GMG 2011 (Corea del Sud) – Un nuovo Catechismo dei giovani in vista della Giornata Mondiale della Gioventù: è l’iniziativa della Conferenza episcopale della Corea che, con un lavoro di collaborazione tra la Commissione per la Catechesi e la Commissione per i Giovani, ha pubblicato il settimo ed ultimo volume del “Catechismo per i Giovani”, ultima opera della serie “Amare Dio e amare il prossimo”. Il nuovo Catechismo, approvato nell’ultima riunione primaverile della Conferenza episcopale, spiega il Decalogo con testi sintetici, chiari e ricorrendo anche a storie esemplari. L’opera, ideata tre anni fa, è stata terminata e presentata ieri, in vista di un evento che i giovani coreani attendono con trepidazione: la Giornata Mondiale della Gioventù 2011, in programma questo agosto a Madrid. Nei prossimi due mesi, il Catechismo verrà studiato ed approfondito nelle parrocchie e nelle associazioni del Paese. Durante la GMG di Madrid, i giovani coreani potranno leggere anche “Youcat” – il sussidio al Catechismo della Chiesa cattolica per i giovani, realizzato con la formula di domande e risposte ed èdito in diverse lingue – che la Commissione per la Catechesi provvederà a tradurre in coreano.
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GMG 2011, IN SUD COREA UN NUOVO CATECHISMO DEI GIOVANI IN VISTA DI MADRID 2011
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SUD COREA, PASTORE PROTESTANTE: “NEL REGIME DEI KIM VIVONO ANCORA DEI CRISTIANI. E SONO STIMATI”
ESTERI (Seoul, COREA DEL SUD) – In Corea del Nord “vivono ancora circa 40.000 cristiani sotterranei. Inclusi quelli, e sono la maggioranza, che per la loro fede sono finiti in un campo di lavoro”. Lo ha dichiarato il ministro protestante Lim Chang-Ho nel corso di un’intervista al Daily NK. Secondo il pastore, “dato l’altissimo livello di repressione del regime nei confronti dei cristiani, loro si preservano nell’unico modo che hanno: si sposano fra loro e in segreto”. In Corea del Nord, i cittadini sono organizzati in 51 classi. Le prime tre sono basate sulla lealtà alla famiglia Kim e al culto della personalità che impone il “presidente eterno” e il “caro leader” suo figlio come uniche forme di divinità ammesse nel Paese. Ovviamente, chiunque professi una religione o venga trovato in possesso di materiale religioso è classificato come “ostile” e viene di fatto bandito dalla vita pubblica del Paese.
Secondo le testimonianze di coloro che riescono a fuggire dalle grinfie del regime, ai cristiani è riservato il trattamento peggiore. A questa situazione, la sparuta comunità reagisce nel migliore dei modi: “Il cristianesimo resiste in quel posto soltanto grazie all’atteggiamento dei fedeli, ammirevole e coraggiosissimo. Quando i vicini di casa vedono come si comporta un cristiano, vogliono imitarlo: non posso confermarlo, ma si parla persino di alcune conversioni”. In effetti, il pastore Lim ha esperienza diretta della comunità dato che – sostiene – ha portato beni di prima necessità nel Nord: “Se portiamo disinfettanti o antibiotici, sappiamo già da prima che i cristiani sotterranei non li useranno: aspettano che qualcuno sia grave e passano le medicine a lui. In alcuni villaggi sono le persone più stimate che ci siano”.
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COREA DEL SUD: APPELLO DEI VESCOVI PER LA PACE, “CON LA GUERRA SOLO MISERIA E CATASTROFE”
CHEJU – “Preghiamo perché la situazione non si aggravi e non diventi un aperto conflitto. Preghiamo perché il Signore dia a tutti i leader e a tutti noi la forza e la luce per superare questa crisi. Oggi viviamo un momento di grande disorientamento e anche di paura. Ci appelliamo governanti del Sud e del Nord perché si incontrino e ricerchino strade di dialogo”: è quanto dice in un colloquio con l’Agenzia Fides S.Ecc. Mons. Peter Kang U-il, Vescovo di Cheju e Presidente della Conferenza Episcopale della Corea del Sud, all’indomani dell’attacco delle forze di Pyongyang all’isola sudcoreana di Yeonpyeong.
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CARO-PETROLIO: ALLARME DEL G8 E STANGATA IN ARRIVO PER LE FAMIGLIE
ROMA – I Paesi del G8, più Cina, India e Corea del Sud, chiedono ai Paesi produttori di petrolio di scongiurare una crisi mondiale e di aumentare gli investimenti per fare in modo che l’offerta sia idonea a far fronte al rialzo della domanda. Allo stesso tempo, invitano i Paesi consumatori a “massimizzare gli investimenti nella propria produzione di energia”. A preoccupare i partecipanti alla riunione ministeriale del G8 sull’energia di Aomori è infatti il record dei prezzi del petrolio che potrebbero scatenare una recessione globale. Così, il titolare del dicastero nipponico, Akira Amari, ha lanciato l’allarme: le attuali quotazioni del greggio costituiscono “un’anomalia e un’estrema sfida” su scala globale e, in mancanza di provvedimenti e misure urgenti e mirate “il rischio concreto è di dover fare i conti con una pericolosa recessione”.
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