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L’EDUCAZIONE SESSUALE COSI’ BANALIZZATA E DISTORTA. LETTERA A FAMIGLIA CRISTIANA

PARLIAMONE – A scuola si pensa più a preparare i giovani ad avere rapporti sessuali in modo protetto che ad assumere comportamenti consapevoli e rispettosi di sé stessi e degli altri. Educare è compito primario della famiglia. Ma la famiglia c’è? E’ un compito che sa prendersi? Oppure delega, delega e delega ancora…. Una lettera a Famiglia Cristiana ed una risposta, per provare a fare un pò di luce…

Le scrivo per condividere con voi un argomento che mi sta molto a cuore. Come lei ben sa, in molte scuole italiane si tengono incontri sull’educazione sessuale. Anche la più piccola delle mie tre figlie, di quindici anni, vi ha partecipato di recente. Questi incontri, per usare le parole di mia figlia, più che all’educazione sessuale, preparano i giovani ad avere rapporti completi. Con chiunque capiti, in maniera protetta. L’uso degli anticoncezionali viene largamente diffuso e argomentato. Peccato, però, che scientificamente alcuni insegnamenti siano imprecisi.

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CIAO, KAROL – UN LIBRO, 1500 AUTORI

“Tu ci hai chiamati. Noi siamo venuti e siamo noi a ringraziarti per quello che hai fatto grande Papa, grande padre, grande amico, grande angelo”. È una delle 1500 lettere contenute nel nuovo volume “Ciao, Karol”, raccolta dei messaggi depositati in Piazza San Pietro nell’aprile del 2005, nei giorni dell’agonia e della morte di Papa Giovanni Paolo II. Il libro edito dalla neonata casa editrice Edizioni Papaboys International, è in distribuzione dal 28 aprile 2011

EDITORIA(Roma) Aprile 2005… Il mondo si è messo in fila per Amore. 5 milioni di persone a Roma per la morte di Giovanni Paolo II. Maggio 2011… Consegniamo alla storia la testimonianza di quell’Amore. Un’opera per tutti, per la famiglia, per i bambini, per i giovani e i meno giovani. Un grido d’amore dal cuore del mondo.

Ciao, Karol è una pubblicazione che si distingue nettamente dal restante mercato editoriale: non è nato, infatti, sulla scrivania di uno scrittore, è nato in piazza San Pietro direttamente dal cuore della gente, durante la lunga agonia di Papa Giovanni Paolo II e nell’ora stessa del suo ritorno alla casa del Padre. Non contiene affermazioni teoriche e astratte, ma tutto il carico di amore, di preoccupazione e di gratitudine che riempiva i cuori di quel popolo legato profondamente a Giovanni Paolo II. Ciao, Karol, dunque, contiene i sentimenti più intimi di coloro che, in quell’istante, hanno sentito di perdere Qualcuno al quale la loro vita era fortemente legata con i nodi della fede, dell’amore e della speranza.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=5128


CIAOKAROL.IT

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SETTIMANA DI PROMOZIONE PER “CIAO KAROL”, IL LIBRO DEI PAPABOYS SUL BEATO PAPA GIOVANNI PAOLO II

NOTA DI REDAZIONE (Roma) – È iniziata la settimana di promozione di “Ciao Karol”, il volume che raccoglie i messaggi depositati in piazza San Pietro nell’aprile del 2005, nei giorni dell’agonia e della morte di Papa Giovanni Paolo II. Anziché 34 euro (30 euro + 4 euro per le spese di spedizione), da oggi a domenica 29 maggio 2011 l’opera, disponibile sul sito http://www.ciaokarol.it, sarà disponibile a 29,99 euro (spese di spedizione incluse). Il libro è uscito lo scorso 27 aprile per i tipi della neonata casa editrice Edizioni Papaboys International, e la sua distribuzione ha avuto inizio nei giorni immediatamente precedenti la Beatificazione di Papa Wojtyla.

“Il libro che avete in mano – scrive nella prefazione mons. Pawel Ptasznik, della sezione polacca della Segreteria di Stato vaticana, che ha messo a disposizione dei Papaboys le migliaia di lettere raccolte nell’aprile di 6 anni fa – non è nato sulla scrivania di uno scrittore: è nato in piazza San Pietro, durante la lunga agonia di Papa Giovanni Paolo II e nell’ora stessa del suo ritorno alla casa del Padre. Non contiene delle affermazioni teoriche e astratte, ma tutto il carico di amore, di preoccupazione e di gratitudine che riempiva i nostri cuori quando stavamo in silenzio e in preghiera con lo sguardo fisso su quella finestra. (…) Questo libro, dunque, contiene i sentimenti più intimi di coloro che, in quell’istante, hanno sentito di perdere Qualcuno al quale la loro vita era profondamente legata con i nodi della fede, dell’amore e della speranza”.

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SETTIMANA DI PROMOZIONE PER “CIAO KAROL”, IL LIBRO DEI PAPABOYS SUL BEATO PAPA GIOVANNI PAOLO II

NOTA DI REDAZIONE (Roma) – È iniziata la settimana di promozione di “Ciao Karol”, il volume che raccoglie i messaggi depositati in piazza San Pietro nell’aprile del 2005, nei giorni dell’agonia e della morte di Papa Giovanni Paolo II. Anziché 34 euro (30 euro + 4 euro per le spese di spedizione), da oggi a domenica 29 maggio 2011 l’opera, disponibile sul sito http://www.ciaokarol.it, sarà disponibile a 29,99 euro (spese di spedizione incluse). Il libro è uscito lo scorso 27 aprile per i tipi della neonata casa editrice Edizioni Papaboys International, e la sua distribuzione ha avuto inizio nei giorni immediatamente precedenti la Beatificazione di Papa Wojtyla.

“Il libro che avete in mano – scrive nella prefazione mons. Pawel Ptasznik, della sezione polacca della Segreteria di Stato vaticana, che ha messo a disposizione dei Papaboys le migliaia di lettere raccolte nell’aprile di 6 anni fa – non è nato sulla scrivania di uno scrittore: è nato in piazza San Pietro, durante la lunga agonia di Papa Giovanni Paolo II e nell’ora stessa del suo ritorno alla casa del Padre. Non contiene delle affermazioni teoriche e astratte, ma tutto il carico di amore, di preoccupazione e di gratitudine che riempiva i nostri cuori quando stavamo in silenzio e in preghiera con lo sguardo fisso su quella finestra. (…) Questo libro, dunque, contiene i sentimenti più intimi di coloro che, in quell’istante, hanno sentito di perdere Qualcuno al quale la loro vita era profondamente legata con i nodi della fede, dell’amore e della speranza”.

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SETTIMANA DI PROMOZIONE PER “CIAO KAROL”, IL LIBRO DEI PAPABOYS SUL BEATO PAPA GIOVANNI PAOLO II

NOTA DI REDAZIONE (Roma) – È iniziata la settimana di promozione di “Ciao Karol”, il volume che raccoglie i messaggi depositati in piazza San Pietro nell’aprile del 2005, nei giorni dell’agonia e della morte di Papa Giovanni Paolo II. Anziché 34 euro (30 euro + 4 euro per le spese di spedizione), da oggi a domenica 29 maggio 2011 l’opera, disponibile sul sito http://www.ciaokarol.it, sarà disponibile a 29,99 euro (spese di spedizione incluse). Il libro è uscito lo scorso 27 aprile per i tipi della neonata casa editrice Edizioni Papaboys International, e la sua distribuzione ha avuto inizio nei giorni immediatamente precedenti la Beatificazione di Papa Wojtyla.

“Il libro che avete in mano – scrive nella prefazione mons. Pawel Ptasznik, della sezione polacca della Segreteria di Stato vaticana, che ha messo a disposizione dei Papaboys le migliaia di lettere raccolte nell’aprile di 6 anni fa – non è nato sulla scrivania di uno scrittore: è nato in piazza San Pietro, durante la lunga agonia di Papa Giovanni Paolo II e nell’ora stessa del suo ritorno alla casa del Padre. Non contiene delle affermazioni teoriche e astratte, ma tutto il carico di amore, di preoccupazione e di gratitudine che riempiva i nostri cuori quando stavamo in silenzio e in preghiera con lo sguardo fisso su quella finestra. (…) Questo libro, dunque, contiene i sentimenti più intimi di coloro che, in quell’istante, hanno sentito di perdere Qualcuno al quale la loro vita era profondamente legata con i nodi della fede, dell’amore e della speranza”.

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SETTIMANA DI PROMOZIONE PER “CIAO KAROL”, IL LIBRO DEI PAPABOYS SUL BEATO PAPA GIOVANNI PAOLO II

NOTA DI REDAZIONE (Roma) – È iniziata la settimana di promozione di “Ciao Karol”, il volume che raccoglie i messaggi depositati in piazza San Pietro nell’aprile del 2005, nei giorni dell’agonia e della morte di Papa Giovanni Paolo II. Anziché 34 euro (30 euro + 4 euro per le spese di spedizione), da oggi a domenica 29 maggio 2011 l’opera, disponibile sul sito http://www.ciaokarol.it, sarà disponibile a 29,99 euro (spese di spedizione incluse). Il libro è uscito lo scorso 27 aprile per i tipi della neonata casa editrice Edizioni Papaboys International, e la sua distribuzione ha avuto inizio nei giorni immediatamente precedenti la Beatificazione di Papa Wojtyla. 

“Il libro che avete in mano – scrive nella prefazione mons. Pawel Ptasznik, della sezione polacca della Segreteria di Stato vaticana, che ha messo a disposizione dei Papaboys le migliaia di lettere raccolte nell’aprile di 6 anni fa – non è nato sulla scrivania di uno scrittore: è nato in piazza San Pietro, durante la lunga agonia di Papa Giovanni Paolo II e nell’ora stessa del suo ritorno alla casa del Padre. Non contiene delle affermazioni teoriche e astratte, ma tutto il carico di amore, di preoccupazione e di gratitudine che riempiva i nostri cuori quando stavamo in silenzio e in preghiera con lo sguardo fisso su quella finestra. (…) Questo libro, dunque, contiene i sentimenti più intimi di coloro che, in quell’istante, hanno sentito di perdere Qualcuno al quale la loro vita era profondamente legata con i nodi della fede, dell’amore e della speranza”.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=5049

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LOTTA AGLI ABUSI, LA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE DETTA LE NORME DA SEGUIRE

MINORI (Roma) – È stata resa nota a mezzogiorno di oggi la Lettera circolare inviata dalla Congregazione per la dottrina della fede alle conferenze episcopali di tutto il mondo contenente le linee guida per affrontare i casi di abuso sessuale sui minori. Entro un anno le conferenze episcopali dovranno aver preparato le loro norme, accogliendo le linee guida vaticane e armonizzandole con le situazioni e le legislazioni civili dei rispettivi Paesi. In pratica, la lettera, riprende, spiega e contestualizza meglio le nuove norme che messe in atto dopo gli aggiornamenti del luglio 2010. Un punto fondamentale è la cooperazione con le autorità civili:

«L’abuso sessuale di minori non è solo un delitto canonico, ma anche un crimine perseguito dall’autorità civile. Sebbene i rapporti con le autorità civili differiscano nei diversi paesi, tuttavia è importante cooperare con esse nell’ambito delle rispettive competenze. In particolare, va sempre dato seguito alle prescrizioni delle leggi civili per quanto riguarda il deferimento dei crimini alle autorità preposte, senza pregiudicare il foro interno sacramentale. Naturalmente, questa collaborazione non riguarda solo i casi di abusi commessi dai chierici, ma riguarda anche quei casi di abuso che coinvolgono il personale religioso o laico che opera nelle strutture ecclesiastiche».

Inoltre, le Linee guida delle conferenze episcopali «devono tener conto della legislazione del Paese della Conferenza, in particolare per quanto attiene all’eventuale obbligo di avvisare le autorità civili».
Il Vaticano esorta dunque la collaborazione con l’autorità civile (è importante cooperare), ma non obbliga i vescovi a denunciare per primi il prete sospettato di abusi all’autorità civile, a meno che la legge del Paese non preveda quest’obbligo. La prassi generale, in questi ultimi anni, è stata quella di invitare le vittime a sporgere denuncia. Una parte importante della lettera riguarda le vittime e l’attenzione che va loro data. Per decenni sono state considerate come «nemiche» del buon nome della Chiesa, spesso respinte, invece che accolte, ascoltate, aiutate. Ecco che cosa si legge nella lettera a questo proposito, citando l’esempio di Benedetto XVI che ha sempre testimoniato concretamente questa vicinanza alle vittime:

«La Chiesa, nella persona del Vescovo o di un suo delegato, deve mostrarsi pronta ad ascoltare le vittime ed i loro familiari e ad impegnarsi per la loro assistenza spirituale e psicologica. Nel corso dei suoi viaggi apostolici, il Santo Padre Benedetto XVI ha dato un
esempio particolarmente importante con la sua disponibilità ad incontrare ed ascoltare le vittime di abuso sessuale. In occasione di questi incontri, il Santo Padre ha voluto rivolgersi alle vittime con parole di compassione e di sostegno, come quelle contenute nella sua Lettera Pastorale ai Cattolici d’Irlanda (n.6): “Avete sofferto tremendamente e io ne sono veramente dispiaciuto. So che nulla può cancellare il male che avete sopportato. È stata tradita la vostra fiducia, e la vostra dignità è stata violata.”». Inoltre, si afferma: «La persona che denuncia il delitto deve essere trattata con rispetto. Nei casi in cui l’abuso sessuale sia collegato con un altro delitto contro la dignità del sacramento della Penitenza, il denunciante ha diritto di esigere che il suo nome non sia comunicato al sacerdote denunciato». E «le autorità ecclesiastiche si impegnino ad offrire assistenza spirituale e psicologica alle vittime».

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COLPEVOLI DI AVERE FEDE: “CINQUANTA MILIONI DI CRISTIANI PERSEGUITATI”

CRISTIANI PERSEGUITATI – Sono oltre cinquanta milioni i cristiani vittime di persecuzioni, disprezzo, discriminazioni. La triste contabilità è stata fornita dall’intellettuale francese René Guitton, autore di un documentato volume sulla «Cristianofobia» odierna, a margine della presentazione del Rapporto 2010 sulla libertà religiosa nel mondo dell’opera “Aiuto alla Chiesa che soffre” (Acs). L’incontro è stato moderato da padre Giulio Albanese, missionario comboniano, direttore di Popoli e missione, che ha sottolineato come il 70 per cento della popolazione mondiale vive in Paesi dove ci sono restrizioni o persecuzioni a causa della religione professata.

Con India e Cina che, per le loro proporzioni, sono i Paesi in cui si registrano più casi. Alla presentazione del Rapporto monsignor Sante Babolin, presidente dell’Acs-Italia, ha ricordato la «forte sintonia» tra due testi fondamentali per la libertà religiosa, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 e la dichiarazione conciliare «Dignitatis Humanae». E ha evidenziato come la Giornata mondiale per la pace del 2011 è stata dedicata da Benedetto XVI proprio alla «libertà religiosa, via della pace». Peter Sefton-Williams, presidente del Comitato di redazione del Rapporto, ha da parte sua illustrato le modalità del lungo lavoro che ha portato alla realizzazione del volume. Molto articolato il discorso del diplomatico Francesco Maria Greco, il direttore generale per la Cooperazione culturale del ministero degli Esteri che una settimana prima di Natale consegnerà le lettere credenziali a Benedetto XVI come nuovo ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede. Greco, tra l’altro, ha dato una suggestiva triplice spiegazione del fatto che spesso si tace sulle persecuzioni che coinvolgono i cristiani. C’è il timore di chi, «onesto intellettualmente», non vuole «complicare le cose in loco a chi si vuole difendere». C’è poi la «realpolitik» di chi ha «timori di ritorni interni». E c’è infine l’atteggiamento «più disonesto di tutti», quello dettato dal «politicamente corretto che ci fa tenere la bocca chiusa». Alla presentazione del Rapporto ha preso parte anche un testimone, il vescovo pachistano di Faisalabad, monsignor Joseph Coutts, che ha affrontato in particolare il problema della legge contro la blasfemia nel suo Paese, puntando il dito soprattutto sul modo in cui viene applicata in concreto.

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UNA VEGLIA PER LA VITA NASCENTE. IL 27 NOVEMBRE LA CHIESA UNIVERSALE PREGA PER LA DIFESA DALLE VITA

ROMA – L’appello è stato lanciato lo scorso giugno. In alcune Chiese la mobilitazione è stata un po’ lenta, ma è certo che il 27 di novembre, nella basilica di San Pietro, così come nelle diocesi e nelle chiese cattoliche di tutto il mondo si celebreranno veglie di preghiera, si effettueranno adorazioni del Santissimo Sacramento e si reciteranno Rosari in difesa della vita nascente

Lo scorso 14 giugno, il Cardinale Antonio Cañizares, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, hanno inviato una lettera a tutti i Presidenti delle Conferenze episcopali per invitarli a organizzare una un solenne “veglia per la vita nascente”. Nella lettera si informavano i Vescovi che era stato il Pontefice a prendere l’iniziativa di celebrare il 27 novembre nella Basilica di San Pietro una “veglia solenne per la Vita nascente” in coincidenza con i Primi Vespri della Prima Domenica di Avvento e nelle vicinanze del Natale. Insieme ai Vespri la lettera propone l’adorazione eucaristica per “ringraziare il Signore che, con il dono totale di se stesso, ha dato senso e valore ad ogni vita umana e per invocare la protezione di ogni essere umano chiamato all’esistenza”. Alla veglia e all’Adorazione la Conferenza episcopale spagnola ha già proposto di aggiungere anche la recita del Rosario. “E’ desiderio del Santo Padre – è scritto nella missiva – che i Vescovi presiedano nelle loro Chiese celebrazioni simili che coinvolgano parrocchie, comunità religiose, associazioni e movimenti”. “Siamo tutti consapevoli – spiega ancora la lettera – dei pericoli che minacciano la vita umana oggi a causa della cultura relativistica e utilitaristica che oscura la percezione della dignità di ogni persona umana, qualunque sia il loro stadio di sviluppo”. Per questo “siamo chiamati più che mai ad essere ‘popolo della vita’ (Giovanni Paolo II, Enciclica Evangelium vitae, n. 79) con la preghiera e con l’impegno”. La missiva invita tutti i Presidente delle Conferenze episcopali a “coinvolgere rapidamente e, in modo più appropriato” tutti i Vescovi di ogni singolo Paese in modo da “poter inserire questa iniziativa nei singoli programmi diocesani”. L’auspicio finale è che “tutte le Chiese particolari in unione con il Santo Padre, Pastore universale” possano ”ottenere la grazia e la luce del Signore per la conversione dei cuori e dare una testimonianza comune della Chiesa per una cultura della vita e dell’amore”.

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TRA POCHI GIORNI NEL VIAGGIO NEL REGNO UNITO BENEDETTO XVI SFIDERÀ LA PERSECUZIONE CONTRO CRISTIANI

ROMA – Con l’avvicinarsi della visita di Benedetto XVI di metà settembre in Scozia e Inghilterra, si intensificano le ostilità antireligiose. Peter Tatchell, un noto critico della Chiesa cattolica, ha scritto un articolo d’opinione pubblicato il 13 agosto sul quotidiano Independent. “La maggior parte dei cattolici è contraria a molti dei suoi insegnamenti”, ha sostenuto riferendosi al Papa. Nel suo ruolo di portavoce della campagna Protest the Pope, Tatchell ha proposto un lungo elenco di insegnamenti della Chiesa da lui definiti duri e radicali. Tatchell è stato anche scelto dal canale televisivo Channel 4 per partecipare a un programma di un’ora sul Papa che sarà mandato in onda intorno al periodo della visita papale, secondo quanto riferito dal quotidiano Telegraph del 4 giugno.

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3435

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LA CHIESA STA ‘PULENDO LA SPORCIZIA’ CON LA DETERMINAZIONE DI BENEDETTO XVI! E LA SOCIETA’?

ROMA – L’azione di Benedetto XVI sta colpendo in maniera puntuale ogni sorta di ‘sporcizia’ all’interno della Chiesa; il Papa lo aveva già detto – a chiare lettere – quando da Cardinale si trovò a commentare la Via Crucis del Colosseo nel 2005. Prima di andare oltre, rileggiamo quei momenti alla luce delle azioni quotidiane del Pontefice. In quell’indimenticabile Venerdì Santo, Giovanni Paolo II, stretto, quasi aggrappato al Crocifisso, in una struggente “icona” di sofferenza, ha ascoltato in silenzioso raccoglimento le parole di colui che sarebbe divenuto il suoSuccessore sulla Cattedra di Pietro. Significativamente, il leitmotiv della Via Crucis è stata la parola pronunciata da Gesù la Domenica delle Palme, con la quale – immediatamente dopo il suo ingresso a Gerusalemme – risponde alla domanda di alcuni greci che lo volevano vedere: “Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Gv 12, 24). Con queste parole il Signore ha offerto una interpretazione “eucaristica” e “sacramentale” della sua Passione. Ci mostra – era stata la riflessione dell’allora Cardinale Ratzinger – che la Via Crucis non è semplicemente una catena di dolore, di cose nefaste, ma è un mistero: è proprio questo processo nel quale il chicco di grano cade in terra e porta frutto. Con altre parole, ci mostra che la Passione è un’offerta di se stesso e questo sacrificio porta frutto e diventa quindi un dono per tutti.

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3347

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IL PAPA ALL’ANGELUS: “NON BASTA CREDERE IN DIO, OCCORRE UNA VITA PURISSIMA PER SALVARSI!”

CASTELGANDOLFO – Non è un vero credente chi dice di avere fede ma non ama in modo concreto i fratelli e non segue Gesù sulla via della croce: è questo in sintesi quanto ha detto il Papa oggi all’Angelus a Castel Gandolfo. Benedetto XVI ha ribadito che il Signore non è venuto a insegnarci una filosofia ma la via che conduce alla vita. Il Papa, commentando le letture della XXIV Domenica del Tempo Ordinario, esorta i fedeli a rispondere a due questioni cruciali: “Chi è per te Gesù di Nazaret?”. E poi: “La tua fede si traduce in opere oppure no?”. Alla prima domanda Pietro dà una risposta netta e immediata: “Tu sei il Cristo”, cioè il Messia, il consacrato di Dio mandato a salvare il suo popolo. “Pietro e gli altri apostoli, dunque – afferma il Papa – a differenza della maggior parte della gente, credono che Gesù non sia solo un grande maestro, o un profeta, ma molto di più. Hanno fede: credono che in Lui è presente e opera Dio”. “Subito dopo questa professione di fede, però, quando Gesù per la prima volta annuncia apertamente che dovrà patire ed essere ucciso, lo stesso Pietro si oppone alla prospettiva di sofferenza e di morte.

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TERRA SANTA: LE RESTRIZIONI AI VISTI NEI TERRITORI PALESTINESI NON RIGUARDANO I PELLEGRINI

GERUSALEMME – “Le restrizioni imposte dal Ministero dell’Interno israeliano ai turisti in transito in località dei Territori palestinesi non riguardano in nessun modo i fedeli e i pellegrini che dunque possono liberamente visitare i luoghi santi in essi conservati”. La rassicurazione viene direttamente dal Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa che al Sir dichiara: “le restrizioni si applicano solo a coloro che transitano per il ponte di Allenby, il principale valico tra Giordania e Territori Palestinesi amministrato da personale israeliano, vicino Gerico, e non a quelli che atterrano all’aeroporto di Ben Gurion, di Tel Aviv, tradizionale scalo dei pellegrini Non c’è nessun impedimento a pellegrinaggi e visite anche a città palestinesi come Betlemme e Gerico. E’ una decisione forte che non tocca in nessun modo i pellegrinaggi”. Le disposizioni emanate dal ministro dell’Interno israeliano – riferisce l’agenzia Sir – hanno provocato la reazione del suo omologo del turismo, Stas Misezhnikov, che in una lettera ha criticato la decisione parlando di “danno di immagine al Paese”. Il turismo rappresenta uno dei motori di crescita dell’economia israeliana. Si stima che nel 2008 siano stati 3 milioni i turisti che hanno visitato Israele, versando nella casse del Paese oltre 4 miliardi e mezzo di euro.

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UN’ALTRA STORIA DI AMORE. EPPURE SI CONTINUA A VIVERE. NELLA SOFFERENZA E NELL’AMORE

LETTERA IN REDAZIONE – Spett.le Redazione.,forse vi ricorderete della storia di mia sorella Emanuela e di mio padre Cesare, intervenuto nella trasmissione “Porta a Porta” lo scorso 13 novembre 2008 in occasione della sentenza Englaro. Mio padre non è riuscito a raccontare in trasmissione tutto ciò che avrebbe voluto, perché gli è stato concesso un intervento di soli due minuti. Come si fa a raccontare una storia del genere in così poco tempo? L’intervento di mio padre nella trasmissione (organizzata all’ultimo minuto!) è stato frainteso perché si è creduto che lo stato di mia sorella fosse diverso da quello di Eluana. Ma, Spett.le Redazione . , la situazione di Emanuela è esattamente analoga a quella di Eluana. Mia sorella oggi ha 37 anni e vive da 16 in quella che i medici chiamano ancora (e senza approfondire!) sindrome “apallica” o stato vegetativo.

Per leggere tutto il testo visita:  http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2229

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LETTERA APERTA – IL VERO OLOCAUSTO. PARLIAMO ANCHE DEGLI OLOCAUSTI CHE RESTANO NASCOSTI

OLOCAUSTO – Negare la Shoa è da stolti, se non altro perché esistono prove, documenti storici, foto e testimoni, alcuni tuttora viventi. Si può semmai ragionare sui numeri denunciati, in quanto sembra, da studi recenti, che non ci sia proporzione fra il numero dichiarato delle vittime, (sei milioni, cioè più del doppio degli abitanti di Roma!) e gli strumenti di morte a disposizione nei lager. Inoltre gli Ebrei si sono “accaparrati” in un certo senso, l’esclusiva assoluta dell’olocausto quando invece è risaputo che molti dei detenuti erano anche di altre nazioni e religioni. In realtà, accanto alla Shoa ebraica, che è stata presentata come lo sterminio peggiore nella storia del mondo, esiste un altro olocausto, ben più grave, un “olocausto planetario” perchè ha coinvolto l’intera umanità durante il ventesimo secolo, un olocausto terribile sul quale è caduto il silenzio e che è stato completamente escluso dal “Giorno della memoria”. Si potrebbe chiamare l’olocausto delle ideologie più aberranti del ventesimo secolo, quelle che hanno dato vita non solo al Nazismo, ma al Comunismo, all’Anarchismo, al Fondamentalismo islamico ecc. Di solito i più accaniti celebratori dei crimini della shoa sono i comunisti più che gli Ebrei, perché si gloriano di mettere sul banco degli imputati proprio i loro antagonisti politici, cioè i nazisti, che rappresentano la destra, presentata agli occhi del mondo come l’apice della criminalità. In realtà nazismo e comunismo provengono dalla stessa radice di violenza e di perversione nata verso la fine del 1800, prima in teoria, ad opera di un pensatore ebreo Karl Marx, morto nel 1883, fondatore del social comunismo, e poi nei fatti, per mezzo della rivoluzione bolscevica del 1917. Marx era un ebreo che visse sulle spalle di altri ebrei senza mai lavorare in vita sua, né mai conoscere un operaio o una fabbrica, e che scrisse una sorta di infamità contro i suoi ex correligionari e contro qualunque altra fede religiosa, in particolare il Cristianesimo, da lui definita “l’oppio dei popoli”. Infatti tra i più accaniti “manovratori” della guerra bolscevica del 1917 troviamo proprio gli Ebrei russi comunisti atei, salvo poi finire anch’essi nelle “purghe” staliniste perché tacciati di essere “capitalisti” e quindi nemici del popolo.

Per leggere tutto il testo visita:  http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2179

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