CITTA’ DEL VATICANO – In un’epoca di grandi fragilità, è la bontà del cuore di Dio a trasformare il mondo e a renderlo impermeabile ai suoi vizi. L’insegnamento che fu di un monaco medievale francese, Sant’Oddone, è stato riproposto da Benedetto XVI come pienamente valido per la realtà contemporanea. Il Papa ha parlato dell’abate Oddone all’udienza generale di questa mattina – presieduta in Aula Paolo VI davanti a circa ottomila persone – durante la quale ha ripreso dopo la pausa estiva le catechesi sui grandi scrittori della Chiesa antica. E ricordando “l’assurdità” della Seconda Guerra Mondiale, il Pontefice – che al termine dell’udienza ha fatto poi ritorno a Castel Gandolfo – ha pregato perché lo spirito di perdono e di pace “pervada il cuore degli uomini”.
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