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VOLONTARIATO, APERTE LE ISCRIZIONI PER I CAMPI ESTIVI ACLI IN EX JUGOSLAVIA, AFRICA E BRASILE

SOLIDARIETÀ (ITALIA) – Sono aperte le iscrizioni per i campi di volontariato all’estero organizzati per i mesi estivi da Ipsia, l’organizzazione non governativa delle Acli, attiva da più di 20 anni nel settore della cooperazione, educazione allo sviluppo e volontariato internazionale. Ci sono 150 posti disponibili per partecipare al progetto “Terre e Libertà”, che prevede campi di animazione tradizionale, di animazione sportiva e campi di lavoro in Albania, Bosnia, Kosovo, Serbia, Brasile, Kenya e Mozambico. Per iscriversi c’è tempo fino al 15 aprile.

La proposta, utile soprattutto per il suo aspetto formativo, è rivolta soprattutto i giovani. L’età minima per partecipare ai campi – che durano 14-20 giorni – è di 16 anni per quelli europei e 23 anni per quelli extraeuropei. Le partenze saranno a luglio e agosto ed i costi sono a carico dei volontari. Le iscrizioni chiudono il 15 aprile per le destinazioni extraeuropee ed il 15 giugno per i campi nei Balcani.

Il progetto “Terre e libertà” nacque nel 1998 per il recupero del trauma nei bambini dell’Ex Jugoslavia e, attraverso nuove modalità di azione, si è poi ampliato ad altre realtà e Paesi. L’attività principale resta l’animazione a bambini e ragazzi dagli 8 ai 16 anni, che permette di abbattere le barriere linguistiche e culturali e condividere momenti di gioco, fantasia e creatività con bambini spesso abbandonati a sé stessi.

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LE MODE SUBDOLE: GLI ECCESSI DEL GIOCO D’AZZARDO – AUMENTANO LE PREOCCUPAZIONI SUI COSTI SOCIALI

ROMA – L’avarizia e il materialismo sono stati oggetto di pesanti accuse nell’ambito dell’attuale crisi economica. Ciò nonostante, gli effetti derivanti dalla scristianizzazione della nostra società continuano a farsi sentire. Nel bel mezzo della Quaresima, una grande società australiana di scommesse, la Tabcorp, ha annunciato di non voler interrompere l’attività delle scommesse neanche per il Venerdì Santo nei due Stati più abitati dell’Australia, il Victoria e il New South Wales. Secondo un articolo apparso il 17 marzo sul quotidiano Herald Sun di Melbourne, il direttore della Tabcorp, Robert Nason, ha detto che questa iniziativa rientra nel tentativo di ottenere il permesso per lo svolgimento delle gare in Australia anche il Venerdì Santo. 

Mentre quest’anno gli scommettitori non hanno potuto puntare sulle gare locali, infatti, l’iniziativa della Tabcorp consentirà loro di farlo sulle corse che si svolgono all’estero. La notizia ha suscitato ampia disapprovazione da parte delle Chiese. Il Vescovo Christopher Prowse, ausiliare cattolico a Melbourne, ha scritto il giorno seguente all’Herald Sun accusando la Tabcorp di non tener conto dell’adesione religiosa della maggioranza degli australiani. Dai dati risulta infatti che lo scorso anno, nello Stato di Victoria, la sola Chiesa cattolica ha visto una partecipazione di più di 250.000 persone alle funzioni religiose del Venerdì Santo. “Il gioco d’azzardo sta già infliggendo un duro colpo ai rapporti interpersonali nelle famiglie e nelle comunità”, ha aggiunto monsignor Prowse. “Non lasciamo che il consumismo ci rovini uno dei rari giorni di sacralità e di riflessione rimasti nel nostro calendario”. La propensione degli australiani al gioco d’azzardo era già stata oggetto di allarme. Gli abitanti del Victoria, nell’anno finanziario che si è concluso il 30 giugno 2008, hanno perso 2,6 miliardi di dollari australiani (1,4 miliardi di euro) solo sulle macchine da poker, secondo il quotidiano Age del 7 marzo…

Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2504 

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