CITTA’ DEL VATICANO – Non serve la violenza, che provoca altra violenza, ma capacità di cercare “soluzioni giuste attraverso il dialogo”. Benedetto XVI ha concluso l’udienza generale di stamattina in Piazza San Pietro con un appello preoccupato e intenso per la grave situazione di questi giorni nella Striscia di Gaza. La preghiera finale del Papa è perché sia Cristo a sostenere “gli sforzi di coloro che non si stancano di operare per la riconciliazione e la pace”. E’ su questo contrasto, tra chi fomenta l’odio e chi è chiamato a lavorare per la distensione, che si gioca l’appello di Benedetto XVI per la crisi esplosa a Gaza, dopo ilcontro la “Freedom Flotilla” e la reazione di condanna internazionale. Affermando di seguire con “profonda trepidazione” quelle che definisce “tragiche vicende” ed esprimendo il cordoglio per le vittime, il Papa dice con forza:
“Ancora una volta ripeto con animo accorato che la violenza non risolve le controversie, ma ne accresce le drammatiche conseguenze e genera altra violenza. Faccio appello a quanti hanno responsabilità politiche a livello locale e internazionale affinché ricerchino incessantemente soluzioni giuste attraverso il dialogo, in modo da garantire alle popolazioni dell’area migliori condizioni di vita, in concordia e serenità”.