settembre 9, 2010 · 9:24 am
L’AMORE – Se dovessi raccontare ai giovani l’Amore di Dio direi che oltre al Creato l’opera più bella delle sue mani è l’uomo. Il suo spirito alita in noi e tutto ciò che siamo è amore di Dio. Una volta che scopriamo di essere figli di Dio un soffio della sua bellezza, ci sentiamo forti e il cammino da fare non è altro che riversare la Sua bellezza ovunque. Soprattutto i giovani sono ricchi di desideri nobili e di vitalità. Non dimenticano che la cosa più importante è l’amore verso i genitori e la persona amata. Il sogno più importante per i giovani è il sacramento del matrimonio che consegna il corpo dell’uno all’altro e la riservatezza del cuoreda custodire. Con il matrimonio il sogno è racchiuso nelle parole dette davanti a Dio. Nel profondo del cuore i giovani sanno donare largamente e credono in Dio che è Padre. L’amore per la persona amata è l’espressione della fedeltà di Dio che è capace di Amare. L’Ascolto della Parola di Dio aiuta a scoprire i sentieri di vita che Lui ci indica per camminare nella giustizia e nella verità di noi stessi. La Parola di Dio fa luce sulla via da seguire e custodisce una condottai ntegra. Il matrimonio ed anche il fidanzamento è mosso dalla preghiera che dà la motivazione a fare famiglia.
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giugno 30, 2009 · 10:22 am
ROMA – La terza edizione al Circo Massimo dell’Adunanza Eucaristica Nazionale è stata soprattutto una conferma della voglia dei giovani di accendere la città! Una Roma che troppe volte si dimentica di essere cristiana! Una Roma che troppe volte si dimentica di essere ‘eterna’ non per il Colosseo, o per la terza linea della metro! Sono stati i giovani di tante associazioni, ma soprattutto della CHIESA TUTTA, ad accendere la notte romana, calda ed afosa, ma profonda ed insolita: i giovani che chiedono al Signore della pace, pace per i propri fratelli, che chiedono al Signore dell’amore, amore per tutti gli uomini e le donne del mondo, giovani ( e non solo) che si mettono in ginocchio di fronte al Re dei Re per riconoscerlo sempre più e meglio negli occhi e nei cuori degli altri. L’ADUNANZA EUCARISTICA NAZIONALE è ormai una realtà che la città di Roma non può ignorare, momento nel quale si incontra chi ha voglia di Gesù, chi a Lui solo si affida!
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giugno 30, 2009 · 10:13 am
ROMA – “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me” (Gv 14,1). Dopo aver pregato, Gesù “tornò dai discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pietro: «Così non siete stati capaci di vegliare un’ora sola con me? Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione»” (Mt 26,40-41a). Dal Getsemani – luogo in cui i pellegrini “missionari di pace” in Terra Santa si sono riuniti per la prima Adunanza Eucaristica Internazionale – al Circo Massimo per continuare quella preghiera di veglia adorante nell’ascolto della Parola di Dio. Perché adorare l’Eucaristia? Cos’è l’Eucaristia? È il Signore Gesù presente nella sua Chiesa con il suo corpo, sangue, anima e divinità, nascosto sotto le apparenze del pane e dimorante in mezzo a noi come il vero Emmanuele (cfr Mt 1,23). In occasione della Solennità del Corpus Domini Sua Santità Benedetto XVI parlando dell’Eucaristia ha detto: “Il pane Eucaristico è il segno visibile di Colui nel quale cielo e terra, Dio e uomo sono diventati una cosa sola”; ha affermato che solo guardando e adorando l’Eucaristia possiamo dire con fermezza che l’Amore esiste e può cambiare le cose in meglio. Ed è questa speranza che proviene dall’Amore di Cristo a darci la forza di vivere e di affrontare le difficoltà. Di questo pane abbiamo tutti bisogno perché lungo e faticoso è il cammino verso la libertà, la giustizia e la pace. Cristo è dunque dono oblativo del Padre all’uomo, il quale non può sempre e solo ricevere ma deve donare l’Amore di Cristo e diventare sorgente dalla quale sgorgano fiumi di acqua viva (cfr Gv 7,37-38). Per diventare una tale sorgente, l’uomo deve però bere sempre e di nuovo a quella prima e originaria sorgente che è Cristo Gesù, dal cui cuore trafitto scaturisce l’Amore di Dio (cfr Gv 19,34 – dalla Lettera Enciclica “Deus Caritas Est”).
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aprile 16, 2008 · 2:25 PM

CITTA’ DEL VATICANO – Le Nazioni Unite ”stanno affrontando sfide difficili e di tutte i tipi” e per risolverle hanno bisogno ”dell’appoggio forte e spirituale del Papa”. Ne e’ convinto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon (nella foto con Benedetto XVI), che lo ha detto a New York scambiando alcune battute con i giornalisti. Il segretario generale dell’Onu ha auspicato che Benedetto XVI – che sara’ in visita al Palazzo di Vetro venerdi’ prossimo – possa aiutare l’Onu nell’affrontare problemi come la poverta’ nel mondo, i cambiamenti climatici, e nel fare passi avanti verso il disarmo, rilanciando il dialogo tra civilta’. I temi presenti nei cosiddetti obiettivi del Millennio. Ban Ki-Moon ha ricordato che il Papa giungera’ al Palazzo di Vetro esattamente un anno dopo la visita del segretario generale in Vaticano, del 18 aprile 2007, e il suo invito a Benedetto XVI a recarsi all’Onu. Ban ha dunque tenuto a sottolineare l’importanza della visita papale, un fatto eccezionale e relativamente raro visto che ”l’ultima, se ben ricordo, e’ stata quella di Giovanni Paolo II nel 1995”. Il segretario generale ricevera’ il Papa nel suo ufficio al 38esimo piano del Palazzo di Vetro. Quindi, Ban e Benedetto XVI si scambieranno i tradizionali doni. Successivamente il Papa incontrera’ i diplomatici che lavorano alle Nazioni Unite e quindi, intorno a mezzogiorno (le 18.00 italiane), prendera’ la parola all’Assemblea Generale dell’Onu, lanciando il suo messaggio di pace e di fratellanza ai 192 Paesi membri dell’organizzazione internazionale.
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