VERITA’ – Di certo la competizione è ad armi impari: se le idee – e i valori – ci sono, non altrettanto si può dire degli ‘sponsor’: niente case farmaceutiche disposte a versare cospicui finanziamenti non già per campagne pro-contraccezione bensì per spiegare ai giovanissimi che amore e sesso sono due cose diverse, e che per amare non serve solo il corpo ma soprattutto la mente. Eppure nel mondo cattolico – consultori, associazioni, movimenti – cresce l’insofferenza per l’educazione sessuale che viene proposta a tappeto agli adolescenti. Come quella che fa la Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) con il suo programma «Scegli tu»: informazioni dettagliate per un sesso sicuro, con tanto di corso di educazione sessuale scaricabile da insegnanti, educatori e genitori. Cresce l’insofferenza, dunque, per una impostazione tecnica, tutta centrata sullo scansare i rischi di gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili. «Il clima è di timore, paura, fare l’amore è visto come qualcosa di rischioso da cui mettersi per tempo ai ripari, con controlli medici, pillola e preservativi», commenta Rosangela Carù, operatrice dei consultori cattolici della Lombardia e co-autrice di Amore, sesso & co. Per vivere al top la tua adolescenza (In Dialogo, 2009), dopo aver visionato il materiale della Sigo. E aggiunge: «Così si diffonde una cultura altamente pericolosa, per la quale ciascuno ha il diritto di provare tutto ciò che vuole.
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