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L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEL MEDIA

MEDIA – Nomadi negli affetti, nei valori, nelle passioni. E ora – si apprende leggendo il settimo “Rapporto sulla comunicazione” realizzato da Censis e Ucsi – anche nel loro rapporto con i mass media. Ormai è una vera e propria sindrome da nomadismo diffuso quella che affligge i giovani italiani: di qualunque cosa si tratti, ai legami solidi preferiscono quelli molli e temporanei, che possono essere sciolti in un attimo. C’è da fidarsi del cliché? In effetti, ci sono molti elementi sotto gli occhi di tutti che vanno in questa direzione, insieme a una considerazione banale: quando il provvisorio dilaga, passa la voglia di giurare fedeltà a questo o quello. In fondo, qualche ulteriore conferma arriva anche dal “Rapporto sulla comunicazione”, al quale va il merito di quantificare fenomeni già ben noti più che di rivelarne di nuovi. Per esempio: in Italia il 97,2% dei giovani possiede almeno un telefono cellulare…….

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http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1409

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GMG di Sydney, relativismo, diritti umani e inculturazione al centro dei lavori della segreteria generale del Sinodo dei Vescovi per l’Oceania

La prossima Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney, le sfide dell’inculturazione e del relativismo ma anche il tema dei diritti umani, della bioetica e della difesa della famiglia sono stati al centro della nona riunione del Consiglio speciale per l’Oceania della segreteria generale del Sinodo dei Vescovi, che si è tenuta il 14 e 15 febbraio scorsi in Vaticano. Tutto il continente – rileva un comunicato – è mobilitato per la preparazione della GMG, sia nelle regioni socialmente evolute sia in quelle meno sviluppate con numerose iniziative di gemellaggio, mentre cresce l’attesa della visita di Benedetto XVI.

“L’inculturazione del messaggio evangelico – aggiunge il comunicato della segreteria generale del Sinodo dei Vescovi – costituisce una delle più grandi preoccupazioni pastorali nella Chiesa in Oceania. Consiste in un cammino graduale attraverso il quale il Vangelo entra nelle diverse culture, trasformando o purificando certi valori culturali, perché possano trovare un posto nella cultura genuina cristiana, senza alterare il dovuto rispetto sia per il Vangelo sia per le culture stesse. In questo dinamismo – si nota – è indispensabile l’opera associata di pastori, sacerdoti, diaconi e anche catechisti. Particolarmente importanti – conclude il comunicato – sono le scuole cattoliche a tutti i livelli che salvaguardando la loro identità cattolica, rimangono strumenti preziosi della testimonianza del Vangelo nell’ambiente contemporaneo spesso secolarizzato”.

Fonte: www.radiovaticana.org

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