marzo 14, 2011 · 5:00 PM
RELIGIONE – Venerdì 18 marzo la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo emetterà la sentenza definitiva sulla questione del crocifisso nelle aule delle scuole pubbliche italiane. A comunicarlo in una nota è la stessa Corte, che nel novembre 2009 aveva accolto la richiesta di Soile Lautsi, cittadina italiana di origine finlandese, e si era espressa contro l’esposizione del crocifisso, sostenendo che la sua presenza nelle scuole statali fosse ”contraria al diritto dei genitori di educare i propri figli secondo le loro convinzioni e al diritto dei minori alla libertà di religione e di pensiero”. La Corte aveva anche condannato l’Italia a risarcire 5.000 euro alla Lautsi per danni morali.
Il governo italiano aveva presentato subito ricorso e, a sostegno dell’Italia, lo hanno presentato altri dieci Paesi: Armenia, Bulgaria, Cipro, Grecia, Lituania, Malta, Principato di Monaco, Romania, Russia e San Marino. Il ricorso è stato discusso a Strasburgo alla fine del giugno scorso, e finalmente adesso arriverà la sentenza della Corte. La questione è molto delicata, perché riguarda i temi della libertà religiosa e della libertà di educazione. Quello della libertà religiosa è poi un tema molto caldo in Europa. Alla vigilia della discussione a Strasburgo, il 16 giugno 2010, la Conferenza episcopale italiana dichiarava: “Auspichiamo che nell’esame di una questione così delicata si tenga conto dei sentimenti religiosi della popolazione e di questi valori, come pure del fatto che in tutti i Paesi europei si è affermato e si va sviluppando sempre più positivamente il diritto di libertà religiosa, di cui l’esposizione dei simboli religiosi rappresenta un’importante espressione”.
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dicembre 3, 2010 · 8:58 PM
ISRAELE – Inferno sul monte Carmelo, nel nord d’Israele, dove un gigantesco rogo divampato fra i boschi ha devastato ieri un’area di 3000 ettari, causando la morte di almeno 40 persone, il ferimento o l’intossicazione di diverse altre, lo sgombero di villaggi e kibbutz e ingenti danni materiali.
Un disastro di portata inedita per Israele, costretto a chiedere l’invio di aerei anti-incendio da Paesi stranieri – Italia, Russia, Cipro, Turchia e altri – per far fronte a una situazione rimasta fuori controllo per l’intera giornata dopo i primi allarmi del mattino e deterioratasi ancora nella notte. La strage si è consumata lungo una delle tortuose strade del Carmelo: suggestivo promontorio arricchito da una lussureggiante riserva naturale, affacciato sulla baia di Haifa e dominato da un santuario cattolico fra i più visitati della Terra Santa. Ne sono rimaste vittime decine di guardie penitenziarie che erano a bordo di un bus ribaltatosi mentre si allontanava dalla zona dopo l’evacuazione dei detenuti del vicino carcere di Damon. Il loro destino è stato orrendo: in trappola fra le lamiere, sono stati investiti dalle fiamme. I morti, malgrado le telefonate disperate e i tentativi di aiuto, sono stati alla fine almeno 40, ma si contano pure alcuni feriti gravi e altri più leggeri fra poliziotti e soccorritori. Alcuni feriti o intossicati si lamentano anche nel kibbutz di Givat Wolfson, evacuato come diversi villaggi (in maggioranza drusi) della zona, hotel e strutture carcerarie. La piccola località di Beit Oren appariva ieri sera spettrale e quasi completamente distrutta, in un panorama di case semi-carbonizzate. Mentre l’allerta si è estesa fino a Haifa (dove l’università è stata sgomberata nel pomeriggio) e danni si registrano anche in varie strutture, fattorie e almeno tre kibbutz di medie dimensioni: in uno figurano fra i residenti sei italo-israeliani, rimasti apparentemente incolumi.
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luglio 15, 2010 · 3:44 PM
ERRASANTA – E’ attesa per Natale la nascita della prima radio cristiana in Terra Santa, grazie anche alla collaborazione con la “Radio Vaticana”. L’emittente, riferisce Terrasanta.net, è stata concepita fin dal 2008 da padre Raed Abusahlia (45 anni), già cancelliere del Patriarcato latino di Gerusalemme e da alcuni anni parroco dell’insediamento palestinese di Taybeh, in Cisgiordania. Il sacerdote vuole offrire una nuova voce ai cristiani della regione e spera di poter inaugurare le trasmissioni della nuova radio la vigilia di Natale. Padre Raed ha spiegato l’8 luglio ai microfoni della “Radio Vaticana” che in Terra Santa si sente il bisogno di una voce cristiana via etere che riesca a coprire il territorio di tutta la Diocesi, che include Giordania, Israele, i Territori Palestinesi e Cipro.
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giugno 9, 2010 · 3:13 PM
CITTA’ DEL VATICANO – Un “evento storico” che “ha felicemente conseguito i suoi scopi”. Benedetto XVI ha definito con queste parole il senso e gli esiti del suo recente viaggio apostolico a Cipro. Il Papa ha parlato questa mattina alla folla che si è raccolta in Piazza San Pietro per ascoltare la sua catechesi, dedicata alle principali tappe della visita: dagli incontri ecumenici a quelli pastorali, dai preparativi per il prossimo Sinodo delle Chiese del Medio Oriente all’appello ai cristiani affinché non emigrino dalla Terra Santa, fino al ricordo della morte “improvvisa e tragica” di mons. Luigi Padovese. Dopo la Terra Santa l’anno scorso e Malta due mesi fa, Cipro.
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giugno 7, 2010 · 6:14 PM
LARNACA – Nel “ricco mosaico di popoli” che caratterizza il Mediterraneo, non “estraneo a conflitto e spargimento di sangue”, “Cipro può giocare un ruolo particolare nel promuovere il dialogo e la cooperazione”. Lo ha detto questa domenica Benedetto XVI prima di prendere congedo dall’isola al termine della sua visita apostolica di tre giorni. Nel discorso per la cerimonia tenutasi all’aeroporto internazionale di Larnaca, il Papa ha rivolto un pensiero speciale alla piccola comunità cattolica di Cipro e all’Arcivescovo ortodosso Crisostomo II, con l’auspicio che questa visita “possa essere un ulteriore passo lungo il cammino che è stato aperto prima di noi con l’abbraccio a Gerusalemme dell’allora Patriarca Atenagora ed il mio venerabile predecessore Papa Paolo VI”.
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giugno 7, 2010 · 6:02 PM
CIPRO – C’è bisogno di persone coraggiose, rispettose degli altri e moralmente rette per servire il bene comune. La seconda giornata della visita a Cipro si apre con l’appello del Papa a superare “interessi egoistici” o “pressioni di parte” per “costruire fiducia e solidi vincoli di amicizia fra individui, popoli e nazioni”. Benedetto XVI si rivolge ai politici e ai diplomatici ciprioti – incontrati sabato mattina, 5 giugno, a Nicosia – ma è chiaro il suo intento di parlare alle coscienze di tutti quelli che sono impegnati “a servire il bene degli altri nella società, a livello locale, nazionale e internazionale”. A loro il Pontefice indica in particolare l’esigenza di risolvere le controversie riconoscendo con obiettività “le ingiustizie e le recriminazioni” in vista di “una genuina riconciliazione”. Un richiamo, questo, particolarmente attuale alla luce della situazione di divisione dell’isola, alla quale Benedetto XVI accenna indirettamente quando saluta un gruppo di profughi originari del nord del Paese, presenti al successivo incontro con la comunità cattolica locale. Alla quale il Papa ripropone la strada della “fiducia” per superare incomprensioni e diffidenze, esortandola a lavorare per consolidare l’unità con gli altri cristiani e promuovere il dialogo con le diverse religioni. È questo – spiega – il “fondamento per costruire una pace durevole e un’armonia fra i popoli di diverse religioni, regioni politiche e basi culturali”.
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