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URUGUAY, FINO AL 21 MAGGIO A MONTEVIDEO LA XXXIII ASSEMBLEA ORDINARIA DEL CELAM

ESTERI (Montevideo, URUGUAY) – Fino al 21 maggio, a Montevideo (Uruguay), si terrà la XXXIII Assemblea Ordinaria del Celam (Consiglio Episcopale Latinoamericano). L’incontro riunisce 75 partecipanti, dei quali 6 Cardinali e 50 Vescovi delle 22 Conferenze Episcopali di America Latina e dei Caraibi. L’Assemblea Ordinaria si celebra, secondo gli statuti, ogni due anni. Nel 2009 l’Assemblea si è svolta a Managua, in Nicaragua.

L’Assemblea di quest’anno è anche elettiva in quanto, oltre ad esaminare la gestione del quadriennio 2007-2011, procederà all’elezione della nuova presidenza del Celam per il periodo 2011-2015. La nota inviata all’Agenzia Fides ricorda che, ai fini delle nomine, sono consultate le Conferenze Episcopali che devono presentare alcuni candidati per questi ruoli pastorali. Si tratta di un servizio alla Chiesa in America Latina, in cui la creatività, la disponibilità e l’iniziativa devono essere dominanti.

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LOTTA AGLI ABUSI, LA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE DETTA LE NORME DA SEGUIRE

MINORI (Roma) – È stata resa nota a mezzogiorno di oggi la Lettera circolare inviata dalla Congregazione per la dottrina della fede alle conferenze episcopali di tutto il mondo contenente le linee guida per affrontare i casi di abuso sessuale sui minori. Entro un anno le conferenze episcopali dovranno aver preparato le loro norme, accogliendo le linee guida vaticane e armonizzandole con le situazioni e le legislazioni civili dei rispettivi Paesi. In pratica, la lettera, riprende, spiega e contestualizza meglio le nuove norme che messe in atto dopo gli aggiornamenti del luglio 2010. Un punto fondamentale è la cooperazione con le autorità civili:

«L’abuso sessuale di minori non è solo un delitto canonico, ma anche un crimine perseguito dall’autorità civile. Sebbene i rapporti con le autorità civili differiscano nei diversi paesi, tuttavia è importante cooperare con esse nell’ambito delle rispettive competenze. In particolare, va sempre dato seguito alle prescrizioni delle leggi civili per quanto riguarda il deferimento dei crimini alle autorità preposte, senza pregiudicare il foro interno sacramentale. Naturalmente, questa collaborazione non riguarda solo i casi di abusi commessi dai chierici, ma riguarda anche quei casi di abuso che coinvolgono il personale religioso o laico che opera nelle strutture ecclesiastiche».

Inoltre, le Linee guida delle conferenze episcopali «devono tener conto della legislazione del Paese della Conferenza, in particolare per quanto attiene all’eventuale obbligo di avvisare le autorità civili».
Il Vaticano esorta dunque la collaborazione con l’autorità civile (è importante cooperare), ma non obbliga i vescovi a denunciare per primi il prete sospettato di abusi all’autorità civile, a meno che la legge del Paese non preveda quest’obbligo. La prassi generale, in questi ultimi anni, è stata quella di invitare le vittime a sporgere denuncia. Una parte importante della lettera riguarda le vittime e l’attenzione che va loro data. Per decenni sono state considerate come «nemiche» del buon nome della Chiesa, spesso respinte, invece che accolte, ascoltate, aiutate. Ecco che cosa si legge nella lettera a questo proposito, citando l’esempio di Benedetto XVI che ha sempre testimoniato concretamente questa vicinanza alle vittime:

«La Chiesa, nella persona del Vescovo o di un suo delegato, deve mostrarsi pronta ad ascoltare le vittime ed i loro familiari e ad impegnarsi per la loro assistenza spirituale e psicologica. Nel corso dei suoi viaggi apostolici, il Santo Padre Benedetto XVI ha dato un
esempio particolarmente importante con la sua disponibilità ad incontrare ed ascoltare le vittime di abuso sessuale. In occasione di questi incontri, il Santo Padre ha voluto rivolgersi alle vittime con parole di compassione e di sostegno, come quelle contenute nella sua Lettera Pastorale ai Cattolici d’Irlanda (n.6): “Avete sofferto tremendamente e io ne sono veramente dispiaciuto. So che nulla può cancellare il male che avete sopportato. È stata tradita la vostra fiducia, e la vostra dignità è stata violata.”». Inoltre, si afferma: «La persona che denuncia il delitto deve essere trattata con rispetto. Nei casi in cui l’abuso sessuale sia collegato con un altro delitto contro la dignità del sacramento della Penitenza, il denunciante ha diritto di esigere che il suo nome non sia comunicato al sacerdote denunciato». E «le autorità ecclesiastiche si impegnino ad offrire assistenza spirituale e psicologica alle vittime».

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TERRA SANTA: RECORD DI PELLEGRINI NELLA PRIMA METÀ DEL 2010. ECCO IL VIDEO DEI PAPABOYS

GERUSALEMME – Record assoluto di pellegrinaggi in Terra santa. Nella prima metà del 2010 sono state più di un milione le persone che hanno visitato i luoghi sacri di Israele, Palestina e Giordania. Nel solo mese di giugno, sono stati registrati 259mila pellegrini, il 24% in più rispetto al 2009. Lo rivela il social network protestante Travelujah, secondo cui i turisti in Israele nella prima parte del 2010 sono stati 1,6 milioni, il 39% in più rispetto al 2009, di cui due terzi sono cristiani in pellegrinaggio. “Confermo il dato e prevediamo un ulteriore aumento nei prossimi mesi” ha detto all’agenzia AsiaNews padre Pierbattista Pizzaballa, frate francescano Custode di Terra Santa. “C’è un ritorno di interesse per la Terra Santa. L’incremento è dovuto ai pellegrini provenienti dall’Asia, in particolare dall’India”. “Questo dato significa molto per le famiglie e le comunità cristiane” continua. “Uno dei problemi più gravi per noi è la mancanza di lavoro e sono tanti i cristiani che operano nell’ambito del turismo. L’aumento dei pellegrini sta portando lavoro. A Betlemme, ad esempio, sono in costruzione cinque nuovi alberghi”. Questo significa molto anche per la Chiesa in Terra Santa: “Oggi i pellegrini non visitano solamente i luoghi sacri. Vogliono conoscere le comunità cristiane, che qui sono fragili e deboli, ma che così hanno l’occasione di intrattenere rapporti e instaurare relazioni che le rafforzano”. Secondo padre Pizzaballa sono diversi i motivi che hanno portato a un aumento dei pellegrinaggi: “Io non sono un profeta, però è da molto che non si parla più di attentati e violenze in Israele. Inoltre, sono stati molto importanti la visita del Papa e gli incoraggiamenti delle conferenze episcopali, che hanno incentivato le visite. Infine, alcune misure prese dal governo hanno fatto sì che i costi siano più contenuti e i viaggi accessibili nonostante la crisi economica”.

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VESCOVI D’EUROPA E USA IN MISSIONE DI PACE A TERRA SANTA VISITERANNO BETLEMME E GERUSALEMME

 

 

 

 

 

LONDRA – Dal 10 al 15 gennaio si svolgerà la tradizionale visita in Terra Santa dei Vescovi del coordinamento delle Conferenze Episcopali di Usa e Europa a sostegno della Chiesa cattolica e dei cristiani in Terra Santa. Le comunità cristiane di Terra Santa rappresentano il legame fisico tra il mondo attuale e quello dei tempi della predicazione di Gesù Cristo. Esse sono le ‘pietre viventi’ della nostra fede”, spiega in un comunicato monsignor Patrick Kelly, Arcivescovo di Liverpool e Vicepresidente della Conferenza Episcopale dei Vescovi cattolici d’Inghilterra e del Galles, responsabile della riunione del Comitato di coordinamento.

“Monsignor Kelly ha rinnovato l’appello “per la fine immediata di ogni violenza a Gaza”. Il conflitto ha radici profonde ma bisogna adoperarsi per fermare il conflitto che blocca ogni aiuto umanitario – ha detto l’Arcivescovo -. Urge una leadership saggia e coraggiosa che possa raggiungere la pace e relegare la violenza al passato. Non bisogna restare in silenzio davanti all’ingiustizia ma proclamare la riconciliazione. E’ questo lo scopo della nostra visita in Terra Santa”.

Il programma dei lavori, che avranno base a Betlemme, prevede incontri con il Nunzio apostolico, l’Arcivescovo Antonio Franco, con il Patriarca latino di Gerusalemme, Sua Beatitudine Fouad Twal e con i leader religiosi delle denominazioni cristiane presenti in Terra Santa. In agenda anche visite al Presidente israeliano Shimon Peres e a quello palestinese Abu Mazen. La delegazione è composta da Vescovi di Canada, Inghilterra, Francia, Germania, Spagna, Svizzera ed Usa. Con loro anche rappresentanti del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE) e della Commissione degli Episcopati della Comunità Europea (Comece), della Caritas Internationalis, del Catholic Relief service (Cáritas USA), di Pax Christi International, dei Cavalieri del Santo Sepolcro, delle Pontificie Opere Missionarie, di Radio Vaticana e della Fondazione ecumenica cristiana per la Terra Santa. Le annuali riunioni a gennaio in Terra Santa dei Vescovi cattolici sono iniziate a partire dal 1998 e hanno finora fornito un significativo contributo alle necessità delle poche migliaia di cattolici che tuttora risiedono nella regione palestinese.

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La Federazione delle Conferenze episcopali in Asia denuncia le difficoltà per le scuole cattoliche nel continente

Difficoltà per le scuole cattoliche in alcuni Paesi asiatici. È quanto affermato da vari partecipanti all’incontro promosso in Thailandia dall’Ufficio per l’educazione e la formazione religiose della Federazione delle Conferenze episcopali in Asia, sul tema “Eucarestia ed Educazione”. Il direttore dell’Ufficio catechistico nazionale della Malaysia, Steven Selvaraju, ha dichiarato all’agenzia UcaNews: “Le scuole cattoliche hanno ottenuto il rispetto della gente e hanno aiutato a formare molti malesi, tra cui i principali leader. Tuttavia, dagli Anni ’70 la situazione è cambiata a causa della costante islamizzazione del Paese”, nelle cui scuole cattoliche – ha aggiunto – è “ormai quasi impossibile” che venga fornita una “qualche forma di educazione religiosa o perfino che si celebri la liturgia eucaristica”. Due studenti del Myanmar hanno aggiunto che, fatta eccezione per alcune scuole materne gestite da Congregazioni religiose, il governo ha vietato alla Chiesa cattolica di aprire nuove scuole nel Paese. Cenni di apprezzamento sono stati espressi, invece, dal vescovo di My Tho mons. Paul Bùi Van Doc, che ha affermato di essere felice per il fatto che il governo in Vietnam consenta alla Chiesa di aprire asili.

Fonte Radio Vaticana.

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Al Teatro Masciari di Catanzaro la scrittrice Alessandra Borghese premiata dalle Conferenze Episcopali della Calabria

‘Nella Memoria di Giovanni Paolo II’ è il tema della quarta edizione della manifestazione in ricordo del Pontefice Polacco organizzata per il 23 Aprile 2008 presso il Teatro Masciari di Catanzaro, con il Patrocinio della Conferenza Episcopale Calabrese, che vedrà presenti sia di persona sia collegati in video numerose personalità del mondo della cultura, delle Istituzioni e della Chiesa. L’indimenticabile Pontefice rivivrà nei cuori dei presenti (già si annuncia il tutto esaurito ndr) attraverso testimonianze di molti collaboratori e stretti amici, tra i quali il Cardinale Re, Prefetto della Congregazione dei Vescovi. Nel corso della serata, condotta dal giovane Domenico Gareri , con la collaborazione del vaticanista Piero Schiavazzi e della giornalista del Tg1 Maria Barresi, saranno realizzati dei collegamenti e trasmessi dei contributi video con il postulatore della causa di Beatificazione di Giovanni Paolo II Mons. Oder e con il direttore del Tg1 Gianni Riotta. Nomi di spicco anche tra i premiati, tra i quali la Principessa Alessandra Borghese , il cui nome è associato sia al Pontificato di Giovanni Paolo II, ma anche quello di Benedetto XVI – ‘Per la competenza, l’energia e la professionalità di giornalista e scrittrice – si legge in una nota dell’organizzazione a cui ha fornito il Patrocinio anche la Fondazione Vaticana Kepha e l’Associazione Nazionale Papaboys – che hanno contraddistinto il servizio alla moderna evangelizzazione attraverso i media, – Alessandra Borghese , testimone della fede nel 21° secolo, riceverà il riconoscimento realizzato dal maestro Gerardo Sacco, appositamente per l’appuntamento. Quello di Catanzaro sarà un evento con il cuore particolarmente rivolto al sociale con la partecipazione dei ragazzi della scuola di spettacolo per diversamente abili “Fabbrica dei Sogni Onlus”, dei ragazzi del Carcere Minorile di Catanzaro accompagnati dal Direttore generale. Spettacolo assicurato anche dal lato artistico e musicale, con un collegamento con il cantante Al Bano e la presenza di Linda, artista sempre presente agli appuntamenti con i giovani e Giovanni Paolo II.

Fonte: www.papaboys.it

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