Maggio 16, 2011 · 4:10 PM
GIOVANI (Italia) – Il progetto educativo “A scuola InForma” lancia l’allarme sulle abitudini alimentari e le attività fisiche degli adolescenti: i giovani fanno poco sport e circa il 64% passa più di tre ore al giorno davanti la televisione. L’iniziativa è stata realizzata da Modavi Onlus con il patrocinio del ministro della Gioventù e del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del consiglio dei ministri. “A scuola InForma” è rivolto a 20 mila studenti dai 13 ai 18 anni, ai loro genitori e insegnanti ed è realizzato in 5 regioni italiane dove il problema del sovrappeso risulta maggiormente diffuso: Lazio, Puglia, Calabria, Campania e Sicilia. In totale sono coinvolte 40 scuole situate in 9 capoluoghi di provincia. Obiettivo del progetto è favorire stili di vita legati ad una corretta alimentazione e alla pratica di attività sportive attraverso interventi educativi nelle scuole da parte di 18 nutrizionisti, 9 psicologi e 15 sport trainer, coordinati da 9 operatori locali. Il rischio dell’obesità, soprattutto nell’età giovanile, è causato non solo dalle cattive abitudini alimentari ma anche da uno stile di vita troppo sedentario e da una mancanza di esercizio fisico che è fondamentale per la salute. “Sono due anni e mezzo – afferma Emanuela Rampelli, dirigente del dipartimento della Gioventù della Presidenza del consiglio – che il ministro della Gioventù è impegnato sul fronte della promozione di stili di vita salutari, all’interno della piattaforma “Guadagnare Salute” realizzata in collaborazione con il ministero della Salute. Siamo lieti di patrocinare un’iniziativa quale “A scuola InForma” e ansiosi di conoscerne, a conclusione, i risultati”.
continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4972
Archiviato in NEWS & INFO, SI ALLA VITA
Con tag 15 sport trainer, 18 nutrizionisti, 9 psicologi, abitudini, attività, Calabria, campania, cattive abitudini, conclusione, conoscenza, conoscere, dipartimento, Dipartimento per le pari opportunità, Emanuela Rampelli, esercizio, esercizio fisico, eta', età giovanile, forma, genitori, giovani, gioventù, informazione, insegnanti, italia, lazio, ministro della Gioventù, news, notizia, notizie, obesità, operatori locali, Presidenza del Consiglio dei Ministri, progetto, progetto educativo, Puglia, regioni, regioni italiane, Salute, scuola, sicilia, speranza, sperare, sport, stile di vita, televisione, ultimora, vita, vita salutari, vivere
aprile 4, 2011 · 2:29 PM
SPECIALE BEATIFICAZIONE (Roma) – Ripercorrendo a ritroso le celebrazioni e le visite di Karol Wojtyla eletto Pontefice, ci si accorge di come siano state numerose: gli incontri con la gente in 301 parrocchie, senza contare le altre 16 comunità ricevute in Aula Paolo VI, e poi visite ad ospedali, carceri, comunità religiose, conventi e monasteri di clausura, università e scuole, mense per i poveri.Un’agenda ricca di impegni, non solo nella Capitale ma in tutto il mondo, a riprova dell’amore per la città e per la gente di Papa Giovanni Paolo II, il cui unico desiderio era quello di portare, ovunque, la sua presenza e diffondere la parola di Dio, specialmente alle persone sofferenti . E’ un pezzo di storia il “viaggio” del Pontefice lungo le strade dell’Urbe, che si concretizza in un insegnamento fatto di parole, sguardi, carezze, momenti di familiarità.
Il Policlinico Gemelli fu la prima tappa romana dell’itinerario missionario di Giovanni Paolo II, che visitò il vescovo Deskur, polacco come Wojtyla che si era ammalato, nelle stanze del nosocomio di via Pineta Sacchetti. Il destino ha voluto che l’ospedale – o «Vaticano numero 3», come il Papa stesso lo definì – fu il luogo dei suoi numerosi ricoveri, a cominciare da quello per l’attentato del 13 maggio 1981. Anche durante le sue degenze, il Santo Padre colse l’occasione per dimostrare la sua vicinanza ai malati ricoverati al Policlinico Gemelli. L’amore per le persone sofferenti è visibile dalle visite nei luoghi della povertà e del disagio come gli accampamenti di nomadi, le mense e i centri per disabili e pensionati.
Indimenticabile il sostegno del Papa nei confronti degli ammalati incontrati nelle corsie di tanti ospedali come il Bambino Gesù il 7 gennaio 1979 o quella al Santo Spirito il 23 dicembre 1979. Non da meno la visita ai detenuti nelle carceri come quella di Casal del Marmo il 6 gennaio 1980, Rebibbia il 27 dicembre 1983 in cui incontrò, senza rancore, il suo attentatore Alì Agca e Regina Coeli il 9 luglio 2000 in occasione del Giubileo delle carceri.Memorabili furono le molte celebrazioni fatte in occasione di ricorrenze religiose e non solo: la Messa in Coena Domini nella Basilica di San Giovanni in Laterano, all’inizio di ogni triduo pasquale; il rito della Via Crucis al Colosseo, anche negli ultimi anni di sofferenza; la Messa nella basilica di Santa Sabina all’Aventino per il rito delle Ceneri; gli incontri con i giovani romani nei giovedì precedenti la Domenica delle Palme; la Messa e la processione del Corpus Domini, con il ripristino della tradizione al giovedì ed una grande partecipazione di fedeli; le visite al Seminario Maggiore in occasione della festa della Madonna della Fiducia, concluse dalla cena informale con gli alunni; la Messa per i defunti al cimitero del Verano; l’atto di venerazione all’Immacolata in piazza di Spagna, conclusasi con l’ultima visita romana l’8 dicembre 2004, il «Te Deum» di ringraziamento di fine anno celebrato per molti anni nella Chiesa del Gesù e poi a Sant’Ignazio di Loyola e, infine, la celebrazione alla Basilica di San Paolo fuori le Mura a conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4635
Archiviato in BEATIFICAZIONE GIOVANNI PAOLO II, GIOVANNI PAOLO II, NEWS & INFO, SI ALLA VITA
Con tag amare, ammalati, amore, attenzione, aula paolo VI, Bambino Gesù, Basilica di San Paolo, Capitale, carceri, carezze, casal del marmo, celebrare, celebrazione, cimitero, Coena Domini, comunità religiose, conclusione, conventi, definire, desiderare, desiderio, dio, disabili, famiglia, familiarità, fedeli, FEDELTA', fuori le Mura, Giovanni in Laterano, GIOVANNI PAOLO II, impegni, impegno, incontrare, incontro, informazione, italia, Karol Wojtyła, Loyola, mense per i poveri, Messa in Coena Domini, momenti di familiarità, monasteri, monasteri di clausura, mondo, news, nomadi, notizia, notizie, occasione, ospedale, ospedali, papa, parola, parole, parole di Dio, pensionati, piazza di spagna, pontefice, poveri, povertà, presenza, processione, rancore, Rebibbia, rito delle Ceneri, roma, San Giovanni in Laterano, Sant’Ignazio, Sant’Ignazio di Loyola, santo padre, Santo Spirito, scuole, sguardi, sofferenza, sostegno, sostenere, SPECIALE BEATIFICAZIONE, speranza, sperare, TRADIZIONE, ultimora, università, Urbe, vaticano, venerazione, Verano, viaggiare, visitare, visite, vita, vivere, Wojtyla
gennaio 13, 2011 · 4:46 PM
CITTA’ DEL VATICANO – Preghiamo perché “i cristiani possano raggiungere la piena unità”. E’ l’intenzione di preghiera missionaria di Benedetto XVI per il mese di gennaio. Un tema, questo, sul quale il Papa si è soffermato più volte e che sarà al centro della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, in programma dal 18 al 25 gennaio prossimi.
L’unità dei cristiani rende più credibile ed efficace l’annuncio del Vangelo ed è il dono che i cristiani desiderano per far risplendere nella storia le parole pronunciate da Gesù alla vigilia della sua morte: “Che siano una sola cosa… perché il mondo creda”. Si tratta di un compito arduo ma entusiasmante, come ha ricordato Benedetto XVI il 25 gennaio del 2010 a conclusione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: “Non mancano, purtroppo, questioni che ci separano gli uni dagli altri e che speriamo possano essere superate attraverso la preghiera e il dialogo, ma c’è un contenuto centrale del messaggio di Cristo che possiamo annunciare assieme: la paternità di Dio, la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte con la sua croce e risurrezione, la fiducia nell’azione trasformatrice dello Spirito”. Nella preghiera le comunità cristiane si pongono insieme di fronte al Signore prendendo coscienza delle contraddizioni generate dalla divisione. I cristiani – ha auspicato il Santo Padre all’udienza generale del 23 gennaio 2008 – testimonino la loro unità in un mondo che “soffre per l’assenza di Dio”: “Il mondo soffre per l’assenza di Dio, per l’inaccessibilità di Dio, ha desiderio di conoscere il volto di Dio. Ma come potrebbero e possono, gli uomini di oggi, conoscere questo volto di Dio nel volto di Gesù Cristo se noi cristiani siamo divisi, se uno insegna contro l’altro, se uno sta contro l’altro? Solo nell’unità possiamo mostrare realmente a questo mondo – che ne ha bisogno – il volto di Dio, il volto di Cristo”. Le prove e le difficoltà spingono i discepoli di Cristo ad esercitare la pazienza e la perseveranza, a crescere nella carità fraterna. I cristiani – ha affermato il Santo Padre all’Angelus del 22 gennaio 2006, nella settimana di preghiera per l’unità – non si stanchino mai di invocare il dono della piena comunione: “Se lo facciamo con fede, possiamo essere certi che la nostra richiesta sarà esaudita. Non sappiamo come, né quando, perché non spetta a noi conoscerlo, ma non dobbiamo dubitare che un giorno saremo ‘una cosa sola’, come Gesù e il Padre sono uniti nello Spirito”.
continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4178
Archiviato in BENEDETTO XVI, NEWS & INFO
Con tag angelus, assenza di Dio, azione, BENEDETTO XVI, carità, carità fraterna, comunità, comunità cristiane, conclusione, contraddizioni generate, cristiani, cristo, desiderio di conoscere il volto di Dio, dialogo, dio, divisione, dubitare, fiducia, gesu, il volto di Cristo, informare, informazione, l’assenza, morire, morte, news, notizia, notizie, padre, paermità di Dio, pazienza, perseveranza, piena comunione, pregare, preghiera, preghiera missionaria, preghiere, santo padre, settimana di preghiera, Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, spirito, Spirito Santo, trasformare, ultimora, unità, uomini di oggi, vangelo, vittoria di cristo, volto di Dio
novembre 30, 2010 · 3:49 PM
ROMA – Le rivelazioni storiche più recenti confermano la posizione espressa nel suo ultimo libro da Papa Benedetto XVI su Pio XII e il suo sostegno agli ebrei perseguitati.
Nella sua conversazione con il giornalista Peter Seewald, raccolta nel libro “Luce del mondo”, il Pontefice sostiene di aver ordinato, per l’iter di beatificazione di Papa Eugenio Pacelli, un’indagine che potesse confermare “tutto il positivo” e smentire “il negativo” addotto nei suoi confronti. Il 17 novembre, il Papa ha ricevuto il fondatore della “Pave the Way Foundation” (PTWF), Gary Krupp, ebreo, che gli ha consegnato nuove rivelazioni storiche a conferma di questa posizione. In alcune dichiarazioni a ZENIT, Krupp ha affermato che “il libro e i documenti presentati al Papa derivano dagli sforzi della Fondazione per chiarire, e inserire pubblicamente sul suo sito web (www.ptwf.org), documenti originali e testimonianze oculari per incoraggiare lo studio da parte della comunità storica internazionale”. “Si spera che diffondendo questo materiale sul sito web – ha aggiunto –, la controversia che dura da 46 anni sul pontificato di Papa Pio XII possa essere risolta. Finora la PTWF ha inserito oltre 40.000 pagine di documenti, articoli e interviste a testimoni oculari, materiale originale, relativo a questo periodo storico”. Krupp ha presentato al Papa il libro della PTWF “Papa Pio XII e la II Guerra Mondiale. La Verità Documentata”, che è stato appena pubblicato in ebraico. Il testo, di agevole lettura, contiene numerosi documenti, articoli e interviste notevoli che permettono al lettore di giungere a una conclusione su quel periodo controverso. E’ il primo libro scritto in ebraico su Papa Pio XII basato su documenti originali piuttosto che su teorie speculative e discutibili. Krupp ha anche presentato al Papa una serie di testimonianze autenticate degli sforzi personali di Papa Pacelli per salvare la vita agli ebrei.
continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3887
Archiviato in NEWS & INFO
Con tag beatificazione, BENEDETTO XVI, comunità, conclusione, controvento, documenti, ebrei, fondatore, Gueraa Mondiale, informare, informazioni, intervistare, interviste, libro, libro scritto, luce del mondo, materiale, mondo, news, notizia, notizie, Papa Pacelli, Pave the Way Foundation, periodo, Peter Seewald, PIO XII, pontefice, posizione, posizione espressa, PTWF, pubblicità, rivelazioni storiche, sostegno, speranza, sperare, testo, verita, vita
novembre 18, 2010 · 4:22 PM
EUTANASIA – Sappiamo bene che criticare un “mostro sacro” è una partita a perdere, ma si potrà pure dissentire con Roberto Saviano senza passare per camorristi, fascisti o disfattisti. Se un intellettuale, nel caso uno scrittore coraggioso, vuole vestire i panni del maître à penser televisivo, del faro che illumina le coscienze, sa di dover fare i conti non solo con il mezzo, ma anche con i telespettatori. Milioni di persone diverse, ognuna con una sensibilità propria eppure tutte con un mondo di valori di riferimento dall’inevitabile base comune: la vita e la morte non tollerano giochi di parole ed esercizi concettuali spericolati e irrispettosi.
E qui ci permettiamo di inserire il rammarico: argomentare contro le mafie di ogni colore è un grande merito civile che unisce il Paese, tirare conclusioni politiche è un esercizio di libertà (e chi lo compie dovrebbe sapere di poter essere chiamato a renderne conto), ma schierarsi a favore del suicidio assistito e dell’eutanasia è un azzardo che come minimo squassa le coscienze e divide il popolo. Noi sappiamo solo in parte – per quel po’ che ci hanno fatto sapere – che cosa hanno pensato e patito le migliaia di donne e uomini in carne e ossa che tutti i giorni accudiscono in famiglia un malato terminale o un grave disabile senza risparmio di energie, sentimenti e risorse finanziarie, nel sentirsi dire con la forza della parola televisiva che quella vita lì, proprio quella, non è degna di essere vissuta. Lunedì sera, a “Vieni via con me”, è andata in scena una pagina sconcertante di quella «dittatura dei sentimenti» che sembra ormai voler legittimare ogni tragitto individuale e anche ogni scelta estrema, fuori da un contesto comunitario, al di là del sentire comune, persino oltre i confini della razionalità umana. Ragione umana che viene invocata per opporsi alle mafie, ma non viene messa in campo se è in gioco la vita di un essere umano nella condizione di massima fragilità. Saviano, con la sua performance, si è reso colpevole del più grave degli addebiti che si possano avanzare nei confronti di un cultore della laicità: ha eliminato con un tratto di penna la cultura del dubbio. Secoli di severa laicità, di continuo sbattuta in faccia ai credenti, bruciati in pochi minuti. Così Saviano ha mostrato all’improvviso il volto del moderno giacobino che oscura la ragione: «Quella di Piergiorgio Welby non era più vita».
continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3803
Archiviato in NEWS & INFO, SI ALLA VITA
Con tag amicizia, amore, cammoristi, civiltà, colpevolezza, compiere, conclusione, confronto culturale, conoscienza, coraggio, credenti, credere, cultura, culture, difetti, dubbio, energia, energie, espressione, estremità, forza, fragilità, grave disabile, informazione, intelletuale, leicità, malattia, mondo, morte, mostro sacro, news, notizia, notizie, pagina, parlare, parola, parole, Piergiorgio Welby, popolo, razionalità umana, risparmio, risparmio di energie, Roberto Saviano, scrittore, scrittore coraggioso, sensibilita', speranza, sperare, suicidio, telespettatori, ultimora, umanità, valori, vita, vitaa, vivere
ottobre 25, 2010 · 3:13 PM
SINODO PER IL MEDIO ORIENTE – Torniamo in Medio Oriente con coraggio e fiducia per testimoniare la fede nelle nostre terre: è quanto afferma mons. Béchara Raï, vescovo di Jbeil dei Maroniti in Libano, che ai nostri microfoni traccia un bilancio del Sinodo appena concluso. Ieri mattina il Papa ha presieduto nella Basilica di San Pietro la solenne celebrazione al termine dell’assemblea speciale per il Medio Oriente, invitando i cristiani di questa regione a farsi portatori della Buona Novella dell’amore di Dio per l’uomo. Ascoltiamo mons. Béchara Raï:
R. – Noi torniamo, come bilancio personale e collettivo, con molta fiducia, con molto coraggio. Non parliamo più di minoranza di cristiani in Medio Oriente: parliamo piuttosto di una parte della Chiesa universale che si trova in Medio Oriente, a nome di tutta la Chiesa universale, quindi forti nella consapevolezza di essere sostenuti dalla Chiesa universale, e siamo lì, attingiamo la nostra forza dalla Chiesa e testimoniamo la nostra fede. Il numero non conta più. Quindi, con coraggio, con molta speranza, con molte idee, con molte iniziative noi torniamo a lavorare nelle nostre diocesi e parrocchie, con i nostri concittadini musulmani o con i nostri connazionali nella Terra Santa, o in Iran o anche in Turchia.
continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3660
Archiviato in NEWS & INFO, SI ALLA VITA
Con tag Amore di Dio, Basilicxa, bilancio collettivo, bilancio personale, Buona Novella, Capitale, chiesa, chiesa universale, conclusione, connazionali, consapevolezza, coraggio, fede, fedeli, FEDELTA', fiducia, forza, idee, informare, informazione, iniziative, italia, Jbeil dei Maroniti, libano, medio oriente, musulmani, news, notizia, notizie, opere, parlare, regione, roma, San Pietro, sinodo, sofferenza, terra santa, testimonianza, Turchia, ultimora
ottobre 18, 2010 · 1:00 PM
CITTA’ DEL VATICANO – Il sacerdote sia sempre “il messaggero di Dio tra gli uomini”: è quanto scrive Benedetto XVI in una lettera ai seminaristi, inviata nell’ambito della conclusione dell’Anno Sacerdotale. Il Papa ricorda la sua esperienza personale di seminarista, nella Germania appena uscita dalla tragedia del nazismo. Inoltre, torna ad esprimere dolore per la piaga degli abusi sessuali nella Chiesa. Un fenomeno distruttivo e riprovevole, ha avvertito, che non può tuttavia screditare la missione sacerdotale. Dal cuore del Papa al cuore dei seminaristi. Benedetto XVI si rivolge con stile personale ai giovani che aspirano a diventare sacerdoti. Ricorda che, nel dicembre 1944, quando fu chiamato al servizio militare, affermò di voler diventare sacerdote. Gli fu risposto che nella “nuova Germania” nazista non ci sarebbe stato più bisogno dei sacerdoti. Ma, scrive, “sapevo” che “dopo le enormi devastazioni portate da quella follia sul Paese ci sarebbe stato più che mai bisogno di sacerdoti”. Ora, è tutto diverso. Eppure, scrive il Papa, anche oggi “molti pensano che il sacerdozio cattolico non sia una ‘professione’ per il futuro, ma che appartenga al passato”. Non è così. Gli uomini, infatti, “avranno sempre bisogno di Dio, anche nell’epoca del dominio tecnico del mondo e della globalizzazione: del Dio che ci si è mostrato in Gesù Cristo e che ci raduna nella Chiesa universale”. E aggiunge: “Dove l’uomo non percepisce più Dio, la vita diventa vuota; tutto è insufficiente”. E l’uomo, constata con amarezza, “cerca poi rifugio nell’ebbrezza e nella violenza dalla quale proprio la gioventù viene sempre minacciata”. Ecco perché, sottolinea, chi vuole diventare sacerdote “deve essere soprattutto un ‘uomo di Dio’’”. Un Dio, scrive, che per noi “non è un’ipotesi distante, non è uno sconosciuto che si è ritirato dopo il ‘big bang’”. Per questo, è la sua esortazione, “la cosa più importante nel cammino verso il sacerdozio e durante tutta la vita sacerdotale è il rapporto personale con Dio in Gesù Cristo”. Il sacerdote, avverte, “non è l’amministratore di una qualsiasi associazione, di cui cerca di mantenere e aumentare il numero dei membri”. È, invece, “il messaggero di Dio tra gli uomini. Vuole condurre a Dio e così far crescere anche la vera comunione degli uomini tra di loro”. Ecco perché, scrive il Papa ai seminaristi, “è tanto importante che impariate a vivere in contatto costante con Dio”.
continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3617
Archiviato in BENEDETTO XVI, NEWS & INFO
Con tag aggiungere, aiutare, aiuto, ambito, amministratore, amministrazione, Anno Sacerdotale, Associazione, BENEDETTO XVI, bisogno, cercare, chiesa, chiesa universale, chiese, conclusione, contatto, cuore, devastare, devastazioni, dio, diventare sacerdoti, diversità, enormi, epoca, esortare, futuro, germania, Gesù Cristo, gesu, giovani, gioventù, globalizzare, informare, informazione, ipotesi, messaggiero, missione, mondo, nazismo, news, notizia, notizie, papa, professione, ricordare, sacerdote, sacerdoti, sacerdozio, scrivere, seminari, seminaristi, tecnico, ultimora, uomini, vita, vivere
novembre 13, 2009 · 6:44 PM
ROMA – La Camera dei deputati italiana ha voluto celebrare ieri il settimo anniversario della storica visita di Giovanni Paolo II al parlamento del Paese, avvenuta il 14 novembre 2002. Su invito del presidente della Camera, Gianfranco Fini – con il quale si è anche intrattenuto a colloquio privato per mezz’ora – il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha offerto un ricordo di quella giornata, toccando molti dei temi sociali ed etici allora affrontati da Papa Wojtyla: dalla difesa della vita alla libertà di istruzione, dalla tutela della famiglia al principio della laicità dello Stato. “Testimone nella sofferenza, amante della verità, educatore dei giovani”, ma soprattutto “un uomo di preghiera”, perché ogni gesto col quale ha guidato la Chiesa per oltre 25 anni scaturiva da un intimo rapporto con Dio. Il cardinale Tarcisio Bertone ha ricordato così Giovanni Paolo II, e di ognuno dei tratti messi in risalto ha offerto un ricordo ai parlamentari italiani, che ieri sera si sono dati appuntamento nella Sala della Lupa per commemorare il primo intervento della storia di un Pontefice nell’Aula di Montecitorio. Quei “lenti passi” con i quali il 14 novembre del 2002 Giovanni Paolo II raggiunse lo scranno più alto della Camera hanno offerto al segretario di Stato il primo spunto per ribadire il principio per cui, secondo le parole di Papa Wojtyla, “le leggi dello Stato” non devono ledere “in nessun modo il diritto alla vita”, ma piuttosto tutelarla, sia che la vita “sia embrionale o morente”. Quindi, parlando del rapporto tra Chiesa e istituzioni civili, il cardinale Bertone ha sottolineato il rischio di deriva di una democrazia quando essa si allei con il relativismo etico. Un concetto col quale, sette anni fa, Giovanni Paolo II suscitò un apprezzamento corale: “Infatti, se non esiste nessuna verità ultima che guidi e orienti l’azione politica, annotavo in un’altra Lettera enciclica, la Centesimus annus, ‘le idee e le convinzioni possono essere facilmente strumentalizzate per fini di potere. Una democrazia senza valori si converte facilmente in un totalitarismo aperto oppure subdolo, come dimostra la storia’”.
continua su
http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2967
Archiviato in NEWS & INFO
Con tag amante della verità, anniversario, apppuntamento, apprezzamento corale, Aula di Montecitorio, auspicio finale, azione politica, Camera dei deputati italiana, clima di libertà, comportamenti sociali, conclusione, crocifisso, democrazia, dio, educatore dei giovani, embrionale, famiglia, futuro, gianfranco fini, GIOVANNI PAOLO II, gmg, idee, informazione, italia, laicità dello Stato, Lettera Enciclica, libertà di istruzione, luminosa tradizione, mondo, mondo intero, Nazione italiana, news, notizia, notizie, paesi europei, Papa Wojtyla, parlamentari italiani, principio, qualità, raggiungere, ricordo, ruolo, Sala della Lupa, servizio al prossimo, sforzi, speranza, spiritualità, stato, storia, storica visita, strumentalizzare, tarcisio bertone, temi sociali, ultimora, umanità, unione, uomo di preghiera, valori, verita, vita, vivere
settembre 16, 2009 · 6:30 PM
ITTA’ DEL VATICANO – “Pastori santi”, di questo ha bisogno il popolo cristiano: lo ha sottolineato stamane il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, nell’omelia della Messa celebrata nella Basilica di San Pietro per i partecipanti al Convegno dei presuli ordinati negli ultimi dodici mesi, aperto ieri pomeriggio a Roma nell’Istituto “Regina Apostolorum”, organizzato dalla Congregazione per i vescovi. Fedeltà, prudenza, bontà, sono queste le caratteristiche del servizio episcopale, che il Papa aveva messo in luce sabato scorso nell’omelia per l’ordinazione di cinque vescovi e che oggi il cardinale Bertone ha voluto approfondire durante la celebrazione eucaristica per il Convegno, che vede riuniti a Roma fino a martedì prossimo 115 presuli di tutto il mondo, “una iniziativa di grande utilità spirituale e pastorale”, come ha osservato il porporato, portando anzitutto ai partecipanti il saluto e l’incoraggiamento di Benedetto XVI.
continua su
http://www.papaboys.it
Archiviato in NEWS & INFO
Con tag Add new tag, BENEDETTO XVI, cardinale bertone, cerimonia, conclusione, convegno, creare, creazione, dio, eccellenza, fede, FEDELTA', incoraggiamento, informazione, iniziativ, mondo, news, notizia, notizie, omelia, popolo, programmi, riunione, San Giovanni Crisostomo, santi, spirito, Stato Vaticano, tempo, trasformazione, ultimora, umanità, vita
giugno 30, 2009 · 9:07 am
CITTA’ DEL VATICANO – A conclusione dell’Anno Paolino, Benedetto XVI traccia un bilancio di questo anno dedicato alla riscoperta dell’apostolo Paolo e all’Angelus di oggi lo addita come modello anche per l’Anno Sacerdotale appena iniziato. L’Anno Paolino, voluto dal Papa a ricordo del 2 mila anni dalla nascita dell’apostolo di Tarso, “è stato un vero tempo di grazia in cui, mediante i pellegrinaggi, le catechesi, numerose pubblicazioni e diverse iniziative, la figura di San Paolo è stata riproposta in tutta la Chiesa e il suo vibrante messaggio ha ravvivato ovunque, nelle comunità cristiane, la passione per Cristo e per il Vangelo”.
continua su
http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2748
Archiviato in BENEDETTO XVI, NEWS & INFO
Con tag addita, amici, amore, amore indiviso, amore per Cristo, angelus, anno paolino, Anno Sacerdotale, apostoli, BENEDETTO XVI, benedizione, bilancio, catechesi, chiesa, città del vaticano, comunità, comunità cristiane, conclusione, condizione umana, consacrazione, consapevolezza, cristo, cuore, dio, diverse iniziative, elaborazione, fede, fedeli, FEDELTA', fragilità, gesu, informazione, innaugurazione, madonna, Maria Vianney, martirio, messaggio, ministero, mondo, news, notizie, notozia, papa ratzinger, passione, pellegrinaggi, pontefice, ricord, Sacro Cuore di Gesù, salvezza, san paolo, santità, Santo Curato, solennità, tempo di grazia, teologia pastorale, testimonianza, testimonianza evangelica, ultimora, vangelo, Vergine Maria
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.