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SICILIA – LA DIOCESI DI NOTO «ASPETTANDO IL PAPA A PALERMO»

NOTO – La Consulta Regionale di Pastorale Giovanile e la Consulta Regionale di Pastorale Familiare propongono un Convegno, per le équipe diocesane, i responsabili di Movimenti, Associazioni, gruppi ecclesiali ecc. presenti nelle Chiese di Sicilia, per la riflessione, il confronto e l’arricchimento reciproco. Il tema della riflessione sarà: “Lo sguardo del coraggio… per una educazione alla speranza”. «Ci prefiggiamo – fanno sapere dalla Diocesi – di ritornare allo sguardo di Gesù Cristo, per sentirci amati profondamente da Lui e con questo amore essere coraggioso seme di trasfigurazione della nostra società». Benedetto XVI concluderà il Convegno, incontrerà tutti i giovani e le famiglie e «darà la Sua sapiente e autorevole parola, affinché i siciliani possano ritrovare sempre più il coraggio di testimoniare la fede e vivere nella speranza la realizzazione di un futuro migliore». L’incontro con i Vescovi di Sicilia per le “Fontane di Luce”, in venti chiese del centro di Palermo, i laboratori e le iflessioni degli esperti saranno motivo di riflessione e di programmazione dell’azione pastorale nella nostra Isola. I relatori e gli esperti invitati al Convegno sono siciliani.

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TEATRO: GIGI PROIETTI, ORGANIZZARE NUOVI LABORATORI PER I GIOVANI

CULTURA – Stavo pensando se oggi non fosse il caso di organizzare un laboratorio teatrale nuovo e serio, come quello che avevo un tempo”. Lo afferma l’attore Gigi Proietti, a termine della presentazione del nuovo spettacolo teatrale “Pippi Calzelunghe”, al Teatro Argentina di Roma. Sento – racconta l’attore – che e’ necessario organizzare anche piu’ di un laboratorio nelle diverse citta’, perche’ tutto quello che c’e’ di possibile aggregazione, mirata pero’ a fatti importanti, e’ da salutare positivamente. Personalmente – spiega – alla mia eta’ mi piace l’idea di ritrovare qualche giovane di oggi e per me significherebbe anche un po’ fare uno studio dall’interno sul tipo di societa’, raffrontandola e rapportandola a quella che era. Le scuole – aggiunge – sono osservatori notevoli e i giovani nei laboratori devono necessariamente raffrontarsi con la societa’ in cui vivono. Questo – conclude – e’ importante non solo didatticamente ma nella formazione vera della societa’.

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E-JUMPING TRA GIOVANI E ISTITUZIONI, PER UNA NUOVA COMUNICAZIONE

Un vento forte d’innovazione percorre la Provincia di Brescia, attraversa il suo territorio e arriva ai suoi cittadini, a cominciare dai più giovani. Lo ha portato il Mobile Experience Lab del Massachusetts Institute of Thecnology (MIT) di Boston, su invito dell’Assessorato provinciale all’Innovazione, che ha messo a disposizione risorse e professionalità per la realizzazione del progetto e-jumping. Da oggi, il modo di comunicare con la Pubblica Amministrazione non sarà più lo stesso e i giovani avranno a disposizione un nuovo strumento elettronico per interagire tra loro e sentirsi un po’ più sicuri. Un anno di lavoro e di studio, all’interno del laboratori del MIT e sul territorio bresciano, ha portato alla realizzazione di e-jumping e della sua prima applicazione concreta ride.link. Tre gli elementi fondamentali dell’iniziativa: un wearable device (un braccialetto hi-tech), il telefono cellulare e una piattaforma di social networking. Sul piatto la creazione di un sistema di relazione e comunicazione tra i giovani che impiega la piattaforma e il cellulare, creando un ponte d’interazione tra il mondo internet e quello mobile utilizzando un braccialetto.

La prima funzionalità sviluppata (ride.link) è legata al tema dell’alcol e degli incidenti stradali: il dispositivo consente ai ragazzi di verificare il proprio tasso alcolico e, in caso di necessità, di inviare un sms per richiedere un passaggio agli amici. Una situazione di “bisogno”, anziché trasformarsi in uno stato di “pericolo”, diviene un’occasione di “gioco”, in cui i ragazzi restano in contatto tra di loro, affermando comportamenti positivi grazie alla semplicità di funzionamento dell’applicazione nonché a sistemi di punteggi e premi. All’interno del braccialetto ci sono un sensore di precisione che rileva il tasso alcolico, un display collegato a un microprocessore e un modulo bluetooth. Soffiando nel braccialetto, si misura il tasso alcolico e, in caso di bisogno, si attiva ride.link, evitando di mettersi alla guida in stato di ebbrezza. Il braccialetto, utilizzando il cellulare, interagisce con la piattaforma ride.link su cui l’utente è registrato e ha già individuato la lista di amici “cui rivolgersi in caso di bisogno”, e gestisce tutte le comunicazioni necessarie per individuare la persona che per vicinanza, affidabilità e disponibilità può offrire un passaggio.

Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2006

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SICILIA – GIOVANI E LAVORO: TRAPANI E PALERMO, SI APRONO DUE LABORATORI

LAVORO – Il bisogno di promuovere un’occasione di incontro e di riflessione tra due mondi vitali, quello giovanile e quello produttivo, non può non inserirsi nel solco del cammino di una Chiesa che vuole superare l’idea di assistenza e porsi invece in prima linea nella promozione umana, sviluppando la conoscenza e la consapevolezza dei problemi collegati al mondo del lavoro soprattutto per l’alto tasso di disoccupazione giovanile che genera smarrimento, delusione, rabbia”. Così mons. Francesco Miccichè, vescovo di Trapani, presenta due seminari, uno di taglio formativo e l’altro inteso come un vero laboratorio di ricerca con i quali si affronta il rapporto tra “Giovani e lavoro” analizzando “Le sfide attuali tra innovazione e realtà produttiva”. Il progetto nasce, a Trapani e a Palermo, “per promuovere, e dunque provare a pensare e progettare vie d’uscita alla luce del bene comune per vincere la cultura del “non c’è niente da fare” che altro non è che uno dei volti della cultura di morte che nel nostro territorio ha pure altri nomi come mafia, servilismo, disperazione, suicidio”. L’iniziativa è organizzata dalla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, dalla Banca Don Rizzo , dal Centro Studi Don Rizzo , dalla Diocesi di Trapani, dall’Associazione Amici dell’Università Cattolica, dall’Istituto di formazione politica Pedro Arrupe di Palermo.

Fonte: www.papaboys.it

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