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MISSIONE ALLE GENTI E NUOVA EVANGELIZZAZIONE DEI POPOLI CRISTIANI. LA FEDE SI RAFFORZA DONANDOLA!

ROMA – Come ogni anno dal 1926, nella penultima domenica di ottobre si celebra nel mondo cattolico la “Giornata missionaria mondiale” (quest’anno domenica prossima 24 ottobre). Papa Benedetto ha pubblicato il suo messaggio sul tema “La costruzione della comunione ecclesiale è la chiave della missione”, che incomincia così: “Cari fratelli e sorelle, il mese di ottobre, con la celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale, offre alle Comunità diocesane e parrocchiali, agli Istituti di Vita Consacrata, ai Movimenti Ecclesiali, all’intero Popolo di Dio, l’occasione per rinnovare l’impegno di annunciare il Vangelo e dare alle attività pastorali un più ampio respiro missionario”. Quante volte a me missionario qualcuno chiede: “Perché parlare ancora di missioni, di mandare personale e aiuti in Africa, in Asia, in Oceania, quando qui in Italia stiamo perdendo la fede? C’è bisogno di missionari qui da noi”. Il messaggio del Papa risponde a questa domanda. La missione ha un significato ben più ampio di quanto normalmente si crede. Certo, lo scopo primo è di ricordare ai fedeli la “missione alle genti”, cioè l’annunzio di Cristo ai popoli che ancora non hanno ricevuto la “ Buona Notizia” del Vangelo; e di invitare i fedeli a pregare e ad aiutare i missionari fra i non cristiani. Ma la Giornata missionaria ha un significato più ampio e profondo: tutte le comunità cristiane (famiglie, parrocchie, istituti religiosi, movimenti e associazione laicali), debbono essere “missionarie”. Perché “la Chiesa è per natura sua missionaria” (Ad gentes, 2). Cristo l’ha creata così e se non fosse più missionaria non sarebbe più la Chiesa di Cristo. Marcello Candia diceva spesso: “Io sono missionario in forza del mio Battesimo”. In altre parole, missione alle genti e nuova evangelizzazione dei popoli cristiani sono strettamente collegate, l’una non sta senza l’altra, l’una riceve forza e motivazioni nuove dall’altra. C’è un passo del Vangelo che spiega bene questa verità difficile da capire e da credere: infatti si pensa che, proprio perché qui da noi diminuisce la fede e la vita cristiana, bisogna concentrare tutte le nostre forze ecclesiali sul popolo italiano, per riportarlo alla fede. Gesù non la pensava così. Poco prima di salire al Cielo, “Gesù apparve agli undici discepoli mentre erano a tavola. Li rimproverò perché avevano avuto poca fede e si ostinavano a non credere a quelli che l’avevo visto risuscitato. Poi disse: ‘Andate in tutto il mondo e portate il Vangelo a tutti gli uomini. Chi crederà e sarà battezzato, chi non crederà sarà condannato’” (Mc . 16, 14-16).

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OCEANIA/ISOLE SALOMONE – Inchiesta per migliorare il servizio della rivista “Voice Katolika”

Honiara (Agenzia Fides) – Sapere cosa pensano i lettori, sondare le loro idee, i loro gusti e le loro preferenze, accoglierne i suggerimenti. Fare, insomma, ogni sforzo per rendere “Voice Katolika”, periodico della Chiesa delle Isole Salomone, uno strumento apprezzato e stimato, letto, conosciuto. Un periodico che possa svolgere un ruolo di formazione e informazione, che sia utile a chiarire nodi teologici, che susciti dibattiti e sia stimolante punto di partenza per le catechesi. Sono queste le finalità dell’inchiesta proposta dall’Ufficio Comunicazioni delle Isole Salomone per migliorare sempre di più il servizio e la diffusione di “Voice Katolika”.
L’Ufficio ringrazia i lettori, i fedeli e tutti coloro che hanno sostenuto la pubblicazione con le loro offerte nel 2007, e insieme rilancia un sondaggio per capire quali parti, quali servizi siano stati particolarmente graditi, in modo da rendere il giornale sempre più rispondente alle esigenze del suo pubblico.
I numeri scorsi della rivista hanno toccato diversi argomenti: diritti umani e violenza; aiuti allo sviluppo; servizi sanitari e sociali; nuovi movimenti ecclesiali. Sono giunti in redazione messaggi di incoraggiamento, lettere, richieste di chiarimenti e approfondimenti. Ciò significa che il pubblico ha apprezzato il lavoro e considera il periodico utile nella pastorale.
Il Direttore di “Voice Katolika”, il Salesiano P. Ambrose Pereira, ha inviato a tutti gli abbonati, le parrocchie, i movimenti, le scuole, un questionario in cui chiede se la rivista abbia rappresentato uno strumento utile nella comprensione della fede, quali parti siano state maggiormente gradite, quali i suggerimenti per migliorarlo.
Si aspettano risposte soprattutto da insegnanti, studenti, catechisti, animatori pastorali, nonchè, naturalmente, da sacerdoti e religiosi.
Secondo p. Ambrose, il ruolo del giornale deve essere quello di “informare, educare, divertire”. “Voice Katolika” è stato rilanciato dalla Chiesa delle isole Salomone per essere più incisiva nella società, per rispondere alle nuove sfide della comunicazione. La rivista, che ha cadenza trimestrale e tiratura di oltre 1.600 copie, presenta articoli, contributi di esperti e fotografie che raccontano la vita dinamica e vivace della Chiesa nell’arcipelago.
P. Ambrose nota che “la comunicazione è molto importante per migliorare l’istruzione della popolazione, in una nazione che è ancora alle prese con problemi sociali e sanitari”. Nelle Isole Salomone meno del 20% della popolazione (nel complesso 450.000 persone) è alfabetizzato. Molte persone istruite appartengono alla comunità cristiana o sono state formate in istituti cristiani, dato il grande impegno delle Chiese nella gestione di scuole di ogni ordine e grado.

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OCEANIA/AUSTRALIA – PROCEDE LA MESSA PUNTO DEL PROGRAMMA PER LA GMG: DIFFUSI I TEMI DELLE CATECHESI

GMG 2008 – L’organizzazione della GMG sta mettendo a punto il programma definitivo dell’evento che nel luglio prossimo calamiterà a Sydney l’attenzione mondiale. Il Comitato organizzatore ha comunicato i temi delle catechesi e ed i brani della Sacra Scrittura per ogni giorno. Come sempre, saranno i Vescovi di tutto il mondo a condurre le catechesi di mercoledì 16, giovedì 17 e venerdì 18 luglio in quasi 300 chiese ed altre sedi di Sydney. Il tema principale dei tre giorni è “Spirito Santo e Missione” e sarà sviluppato secondo le seguenti fasi: mercoledì 16 luglio, “Chiamati a vivere nello Spirito Santo”, con il riferimento biblico: “Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.” (Gal 5,25); giovedì 17 luglio, “Lo Spirito Santo, anima della Chiesa”, con il riferimento biblico: “E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare…

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SINGAPORE – Buona risposta di vocazioni per i Francescani nell’Asia del Sud e in Oceania

Singapore (Agenzia Fides) – L’Asia del Sud e l’Oceania sono un’area del mondo in cui vi è un “buona risposta delle vocazioni alla vita religiosa francescana” e questo fa ben sperare per il futuro della Famiglia Francescana e per l’intera Chiesa. E’ quanto è emerso dall’incontro dei Segretari provinciali per la formazione, nell’ambito della Conferenza OFM dell’Asia del Sud e Oceania, tenutasi di recente a Singapore.
La Conferenza ha visto riuniti i Frati Minori da tutti i paesi della regine ed è stata l’occasione per fare il punto sulla vita religiosa e sulla presenza francescana nei vari stati e territori.
I delegati hanno condiviso la necessità di diversificare la formazione, a seconda dei contesti geografici e culturali molto diversi tra loro. Nelle nazioni asiatiche e d’Oceania – si è notato – vi è comunque una buona risposta vocazionale, è questo comporta l’impegno ad investire sempre di più nella formazione dei formatori e nel discernimento.
Il contesto multiculturale e interreligioso pone sfide particolari alla presenza e all’azione
dei cristiani ed anche alla proposta della vita religiosa. Mentre in alcune aree si ha a che fare con culture locali di tipo indigeno e tribale, in paesi come Australia e Nuova Zelanda la realtà è simile a quella dei paesi occidentali.
I frati hanno studiato anche forme di maggiore collaborazione tra le diverse entità e province, e hanno messo a punto un “Corso per Formatori dell’Asia” organizzato da parte della Segreteria generale per la Formazione e Studi
Durante l’incontro, i Segretari hanno partecipato all’ammissione al Noviziato di due novizi della Custodia “S. Antonio” di Singapore e alla prima professione di un novizio della stessa Custodia e di due novizi di Timor Est, segno tangibile della crescita vocazionale della Famiglia Francescana in Asia.

Fonte: www.fides.org

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