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GMG DI MADRID: ORGANIZZAZIONE SOBRIA, TRASPARENTE E SOLIDALE

SPECIALE GMG (Madrid) – Mancano ormai due settimane all’inizio della Giornata mondiale della gioventù a Madrid: migliaia i giovani che da tutto il mondo si stanno preparando per questo evento che partirà il 16 agosto. Il Papa arriverà nella capitale spagnola due giorni dopo. La Giornata si svolge sul tema «Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede», brano tratto dalla Lettera di San Paolo ai Colossesi. In questi giorni non sono mancate le consuete polemiche sui costi di questo appuntamento. Rafael Alvarez Taberner ne ha parlato con il direttore finanziario della Gmg, Fernando Giménez Barrioconal:

R. – Hay que decir varias cosa…
Devo dire diverse cose. Anzitutto voglio sottolineare che ai contribuenti spagnoli la Giornata mondiale della Gioventù non costerà un solo euro, perché l’amministrazione pubblica spagnola non finanzia questo evento. Per tutti coloro che non desiderano venire alla Gmg o per quanti non sono d’accordo bisogna perciò dire con chiarezza che questa Giornata non comporterà alcun aggravio. Noi, al contrario, vogliamo sottolineare il positivo impatto economico per la Spagna, perché oltre agli immensi frutti spirituali di questa Giornata, ci sono anche i benefici economici per tutti i giovani che verranno nel nostro Paese da tutto il mondo. Gli introiti del turismo sono molto importanti per la Spagna, soprattutto in questo momento così difficile. Così, a quanti polemizzano, possiamo dire che la presenza del Papa è anche un immenso beneficio economico per la società. Voglio però anche aggiungere che questa Giornata viene realizzata con grande austerità e che tutti i nostri conti e le nostre spese avvengono nella più totale trasparenza. Tutti devono sapere che ciascun euro che viene speso per la Giornata mondiale della Gioventù è ben utilizzato, in modo sobrio e con trasparenza.

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GIOVANNI PAOLO II “BEATO”. CHE COSA PUÒ DIRE AI GIOVANI DI OGGI?

Quella sera in cui morì il Papa, il 2 aprile 2005, alle tre di notte mi trovavo in fila per andare a “vedere” Giovanni Paolo II in S. Pietro. Non resistetti alla fatica, tornai indietro con un po’ di vergogna. In compenso decine di migliaia di giovani camminarono fino a sette-otto ore per un sguardo-lampo, ma così intenso, come quando si vuol incontrare per l’ultima volta una persona veramente amica. Mi metto nella situazione di un educatore che vuol parlare della beatificazione di Giovanni Paolo II ai giovani. Il mio è un esercizio, come si dice, in caduta libera. So bene che prima di parlare ai giovani, bisogna incontrali e condividere una buona relazione con loro… Diamola per esistente. Del resto il mio contributo è un input, se può servire a fare meglio…

Perché parlarne?

Rispondo partendo da qualcosa di singolare, per non dire straordinario, che è capitato. Quella sera in cui morì il Papa, il 2 aprile 2005, alle tre di notte mi trovavo in fila per andare a “vedere” Giovanni Paolo II in S. Pietro. Non resistetti alla fatica, tornai indietro con un po’ di vergogna. In compenso decine di migliaia di giovani camminarono fino a sette-otto ore per un sguardo-lampo, ma così intenso, come quando si vuol incontrare per l’ultima volta una persona veramente amica. Si sa che quella, più che un corteo funebre, era una processione pensosa e serena, che rimase nella memoria collettiva come un evento storicamente unico. Colpirono certamente i solenni funerali in Piazza S. Pietro, con tutti i cosiddetti ‘Grandi’ della terra.

Colpì in particolare un’espressione usata più volte in seguito da Benedetto XVI, che allora da cardinale presidente della celebrazione qualificò Giovanni Paolo II: “Il nostro amato Papa”, mai fino allora usata ufficialmente a riguardo di un pontefice. ‘Amato’ traduce il ‘geliebte’ tedesco, è la parola degli innamorati! E finalmente sulla piazza risuonò sia pur sommessamente quel grido altrimenti forte e intenso: John Paul Two, we love you!, da sempre scandito a Buenos Aires, a Santiago, a Czestokowa, a Manila, a Denver, a Parigi, a Roma, a Toronto, a Colonia… Sta qui, in questo condensato di storia viva, che si radica la ragione di parlare di Giovanni Paolo ai giovani di oggi, come per una memoria di cui hanno diritto e possono averne bisogno. In sintesi non è errato, conoscendo il feeling che si era creato tra Papa e giovani, pensare ad una trasmissione di eredità.

Come attualizzare questo rapporto singolare tra giovani e il Papa “beato”?

Proprio il suo essere detto ‘beato’, cioè certamente avvolto dalla gloria di Dio, avrà anche la capacità, il carisma di suscitare la partecipazione giovanile? Non saprei rispondere a priori. E’ giusto ricordare che l’entusiasmo di cui stiamo parlando ha avuto il suo nucleo generatore in particolare nelle Giornate Mondali della Gioventù, e più ampiamente grazie agli incontri con i giovani che Giovanni Paolo II voleva sempre in agenda in qualsiasi posto della terra andasse, tra cristiani, musulmani, buddisti. E’ ovvio che quei giovani di allora sono diventati adulti, e sarebbe un bel segno se si affacciassero su S. Pietro o davanti al monitor nelle piazze delle città o della TV di casa. Staremo a vedere, ma con motivata speranza. Gli anni trascorsi non sono tanti e le radici del cuore sono sempre più difficili da estirpare!

Semmai è da verificare se è cambiata la direzione del vento della fede, se il contesto sociale non favorevole ad un loro futuro occupazionale non ha prodotto scetticismo e sconforto, come pure se gli orientamenti culturali dominanti, così frammentati e miopi, non blocchino ideali di cambio e la stessa possibilità di farlo, non dimenticando d’altra parte la incoercibile ricerca di senso, anche in ambito religioso, e sicuramente per una umanità diversa, che proprio questi giovani vanno manifestando.

E’ dunque in questo clima in chiaroscuro che si collocano le generazioni più giovani – quelli che arrivano oggi ai 18-20 anni – che hanno sentito parlare del Papa e l’hanno magari visto in TV, ma non l’hanno incontrato in qualche raduno. E’ difficile ipotizzare una previsione di partecipazione da parte loro, Giovanni Paolo II “beato”. Che cosa può dire ai giovani di oggi? Certamente – come si sta verificando – vi sarà l’accorrere di folle di credenti di ogni età e i giovani di ieri e di oggi si chiederanno cosa stia capitando. Qui ritengo che si affacci il compito di noi educatori: di rinverdire la memoria, di impostare un discorso con i giovani facendo scoprire la persona di Giovanni Paolo II. Come?

Lasciando parlare Lui stesso nei grandi interventi (come dimenticare il suo grande discorso ‘kennedyano’ alle Sentinelle del mattino nella GMG del 2000 a Roma nella notte di quella indimenticabile veglia?), servendosi dei tanti sussidi massmediatici, e facendo parlare dei testimoni, quelli del “ c’ero anch’io”, nelle GMG e in altre occasioni. Solo così può rivivere Giovanni Paolo II.

Che cosa può ricevere – grazie agli educatori – la generazione giovane da un Papa beatificato loro amico? Che cosa aggiunge la beatificazione alla relazione così vivace che fu tra loro?

La risposta è relativamente semplice: beatificazione vuol dire conferma solenne, ispirata dallo Spirito Santo, del valore della vita del beatificato, della sua causa, dei suoi pensieri, delle sue scelte, e dunque nel nostro caso, del modo di Giovanni Paolo II di pensare, amare, volere, trattare i giovani e farsi incontrare da loro. Qui sarebbe da aprire il vasto fronte della ricerca, sapendo che diversi studi sono stati pubblicati, ben poco sulla totalità del suo ministero pastorale tra i giovani. Si tenga in ogni caso presente la sua Lettera ai Giovani del mondo nel marzo del 1985.

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“MONDO CATTOLICO E MEDIA”: A CONCESIO CONVEGNO PER COMUNICARE IL VANGELO ATTRAVERSO I NUOVI MEDIA

EVENTI (Concesio, BS) – I soci italiani della Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice hanno organizzato un convegno dal titolo “Mondo cattolico e media”. L’evento si svolgerà presso il Centro Pastorale Paolo VI, situato in via Guglielmo Marconi n. 15, il giorno 28 maggio alle ore 10.30 a Concesio, nei pressi di Brescia. Ad aprire i lavori sarà il professor Fabrizio Pezzani, Docente del Dipartimento Analisi Istituzionale e Management Pubblico dell’Università Bocconi, cui seguiranno gli interventi di monsignor Giuseppe Scotti, Segretario aggiunto del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, della dottoressa Vania De Luca, giornalista di Rainews 24 ed infine quello del dottor Claudio Baroni, Vicedirettore de Il Giornale di Brescia. 

“Brescia, sul mondo cattolico e i media ha molto da dire, a cominciare dall’esperienza da direttore del quotidiano cattolico “Il cittadino” di Giorgio Montini, papà di Giovan Battista Montini, futuro Papa Paolo VI”- ha detto monsignor Giuseppe Scotti che ha, poi, proseguito: “Lo stesso Paolo VI, da ragazzo, diede vita al periodico “La Fionda” e molti anni dopo, ormai diventato Papa, propugnò nel 1968 la nascita del quotidiano “Avvenire” con lo scopo di dare una voce unitaria ai cattolici italiani».

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MARTEDÌ PRESENTATO “IN VIAGGIO CON UN SANTO”, IL LIBRO DI FILIPPO ANASTASI SU GIOVANNI PAOLO II

DITORIA (Roma) – Verrà presentato a Roma, martedì 24 maggio alle 16, nella sede di Radio Vaticana (piazza Pia 3 – Sala Marconi) “In viaggio con un Santo”, il libro di Filippo Anastasi su Giovanni Paolo II. Dopo i saluti di padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, e l’introduzione di Ugo Sartorio, direttore del “Messaggero di Sant’Antonio”, l’evento verrà presentato da Antonio Preziosi, direttore dei Giornali Radio Rai. Interverrà inoltre Giulio Albanese, direttore di “Popoli e Missione”. L’ingresso è libero.
Centoquattro viaggi in tutto il pianeta che hanno segnato non solo il pontificato di Giovanni Paolo II, ma la storia di tutta l’umanità a cavallo tra due millenni. Papa Wojtyla ha trascorso quasi tre anni fuori dal Vaticano, pronunciando mille discorsi, visitando ottocento località, coprendo una distanza pari a quasi tre volte e mezzo quella tra la Terra e la Luna! 

Questo libro, scritto dal giornalista Filippo Anastasi che ha avuto il privilegio di compiere quasi cinquanta viaggi assieme al Pontefice, desidera appunto raccontare l’avventura del grande Pellegrino di Pace. Sono rievocati, attraverso i ricordi e il vissuto dell’autore, i viaggi che hanno suscitato grandi entusiasmi, come quello in Polonia che ha letteralmente paralizzato la nazione; i viaggi che hanno spostato grandi masse, come quelli in America Latina, in Messico, in Brasile allo Stadio Maracanà: viaggi che hanno toccato da vicino la povertà delle genti, come quello a Nuova Delhi, o la drammaticità della guerra, com’è accaduto a Sarajevo. 

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“L’ARTE NELLE DIMORE DEL SILENZIO”: DAL 12 GIUGNO UNA MOSTRA IN ONORE DELLA VISITA DEL PAPA A RIMINI

CULTURA (Rimini)- In occasione della visita del Santo Padre a Pennabilli, in provincia di Rimini, il 12 giugno alle ore 16, verrà inaugurata una mostra dal titolo “L’arte nelle dimore del silenzio” all’interno delle mura del Monastero delle Monache Agostiniane, cuore storico e spirituale del paese. All’evento si esibirà il noto tenore Salvatore Ragonese cui seguirà la presentazione del libro “Zanebono, giullare e santo” di Luigi Regoliosi dell’Università Cattolica di Brescia. E’ possibile visitare la mostra sino al 17 luglio 2011 ed effettuerà il seguente orario: dalle 10 a 12 e dalle 16 alle 18.30. Patrocinano l’iniziativa Il Mediterraneo, Pro Loco Comune di Pennabilli, AS elettronica con il beneplacito di Sua Ecc.za Luigi Negri Vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro. 

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PRESENTATI A BRUXELLES I JPII GAMES 2011, IL 22 OTTOBRE LA CORSA DELLA PACE IN TERRASANTA

TERRASANTA (Bruxelles) – È stata presentata ieri, al Parlamento Europeo di Bruxelles, l’ottava edizione dei “JPII Games”, la maratona dedicata a Papa Giovanni Paolo II che quest’anno si terrà il giorno della sua elezione a Pontefice. Il prossimo 22 ottobre – giorno in cui, oltre a ricorrere la sua elezione a Pontefice, Giovanni Paolo II verrà festeggiato come Beato – avrà luogo infatti la manifestazione nata con l’idea di promuovere in Terra Santa il dialogo attraverso lo sport. I JP II Games sono organizzati dal CSI-Centro Sportivo Italiano, in collaborazione con l’Opera Romana Pellegrinaggi, ormai da otto anni. L’evento principale della manifestazione sarà la Corsa della Pace, che come ogni anno partirà da Betlemme ed arriverà a Gerusalemme passando per il check-point, il luogo che segna la divisione tra i due territori. La corsa è l’unica occasione dell’anno in cui i palestinesi possono entrare in Israele senza il controllo dei documenti. 

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2 MAGGIO 2011: CERIMONIA COMMEMORATIVA PER INTITOLARE IL PIAZZALE DI TOR VERGATA A GIOVANNI PAOLO II

SPECIALE BEATIFICAZIONE (Roma)- Il piazzale di Tor Vergata, sarà dedicato al futuro Beato Giovanni Paolo II: questa è l’iniziativa di Renato Lauro, rettore del secondo ateneo romano, che ha organizzato un evento commemorativo il giorno 2 maggio alle ore 16.30 presso l’università.Alla cerimonia saranno presenti, tra gli altri, il cardinale vicario Agostino Vallini e il cardinale Stanislaw Dziwisz, segretario di Giovanni Paolo II e attuale metropolita di Cracovia. La scelta del luogo non è casuale: proprio su quel piazzale, che accolse oltre due milioni di ragazzi, è stata posta la possente croce in acciaio realizzata per celebrare la Giornata mondiale della gioventù durante il Giubileo.

Il rettore di Tor Vergata ha dichiarato: “Abbiamo accettato volentieri l’invito del Vaticano ad ospitare la cerimonia. Per l’Università di Tor Vergata è un tributo importante proprio perché Giovanni Paolo II aveva a cuore la vita dei giovani e degli universitari”. A riprova di questo monsignor Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria, ha affermato: ”Giovanni Paolo II era affezionato al mondo dei giovani sin da quando era cappellano universitario a Cracovia. Durante il pontificato ha coltivato questa relazione anche con gli universitari romani”. Inoltre, «con la beatificazione si aprono le iniziative della pastorale universitaria per ricordare Papa Wojtyla. Il prossimo appuntamento è per il 18 maggio, in occasione del suo compleanno, con una Messa in tutte le cappelle; poi il 26 con una festa al Teatro Argentina”.Come ha ricordato il rettore dell’Ateneo, l’evento commemorativo 2 maggio rientra nel programma della Festa della Pace, giunta alla quinta edizione e organizzata dalla cappellania San Tommaso d’Aquino: “Grazie a questa iniziativa c’è la possibilità di coinvolgere i ragazzi di altre confessioni presenti nel nostro ateneo, dando così un senso tutto particolare all’evento”.

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SU TWITTER E FACEBOOK LA DIRETTA DELLA BEATIFICAZIONE DI PAPA GIOVANNI PAOLO II

SPECIALE BEATIFICAZIONE (Città del Vaticano) – In occasione della Beatificazione di Giovanni Paolo II, il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali del Vaticano ed il Vicariato di Roma, in collaborazione con la Radio Vaticana, hanno realizzato una importante iniziativa di fede e di comunicazione.

L’iniziativa chiamata “Sentinelle digitali”, si propone di creare gruppi di fedeli, giovani e meno giovani, che sul web, e specialmente su Facebook e Twitter, portino nel “mondo digitale” la figura e le parole del nuovo Beato.

Ma il grande evento che le sentinelle digitali stanno organizzando sarà ancora più innovativo: attraverso il canale ufficiale di Twitter (aperto dal vaticano per la Beatificazione del Papa)http://twitter.com/#!/Pope2YouVatican e la pagina di facebook della Radio Vaticana (http://www.facebook.com/#!/vatican.johnpaul2) sarà possibile seguire la diretta delle celebrazioni per la Beatificazione.

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“ORGOGLIOSA DI ESSERE FIGLIA DI UNA COMUNITÀ MISERICORDIOSA”, ASIA BIBI RINGRAZIA COMUNITÀ CRISTIANE

ESTERI (Pakistan)- La Fondazione Masihi, il 20 aprile, promuove la “Speciale Giornata di Preghiera” in cui tutte le comunità cristiane del mondo sono invitate a ricordare Asia Bibi, la donna condannata a morte per blasfemia e rinchiusa nel carcere di Sheikupura (in Punjab), e le vittime innocenti della legge sulla blasfemia. Informata dell’iniziativa, tramite l’agenzia Fides tramite la “Fondazione Masihi, la donna è scoppiata in lacrime perché tutto il mondo la ricorderà nella preghiera.
“Sono grata alla Fondazione Masihi per aver organizzato un simile evento, che mi dà una speranza per vivere.”ha dichiarato la donna che aggiunge:” Mi sento amata dalla Chiesa cattolica e da tutte le comunità cristiane del mondo. Sono orgogliosa di essere figlia di una comunità tanto amorevole e misericordiosa”. 

Nonostante Asia Bibi sia piegata dalla malattia, dal digiuno quaresimale che le ha debilitato il fisico, grazie alla fede in Gesù Cristo, il morale della donna è alto e, per questo motivo, manda un messaggio di pace e di amore a tutto il mondo: “Voglio dire grazie ad ogni sorella, ad ogni fratello, ad ogni monaca e sacerdote che prega per me, e specialmente al Santo Padre. Spero con tutto il cuore che questa Quaresima e tutte le preghiere possano donarmi la libertà e la felicità alla mia famiglia”. 

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BENEDETTO XVI A SETTEMBRE IN GERMANIA, I VESCOVI TEDESCHI ANTICIPANO LE PRINCIPALI TAPPE DEL VIAGGIO

BENEDETTO XVI (Roma) – Una visita che “non è rivolta solamente ai cattolici”. Con queste parole il presidente della Conferenza episcopale tedesca, mons. Robert Zollitsch, definisce in un comunicato stampa il viaggio che Benedetto XVI compirà in Germania dal 22 al 25 settembre prossimi. La Chiesa tedesca ha anticipato date e itinerario della visita pastorale, con una descrizione delle tappe più salienti. L’accento della visita sarà “ecumenico”, in particolare quando il Papa sosterà ed Erfurt, città dove Martin Lutero, l’iniziatore della Riforma protestante, era ancora cattolico e agostiniano. “La visita del Santo Padre nella zona dell’Eichsfeld vuole essere un segno di incoraggiamento e di rafforzamento nella nostra fede”, sottolinea lo stesso vescovo di Erfurt, mons. Joachim Wanke, nel comunicato dei vescovi tedeschi, che descrive nei particolari come si svolgerà il soggiorno di Benedetto XVI, in questo suo terzo ritorno in Germania. 

Il programma approvato dal Papa – annuncia la Conferenza episcopale del Paese – “prevede pernottamenti nelle maggiori città – Berlino, Erfurt e Friburgo – e grandi celebrazioni liturgiche nelle tre diocesi”. Da oggi, è in funzione il sito Internet dedicato al viaggio di settembre (www.papst-in-deutschland.de), che contiene informazioni sul programma e anche la possibilità di prenotarsi per partecipare alle celebrazioni eucaristiche presiedute da Benedetto XVI, per le quali ci si potrà accreditare anche per il tramite delle parrocchie. In attesa della pubblicazione del programma ufficiale da parte della Sala Stampa Vaticana, i vescovi tedeschi ne hanno anticipato a grandi linee gli eventi. L’arrivo del Papa all’aeroporto di Berlino è previsto per le 10.30 di giovedì 22 settembre e dopo le visite ufficiali sarà tempo per la prima delle tre Messe papali, in questo caso celebrata davanti al castello di Charlottenburg. Il giorno successivo, il Pontefice si sposterà a Erfurt, tappa nella quale l’evento di rilievo sarà costituito dal Colloquio con la Chiesa evangelica tedesca nel convento agostiniano della città, seguito dalla celebrazione ecumenica della Parola. 

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GP 2, I NUMERI DELLA BEATIFICAZIONE: 5.000 POSTI BUS, 3.000 POLIZIOTTI E 1 MLN DI BOTTIGLIE D’ACQUA

SPECIALE BEATIFICAZIONE (Roma) – Roma inizia a mobilitarsi in vista della beatificazione di Giovanni Paolo II e per il lungo weekend del primo maggio. Nelle giornate di venerdì 29, sabato 30 e domenica 1 maggio 2011 i mezzi e gli uomini di, Protezione civile, assistenza sanitaria, polizia municipale, trasporti pubblici e Ama si concentreranno nelle zone calde della città, in centro e nelle periferie. Nella Capitale saranno dislocati 2.500 volontari, 390 mezzi e ci saranno circa 400 bagni chimici dislocati in tutta la città. L’Ama potenzierà i suoi servizi in tutte le strade e le piazze più attraversate, mentre per l’aspetto sanitario l’Ares 118 ha predisposto un piano operativo che comprende un ospedale da campo a piazza Risorgimento ed uno in una località ancora da definire, 14 posti di medici avanzati, 87 ambulanze, 120 squadre di barellieri, 2 centri di coordinamento, 2 eliambulanze ed un numero verde attivo per tutta la durata della beatificazione (800.118.800). Tra sabato e domenica saranno distribuite circa un milione di bottiglie di acqua e saranno allestite tre unità di strada per l’emergenza sociale.

I fedeli che saranno presenti a Roma potranno trovare tutte le notizie sulla città nei 35 punti di informazione turistica collocati nei punti strategici di arrivo (porti, aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane) e la mappa della città “Charta Roma”, le guide “Roma Archeologica” e “Le piazze di Roma” verranno distribuite in 4 lingue e in 1 milioni di copie ciascuna. Inoltre, il numero ChiamaRoma 060606 sarà attivo h 24. I numeri della beatificazione di Karol Wojtyla sono stati illustrati dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno che martedì prossimo dovrebbe incontrare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta per chiedere l’intervento del governo per sostenere i fondi necessari per affrontare l’evento. Il piano pullman prevede 5.046 posti bus allestiti (per 267.438 persone trasportate) dislocati in 11 municipi. Il trasporto pubblico tra sabato e domenica sarà rafforzato: “La linea A riaprirà fino alle due di notte e verranno intensificati i trasporti su gomma: vogliamo aprire le porte ai fedeli che giungeranno nella nostra città”, ha sottolineato l’assessore capitolino alla Mobilità, Antonello Aurigemma. L’ultima corsa delle due linee di metro partirà all’1.30 di notte, mentre il 1 maggio il servizio scatterà alle 4 del mattino. Per domenica sono previste anche navette dalle stazioni di Termini e Ostiense verso la stazione di San Pietro e dall’aeroporto di Ciampino alla stazione metro Anagnina.

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GIOVANNI PAOLO II, SUL WEB UNA BACHECA PER CONDIVIDERE PENSIERI, FOTO E RICORDI SU PAPA WOJTYLA

SPECIALE BEATIFICAZIONE (Roma) – Si chiama “In viaggio con JPII” ed è una bacheca virtuale in cui tutti i pellegrini che verranno a Roma per la beatificazione potranno scambiarsi foto, ricordi e informazioni. L’iniziativa è dell’Opera Romana Pellegrinaggi, incaricata dal Vicariato ad organizzazione il grande evento.

La bacheca – accessibile dal sito http://www.jpiibeatus.org, da Facebook ed altri social network – è organizzata in diverse sezioni: “Come arrivare”, con le indicazioni pratiche per raggiungere Roma dall’Italia e dal resto del mondo, le informazioni su aerei, treni e navi e la possibilità di prenotare online; “Come alloggiare”, in cui sono indicate le strutture della Capitale, suddivise per posizione e livello, e la pagina per prenotare; “Programma e iniziative”, con aggiornamenti sugli eventi in programma; “Mappe e viabilità”, con le notizie dal Comune di Roma e aggiornamenti costanti sulla viabilità, per facilitare il raggiungimento delle diverse aree.

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CALCIO, DANZA E RELIGIONE: IL I MEMORIAL PIO XII ILLUMINA LA CITTÀ DI SANTA MARINELLA

SPECIALE PIO XII (Santa Marinella) – È iniziata con una Santa Messa ed è finita con strette di mano, abbracci ed una premiazione originale, in cui al posto delle classiche coppe e medaglie sono stati regalati ai giocatori libri su Papa Giovanni Paolo II. In mezzo, un triangolare di calcio e una mostra foto-documentaria dedicata ad Eugenio Pacelli, Papa Pio XII. È stata questa la tre giorni del “I Memorial Pio XII” che, da venerdì 8 aprile a ieri, domenica 10, ha regalato momenti di cultura, amicizia e allegria nella cornice di una Santa Marinella un po’ nuvolosa, ma sempre molto suggestiva.

L’evento, volto a mantenere sempre viva la memoria e a far conoscere ai giovani di Santa Marinella la vita e le azioni del loro concittadino Eugenio Pacelli-Papa Pio XII, ha avuto inizio venerdì scorso nel Palazzetto dello Sport, quando il sindaco di Santa Marinella Roberto Bacheca e l’assessore allo Sport Rodolfo La Rosa hanno inaugurato una mostra itinerante foto-documentaria su Pio XII. Grazie a 30 pannelli ricchi di fotografie inedite, documenti e testimonianze, il curatore della mostra, professor Livio Spinelli, ha accolto gli alunni delle scuole elementari e medie di Santa Marinella, spiegando loro i momenti più significativi del pontificato di Pio XII che, durante la Seconda Guerra Mondiale, salvò la vita a circa 5.000 ebrei, offrendogli rifugio nei palazzi del Vaticano e nelle chiese romane.

La mostra, con le sue immagini e documenti inediti, illustra moltissimi momenti della vita di Eugenio Pacelli a Roma e Santa Marinella: dalla giovinezza alla creazione a Cardinale, fino a divenire Papa Pio XII; dal pontificato sotto la guerra – celebre il suo discorso alla radio del 24 agosto 1939, in cui Pio XII pronunciò la frase simbolo del suo pontificato: ‘Nulla è perduto con la pace; tutto può essere perduto con la guerra’ – al 19 luglio 1943 quando, dopo il violento bombardamento di San Lorenzo a Roma, Papa Pacelli, con un’uscita eccezionale dal Vaticano, si recò nei quartieri colpiti. I pannelli allestiti per la mostra dal professor Spinelli descrivono però anche altri avvenimenti storici avvenuti nella città di Santa Marinella, come l’opera di Padre Lorenzo Van Den Eerenbeemt, dell’Ordine Carmelitano, e l’arrivo dei cadetti ebrei della Marina militare e mercantile di Israele.

La tre giorni dedicata a Pio XII ha avuto però il suo momento più importante ieri, domenica 10 aprile 2011. Alle 11:30, nella Parrocchia di San Giuseppe, il Vescovo della diocesi di Porto S. Rufina, Monsignor Gino Reali, ha celebrato una speciale Messa in memoria di Pio XII, con tutti i fedeli presenti che al termine della funzione hanno letto una preghiera per Papa Pacelli. I cittadini di Santa Marinella si sono poi recati allo Stadio Comunale, dove alle 15 l’assessore allo Sport Rodolfo La Rosa ha dato il calcio d’inizio al triangolare di calcio tra Nazionale Calcio Papaboys, DirTel Vatican Team e la locale Don Carlo Interclub. La prima sfida calcistica è stata preceduta dallo splendido spettacolo di una giovanissima squadra delle All Blacks Cheers di Santa Marinella, 8 bravissime cheerleaders dirette dalla coordinatrice Sara Cianti.

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“GIOVANI E FORTI…?” – I PAPABOYS ED IL MINISTERO DELLA GIOVENTÙ INSIEME CON E PER I GIOVANI

GIOVANI (Roma) – Il Palazzo apre le porte e accoglie le istanze dei giovani. Si svolgerà questo martedì 5 aprile, con inizio alle 9.30 presso la Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri (via di Santa Maria in Via 37), la Giornata di studio con, per e sui giovani “Giovani e forti…?”, ideata e organizzata dall’Associazione nazionale Papaboys, all’interno del quadro di eventi 2011 “Il seme della speranza”, in collaborazione con il Governo italiano – Ministero della Gioventù.

300 giovani, rappresentanti del mondo scolastico ed universitario, avranno modo di confrontarsi con esponenti delle istituzioni e numerosi relatori su temi di attualità stringente: i rapporti che intercorrono tra l’universo giovanile e temi come lavoro, pace, cultura, istruzione, media, legalità, immigrazione, Chiesa, sport, tempo libero.

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BENEDETTO XVI INCONTRA I RAGAZZINI DELLA LEGA PRO: “IL CALCIO SIA PORTATORE DI AMICIZIA E RISPETTO”

BENEDETTO XVI (Roma) – Il sole ha invaso Piazza San Pietro. Tante piccole porte di calcio. Centoventi ragazzini venuti da ogni parte d’Italia: palloni e valori, gol e sentimenti. “Auspico che il vostro sport sia sempre portatore di valori di amicizia, rispetto e solidarietà”. Quando Benedetto XVI pronuncia queste parole l’udienza ha già doppiato il capo dell’ora abbondante. Fa caldo e il Papa appare affaticato da una giornata in cui, saltellando tra sette lingue, ha coniugato la “lezione” su Sant’Alfonso e sul suo insegnamento morale con i saluti ai vari gruppi arrivati da ogni angolo del globo e con l’attenzione per un tema, il calcio, che non sempre fa capolino in questi incontri.

I ragazzini con la maglietta azzurra mobilitati dalla Lega Pro di Mario Macalli a volte si distraggono, oppure mischiano le loro urla a quelle dei pellegrini polacchi nel momento in cui questi ultimi vengono richiamati in quella sorta di appello che indica al Pontefice i gruppi presenti nella piazza. Ci sono i ragazzi venuti dalla Francia che intonano un bel coro e i musicisti della banda giovanile John Lennon che facendo uno strappo alla regola al loro repertorio intonano “l’Inno alla Gioia” di Beethoven. Ed è una giornata gioiosa, di quelle che “rendono orgoglioso” un presidente sanguigno come Mario Macalli, uomo dai toni spesso forti ma diretto e sincero. Il calcio visto da questa piazza, filtrato fra le colonne incredibilmente allineate da Bernini, in questo posto in cui per forza di cose ti devi sentire al centro di una civiltà (la stessa civiltà che noi quasi quotidianamente maltrattiamo con i nostri comportamenti), ha un altro sapore, un altro valore, un altro spessore. Un altro messaggio che è poi quello stampato sulle magliette: “Giocare con gioia”.

Sfilano davanti al Pontefice donne e uomini con la loro devozione e con i segni di quella devozione: un rosario, una catenina. Il Papa Benedice. Quattro coppie che hanno solo pochi giorni fa consegnato ai registri nuziali la loro promessa, vivono questo giorno come la prosecuzione di quello che confidano sia il più bello della loro vita. I ragazzini delle scuole-calcio della Lega Pro sono allo stesso tempo consapevoli e indifferenti. Consapevoli di avere davanti una figura carica di idealità; indifferenti perché il loro mondo è, per fortuna, ancora semplice essendo rotondo esattamente come una palla, una palla di gommapiuma, a scacchi gialli e blù che rotola e a volte si impenna sfiorando pericolosamente le teste di ignavi passati, di gente in attesa dell’evento. Quando la Papa-mobile bianca si muove circondata dagli uomini della sicurezza, salendo su, sul sagrato di San Pietro, si alzano urla quasi da stadio. Incedono rigidi quattro guardie svizzere nei loro costumi colorati mentre Benedetto XVI prende posto al centro di questa sorta di gazebo che lo ripara dal sole e dalla pioggia. La piazza e piena. Ma in fondo, davanti a lui, intravede le porte di quei dieci campetti improvvisati, avverte la presenza di questi strani ospiti. Diligentemente, prendono posto nelle sedie allineate alla destra del Pontefice. L’aspettano con ansia. Si annoiano quando le letture vengono tradotte nelle altre lingue: segno dell’universalità del messaggio della Chiesa, ciò non toglie che a quel punto qualcuno di loro improvvisi giochi infantili probabilmente sfuggiti alla vista del Papa ma che dal Papa sarebbero stati comunque apprezzati perché il gioco sta ai bambini come la paura per tutto ciò che sfugge all’omologazione sta ai grandi. In quella piazza c’è tutto, c’è Don Bosco e San Francesco di Sales.

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DA ROMA 1985 A MADRID 2011, ALL’UNIVERSITÀ DI ROMA TRE RIVISSUTI 26 ANNI DI GMG

GMG (Roma) – “Gmg, che cos’è? Omaggio a Giovanni Paolo II”. È questo il titolo dell’incontro svoltosi ieri nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere e filosofia dell’università Roma Tre, che ha ripercorso, insieme agli studenti, i meravigliosi eventi promossi dal Santo Padre nel corso dei 26 anni dalla nascita della Giornata Mondiale della Gioventù, momenti unici d’incontro tra il Papa e giovani provenienti da tutto il mondo.
Animato da canti e testimonianze dei ragazzi del “Laboratorio della fede”, l’incontro è stato moderato da don Nicolò Anselmi, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei, Gianpiero Gamaleri, professore di comunicazione pubblicitaria e Giacomo Marramao, docente di filosofia politica.

Don Marco Ceccarelli, cappellano dell’ateneo, ha inoltre proiettato un video di tutte le Gmg dal 1985 ad oggi, dalla prima storica Giornata di Roma a Sydney (2008), fino ad arrivare a Madrid 2011, in programma dal 16 al 21 agosto. Don Anselmi ha illustrato i dettagli della partenza verso la capitale spagnola: a Madrid andranno circa 100mila italiani, di cui 45mila saranno presenti già dalla settimana precedente l’evento. Il responsabile del servizio Cei per la Pastorale giovanile ha dichiarato che l’iniziativa della Gmg è un incontro “per vivere anche momenti di fraternità e amicizia con i ragazzi del luogo e delle diocesi in cui i ragazzi italiani verranno accolti». Il professor Gamaleri, attraverso uno studio dell’istituto Iard su un campione di 1000 ragazzi tra i 18 e i 29 anni, ha evidenziato che solo il 15% dichiara di essere cattolico praticante. Com’è possibile allora che ci sia un così grande afflusso di ragazzi alla prossima Gmg? La risposta, a detta del docente di comunicazione, “intercettano un moto spontaneo dell’animo giovanile che permette un coordinamento dall’alto, ma la cui spinta viene dal basso. Quello che unisce, in questi eventi, è la forte domanda di autenticità e di speranza che viene dai giovani”.

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BENEDETTO XVI ALL’ANGELUS INVOCA L’INCOLUMITÀ PER LA POPOLAZIONE LIBICA E ACCESSO AD AIUTI UMANITARI

BENEDETTO XVI (Città del Vaticano) – I responsabili dei governi e delle forze armate abbiano a cuore “l’incolumità” dei civili in Libia e assicurino loro gli aiuti umanitari. Sono i due aspetti che, all’Angelus di stamattina in Piazza San Pietro, Benedetto XVI ha chiesto siano garantiti dalla comunità internazionale, dopo che nel pomeriggio di ieri la coalizione formatasi in seguito alla risoluzione 1973 dell’Onu ha aperto le ostilità contro lo Stato nordafricano, con i primi bombardamenti aeronavali. Il Papa ha invocato il ritorno della concordia in Libia e in tutta la regione del Nord Africa. La Libia è sconvolta dalle nubi della guerra, il Papa prega perché su di essa si schiuda presto un “orizzonte di pace”.

Le ultime parole dell’Angelus sono per un appello sofferto, per giorni custodito con preoccupazione nel cuore da Benedetto XVI, trasformato in preghiera durante gli esercizi spirituali della Quaresima, e oggi liberato pubblicamente davanti alle migliaia di persone che a mezzogiorno lo hanno ascoltato in Piazza San Pietro: “Seguo ora gli ultimi eventi con grande apprensione, prego per coloro che sono coinvolti nella drammatica situazione di quel Paese e rivolgo un pressante appello a quanti hanno responsabilità politiche e militari, perché abbiano a cuore, anzitutto, l’incolumità e la sicurezza dei cittadini e garantiscano l’accesso ai soccorsi umanitari. Alla popolazione desidero assicurare la mia commossa vicinanza, mentre chiedo a Dio che un orizzonte di pace e di concordia sorga al più presto sulla Libia e sull’intera regione nord africana”. La Libia, dunque, ma anche tutte le altre nazioni della fascia settentrionale africana, da molte settimane preda di violenti sconvolgimenti interni, che nello Stato libico hanno toccato le punte più drammatiche. Stridente allora il contrasto tra il tenore delle ultime parole dell’Angelus e quello della riflessione offerta da Benedetto XVI prima della preghiera mariana. Dall’odio della guerra a una delle pagine più intensamente descrittive del Vangelo, quelle della Trasfigurazione, di cui parla la liturgia della seconda domenica di Quaresima. Pagine dove letteralmente brilla, ha ricordato il Papa, “la gloria divina di Gesù” molto più della luce del sole, “la più intensa che si conosca”, eppure inferiore a quella che i discepoli videro sul Tabor: “La Trasfigurazione non è un cambiamento di Gesù, ma è la rivelazione della sua divinità, ‘l’intima compenetrazione del suo essere con Dio, che diventa pura luce. Nel suo essere uno con il Padre, Gesù stesso è Luce da Luce’. Pietro, Giacomo e Giovanni, contemplando la divinità del Signore, vengono preparati ad affrontare lo scandalo della croce”.

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ROMA, DOMENICA IL SANTO PADRE CONSACRA LA NUOVA CHIESA DI SAN CORBINIANO ALL’INFERNETTO

CHIESA CATTOLICA (Roma) – Eretta nel 1999 con il nome di San Guglielmo, la parrocchia di San Corbiniano nel 2008 ha cambiato denominazione e domenica prossima vedrà la propria chiesa consacrata dal Santo Padre Benedetto XVI. In pochi anni di vita la comunità – circa 10.000 abitanti – ha dimostrato molto entusiasmo, attivando diversi gruppi e realtà associative nel quartiere Infernetto, periferia Sud di Roma. Domenica 20 marzo la chiesa sarà quindi intitolata al vescovo bavarese morto nel 730, di cui il Papa è stato successore, dal 1977 al 1982, in qualità di arcivescovo di Monaco-Frisinga.

“È tanta l’attesa e la gioia di questi giorni, in preparazione della visita del Papa – racconta don Antonio Magnotta, 40 anni, parroco dal 2009 – chiedendo ai bambini del catechismo come immaginavano la nuova chiesa di via Wolf Ferrari, uno di loro mi ha risposto ‘Per me dovrebbe essere come il Paradiso!’”. E la gente “è molto contenta dell’evento, anche perché la chiesa sarà un punto di aggregazione e un luogo d’incontro” in una zona residenziale e “mal collegata con il centro”, popolata da tanti nuclei familiari giovani, con una natalità altissima. “In un anno ho amministrato ben 60 battesimi, e quasi 200 ragazzi si stanno preparando alla prima comunione”, riferisce don Antonio, che ha alle spalle una lunga esperienza con le nuove generazioni: per otto anni è stato vicerettore del Pontificio Seminario romano minore, mentre dal 2001 al 2007 è stato viceassistente diocesano per l’Azione cattolica dei ragazzi. Al suo fianco, il viceparroco don Samuele Depedri, ed il seminarista Giuseppe Tavolacci, che sta vivendo nella parrocchia l’anno pastorale prima dell’ordinazione.

Denso il cammino in vista dell’accoglienza a Benedetto XVI: durante tutte le messe di oggi i fedeli pregheranno per il Santo Padre e secondo le sue intenzioni. Stasera alle 21 il rito della consacrazione della chiesa verrà presentato da Adelindo Giuliani, dell’Ufficio liturgico diocesano. I parrocchiani sono invitati al segno del digiuno, “gesto di penitenza come offerta al Signore per il bene della comunità parrocchiale. Domani sera si svolgerà invece l’evento “La consacrazione della chiesa – Luce per il quartiere”: alle 21 tutti gli abitanti del quartiere sono invitati ad accendere un lumino alla finestra della propria casa “come segno di veglia in attesa del Santo Padre e della solenne consacrazione della nuova chiesa”.

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“L’EUCARISTIA: COMUNIONE CON CRISTO E TRA NOI”: L’IRLANDA INVITA TUTTI AL CONGRESSO EUCARISTICO 2012

CHIESA CATTOLICA NEL MONDO (Dublino, IRLANDA) – La Chiesa cattolica irlandese ha già iniziato ad invitare persone di tutto il mondo al Congresso Eucaristico Internazionale 2012, che si svolgerà a Dublino dal 10 al 17 giugno 2012 e avrà come tema “L’Eucaristia: Comunione con Cristo e tra noi”.
Lunedì scorso il cardinale Seán Brady, arcivescovo di Armagh, e l’arcivescovo Diarmuid Martin di Dublino hanno lanciato la fase preparatoria del Congresso, che rappresenterà un’occasione per approfondire la comunione con Cristo e con i fratelli.

Il cardinale Brady ha sottolineato che “l’obiettivo di ogni Congresso Eucaristico è approfondire la comprensione e la devozione per la Santa Eucaristia, che è fondamentale per la nostra fede cattolica. Questa devozione occupa un posto speciale per i cattolici irlandesi. L’Eucaristia è la fonte e il culmine della vita di ogni seguace di Gesù. Ospitare il Congresso in Irlanda – ha aggiunto cardinal Brady – non serve solo la nostra Chiesa locale, sarà un evento internazionale. La celebrazione attirerà migliaia di pellegrini e permetterà ai cattolici, in Irlanda e all’estero, di incontrarsi e di partecipare a Messe quotidiane, discutere questioni di fede, prendere parte a laboratori, riportare testimonianze e riflessioni e partecipare all’adorazione eucaristica”. Gli organizzatori del Congresso stanno già stringendo accordi con il settore turistico per favorire la partecipazione di persone provenienti da tutto il mondo, ed il sito web del Congresso (www.iec2012.ie) offre dettagli in varie lingue. Per la preparazione dell’evento, gli organizzatori chiedono almeno 3.000 volontari che ricoprano ruoli nell’amministrazione, nella gestione dell’ospitalità, nei servizi di traduzione e nell’accoglienza.

Il cardinale Brady auspica che il Congresso del 2012 “promuova un rinnovamento nella Chiesa cattolica in Irlanda, facendo riflettere sulla centralità dell’Eucaristia al cuore della nostra comunità sempre più eterogenea, e che dia un rinnovato impulso a vivere la fede”. Quest’anno, in occasione della festa del Corpus Domini, si svolgerà un Congresso Eucaristico nazionale per preparare i cattolici irlandesi all’evento del prossimo anno. La prossima settimana, inoltre, inizierà il pellegrinaggio per le 26 diocesi irlandesi della “campana del Congresso”, simbolo dell’invito alla fede, alla preghiera, alla riconciliazione e alla missione.

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PRIME INDISCREZIONI SULLA III EDIZIONE DELLA FESTA DELLA LEGALITÀ DEI PAPABOYS

TEGGIANO(SA) – Ieri sera, presso la sede regionale Campana dei Papaboys, si è svolta una riunione del Comitato per la “Festa delle Legalità” presieduta dal delegato Regionale Papaboys, Massimo Manzolillo, organizzatore dell’evento che ogni anno destina un Premio a chi si è particolarmente distinto per aver promosso il tema della Legalità. La riunione è stata voluta per delineare un primo progetto sulla edizione da tenersi.

Secondo indiscrezioni trapelate, il programma dovrebbe essere lo stesso di questi primi anni: verrà mantenuto l’incontro mattutino con i ragazzi di un istituto superiore del comprensorio Valdianese e la consegna dei riconoscimenti durante la tavola rotonda pomeridiana, alla presenza delle autorità civili e religiose. Novità, proposta dal Direttore Generale della BCC Monte Pruno di Roscigno e Laurino, Michele Albanese, sembra essere l’istituzione di una borsa di studio per i ragazzi che svilupperanno un lavoro sulla legalità durante questo anno scolastico, sia esso un disegno, un tema, un elaborato digitale o un lavoro di tesi, affinché la legalità non sia solo tema di un giorno ma un lavoro di riflessione continuo da parte dei ragazzi durante tutto l’anno.

Nessuna indiscrezione, invece, sui nomi dei premiati, che come da tradizione non saranno resi noti prima della conferenza stampa ufficiale sull’evento che si terrà nel mese di Marzo in Teggiano(SA). Questo il primo sunto dell’assemblea raccontato in anteprima alla nostra redazione.

per guardare il video clicca su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4292

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