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LA MADONNINA NON CESSI DI SUGGERIRE PROPOSITI DI CIELO

ROMA – «Da questa collina è tornata a vegliare sulla nostra città la maestosa statua della Madonna». Così il Santo Padre Benedetto XVI ha aperto, ieri (giovedì 24 giugno) presso il Centro Don Orione, la cerimonia per la benedizione della Madonnina di Monte Mario, la statua di oltre 9 metri di altezza che dal 1953 veglia sulla Capitale, restaurata dopo i danni subiti a causa di un temporale nella notte tra il 12 e il 13 ottobre 2009. Davanti a migliaia di persone, accorse da tutta Italia per assistere all’evento, Benedetto XVI ha ricordato come la statua rappresenti il frutto tangibile del voto popolare, promosso dagli orionini, di oltre un milione di romani espresso il 4 giugno del 1944 e raccolto dall’allora Pontefice Pio XII, «quando le ostilità e le armi facevano temere per le sorti di Roma». «Proprio in quel giorno – ha ricordato il Papa – si ebbe la pacifica liberazione della Capitale» dall’occupazione nazista.

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TERRA SANTA LIVE! – DOMENICA 20 GIUGNO POMERIGGIO GERUSALEMME: CENACOLO E GALLICANTU.

OGLIAMO LA PACE IN TERRA SANTA – CENACOLO È sulla collina occidentale di Gerusalemme conosciuta come Sion cristiano che avvenne quanto è narrato dagli evangelisti con dovizia di particolari e le tracce di quell’anagayon (parola greca usata nei Vangeli di Marco e di Luca) che indica la sala da pranzo nella parte superiore della casa dove Gesù e i suoi consumarano la cena pasquale. È in questo luogo, sul quale e attorno al quale nel corso dei secoli proprio per mantenerne viva la memoria, che furono costruite importanti chiese: la Santa Sion nel IV sec. distrutta dai persiani nel 614 e in epoca crociata una grande basilica chiamata Mater Omne Ecclesiarum (la madre di tutte le chiese). Strappato nel 1551 dai turchi ai francescani che ne furono custodi sin dal 1333 appartenne per secoli agli ottomani, poi ad una famiglia musulmana che con la dichiarazione d’indipendenza dello stato ebraico abbandonò Gerusalemme; dichiarato proprietà di assenti secondo la legislazione israeliana, dal 1948 il Cenacolo è in mano al ministero degli affari religiosi che ne regola l’accesso a turisti e pellegrini. Trasformato in moschea dai musulmani, identificato da una certa tradizione ebraica come il luogo della tomba di Davide, il Cenacolo oggi è al centro di contese e rivendicazioni sebbene da tempo circolino voci su una sua possibile restituzione alla Chiesa Cattolica.

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