santo Padre Benedetto XVI, domani, nella Santa Sede, verrà presentato Youcat, lo Youth catechism, il catechismo per i ragazzi. Con una copertina gialla e in formato tascabile, si tratta di un piccolo libro di 300 pagine, realizzato per i giovani in vista della prossima Giornata mondiale della gioventù, che si terrà a Madrid dal 16 al 21 agosto 2011. Il volume, con la premessa di Benedetto XVI, è una piccola guida spirituale che risponde a tutti gli interrogativi che i ragazzi si pongono riguardo l’importanza della religione nella loro vita.Youcat contiene più di 500 domande e risposte, che sono state elaborate sotto la guida di uno dei più fidati collaboratori dell’attuale Pontefice, l’arcivescovo di Vienna, cardinale Christoph Schoenborn.Gli interrogativi sono stati formulati in maniera sintetica e con un linguaggio semplice ed accessibile ai ragazzi, ma perfettamente consoni ai principi della Chiesa cattolica. Gli argomenti sono i più vari, da quelli strettamente religiosi – come capire cosa sono il peccato o la castità – alle questioni riguardanti la vita familiare e sociale, come il divorzio, il mondo economico, l’ambiente, i media etc.
A delle domande poste in maniera così rapida seguono risposte lunghe non più di 8-10 righe o meno, con un commento di circa venti righe.Un esempio: “Se Dio conosce ogni cosa e può fare ogni cosa, perché non impedisce il male?”, con la risposta: “Dio permette il male solo per lasciarne scaturire qualcosa di migliore” ed il commento: “Il male nel mondo è un mistero oscuro e doloroso (…). La morte e la risurrezione di Cristo ci mostrano che il male non aveva la prima parola e non avrà neppure l’ultima; dal male peggiore Dio ha fatto scaturire il bene migliore, e noi crediamo che col Giudizio Universale Dio porrà fine ad ogni ingiustizia”.La domanda sull’importanza della domenica è così illustrata: “Se la domenica viene trascurata o abolita, tutti i giorni sono solo lavorativi. L’uomo, che è stato creato per la gioia, diviene così un animale da lavoro e potenzialmente asservito al consumismo”.
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Riflessione/Preghiera di questo lunedi’…..
Rinnova nella mia anima l’immagine di luce della gloria del tuo nome, grande e potente. Fa crescere il chiarore della tua grazia sulla bellezza del mio volto e sull’effigie degli occhi del mio spirito, perché sono nato dalla terra (Gen 2,7). Correggi in me, ristabilisci più fedelmente, l’immagine che riflette la tua immagine (Gen 1,26). Con una purezza luminosa, fa scomparire le mie tenebre, che sono peccatore. Invadi la mia anima con la tua luce divina, vivente, eterna, celeste, perché cresca in me la somiglianza con il Dio Trine.
Tu solo, o Cristo, sei benedetto con il Padre
per la lode del tuo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.
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UDIENZA DEL MERCOLEDI’ E CATECHESI. IL PAPA: SANT’AGOSTINO MODELLO DI CONVERSIONE CHE DURA UNA VITA
CITTA’ DEL VATICANO – L’umanità di oggi “ha bisogno di riscoprire che Dio è amore”, e su questo fondare la sua speranza, come sedici secoli fa fece Sant’Agostino, una figura alla quale Benedetto XVI si sente “molto legato”, verso la quale ha “personale devozione e riconoscenza” e che ha avuto “influenza” sulla sua vita di “sacerdote e di teologo”. Quinta ed ultima riflessione sul vescovo di Ippona da parte del Papa nei discorsi per l’udienza generale. Quella di oggi è stata divisa tra la basilica di San Pietro e l’aula Paolo VI per la grande affluenza di fedeli. Alle oltre diecimila persone presenti, Benedetto XVI in quest’ultima occasione ha voluto evidenziare di Agostino l’essere “uno dei più grandi convertiti della storia cristiana”, un uomo che ha compiuto un ”vero cammino” di conversione “che dura tutta la vita”, “un modello per ciascuno”…. (continua)
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UDIENZA DEL MERCOLEDI’. APPUNTI DI BENEDETTO SU LAICITA’ DELLO STATO E RUOLO DELLA CHIESA
di Gianluca Barile su Papanews.it
CITTA’ DEL VATICANO – I cattolici italiani debbono compiere “un deciso sforzo di conversione e di rinnovamento spirituale, per un risveglio alla fede autentica, per un recupero salutare nel rapporto con Dio e per un impegno evangelico piu’ generoso”. Lo ha chiesto Benedetto XVI nel breve discorso ai fedeli che hanno trovato posto nella Basilica di San Pietro, e che il Papa ha incontrato prima dell’Udienza Generale tenuta nell’Aula Paolo VI. Il numero dei pellegrini era così elevato, infatti, che la Prefettura della Casa Pontificia ha dovuto distribuire i partecipanti alla catechesi pubblica del Santo Padre tra i due luoghi. Tema della riflessione del Papa, “il cammino quaresimale” che rappresenta, ha aggiunto, “un’occasione favorevole” per una rinascita nella fede che deve portare ad un cambiamento di vita: “Nella consapevolezza che l’amore e’ stile di vita che contraddistingue il credente, non stancatevi – ha esortato Benedetto XVI rivolto agli italiani – di essere ovunque testimoni di carita’”.
Nella catechesi tenuta nell’Aula Paolo VI, il Papa teologo e’ poi tornato sul tema dell’impegno dei laici cristiani a costruire un mondo piu’ giusto seguendo le indicazioni del Vangelo. Lo ha fatto a partire dall’insegnamento di Sant’Agostino le cui opere, ha detto, hanno “importanza capitale non solo per la storia del cristianesimo ma per tutta la cultura occidentale”. Anche oggi, ha aggiunto, la “Citta’ di Dio”, una delle opere piu’ famose di Sant’Agostino, resta “una fonte che definisce bene cosa sia la vera laicita’ e la competenza della Chiesa”, nel rapporto tra fede e politica. Il “De civitate Dei”, ha ricordato Benedetto XVI, fu scritto nel V secolo in occasione del sacco di Roma da parte dei Goti: “Durante l’era degli Dei pagani, Roma era ‘caput mundi’ e non era pensabile che venisse espugnata dai nemici; adesso con il Dio cristiano non e’ piu’ sicura questa grande citta’, per cui il Dio dei cristiani non puo’ essere il Dio a cui affidarsi”. A questa “obiezione”, Sant’Agostino ha risposto con “una grandiosa opera, chiarendo cosa spettasse a Dio e cosa no, quale relazione dovesse esserci tra la sfera politica e la sfera della Chiesa”. Sullo sfondo dell’opera agostiniana, c’e’ “la grande rappresentazione della storia dell’umanita’”, concepita come “la storia della lotta tra due amori: l’amore di se’ fino all’indifferenza per Dio, e l’amore di Dio fino all’indifferenza di se’, alla piena liberta’ da se’ per gli altri nella luce di Dio, che – ha scandito il Pontefice – ci ama, ci accetta, trasforma e ci eleva a se stesso”. “A tanti fratelli – ha sottolineato – anche oggi piace leggere le opere di Sant’Agostino, e debbo dire che io sono uno di questi”. D’altro canto, Agostino, ha detto il Papa, ”e’ il padre della Chiesa che ha lasciato il maggior numero di opere. Alcuni degli scritti sono di importanza capitale e non solo per la formazione del cristianesimo ma per tutta la cultura occidentale”. Tra le piu’ di mille opere della produzione agostiniana, il Papa si e’ soffermato inoltre sulle ‘Confessioni’, autobiografia ”nella forma di un dialogo con Dio”, ed ha citato le ‘Retractationes’ di un Agostino ”ormai anziano che compie un’opera di revisione di tutta la sua opera scritta, lasciando cosi’ un documento letterario singolare e preziosissimo ma anche un insegnamento di sincerita’ e di umilta’ intellettuale”.
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