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CON BENEDETTO XVI ALLA RICERCA DEL GESÙ DEI VANGELI

BENEDETTO XVI (Città del Vaticano) – Presentato oggi “Gesù di Nazaret. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione”, il secondo volume dell’opera di “Joseph Ratzinger – Benedetto XVI” . Un’opera che vuole portare all’incontro con un “personaggio” noto, ma che non ci si stanca di scoprire. Gesù risorto, infatti, per il Papa “non è un cadavere rianimato”, ma “vita nuova”, la sua risurrezione “ una “possibilità che interessa tutti e apre un nuovo genere di futuro”. Gesù guardato non solo nella prospettiva storico-critica, positivistica, ma cercando di “avvicinarsi” al Redentore, vedendo in Gesù il Salvatore, al di là della figura storica. E’ questa la prospettiva del secondo volume del Papa su Gesù, presentato oggi in Vaticano. Assume in questa prospettiva un significato il fatto che il libro, che si occupa degli avvenimenti centrali della vita di Gesù – dall’ingresso a Gerusalemme alla passione, morte e risurrezione – esce all’inizio della Quaresima, di un tempo, cioè, del quale Benedetto XVI evidenzia l’aspetto di “riscoperta” e approfondimento della fede personale.

Edito dalla Libreria editrice vaticana in sette lingue, un milione 200 mila copie di tiratura iniziale, 300 mila in italiano, già esaurite, con altre 400 mila già prenotate, le circa 350 pagine sono uno sforzo intelligentemente ostinato di conciliare fede e ragione, alla ricerca del Gesù “reale”, non quello “storico” proprio del filone dominante dell’esegesi critica, ma il “Gesù dei Vangeli” ascoltato in comunione con i discepoli di Gesù d’ogni tempo, e così giungere anche alla certezza della figura veramente storica di Gesù”. “Una cosa – si legge in proposito nella premessa del volume – mi sembra ovvia: in 200 anni di lavoro esegetico, l’interpretazione storico-critica ha ormai dato ciò che di essenziale aveva da dare. Se la esegesi biblica scientifica non vuole esaurirsi in sempre nuove ipotesi diventando teologicamente insignificante, deve fare un passo metodologicamente nuovo e riconoscersi nuovamente come disciplina teologica, senza rinunciare al suo carattere storico. Deve imparare che l’ermeneutica positivistica da cui essa prende le mosse non è espressione della ragione esclusivamente valida che ha definitivamente trovato se stessa, ma costituisce una determinata specie di ragionevolezza storicamente condizionata, capace di correzione e di integrazioni e bisognosa di esse. Tale esegesi deve riconoscere che un’ermeneutica della fede, sviluppata in modo giusto, è conforme al testo e può congiungersi con un’ermeneutica storica consapevole dei propri limiti per formare un’interezza metodologica”.

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IL PAPA AI PARROCI ROMANI: SIATE UOMINI CON IL CUORE DI DIO, ANNUNCIATE LA VERITÀ ANCHE SE SCOMODA

BENEDETTO XVI (Città del Vaticano) – Il sacerdote non è un “amministratore”, ma un uomo scelto da Dio per imitare Cristo, che sa come Lui essere umile, amare l’umanità, avere sensibilità per i poveri, sostenere con coraggio la Chiesa là dove essa è minacciata. Con un’articolata lectio divina ispirata dal capitolo 20 degli Atti degli apostoli, Benedetto XVI si è intrattenuto stamattina con i sacerdoti della diocesi di Roma, guidati dal cardinale vicario, Agostino Vallini, nel tradizionale incontro annuale svoltosi nell’Aula della Benedizione. Avere l’occhio di Dio, non quello del burocrate. Non c’è alternativa per un sacerdote. San Paolo lo aveva compreso e San Luca descritto in quel capitolo degli Atti degli Apostoli che il Papa ha definito come “destinato agli uomini di ogni tempo”. L’attualità del testo antico è diventata materia di riflessione per il prete del tempo moderno, centellinata dal Pontefice frase dopo frase. Il sacerdote, ha affermato, anzitutto “non è un padrone della fede”: “Prete non si è a tempo solo parziale; si è sempre, con tutta l’anima, con tutto il nostro cuore. Questo essere con Cristo ed essere ambasciatore di Cristo, questo essere per gli altri è una missione che penetra il nostro essere e deve sempre più penetrare nella totalità del nostro essere”.

Il servizio, ha proseguito Benedetto XVI, chiama l’umiltà. Che non è esibizione di “falsa modestia” ma amore per la volontà di Dio, che proprio grazie all’umiltà del servitore può essere annunciata nella sua integrità, senza condizionamenti o preferenze, e senza “creare l’idea che il cristianesimo sia un pacchetto immenso di cose da imparare”: “Questo è importante: non predica un cristianesimo à la carte, secondo i gusti propri, predicando un Vangelo secondo le proprie idee preferite, secondo le proprie idee teologiche: non si sottrae dall’annunciare tutta, tutta la volontà di Dio, anche la volontà scomoda, anche i temi che personalmente non mi piacciano tanto”. Il testo paolino ha poi suggerito al Pontefice spunti di riflessione sul tema della conversione del cuore. “Conversione”, ha detto il Papa, è soprattutto quella del pensiero e del cuore, per cui la realtà non sono le cose tangibili o i fatti del mondo così come si presentano, ma realtà è riconoscere la presenza di Dio nel mondo. Da questa visione il sacerdote deve condurre la sua “corsa” nel mondo, senza mai perdere – ha raccomandato Benedetto XVI – lo smalto degli inizi: “Non perdiamo lo zelo, la gioia di essere chiamati dal Signore (…) lasciamoci rinnovare la nostra gioventù spirituale (…) la gioia di poter andare con Cristo fino alla fine, di ‘condurre a termine la corsa’ sempre nell’entusiasmo di essere chiamati da Cristo per questo grande servizio”.

Il sacerdote, come Paolo, ha affermato il Papa non deve pensare alla sua mera “sopravvivenza biologica”. Certo, custodirsi è doveroso, ma non dimenticando che l’offerta di sé, anche fino al dono della vita, assimila il sacerdote al suo modello, Cristo: “Solo Dio può farci sacerdoti, solo Dio può scegliere i suoi sacerdoti e se siamo scelti, siamo scelti da Lui. Qui appare chiaramente il carattere sacramentale del presbiterato e del sacerdozio, che non è una professione che dev’essere fatta perché qualcuno deve amministrare tutte le cose (…) E’ un’elezione dallo Spirito Santo”. Pio XI, ha ricordato Benedetto XVI, rimarcava il problema della “la sonnolenza dei buoni”, cioè la mancanza di argini che spesso gli stessi cristiani oppongono alle forze del male. Il sacerdote, ha ribadito, è chiamato a “vegliare” e a pregare intensamente: “’Vegliate su voi stessi’: siamo attenti anche alla nostra vita spirituale, al nostro essere con Cristo (…) pregare e meditare la Parola di Dio non è tempo perso per la cura delle anime, ma è condizione perché possiamo essere realmente in contatto con il Signore e così parlare di prima mano dal Signore agli altri”.

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RIPORTATA ALLA LUCE NEL QUARTIERE EBRAICO DI GERUSALEMME VECCHIA LA VASCA DEI LEGIONAR

GERUSALEMME – Una piscina utilizzata circa 1.800 anni fa dai soldati della legione romana che distrusse il Tempio (nel 70 d.C. per ordine dell’imperatore Tito) è stata rinvenuta nelle scorse settimane dagli archeologi dell’Autorità israeliana per le antichità nel quartiere ebraico nella città vecchia di Gerusalemme.

Il ritrovamento è avvenuto durante le verifiche in un’area in cui sta per essere realizzato un miqvè, vasca destinata ai rituali religiosi ebraici di purificazione. «Si tratta di una scoperta importante per gli studi su Gerusalemme», afferma Yuval Baruch, archeologo dell’Autorità per le antichità nel distretto gerosolimitano. «La nuova scoperta testimonia che Elia Capitolina, la città romana che venne edificata dopo la distruzione del Tempio, era più estesa di quanto avevamo fin qui stimato». Ofer Sion, responsabile dello scavo, aggiunge: «Abbiamo ritrovato alcuni bacini per il bagno con gradini e pareti intonacate. I mattoni della piscina sono bollati con il sigillo della Decima legione Fretensis», il cui accampamento sorgeva sul limitare dell’attuale città vecchia in corrispondenza, grosso modo, del quartiere armeno. La vasca appena riportata alla luce faceva parte probabilmente di un più ampio complesso balneare del secondo/terzo secolo d.C. Il rinvenimento di centinaia di tegole di terracotta fa concludere che doveva trattarsi di un impianto coperto. La X Legio Fretensis presidiò Gerusalemme agli albori dell’era cristiana e rase al suolo la città dopo aver schiacciato l’insurrezione ebraica di Bar Kokhba nel 135 d.C. Sulle sue rovine sorse Elia Capitolina.

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VITTORIA DI 1 A 0 PER LA SOCIETA’ SPORTIVA DEI PAPABOYS NELL’ESORDIO DI COPPA ITALIA D’ELITE

ROMA – Esordio con vittoria per il “Papaboys Roma Fc”, nella prima giornata della Coppa Italia d’Elite girone A al centro sportivo Millevoi. Ne fa spese il “Le Coppelle Megalav Italia” di mister Angelini, sopraffatto dalla squadra allenata da mister Fabio Casini che non sbaglia la prima vincendo con il minimo scarto. Il risultato finale recita: “Papaboys Roma Fc” uno, “Le Coppelle Megalav Italia” zero, mattatore della partita lo “storico” difensore centrale Marco Flotta che approfitta di una mischia in area, sugli sviluppi di un calcio piazzato, depositando in rete il pallone con un preciso tap-in sotto porta. Il “Papaboys Roma Fc” si presenta in campo con una squadra che sulla carta sembra per niente rinunciataria, con una difesa a quattro, un uomo a schermo davanti quest’ultima, due laterali con il doppio compito di offendere e difendere, due giocatori sulla trequarti e una punta. Mister Fabio Casini affida le chiavi della porta al Giovane Pietropaoli, al debutto assoluto con i Papaboys; difesa, da destra verso sinistra con l’ucraino Fedynets, “classe 93”, il più giovane dei 22 in campo anche lui al debutto, centrali giocano Moavero, capitano storico della squadra in coppia con il giovane Andrea Orazi difensore “classe 92”, il ruolo di terzino sinistro viene affidato a Marra. A centrocampo il “pivot” davanti la difesa è Pinchi, esperto centrocampista che si era messo in luce nel finale della scorsa stagione, sulle fasce due novità con Davide Ramini e Alessandro Falasca, davanti attacco “leggero” ma di grande fantasia e velocità con Marco Ciampa ed Emanuele Fischetti alle spalle dell’unica punta Iacobitti. In panchina Falvella, Flotta, Sportoletti, Cardinale e i due nuovi acquisti ecuadoregni Duglas e Tasiguano. Partita caratterizzata da un grande equilibrio, primo tempo di studio per le due compagini, ci provano di più i “Papaboys” che si presentano con maggiore frequenza dalle parti dell’area avversaria ma cadono spesso nella trappola del fuorigioco messa a punta dal “Megalav”. Entrambe le squadre, all’esordio in questa competizione, sembrano quasi temersi a vicenda e non vogliono rischiare di perdere quella che è la prima giornata di Coppa. Le manovre delle due squadre non sembrano affatto fluide e si cerca il gol soprattutto da palla inattiva o auspicando nell’errore avversario. Una delle poche chance della prima frazione capita sui piedi di Iacobitti, che lanciato sul filo dell’off-side, tenta di beffare il portiere avversario con un “lob” che termina di poco a lato. Secondo tempo che inizia con un ritmo completamente diverso, le due squadre, che sembrano quasi “sbloccate” e risvegliate dal torpore iniziale, si allungano concedendo spazio alla manovra ed allo spettacolo. Mister Casini ridisegna la squadra sostituendo Ramini con Cardinale, con l’intento di rinforzare il centrocampo con un centrocampista più muscolare ma dotato di buone geometrie, rivoluzione in difesa con l’uscita di Marra, sostituito da Flotta che va a fare il centrale con lo slittamento di capitan Moavero sulla fascia sinistra, entra anche Falvella per far rifiatare Falasca. Proprio da uno dei subentrati arriva il gol che decide la gara; calcio di punizione dal limite dell’area del Megalav, va ad incaricarsene Ciampa con il suo destro molto preciso, una vera e propria “bagare”, con le “torri” dei Papaboys che vanno a saltare in area di rigore. Traiettoria tesa e tagliata, dopo una sorta di “flipper” in area di rigore la sfera finisce tra i piedi di Falvella che riesce a scaricare nello specchio, grande risposta del portiere avversario che però non trattiene il pallone. La sfera viene raccolta dal “gigante” Flotta che deposita nel sacco con la freddezza di un attaccante, attraverso un tiro chirurgico che si infila tra l’estremo difensore del Megalav ed il palo. Il Megalav come una bestia ferita, reagisce furiosamente riversandosi nella metà campo dei “ragazzi del Papa” che dal canto loro riescono a chiudersi bene ed a ripartire velocemente in contropiede. Proprio da una di queste ripartenze i Papaboys vanno vicinissimi al colpo del Ko con Iacobitti che calcia di poco fuori imbeccato da uno splendido lancio di Fischetti. L’occasione più importante ce l’ha però il Megalav che, dopo una piccola incertezza di Pietropaoli spreca una grossa palla-gol a pochi metri dalla porta. Triplice fischio finale del Sig. Scatena che mette fine ad una partita al cardiopalma che vede trionfare i Papaboys con un perentorio uno a zero, buona la prima del nuovo team dell’allenatore Casini.

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SANTA TERESA D’AVILA: LA PREGHIERA, VISSUTA COME AMICIZIA CON CRISTO, DIVENTA AMORE PER GLI ALTRI

MEMORIA DI SANTA TERESA D’AVILA – Fu accolta nel Carmelo di Avila, in Spagna, all’età di vent’anni, ma soltanto 19 anni dopo giunse a quella che lei stessa chiamò la sua “conversione”. Parliamo di Santa Teresa d’Avila che la Chiesa ricorda oggi. A lei, donna dal forte carattere vissuta nel XVI secolo, si deve la riforma dell’ordine carmelitano. Fedele alla Chiesa, nello spirito del Concilio di Trento, contribuì anche al rinnovamento dell’intera comunità ecclesiale. Ma come definire Teresa d’Avila? Tiziana Campisi lo ha chiesto a suor Chiara Maria di Cristo Re e Sacerdote, monaca carmelitana scalza del monastero Regina Coeli di Roma:

R. – Una donna molto intelligente, una donna di una grande vivacità, di un coraggio non comune. Una donna molto volitiva, anche. Forse, l’elemento che colpisce di più è che si tratta di una donna che ha ricevuto una capacità di amare molto grande, che all’inizio costituisce un po’ il suo limite, perché non sapeva bene come indirizzarla, ma al momento in cui lei la fissa tutta su Gesù ridiventa capace anche di amare gli altri in una maniera nuova, in una maniera grandissima. Per cui colpisce il modo in cui sapeva adattarsi a tutti: sa farsi vicina alle persone religiose, alle sue figlie spirituali, ma anche alla gente comune.

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COMUNICATO DEL VATICANO SULL’ENTRATA IN VIGORE DELLA CONVENZIONE CONTRO LE MUNIZIONI A GRAPPOLO

CITTA’ DEL VATICANO – Come ha ricordato oggi il Santo Padre dopo la preghiera dell’Angelus, entra in vigore, questo 1° agosto 2010, la Convenzione che bandisce l’uso, la produzione, il trasferimento e l’accumulo delle munizioni a grappolo che causano danni inaccettabili ai civili, adottata a Dublino il 30 maggio 2008 ed aperta alla firma ad Oslo il 3 dicembre dello stesso anno. La Convenzione rappresenta un passo significativo nel campo del disarmo e del diritto umanitario internazionale, nonché un risultato notevole per un multilateralismo basato sulla cooperazione costruttiva fra attori governativi e non governativi e sul legame fra il diritto umanitario e i diritti umani. Oltre a colmare una grave lacuna del diritto umanitario, la Convenzione tende a dare una risposta forte e credibile ad un problema tuttora molto attuale, non solo per il continuo uso delle munizioni a grappolo, ma per il fatto che tali ordigni possono giacere inesplosi sul terreno, colpendo anche dopo molti anni dalla loro dispersione ed impedendo la ripresa della vita quotidiana della popolazione civile. La nuova Convenzione, inoltre, assicurando il diritto all’assistenza alle vittime, offre un motivo di speranza a tutti coloro che hanno subito gli effetti delle munizioni a grappolo.

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ADUNANZA EUCARISTICA NAZIONALE – LA TESTIMONIANZA DI ANGELA

ADUNANZA EUCARISTICA NAZIONALE – Si è da qualche ora conclusa la quarta edizione dell’Adunanza Eucaristica Nazionale al Circo Massimo ma non finirà mai la nostra voglia di annunciare al mondo che Gesù ci ama tutti di un amore avvolgente, senza imposizioni né limiti di alcun tipo. “Gesù ha una predilezione per i giovani, ne rispetta la libertà, ma non si stanca mai di proporre loro mete più alte per la vita: la novità del Vangelo e la bellezza di una condotta santa” (Benedetto XVI). “Voglio essere santo, Gesù, perché santi è accettare la volontà di Dio. Voglio essere santo, Gesù, perché la santità non è un lusso per pochi, ma un dovere semplice di tutti che si compie imparando ad amare donandosi. Voglio essere santo, Gesù, perché solo la santità potrà sconfiggere il male e la miseria del mondo e della mia vita. Gesù, aiutami a diffondere la Tua fragranza dovunque io vada. Inondami l’anima del Tuo spirito e della Tua vita. Penetra in me e possiedi tutto il mio essere, così a fondo che la mia vita sia un’irradiazione della Tua. Splendi attraverso di me, sii così in me da far sentire ad ogni anima che tocca la Tua presenza nella mia anima.

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GLI ITALIANI IN FILA PER UN PASTO. 3 MILIONI DI FAMIGLIE VARCANO LA SOGLIA DELLA POVERTA’! VERGOGNA!

notiziaROMA – La contestazione dei Papaboys attraverso i siti web ed i gruppi su Facebok a nostra disposizione è appena iniziata, obiettivo chiaro: creare un movimento neanche troppo silenzioso e pronto a scenere in piazza se servisse, che porti alla riduzione degli ‘stipendi vip’ quelli cioè (con fior fior di benefit) di politici, personagi tv e sportivi. E’ possibile che sia solo un’utopia? Noi pensiamo di no, e non abbiamo voglia di fare passi indietro! Il 4,4% delle famiglie residenti, vale a dire tre milioni di italiani, vive sotto la soglia di povertà alimentare. È questo il dato principale che emerge dal rapporto “La povertà alimentare in Italia. Prima indagine qualitativa e quantitativa” presentato in Campidoglio, condotto su dati del Banco alimentare da Fondazione per la Sussidiarietà – in collaborazione con l’Università Cattolica e Bicocca – e sostenuto da Banca Prossima, Banca del gruppo Intesa Sanpaolo e Nestlè. Secondo la ricerca, una famiglia di due persone viene considerata povera se ha una spesa per cibo e bevande, in un mese, inferiore ai 222,29 euro. Questo importo (che serve ad acquistare beni primari come pane, pasta e carne) costituisce il limite minimo individuato su base nazionale, ma subisce delle oscillazioni se si considerano le diverse aree geografiche della Penisola. Per tenere conto del differente costo della vita, la ricerca ha infatti individuato diversi indici a livello regionale: così le soglie di povertà variano a Nord tra i 233-252 euro, al centro tra i 207-233 euro e nel Mezzogiorno tra i 196-207 euro.

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http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2945

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DA FACEBOOK E DA INTERNET SI ALZA LA VOCE DEI PAPABOYS: ‘AIUTI VERI ALLE FAMIGLIE ED AI GIOVANI’

notizia

PROTESTA – E’ nato da poche ore – via Facebook – ma anche con richiami ed interventi su internet, blog, e social network – un gruppo di sensibilizzazione che chiede un immediato intervento per ridurre gli ‘stipendi vip’ ed aiutare concretamente i poveri, i bisognosi, che in questo nostro stato sono ormai principalmente le famiglie a basso reddito (ma le famiglie stesse in generale sono ridotte sul lastrico), i giovani in cerca di occupazione, le forze dell’ordine e quelle categorie che nella società hanno stipendi bassi in proporzione ai miliardi che girano – tra contratti, stipendi e benefit – i calcatori, i personaggi della tv ed i politici. Capiamo di più di questa contestazione che parte proprio dalla nostra Associazione dei Papaboys, stanchi ormai al limite, di vedere le ‘orge di stato’, e le ruberie, fatte con i denari dei cittadini: è uno schifo da far cessare! Riducendo in proporzione gli sperperi pubblici, che sono migliaia di milioni di euro, si potrebe rimettere in sesto completamente il nostro paese!

LA MOTIVAZIONE E LE PROPOSTE

In un momento particolarmente drammatico, specialmente per molte famiglie italiane che realmente non riescono ad arrivare alla fine del mese, in Rai si discute del compenso per Bruno Vespa, con una base annuale di 1 milione e 600 mila euro! Sia chiaro che la nostra riflessione non è diretta al ‘giornalista’ Vespa, che stimiamo e reputiamo uno dei maggiori professionisti del paese, ma è una critica all’interno sistema, che spende fior fior di miliardi publici (ma anche privati) per contratti milionari, e non tutela minimamente i cittadini, che lavorano quanto i ‘vip’ e guadagnano assolutamente di meno. LA DOMANDA (DIREBBE LUBRANO) CI SORGE SPONTANEA: NON SAREBBE IL CASO DI DARE UNA REGOLATA AL SISTEMA? Prima di tutto la classe politica (che si arricchisce in maniera spropositata e gode di infiniti privilegi), quindi tutto cò che ruota intorno al mondo della televisione, e poi una riflessione anche per quello che riguarda il mondo dello sport.

Questa corsa sfrenata allo ‘show business’ è una macchina infernale che il diavolo alimenta per dare privilegi, corrompere, inflazionare e soprattutto ridurre in schiavitù e sottomissione le masse dei giovani e delle famiglie. Non sarà facile vedere un politico parlare di riduzione di stipendi e privilegi, o un calciatore, o un personaggio della tv: ma con i soldi si conquista poco Paradiso, e tanto inferno! Ed anche dal lato etico e sociale la situazione è veramente schifosa. Che si può fare?

Noi dei Papaboys, da oggi ne iniziamo a parlare. Domani si vedrà, è un altro giorno.

MA NON STAREMO ZITTI E NON CI FAREMO INTIMIDIRE.

Iscriviti al gruppo di Facebook!
http://www.facebook.com/home.php?#/event.php?eid=184020113335&ref=mf

GLI INTERVENTI DELL’ASSOCIAZIONE DEI PAPABOYS

1) SI RIDUCANO DA SUBITO STIPENDI AI POLITICI, PERSONAGGI TV E SPORTIVI: LA CRISI E’ GRAVE!
http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2922

2) VERGOGNA! GLI EX SENATORI CHIEDONO ANCORA PRIVILEGI! CHIEDIAMO RIDUZIONE DI STIPENDI
http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2934

3) LA LENTA EUTANASIA DELLA POLITICA CHE UCCIDE LE ISTITUZIONI, MA SOPRATTUTTO I GIOVANI
http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2933

LA PROPOSTA – AUMENTARE GLI STIPENDI O AIUTARE:

– LE FAMIGLIE CON PIU’ FIGLI A CARICO
– LE FAMIGLIE CON FASCIA SOCIALE DI REDDITO BASSO
– LE FORZE DELL’ORDINE AL SERVIZIO DEL CITTADINO
– I GIOVANI IN CERCA DI PRIMA OCCUPAZIONE

LA PROPOSTA – DIMINUIRE DRASTICAMENTE GLI STIPENDI
ED I BENEFIT DI LUSSO:

– CONTRATTI MILIARDARI DEI PERSONAGGI TV
– STIPENDI E BENEFIT SFRENATI PER I POLITICI
– CONTRATTI MILIARDARI DEI GIOCATORI DI CALCIO

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PROSEGUE CON UN PAREGGIO IL CAMMINO DEL ‘PAPABOYS ROMA FC’ IN CAMPIONATO D’ELITE

ROMA – Dopo le vittorie riportate nella prima e seconda giornata di campionato, probabilmente i giovani del Papa che formano il ‘Papaboys Roma F.c.’ e che partecipano al Campionato d’Elite 2009/2010 avevano pensato che il torneo fosse vinto e conluso, ma si sono trovati a fare i conti con le squadre avversarie, che nelle ultime due giornate hanno ben reagito all’ottimo inizio dei Papaboys. Ed il campionato resta aperto a tal punto che in questa quarta giornata il Villalba si è trovato a perdere con i Link Service, ed i Papaboys hannoportato a casa solo un punticino dopo la partita contro i Gunners che doveva – almeno sulla carta – sembrare facile. Ed il pareggio nasconde la verità, poichè dietro l’1 a 1 (gol di Petrosemolo per i Papaboys) c’ una partita sofferta e giocata al limite della sufficienza da tutta la squadra, con il rischio sconfitta che è stato evitato per un soffio, grazie anche alle belle parate del portiere Francesco Gabriele. Mister Fernando Carsetti è deluso al termine del match dalla gara dei suoi, e chiede al team di partecipare con più assiduità agli allenamenti settimanali, chiedendo maggiore concentrazione ed impegno. I problemi difensivi non possono essere una scusa, vista anche la gara positiva disputata da Diego Luzi che era a ‘reggere’ tutto il reparto arretrato. Centroampo ‘fuori giri’ ed attacco distante (squadra infatti troppo lunga) non hanno permesso ai Papaboys di giocare la partita che tutti aspettavano e di portare a casa i tre punti in palio.

Con una doppietta di Cima (sei gol in quattro partite), il Link Services Gunners ha inflitto la prima sconfitta stagionale al Villalba 1952 e conquistato la vetta della classifica.Ecco risultati della giornata e tutte le informazioni aggiornate sul Campionato d’Elite.

Golder-Papa Boys 1-1
Villalba-Gunners 0-2
Borgorosso-Real Monteverde 1-1
Lazio-Santa Maradona 0-3 (tavolino) *

* La partita Lazio-Santa Maradona non si è disputata per l’inaccettabile comportamento della Lazio che, regolarmente presente al Fonte Park, ha ripetutamente chiesto e ottenuto di ritardare il calcio d’inizio per attendere un proprio giocatore, ma si è rifiutata di versare la quota campo prima del via, nonostante i numerosi solleciti ricevuti. Constatate anche altre omissioni di natura regolamentare, gli ufficiali di gara hanno ravvisato l’assoluta inesistenza dei presupposti per la disputa dell’incontro.

CLASSIFICA
10 Link Services Gunners (10, 4, +6)
9 Villalba 1952 (6, 3, +3)
7 Santa Maradona Football Libre (9, 5, +4)
7 Papa Boys Roma (4, 3, +1)
7 Borgorosso fc (4, 3, +1)
2 Real Monteverde 2002 (4, 7, -3)
2 Golder Associates (3, 7, -4)
0 ss Lazio (2, 10, -8)

Tra parentesi gol fatti, gol subiti e differenza reti

PROSSIMO TURNO (5a GIORNATA)

Lunedi 26 ottobre, ore 21.30
R.Monteverde-Villalba (Fiorini)
Santa Maradona-Golder (Tobia)

Martedi 27 ottobre, ore 21.30
Gunners-Borgorosso (Tobia)
Papa Boys-Lazio (Fonte Park)

                       IL PAGELLONE

GABRIELE voto: 7-
Provvidenziale in almeno 3 occasioni salva il risultato con degli autentici miracoli degni del miglior “Buffon” tenendo “a galla” i Papaboys. Se non fosse per la complicità sul gol subito il suo voto sarebbe stato decisamente più alto. Resta comunque un portiere di grande affidamento dotato di ottima tecnica personale e riflessi da … FELINO

ERCOLE voto: 5
Esordio decisamente negativo per il difensore di Orbetello, dalla sua ha l’attenuante di giocare in un ruolo non suo; è difficile adattarsi a fare il centrale di difesa quando si è abituati a scorazzare sulla fascia. Primo tempo disastroso; regala un’assist al centravanti dei Golder che ringrazia fulminando il povero Gabriele. Nella ripresa appare rinfrancato, non commette errori e fà il suo. TERZINO

LUZI voto: 6.5
Ala, terzino e oggi al centro della difesa, dopo questa sera l’esperto Diego può dire di aver giocato in quasi tutti i ruoli con questa maglia. Schierato causa emergenza in un ruolo non suo si destreggia molto bene durante tutto il match; molto concentrato non commette errori e spicca nel suo reparto, la sua dedizione dovrebbe essere un esempio da seguire per tutti JOLLY PREZIOSO

YURI voto: 6
Gara di alti e bassi per il terzino dell’est che alterna buone discese a leggerezze in difesa. Possiede ampi margini di miglioramento, se il mister riuscirà a farlo progredire sull’aspetto difensivo il giovane Yuri potrà crescere molto in questo ruolo. GIOVANE DI BELLE SPERANZE

NANNI voto: 6
Prestazione senza infamia e senza lode la sua, non soffre gli avanti avversari ma si limita a tenere la posizione non spingendosi quasi mai in avanti. Preciso in fase di impostazione è raro che questo giocatori sbagli un appoggio. ORDINATO

OPIPARI voto: 5.5
Alla vigilia ci si aspettava molto di più da un giocatore come lui, soprattutto in partite come queste dove il tasso tecnico a centrocampo non è altissimo lui potrebbe fare la differenza; sbaglia una quantità industriale di lanci; fatica in fase di interdizione APPANNATO

COSTANZI voto: 5.5
Partita mediocre per il polmone dei ragazzi del Papa; questa sera il dinamico centrocampista – che durante il match ha evidenziato un pò di limiti tecnici – non ha giocato come sa e come può. Regala troppi palloni agli avversari nemmeno fosse già natale FUORI GIRI

FISCHETTI voto: 6
Il mister lo sistema a centrocampo un pò spostato sulla sinistra concedendogli ampia libertà di movimento, tra i tre di centrocampo è senza dubbio il più dinamico e l’unico che salta l’uomo creando spesso superiorità numerica, che sia dotato di un’ottimo dribbling è ormai appurato, peccato però che si innamori troppo del pallone rovinando quanto di buono creato. Suo l’assist per il gol di Petrosemolo. Ci prova fino alla fine. TROTTOLA

MORETTI voto: 5
Lo vedremo sicuramente domani sera su ‘chi l’ha visto’, se avete tracce del “bomber di portuense” vi prego di comunicarcelo; accontentato da mister Carsetti che lo mette al centro dell’attacco proprio come piace a lui, incappa in una prestazione molto al di sotto dei suoi standard. Non si fa mai vedere dalle parti del portiere avversario mantenendo sempre il colpo in canna ECTOPLASMA

ANDRE’ voto: 5.5
Gioca troppo defilato incidendo pochissimo, in una partita del genere ci si aspettava ben altro dal “baby fenomeno” dei Papaboys; il nuovo ruolo di ala destra non lo entusiasma affatto, dalla sua c’è da dire però che è stato poco servito dai compagni di squadra. IN COLLOCAZIONE

PETROSEMOLO voto: 6.5
L’esperto attaccante non si smentisce mai, consolidando la propria media-gol e regalando l’importantissima rete che evita la sconfitta ai ragazzi del Papa. A dir poco rocambolesca la sua conclusione; portiere beffato con una parabola arquata che somiglia piu ad un cross che ad un tiro, ma che comunque si insacca. Vicino anche al raddoppio sparando di poco a lato dopo pregevole azione personale. Ha il gol nel sangue KILLER INSTINCT

BOMBER voto: 6 di stima
In panchina soffre stile leone in gabbia, entra a 10 minuti dal termine si va a sistemare al centro dell’attacco, si danna l’anima andando in pressing su chiunque abbia il posseso del pallone, ha una mezza occasione nel finale di match; se avesse segnato sarebbe venuto ‘giù’ tutto lo stadio Fiorini GENEROSO

SPORTOLETTI s.v.
Per il buon Moreno – ancora limitato dall’infortunio – qualche sprazzo di match sul finire. Ci sarà tempo – durante il campionato e la coppa Italia – per vederlo all’opera.

MISTER CARSETTI voto: 6
Ci si aspetta sempre dal mister qualche invenzione ‘da goal’, ma in questa partita non c’erano a disposizione molte alternative. Causa infortuni e malattie, la rosa dei giocatori a sua disposizione è ancora limitata.

 

 

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GIOVANI E SANTITA’ – INTERVISTA AL CARDINALE SARAIVA MARTINS, PREFETTO EMERITO DELLA CONGREGAZIONE

CITTA’ DEL VATICANO – In uscita dall’Agenzia Vaticana ‘Fides’ la seconda parte del dossier ‘I giovani e la santità’ – Utopia e possibilità, curato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Papaboys. Domani in distribuzione la terza parte, mentre nella giornata di ieri era uscita la prima. Pubblichiamo integralmente per i nostri lettori dei Papaboys, l’intervista al Prefetto Emerito della Congregazione delle Cause dei Santi, Cardinale Saraiva Martins realizzata dal nostro collaboratore Daniele Impieri, e presente nel dossier dell’Agenzia della Santa Sede, diretta da Luca De Mata.

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