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CARITAS, FINO A VENERDÌ CELEBRAZIONI PER LA 19A ASSEMBLEA GENERALE. IERI LA MESSA DEL CARD. BERTONE

SOCIALE (Roma) – Ieri pomeriggio il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, ha presieduto, presso la Domus Mariae di Roma, la Messa per 300 delegati della Caritas Internationalis per la celebrazione, dal 22 al 27 maggio, della 19ma Assemblea Generale (nel 60° anniversario della fondazione). Nel corso della celebrazione liturgica, il Cardinale si è espresso sul ruolo che la Caritas deve ricoprire, un compito educativo e di sensibilizzazione affinché tutti riconoscano nei poveri i propri fratelli.“Svelare il volto dei fratelli, aiutare i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà a prendersi cura come propri dei loro bisogni e dell’esigenza di pieno riconoscimento della loro dignità, è l’impegno fondamentale di Caritas Internationalis, e anche l’obiettivo di un rinnovato rapporto con gli organismi della Santa Sede, che auspico come frutto di questa Assemblea”, ha dichiarato. 

Il porporato ha ricordato che esiste un livello di servizio rilevante, quello di “raggiungere, in modo convincente e rispettoso, la mente e il cuore dei credenti e di tutte le persone di buona volontà affinché riconoscano nei poveri i loro fratelli”, e ha indicato che questo “è ciò che intendeva il Servo di Dio Paolo VI quando insisteva sul compito primariamente educativo della Caritas”. La Caritas, ha aggiunto, “offre ai fedeli un’opportunità privilegiata di condividere la missione della Chiesa e di essere stretti a Gesù Cristo”. “Caritas Internationalis e le Caritas nazionali e locali fanno un bene immenso quando aiutano le persone e le comunità a riconoscere con amore la presenza di altri fratelli nel bisogno, che è la presenza di Cristo stesso; quando riescono a scuotere le loro coscienze, affinché, sia nelle libere iniziative, sia nella collaborazione con la carità organizzata della Chiesa, sentano sempre l’esigente premura della condivisione evangelica”, ha segnalato. Il compito educativo della Caritas è quello di “poter rafforzare nei cristiani e negli uomini di buona volontà una consapevolezza operativa di fraternità, specialmente verso i più poveri, occorre vivere in Gesù Cristo, che è la via, la verità e la vita, ed essere animati dal suo Santo Spirito”. Cristo, ha affermato, si trova “nella Parola e nel Pane di vita, nella preghiera personale e nei Sacramenti, ma anche Lo troveremo e trasmetteremo la sua vita agli altri nell’agire di Caritas”. 

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IL 2 MAGGIO LA CHIESA INCONTRA I MEDIA: IN VATICANO LE ESPERIENZE DI 150 BLOGGERS

MEDIA (CITTA’ DEL VATICANO) – E’ stata pubblicata, sulla pagina del Pontifico Consiglio per la Comunicazioni Sociali (http://www.pccs.va.), la lista dei 150 bloggers che, il 2 maggio, si riuniranno in un incontro in Vaticano organizzato dal Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali e presieduto da monsignor Claudio Maria Celli. L’incontro ha l’obiettivo di far condividere le esperienze tra i diversi bloggers ed i rappresentanti della Chiesa e, inoltre, verranno presentate alcune iniziative che il Vaticano ha in serbo per il mondo dei nuovi media, a Roma ed in altre città.

Saranno previste due sessioni: nella prima cinque bloggers, rappresentanti delle diverse aree linguistiche, tratteranno temi specifici di importanza generale, mentre nella seconda gli esperti delle strategie comunicative della Chiesa porteranno la loro testimonianza attraverso le esperienze di lavoro con i nuovi media. All’incontro parteciperanno il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, monsignor Claudio Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, e padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede. In base alle 750 richieste “è stata fatta una difficile selezione per offrire, nella misura del possibile, un quadro rappresentativo e generale della ‘blogosfera’”, afferma Kervin Frometa, di http://www.tucristo.com. Per quanto riguarda i bloggers, ha spiegato Richard Rouse, ideatore dell’incontro, ce ne saranno di famosi e di principianti, istituzionali e personali, che raccontano storie personali o che narrano fatti ed eventi locali ed internazionali. “E’ stato veramente toccante sentirci coinvolti nelle vostre storie: le gioie della paternità, le speranze dei giovani, il dolore della morte, la paura del cambiamento, per non parlare delle tante cause e campagne che promuovete, specialmente la nuova evangelizzazione”, ha confessato Rouse.

Tra i selezionati di lingua italiana ci sono Alberto Piccini: http://www.maestroalberto.it; Alessandro Gilioli: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it; Alessio Jacona: http://www.thewebobserver.it; Angela Ambrogetti: http://www.ilportonedibronzo.it; Anna Spatola: http://ordovirginumsicilia.splinder.com; Antonio Spadaro: http://www.cyberteologia.it; Costanza Miriano: http://costanzamiriano.wordpress.com; Francesco Diani: http://www.blogcattolici.it e http://www.siticattolici.it; Francesco Spagnolo: http://www.esseciblog.it; Gabriele Niola: http://sonovivoenonhopiupaura.blogspot.com; Giorgio Maria Faré http://www.santuariodivinamaternita.com; Giovanna Maria http://geniofemminile.blogspot.com; http://santagostinopavia.wordpress.com; Joshua Evangelista: http://reporters.blogosfere.it; Leonardo: http://www.qualcosadelgenere.com; Luca Fabbri: http://www.religionereligioni.blogspot.com; Luca Paolini: http://www.religione20.net; Luca Sofri: http://www.wittgenstein.it e http://www.ilpost.it; Luciano Giustini: http://www.lucianogiustini.org.

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AIUTO DISABILI, PULIZIA GIARDINI, COMPAGNIA ANZIANI: DOMANI IN ISRAELE “GIORNATA DELLE BUONE AZIONI”

TERRASANTA (ISRAELE) – Domani in Israele si celebra la “Giornata delle buone azioni”, che coinvolge migliaia di persone, invitate, almeno per un giorno, a compiere un gesto di altruismo e volontariato. La giornata è promossa da Ruach Tova (“Spirito positivo”), un’organizzazione umanitaria israeliana che promuove la partecipazione attiva nella società e vuole essere il punto di contatto tra persone disposte a svolgere un’attività di volontariato e le organizzazioni che invece hanno bisogno di aiuto e cercano volontari. In questo senso Ruach Tova ha messo in contatto oltre 32 .000 volontari, con 1.800 associazioni bisognose.

Le iniziative in agenda per domani sono moltissime: aiuto ai disabili, pulizia di giardini, aiuto e compagnia agli anziani. La giornata si celebra dal 2007 e raggiunse una certa notorietà nel 2009 quando, tra le altre iniziative simboliche ci fu anche quella di un concerto speciale: un’orchestra di 13 ragazzi palestinesi di un campo vicino a Jenin, fu invitata presso il centro dei sopravvissuti all’Olocausto di Holon, nella periferia di Tel Aviv. Giovani palestinesi ed anziani ebrei festeggiarono insieme, facendo memoria della Shoah, trascorrendo alcune ore in un’occasione unica di conoscenza e scambio. Al ritorno a Jenin, tuttavia, l’orchestra palestinese venne sciolta ed il direttore licenziato, a causa delle accuse mosse da alcuni responsabili palestinesi di aver strumentalizzato i giovani musicisti in un’iniziativa contraria allo spirito nazionale.

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KAROL BEATO: UN MESE DI APPUNTAMENTI PER LA BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II

2 Aprile – 1 Maggio – 29 gg – E’ iniziato il countdown per l’atteso evento della beatificazione del servo di Dio Giovanni Paolo II. Anche in questo 2 aprile, anniversario della morte dell’indimenticato Papa Karol, il nostro“diario di bordo” vi permetterà di consultare tutti gli appuntamenti ufficiali organizzati in occasione della beatificazione sia in Italia che nel resto del mondo. Avrete così l’opportunità di essere sempre informati ed aggiornati sugli eventi del giorno e delle ulteriori possibilità, così da potervi organizzare per partecipare a qualsiasi appuntamento voi desideriate in memoria del nostro indimenticabile Karol.

Nel nostro diario di bordo vi segnaleremo tutti i tipi di attività che organizza la “nostra” Associazione nazionale Papaboys ed, in particolare, quelli correlati al giorno in cui Giovanni Paolo II verrà proclamato beato. Oltre alle attività dei Papaboys, potrete consultare la ricca programmazione presentate dalle comunità religiose, dai gruppi giovanili, dalle Diocesi, le parrocchie ed i movimenti operanti a livello sia nazionale che internazionale: anche voi potreste essere protagonisti della nostra agenda comunicandoci le vostre iniziative.

L’indirizzo di posta elettronica al quale potrete fare riferimento è redazione@papaboys.it

Oltre a consultare il “diario di bordo” avrete la possibilità di poter usufruire della “Papaboys Agency”, un servizio messo a disposizione dalla nostra Associazione per coloro che volessero soggiornare nella capitale e vivere in prima persona il giorno della beatificazione, anche “last minute”. Nonostante la falsa notizia riguardo l’esaurimento di posti letto per i pellegrini, la Papaboys Agency ha ancora molte disponibilità.

Per prenotare il vostro pellegrinaggio a Roma per la beatificazione potete contattare i numeri 06/97270529 – 97270510.

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VERSO LA BEATIFICAZIONE DI PAPA WOJTYLA, MONS. PIERO MARINI: GIOVANNI PAOLO II AMICO DELL’UMANITÀ

SPECIALE BEATIFICAZIONE (Città del Vaticano) – Gruppi di preghiera, nuove pubblicazioni, social network, eventi culturali: con l’avvicinarsi della data di Beatificazione di Giovanni Paolo II, si moltiplicano le iniziative per celebrare la figura e il Pontificato di Karol Wojtyla. Un uomo che è stato “amico di tutta l’umanità”. E’ quanto sottolinea l’arcivescovo Piero Marini, che di Papa Wojtyla fu Maestro delle celebrazioni liturgiche e che ora presiede il Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali. Nell’intervista di Alessandro Gisotti, mons. Marini rivela innanzitutto con quali sentimenti si stia preparando alla grande festa ecclesiale del primo maggio:

R. – È una grande gioia la Beatificazione di una persona cara, una persona che per me è diventata un po’ una persona di famiglia, con una relazione quasi da padre a figlio. Devo dire che anch’io, dopo l’annuncio della Beatificazione, sento questa gioia perché in fondo mi sento un po’ beato anch’io, essendo stato per tanti anni vicino a lui! La Beatificazione è per tutti un’occasione per re-incontrare questo amico dell’umanità, e anche io devo incontrare di nuovo Giovanni Paolo II, sentirlo parlare di nuovo, interpretare di nuovo i suoi gesti, essere di nuovo preso dal suo amore per l’evangelizzazione, dalla sua testimonianza celebrativa … Sono tutti sentimenti che ho nel cuore in vista di questa Beatificazione.

D. – Qual è il dono più grande che Giovanni Paolo II le ha fatto dopo la sua morte? Quanto dunque è presente adesso nella sua vita?

R. – E’ stato – per così dire – il Papa dei primati, ma il dono più grande che mi ha fatto è stato di ricordarmi che la santità è qualcosa che si costruisce nella quotidianità della nostra vita. Ciascuno di noi – laico, sacerdote – deve costruire la santità rispondendo alla vocazione che il Signore gli ha dato nella propria vita con umiltà, con semplicità, come ha fatto Giovanni Paolo II che ha speso tutta la sua vita per annunciare il Vangelo, per creare l’unità.

D. – Lei è stato accanto al Santo Padre nei momenti più forti della vita di un Papa, come in quella di un sacerdote, cioè la celebrazione della Messa. Che cosa la colpiva di più in queste situazioni?

R. – La vicinanza al popolo santo di Dio. Ricordo il gesto che ha fatto proprio durante la Messa dell’inaugurazione del suo Pontificato, quando è sceso a salutare i fedeli in Piazza San Pietro e il cerimoniere di allora era quasi preoccupato … Ecco, questo per me è stato il segno emblematico di tutto il Pontificato di Giovanni Paolo II: andare verso la gente, andare verso le comunità, anche le più piccole. E in questo modo è riuscito, anche attraverso l’annuncio della Parola, attraverso la celebrazione dell’Eucaristia, dei Sacramenti a creare attorno a sé, attorno alla persona del Papa, veramente l’unità della Chiesa.

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“MOMENTO DI QUIETE IN CLASSE”, L’ANTIDOTO ALLO STRESS DI DAVID LYNCH PER AVERE BUONI VOTI A SCUOLA

GIOVANI (Roma) – Per eliminare lo stress e migliorare il benessere di studenti e insegnanti bisogna affidarsi allo speciale “momento di quiete in classe”. Questa l’iniziativa del regista David Lynch, già adottata da più di 30 anni da un gruppo di studenti americani delle medie e superiori della Maharishi School di Fairfield (Iowa), che ha lo scopo di sviluppare le potenzialità degli studenti, facilitare l’apprendimento e creare un clima più tranquillo durante la giornata scolastica.

Ma in cosa consiste questo “momento di quiete in classe”? Si tratta di una tecnica di meditazione trascendentale praticata, per pochi minuti, da studenti e insegnanti; una tecnica semplice e naturale che produce un riposo molto profondo, elimina lo stress e normalizza il funzionamento del cervello. Lo stress a scuola, infatti, può provocare diversi problemi ai ragazzi: risultati scolastici insoddisfacenti, disturbi dell’apprendimento, fenomeni di disadattamento, dispersione scolastica, bullismo, fino alla dipendenza da alcool o droghe. Con la tecnica di Lynch, invece, gli studenti sarebbero più calmi e, allo stesso tempo, più dinamici, avrebbero una memoria migliore poiché sarebbero meno soggetti ad ansia e depressione, comportamenti violenti, ed otterrebbero anche voti migliori. È stato provato che questa terapia dà risultati interessanti: gli studenti della Maharishi sono sempre primi nelle graduatorie dei test standardizzati nazionali, ed in 10 anni hanno vinto 100 gare nazionali ed internazionali in molte materie, tra cui scienze, matematica, risoluzione creativa dei problemi, recitazione e sport.GIOVANI (Roma) – Per eliminare lo stress e migliorare il benessere di studenti e insegnanti bisogna affidarsi allo speciale “momento di quiete in classe”. Questa l’iniziativa del regista David Lynch, già adottata da più di 30 anni da un gruppo di studenti americani delle medie e superiori della Maharishi School di Fairfield (Iowa), che ha lo scopo di sviluppare le potenzialità degli studenti, facilitare l’apprendimento e creare un clima più tranquillo durante la giornata scolastica.

Ma in cosa consiste questo “momento di quiete in classe”? Si tratta di una tecnica di meditazione trascendentale praticata, per pochi minuti, da studenti e insegnanti; una tecnica semplice e naturale che produce un riposo molto profondo, elimina lo stress e normalizza il funzionamento del cervello. Lo stress a scuola, infatti, può provocare diversi problemi ai ragazzi: risultati scolastici insoddisfacenti, disturbi dell’apprendimento, fenomeni di disadattamento, dispersione scolastica, bullismo, fino alla dipendenza da alcool o droghe. Con la tecnica di Lynch, invece, gli studenti sarebbero più calmi e, allo stesso tempo, più dinamici, avrebbero una memoria migliore poiché sarebbero meno soggetti ad ansia e depressione, comportamenti violenti, ed otterrebbero anche voti migliori. È stato provato che questa terapia dà risultati interessanti: gli studenti della Maharishi sono sempre primi nelle graduatorie dei test standardizzati nazionali, ed in 10 anni hanno vinto 100 gare nazionali ed internazionali in molte materie, tra cui scienze, matematica, risoluzione creativa dei problemi, recitazione e sport.

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BAGAGLI DIMENTICATI ALLA STAZIONE: UNA “NUOVA VITA” NELLE MANI DEI PIU’ BISOGNOSI

SOCIALE (Italia) – Ormai è divenuta pressoché una “moda” dimenticare negli aeroporti o nelle stazioni valigie affidate al deposito bagagli senza più ritirale. Se è una moda dimenticarle è curioso osservarne il loro contenuto: a Napoli è stata trovata una borsa da dottore, di quelle per le visite a domicilio, completa di sfigmomanometro, stetoscopio e altri strumenti medici e, per rimanere in tema, a Verona qualcuno ha dimenticato una cartella clinica completa di chissà quale paziente. A Milano, città dello shopping, è stata smarrita una valigia contenente due borse ed un paio di scarpe, entrambe mai utilizzate prima, corredate di certificato di garanzia e di scontrini, 1550 euro per ciascuna borsetta e 528 euro per le scarpe, alla faccia della crisi economica insomma. Su iniziativa della Grandi Stazioni Spa, in concomitanza con le profonde ristrutturazioni appena completate, si è scelto di affidare alla onlus “La Gabbanella” – organizzazione a capo di una rete di 41 associazioni – lo smistamento di tutti questi bagagli abbandonati e non più reclamati.

Massimo Paglialunga, responsabile del coordinamento di Grandi Stazioni, ricorda che, secondo il contratto che regola i depositi, dopo 60 giorni il collo lo si considera abbandonato anche se, per cautela, si aspetta sempre un po’ di più. La valigia, passata tecnicamente alla Grandi Stazioni, viene poi controllata e trasferita in un deposito speciale per poi essere concessa in donazione alle onlus. L’intento della “Gabbanella” è di tipo umanitario, ovvero quello di distribuire le valigie o gli oggetti dimenticati alle persone più bisognose che non hanno indumenti per coprirsi: a questi oggetti viene, così, data una “seconda opportunità di vita”. Mariella Bucalossi, volontaria e coordinatrice dell’operazione della “Gabbanella”, evidenzia la complessità di questa operazione per i numerosi ritrovamenti di oggetti senza padrone: entro la stazione Termini sono stati ritrovati 2600 colli tra zaini, pacchi e tracolle varie, la Onlus ha già provveduto al ritiro di due tranche di questi bagagli, omplessivamente 548 dei 2600 totali, smistandoli poi alla Caritas di Torvajanica e alla onlus Erythros che si occupa di diritti e difesa degli stranieri.

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UNA PAGINA WEB PER LA BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II

ROMA – In vista della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, il 1° maggio prossimo, la Diocesi di Roma ha aperto una pagina web ufficiale dedicata all’evento, http://www.Karol-Wojtyla.org.

Il portale, disponibile in sei lingue – italiano, spagnolo, francese, inglese, polacco e rumeno –, vuole raccogliere tutte le informazioni sul Pontefice, sulla causa di beatificazione e sulle cerimonie e gli eventi legati ad essa.

La pagina web offre un’ampia documentazione sul processo di beatificazione di Giovanni Paolo II, nonché iniziative che sorgono nel mondo e la preghiera per implorare grazie attraverso l’intercessione del futuro beato.

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OGGI LA GIORNATA MISSIONARIA DEI RAGAZZI PER AIUTARE I COETANEI PIÙ IN DIFFICOLTÀ

ROMA – La Giornata missionaria dei ragazzi, che si celebra oggi in molti Paesi del mondo, invita i più giovani a intensificare il loro impegno di annuncio e di solidarietà verso i coetanei vicini e lontani. “Tanti bambini e ragazzi – come ha ricordato stamani Benedetto XVI dopo l’Angelus – formano una rete spirituale e di solidarietà per aiutare i loro coetanei più in difficoltà”. E’ importante – ha aggiunto il Papa – che crescano con sentimenti di amore superando l’egocentrismo e il consumismo. La “Giornata” è anche occasione di approfondimento del significato dell’Epifania.

Ma come viene vissuta dai ragazzi? Adriana Masotti l’ha chiesto a Baptistine Ralamboarison, segretario generale della Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria, organismo che promuove l’iniziativa.

R. – I bambini fanno una sintesi – se così si può dire – di tutte le iniziative che hanno avviato, delle azioni da loro intraprese. Il culmine di questa giornata dell’infanzia è la celebrazione eucaristica, durante la quale viene fatta – da parte loro – una colletta che rappresenta la concretizzazione di quello che sentono spiritualmente e che va ad alimentare il Fondo universale dell’infanzia.

D. – Questa colletta, poi, serve a finanziare tanti progetti: può farci qualche esempio?

R. – L’Infanzia missionaria, grazie allo sforzo e ai sacrifici dei bambini, finanzia circa 2.500 progetti l’anno. Siamo vicini ad una cifra pari a 20-22 milioni di dollari. I progetti che finanziamo sono soprattutto progetti destinati a risvegliare il senso missionario dei bambini, perché questo è lo scopo dell’Opera, attraverso la pastorale ordinaria che va intrapresa in ogni diocesi proprio per far prendere coscienza al bambino del ruolo che ha nella Chiesa. Ci sono poi anche progetti di formazione scolastica, essendo le scuole cattoliche uno strumento eccellente per l’evangelizzazione; ma ci sono poi quei progetti che noi chiamiamo di “protezione della vita” e che riguardano gli orfanotrofi, i centri per handicappati, i centri di accoglienza. Laddove c’è bisogno, cerchiamo di dare un aiuto affinché i bambini possano avere un piccolo capitale per realizzare il loro progetto.

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3° GIORNATA INTERNAZIONALE DI INTERCESSIONE PER LA PACE IN TERRA SANTA MESSAGGIO DI SALUTO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO GIUSTIZIA E PACE

In vista della terza giornata Internazionale di intercessione per la pace in Terra Santa prevista per il 29 e 30 Gennaio in 2000 città del mondo, proponiamo il messaggio di saluto redatto da Sua Eminenza Peter K. A. Card. Turkson e Sua Eccellenza Arc. Mario Toso, rispettivamente Presidente e segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace.

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

In vista della 3° Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa che si celebrerà il prossimo 29-30 gennaio 2011, desideriamo far pervenire il nostro saluto e incoraggiamento per accompagnare il vostro momento di fiduciosa preghiera. La Chiesa in ogni tempo si è sforzata di diffondere il messaggio di Pace, forte anche delle parole che il Risorto ha rivolto ai discepoli riuniti nel Cenacolo: “Vi lascio la Pace, vi do la mia Pace” (Gv 14, 27).

Si è impegnata così nelle diverse tappe storiche a sostenere tutte quelle iniziative e quelle attività che potessero sensibilizzare ogni uomo e ogni donna di buona volontà a divenire non solo annunciatori, ma anche operatori di pace. Lo ha fatto specie in quelle regioni del mondo in cui si è sofferto a causa di ingiustizie, violenze e persecuzioni. Oggi il tema importantissimo della Pace e la sua ricerca sono più che mai attuali. Mentre siamo ancora riconoscenti al Signore per l’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente che si è conclusa da poco, il nostro pensiero va oggi alla Terra Santa benedetta da Dio con eventi mirabili della Storia della Salvezza, primo fra tutti l’incarnazione del Verbo in Gesù Cristo.

L’appello di Benedetto XVI nell’Omelia durante la S. Messa di chiusura del Sinodo non può lasciarci indifferenti. Come ha rimarcato il Santo Padre «il grido del povero e dell’oppresso trova un’eco immediata di Dio, che vuole intervenire per aprire una via di uscita, per restituire un futuro di libertà, un orizzonte di speranza». La 3° Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, patrocinata da questo Pontificio Consiglio, nasce dalla volontà di impegnarsi in modo concreto e forte, vivendo anche una giornata di preghiera.

Questa Giornata riunisce diverse Associazioni, fratelli e sorelle di ogni regione, e li sollecita a far udire la propria voce al mondo intero dicendo: Desideriamo la Pace, la riconciliazione e l’unità, cominciando da Gerusalemme!Auspichiamo che questa iniziativa, già conosciuta da molti, sia ancora più apprezzata e diffusa, come contributo orante dei credenti di tutto il mondo a sostegno della Civiltà dell’Amore.
Maria, Regina pacis, ottenga la benedizione di Dio su quanti sostengono e promuovono questa Giornata e su tutti coloro che con cuore sincero cercano la Pace!

Peter K. A. Card. Turkson
Presidente

† Mario Toso
Segretario

24 ore di preghiera in 2000 città di tutto il mondo

Il 29 gennaio inizieranno 24 ore di preghiera ininterrotta. La Giornata di Preghiera coinciderà con la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani a Gerusalemme, sabato 29 gennaio 2011 alle 17.00-18.00 ora locale. Il 25 gennaio 2011 verrà resa pubblica la lista di luoghi di tutto il mondo in cui si potrà partecipare a un’iniziativa per la pace. Nella sua seconda edizione, lo scorso anno, la preghiera è stata celebrata in 1.103 città di tutto il mondo.

La Giornata di Intercessione per la Pace in Terra Santa è promossa dall’associazione italiana Papaboys (www.papaboys.it), dall’Apostolato “Giovani per la Vita” (www.youthfl.org), dalle Cappelle di Adorazione Perpetua in tutto il mondo (www.adorazione.org) e, da questa terza edizione, dall’Associazione per la promozione della Preghiera straordinaria di tutte le Chiese per la riconciliazione, l’unità e la pace, iniziando da Gerusalemme(www.prayrup.info). Per iscriversi personalmente o come gruppo o associazione si può visitare su Facebook il gruppo Vogliamo la Pace in Terra Santa 2, aderendo alla Giornata, o inviare un’e-mail a ufficiostampa@papaboys.it comunicando luogo e ora dell’atto organizzato.

Messaggio Pontificio Consiglio Giustizia e Pace

III Giornata Int. per la Pace in Terra Santa

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CHIUDE LA CAMPAGNA DELLA CARITAS EUROPA PER LA LOTTA ALLA POVERTÀ E ALL’ESCLUSIONE SOCIALE

ZERO POVERTY – Con una tavola rotonda si è conclusa ieri pomeriggio a Bruxelles la Campagna “Zero Poverty”, promossa dalla Caritas Europa nell’Anno Europeo 2010 per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Roberta Gisotti ha intervistato don Livio Corazza, responsabile della Caritas Italiana per l’Europa:

D. – Don Livio, la campagna “Zero poverty” mirava soprattutto ad una presa d’atto della povertà spesso nascosta e che affligge milioni di famiglie, ma la povertà – si dice – non fa notizia se non è collegata ad eventi drammatici. Allora qual è stato il bilancio di questa campagna?

R. – E’ stato positivo perché per la prima volta le Caritas di tutta Europa si sono unite in un’unica campagna. Questo ci aiuta anche ad allargare il cerchio di quanti che con noi possano contribuire alla lotta alla povertà. Le Caritas diocesane sono state protagoniste e quasi tutte hanno promosso delle iniziative, coinvolgendo non soltanto il circuito ecclesiale ma anche persone appartenenti ad istituzioni sociali e civili. Certamente ci sono stati anche aspetti negativi: qualcuno ha sottovalutato questa opportunità e molte amministrazioni locali e statali non si sono molto interessate nel sensibilizzare i cittadini. Gli stessi mezzi di comunicazione sociale hanno trascurato questa campagna. Noi abbiamo potuto vedere come della povertà – come lei stessa diceva giustamente – ci si occupa soltanto di fronte a situazioni gravi: basta ricordare proprio quest’anno la vicenda dei rom. Devo dire, però, che nonostante questo, credo che in molti sia cresciuta la sensibilità sul fatto che la povertà è una questione che interessa tutti: non è soltanto il problema di qualcuno e non si può di conseguenza sempre delegare ad altri il compito di risolverlo.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3947

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ENTRA NELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PAPABOYS: RIPARTE IL TESSERAMENTO 2011!

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PAPABOYS – Carissimi fratellini e sorelline, riparte in queste ore il tesseramento all’Associazione Nazionale Papaboys per il 2011 con lo slogan per tutto l’anno avvenire che sarà ‘Il seme della Speranza’“I giovani dell’Associazione Nazionale Papaboys accolgono con gioia il messaggio del Vangelo e facendolo proprio nella vicinanza al Santo Padre, sono impegnati nel mondo (pur restando di proprietà di Cristo) nella quotidianità delle proprie parrocchie ed associazioni. I Papaboys sono giovani che vivono, crescono, si formano e si impegnano per apportare al mondo, specialmente nelle categorie più deboli, quella goccia preziosa che altrimenti mancherebbe e con la stessa gioia si fanno testimoni per i loro coetanei alla ricerca del senso della vita”. “Ragazzi del Papa” quindi, ma anche “Messaggeri di Pace” e “Testimoni del Risorto”. Un apostolato giovanile del terzo millennio cristiano

Per iscriverti all’Associazione Nazionale Papaboys
e diventare un nostro Associato (costo annuale di 30 Euro)
puoi seguire questo link:
http://www.papaboys.it/iscrizione/index.asp


NUOVI AMICI IN TUTTO IL MONDO!

Sarai messo in contatto con i nostri responsabili regionali o provinciali in tutta Italia; potrai interagire con loro divenendo amici, e potrete creare ulteriori momenti di incontro e di scambio di esperienze. Qualora non fosse presente nella tua zona una sede provinciale o regionale, pregheremo e lavoreremo insieme per poter rendere concreta questa possibilità! Il nostro obiettivo &graveve; allargare una rete provincia per provincia, in tutte le regioni italiane e tu stesso potrai diventare referente per un gruppo di altri giovani o per un comitato locale o per una provincia intera.

VIAGGI, SPORT, TURISMO & ATTIVITA’ CULTURALI!

Sarà a tua disposizione il nostro servizio turistico “Papaboys Agency” per programmare il tuo soggiorno a Roma e/o in altre regioni e città italiane, con visite guidate, momenti “personalizzati”, accompagnato da altri giovani come te! Contatta il seguente numero: 06/97270529 e comunica il tuo numero di tessera! Inoltre sarai coinvolto in tutti i viaggi e “pellegrinaggi” annuali che l’Associazione organizza per i propri iscritti sia in Italia che all’estero.

LAVORO, VOLONTARIATO & MISSIONE!

Sarai informato sulle attività sociali di evangelizzazione, volontariato e missione che l’Associazione promuove o patrocina in Italia ed all’estero. Potrai fare esperienze di lavoro estivo in Italia ed all’€™estero con l’Accademia Britannica srl (Partner dell’Associazione Nazionale Papaboys) ed anche con gli altri partner dell’Associazione. Diventerai punto di riferimento per altri ragazzi che hanno scelto l’Accademia Vacanze e le proposte di vacanze studio che essa promuove. Hai bisogno di crediti per scuole superiori o università? Potrai partecipare ad esperienze di formazione presso la Sede Nazionale o le Sedi Regionali dell’Associazione Nazionale Papaboys.

PROTAGONISTA ATTIVO & INTERATTIVO!

Sarai iscritto alla nostra newsletter e riceverai informazioni in tempo reale sulle iniziative, le partecipazioni e gli appuntamenti dell’Associazione Nazionale Papaboys. Potrai usufruire, come socio, di tutte le sezioni del nostro sito ufficiale che eventualmente richiedono utente e password. Inoltre, se vorrai organizzare un incontro o evento nel tuo territorio, potrai contare sul patrocinio dell’Associazione e potrai usufruire dell’aiuto del nostro Ufficio Stampa per il coinvolgimento di media ed istituzioni.

Per iscriverti all’Associazione Nazionale Papaboys
e diventare un nostro Associato (costo annuale di 30 Euro)
puoi seguire questo link:
http://www.papaboys.it/iscrizione/index.asp

A cura di
Lorenzo Berrelli
Responsabile Ufficio Tesseramento
ufficio.tesseramento@papaboys.it
 

 

 

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IL 14 DICEMBRE A ROMA LA FESTA DEI PAPABOYS ‘CINQUE ANNI INSIEME – IL SEME DELLA SPERANZA’

ROMA – Martedì 14 Dicembre 2010, in occasione delle festività natalizie, si terrà la convention “Cinque anni insieme – Il seme della speranza”. L’incontro, ideato dall’Associazione Nazionale Papaboys per celebrare i suoi primi cinque anni di attività, si svolgerà presso la prestigiosa sede di Palazzo Grassi in Via Merulana 60, a Roma. L’Associazione Nazionale Papaboys è una realtà giovanile di ispirazione cristiana fondata nel Marzo dell’anno 2004 ed operativa sul territorio nazionale dalla fine del 2005 che in questi suoi primi anni di vita è riuscita a coinvolgere 13.000 ragazzi in tutta Italia. L’Associazione dei Papaboys è nata grazie agli stimoli del servo di Dio Giovanni Paolo II rivolti alla gioventù, ed oggi prosegue il suo cammino negli insegnamenti ed alla luce del Magistero di Benedetto XVI.

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MONS. BÉCHARA RAÏ SUL SINODO PER IL MEDIO ORIENTE: ORA NON CI SENTIAMO PIÙ MINORANZA

SINODO PER IL MEDIO ORIENTE – Torniamo in Medio Oriente con coraggio e fiducia per testimoniare la fede nelle nostre terre: è quanto afferma mons. Béchara Raï, vescovo di Jbeil dei Maroniti in Libano, che ai nostri microfoni traccia un bilancio del Sinodo appena concluso. Ieri mattina il Papa ha presieduto nella Basilica di San Pietro la solenne celebrazione al termine dell’assemblea speciale per il Medio Oriente, invitando i cristiani di questa regione a farsi portatori della Buona Novella dell’amore di Dio per l’uomo. Ascoltiamo mons. Béchara Raï:

R. – Noi torniamo, come bilancio personale e collettivo, con molta fiducia, con molto coraggio. Non parliamo più di minoranza di cristiani in Medio Oriente: parliamo piuttosto di una parte della Chiesa universale che si trova in Medio Oriente, a nome di tutta la Chiesa universale, quindi forti nella consapevolezza di essere sostenuti dalla Chiesa universale, e siamo lì, attingiamo la nostra forza dalla Chiesa e testimoniamo la nostra fede. Il numero non conta più. Quindi, con coraggio, con molta speranza, con molte idee, con molte iniziative noi torniamo a lavorare nelle nostre diocesi e parrocchie, con i nostri concittadini musulmani o con i nostri connazionali nella Terra Santa, o in Iran o anche in Turchia.

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APERTA A ROMA LA FASE DIOCESANA DELLA CAUSA DI BEATIFICAZIONE DEL CARDINALE VAN THUAN

ROMA – La vita di uno dei grandi testimoni della fede del Novecento, il cardinale Xavier Nguyên Van Thuân, scomparso nel 2002, è da oggi al centro della fase diocesana della Causa di beatificazione che lo riguarda, aperta nel Palazzo Lateranense di Roma. A prendere la parola questa mattina sono stati il cardinale vicario, Agostino Vallini, e il cardinale Peter K. A. Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, carica che il cardinale Van Thuân ricoprì dal 1998 alla sua morte. Alla Lateranense, invece, si è tenuta la cerimonia di consegna del Premio Van Thuân 2010, attribuito a Juan Somavia, direttore generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro. E molte altre sono le iniziative religiose e culturali che intendono ricordare il porporato, per 13 anni rinchiuso in carcere dal regime ateo vietnamita senza che questo riuscisse a spezzare la sua fedeltà a Cristo. Un profilo del cardinale Van Thuân in questo servizio di Alessandro De Carolis:

Quando gli chiese un pezzo di filo elettrico, il carceriere – che pure aveva imparato a conoscerlo – si spaventò. Bastava anche quello per suicidarsi e il suicidio era per tanti prigionieri un’allettante via di fuga. Non per quel prigioniero, però. Quel prete era un uomo mite, attaccato alla vita, attaccato al suo Dio. Il carceriere fece di meglio, ritornò con una pinza e assieme forgiarono una catenella alla quale il prigioniero attaccò la rozza crocetta di legno che si era costruito in un altro carcere. Un episodio tra i tanti, che raccontano la storia di un’anima che ha commosso chiunque l’abbia ascoltata. Xavier Nguyên Van Thuan, sacerdote, vescovo e prigioniero. Tredici anni, nove in isolamento, da quando nel 1975 Paolo VI lo volle coadiutore a Saigon e la dittatura vietnamita dietro le sbarre, senza processo, perché la nomina di uomo di Chiesa non poteva essere altro che un “complotto tra il Vaticano e gli imperialisti”.

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LA CHIESA E’ L’ULTIMA VOCE LIBERA A DIFENDERE LA FAMIGLIA. QUALE FUTURO PER I FIGLI?

SOCIETA’ – Nell’epoca del relativismo etico e dello smantellamento dei valori portanti della società, la Chiesa è – e resta – l’ultimo baluardo a difesa della famiglia. La politica internazionale, che dovrebbe essere preposta all’accoglienza delle istanze di questa sacra istituzione fa orecchie da mercanti e non trova soluzioni, fornendo inoltre modelli totali di disfacimento e ‘rivoluzione’ senza basi. E non parliamo solamente di famiglie omosessuali e figli che dovranno crescere nella più totale ‘disperazione morale’, trovandosi negato il più elementare dei diritti, quello di avere un padre ed una madre. Ecco le conquiste della società moderna…. Proprio oggi registriamo un nuovo intervento di Benedetto XVI su coppie di fatto e biotecnologie e vi informiamo delle parole del Santo Padre. Ricevendo a Castel Gandolfo il nuovo ambasciatore di Germania presso la Santa Sede, il Pontefice ha ribadito che la Chiesa “non può approvare delle iniziative legislative che implichino una rivalutazione di modelli alternativi della vita di coppia e della famiglia”. Altresì il Papa ha chiesto la massima vigilanza sulle “nuove possibilità della biotecnologia e della medicina” che “ci mettono spesso in situazioni difficili che rassomigliano a un camminare sulla punta della cresta”. “Non possiamo rifiutare questi sviluppi”, ha detto, “ma dobbiamo essere molto vigilanti”.

Tali progetti – e sosteniamo pienamente il pensiero del Papa – “contribuiscono all’indebolimento dei principi del diritto naturale e così alla relativizzazione di tutta la legislazione e anche alla confusione circa i valori nella società”.

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IL CALCIO LA DOMENICA ALLE 12.30. MONS. MAZZA: UN’INVASIONE DI CAMPO PER LA VITA DELLA FAMIGLIA

INTERVISTA – Ogni turno del prossimo Campionato di calcio italiano sarà distribuito in più giorni: sono previste partite alle 12.30 della domenica, anticipi al venerdì sera e anche posticipi del lunedì. Ad influenzare questa decisione sono soprattutto le scelte, dettate da motivi economici, di chi detiene i diritti televisivi.

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Benedetto XVI si recherà a settembre nella Repubblica Ceca – Viaggio apostolico dal 26 al 28 del mese

CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 31 maggio 2009 (ZENIT.org).- Benedetto XVI compirà un viaggio apostolico nella Repubblica Ceca dal 26 al 28 settembre, secondo quanto ha reso noto la Sala Stampa della Santa Sede questo sabato. Il Papa, che ha accolto l’invito del Capo di Stato del Paese e della Conferenza Episcopale Ceca, visiterà la capitale Praga e le città di Brno e Stará Boleslav. Nello stesso giorno di sabato, il Pontefice ha ricevuto in udienza il Presidente della Repubblica Ceca, Václav Klaus, che ha poi incontrato il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

Nel corso dei cordiali colloqui, rivela una nota vaticana, “ci si è soffermati sulla situazione del Paese, affrontando in particolare alcune questioni legate alle relazioni con la Chiesa Cattolica , come pure sul futuro dell’Europa, tenendo presente l’importanza del suo patrimonio culturale, spirituale e cristiano”. Il Presidente Klaus ha quindi espresso “vivo compiacimento” per la visita che il Papa compirà nel Paese a settembre. La Repubblica Ceca ha una popolazione di poco più di 10 milioni di abitanti, per il 26,8% cattolici.

 

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SCOLA: VIAGGIO ‘POLITICAMENTE SCORRETTO’, HA RISCHIATO IN PRIMA PERSONA SENZA CALCOLI MONDANI.

TERRA SANTA – Il pellegrinaggio del Papa in Terra Santa è “una lezione di realismo” scrive il card. Angelo Scola, Patriarca di Venezia, in un editoriale che il settimanale Tempi pubblicherà domani. “Con intrepido coraggio – scrive il Patriarca – ha messo mano alle brucianti contraddizioni di quella terra addolorata, con la caparbia energia di chi non si rassegna perché sa di poter costruire con nuovi mattoni. Ha rischiato in prima persona, senza calcoli mondani di successo o insuccesso. Il suo viaggio era a priori ‘politicamente scorretto’”. Lo Yad Vashem è stata una delle tappe più controverse. Scola parte da lì: “La forza del suo silenzio in quella voragine di dolore e la sua struggente invocazione perché il nome di nessuna vittima dell’abominevole sterminio nazista vada perduto non ha voluto essere solo quella di Joseph Ratzinger, ma ben più potentemente quella di tutti i cristiani chiamati, al di là dei loro limiti, alla fraterna solidarietà con il popolo eletto”. Per il card. Scola “due sono i capisaldi con cui il Papa ha affrontato la bruciante questione del dialogo interreligioso. Tornando sul rapporto tra ragione e religione, Benedetto XVI ha fortemente rimarcato la necessità per ognuna di farsi purificare dall’altra.

Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2633

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News Regionali pubblicate su sito dei Papaboys

PIEMONTE – UNA MOSTRA PER GLI 85 ANNI DELLA RIVISTA PER RAGAZZI “IL GIORNALINO”
 
ALBA – NELLA CHIESA DI SAN GIUSEPPE OLTRE 60 PANNELLI. La Periodici San Paolo festeggia il settimanale per ragazzi “Il Giornalino” con una mostra dal titolo “Le storie sono la nostra storia. 85 anni de il Giornalino” fino a domenica 24 maggio nella chiesa di San Giuseppe ad Alba. Pinky e Cocco Bill,…

 

VENETO – DIOCESI DI PADOVA AVVIA DIWEB 2.0 UN PROGETTO INTEGRATO DI COMUNICAZIONE
 
PADOVA – In occasione della 43a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebra domenica 24 maggio, in cui la chiesa cattolica “sbarca” nei social network, a Padova torna in versione 2.0 Diweb.it, aggiornato e rinnovato nella grafica e nella mission. ll progetto Diweb 2.0 si interfacce…

 

LAZIO – IL PAPA MARTEDI A SAN GIOVANNI LATERANO APRE CONVEGNO DIOCESI ROMA
 
ROMA – Il Papa aprirà anche quest’anno i lavori del Convegno ecclesiale diocesano, in programma dal 26 al 29 maggio nella basilica di San Giovanni in Laterano e nelle varie prefetture. A fare da filo conduttore il tema: “Appartenenza ecclesiale e corresponsabilità pastorale”. “Chiamare a raccolta co…

 

CAMPANIA – A SOLOPACA INCONTRO TRA CHIESA E GIOVANI PER IL CONTRASTO AL LAVORO NERO
 
SOLOPACA – Domani, alle 19 presso il Bar 57° Street di Solopaca, si terrà il secondo appuntamento con “Happy Hour: direzione lavoro”, iniziativa della Diocesi di Cerreto – Telese -Sant’Agata de’ Goti rivolta ai giovani dai 17 ai 35 anni. L’incontro sarà dedicato al tema del lavoro nero. Sono previst…

 

VENETO – SONO I VOLONTARI DELLA CARITAS DI PADOVA A CORDINARE GLI AIUTI IN ABRUZZO
 
PADOVA – Da mercoledì 20 maggio, è la Caritas diocesana di Padova a coordinare gli aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto nelle tendopoli di Bagno, Civita di Bagno, Roio Piano e S. Rufina, Roio Poggio e Pianola. Paolo Fantinato, volontario di Villanova di Camposampiero, ha ricevuto le consegne…

 

PIEMONTE – DALLA CARITAS DIOCESANA DI CUNEO UNA CAMPAGNA PER COMBATTERE IL RAZZISMO
 
CUNEO – DAL TITOLO “NON AVERE PAURA”. Più di quattro milioni di persone di origine straniera vivono oggi in Italia. Si tratta in gran parte di lavoratrici e lavoratori che contribuiscono al benessere di questo Paese e che lentamente e faticosamente, sono entrati a far parte della nostra comunità. Pe…

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