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ATTENTATO IN LIBANO: UCCISO UN MILITARE ITALIANO, ALTRI 4 FERITI. UNO È GRAVISSIMO

ESTERI (Beirut) – Un militare italiano della missione Unifil in Libano è rimasto ucciso e un altro è in gravissime condizioni in seguito a un attacco contro i mezzi dell’Onu. Sono rimasti feriti anche altri quattro soldati italiani e, secondo il sito di al-Manar, tv vicina al movimento sciita Hezbollah, anche due civili libanesi. L’attentato è stato provocato dall’esplosione di una bomba presso Sidone, a circa 40 km a sud di Beirut, che ha fatto saltare in aria il veicolo sul quale viaggiavano i militari italiani. L’ordigno era stato nascosto dietro la barriera di cemento armato sul ciglio della superstrada Sidone-Beirut. Il convoglio era composto da quattro veicoli e la deflagrazione ha colpito l’ultima.

I soldati italiani sono in Libano dal settembre 2006 nell’ambito della missione Leonte, che fa parte dell’intervento Onu denominato Unifil. L’Italia partecipa alla missione internazionale con un contingente di 1.780 militari. Il 10 maggio c’era stato il passaggio di consegne nel settore ovest della missione Unifil fra la brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli e la brigata meccanizzata Aosta. Al quartier generale del contingente italiano, base Millevoi, si era svolto l’avvicendamento tra i comandanti delle due brigate, i generali Guglielmo Miglietta e Gualtiero Mario De Cicco. Per la brigata Aosta, stanziata in Sicilia, si tratta della prima missione in Libano, dopo varie missioni svolte negli anni passati nei Balcani.

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BENEDETTO XVI ALL’ANGELUS INVOCA L’INCOLUMITÀ PER LA POPOLAZIONE LIBICA E ACCESSO AD AIUTI UMANITARI

BENEDETTO XVI (Città del Vaticano) – I responsabili dei governi e delle forze armate abbiano a cuore “l’incolumità” dei civili in Libia e assicurino loro gli aiuti umanitari. Sono i due aspetti che, all’Angelus di stamattina in Piazza San Pietro, Benedetto XVI ha chiesto siano garantiti dalla comunità internazionale, dopo che nel pomeriggio di ieri la coalizione formatasi in seguito alla risoluzione 1973 dell’Onu ha aperto le ostilità contro lo Stato nordafricano, con i primi bombardamenti aeronavali. Il Papa ha invocato il ritorno della concordia in Libia e in tutta la regione del Nord Africa. La Libia è sconvolta dalle nubi della guerra, il Papa prega perché su di essa si schiuda presto un “orizzonte di pace”.

Le ultime parole dell’Angelus sono per un appello sofferto, per giorni custodito con preoccupazione nel cuore da Benedetto XVI, trasformato in preghiera durante gli esercizi spirituali della Quaresima, e oggi liberato pubblicamente davanti alle migliaia di persone che a mezzogiorno lo hanno ascoltato in Piazza San Pietro: “Seguo ora gli ultimi eventi con grande apprensione, prego per coloro che sono coinvolti nella drammatica situazione di quel Paese e rivolgo un pressante appello a quanti hanno responsabilità politiche e militari, perché abbiano a cuore, anzitutto, l’incolumità e la sicurezza dei cittadini e garantiscano l’accesso ai soccorsi umanitari. Alla popolazione desidero assicurare la mia commossa vicinanza, mentre chiedo a Dio che un orizzonte di pace e di concordia sorga al più presto sulla Libia e sull’intera regione nord africana”. La Libia, dunque, ma anche tutte le altre nazioni della fascia settentrionale africana, da molte settimane preda di violenti sconvolgimenti interni, che nello Stato libico hanno toccato le punte più drammatiche. Stridente allora il contrasto tra il tenore delle ultime parole dell’Angelus e quello della riflessione offerta da Benedetto XVI prima della preghiera mariana. Dall’odio della guerra a una delle pagine più intensamente descrittive del Vangelo, quelle della Trasfigurazione, di cui parla la liturgia della seconda domenica di Quaresima. Pagine dove letteralmente brilla, ha ricordato il Papa, “la gloria divina di Gesù” molto più della luce del sole, “la più intensa che si conosca”, eppure inferiore a quella che i discepoli videro sul Tabor: “La Trasfigurazione non è un cambiamento di Gesù, ma è la rivelazione della sua divinità, ‘l’intima compenetrazione del suo essere con Dio, che diventa pura luce. Nel suo essere uno con il Padre, Gesù stesso è Luce da Luce’. Pietro, Giacomo e Giovanni, contemplando la divinità del Signore, vengono preparati ad affrontare lo scandalo della croce”.

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EGITTO, ANCORA SCONTRI AL CAIRO. OGGI NASCE IL NUOVO GOVERNO

ESTERI (Egitto) – Al Cairo si torna a sparare. Nelle strade del centro, nella serata di ieri, centinaia di manifestanti hanno cercato di assaltare una delle sedi della sicurezza di Stato. L’esercito è intervenuto e li ha dispersi sparando colpi in aria. Il ritorno della violenza alla vigilia della presentazione del nuovo governo di Essam Sharaf, nominato primo ministro. Il nuovo esecutivo nascerà domani pomeriggio col giuramento davanti al capo del Consiglio supremo delle forze armate, Hussein Tantawi, che resterà ministro della Difesa.

Il piano di Sharaf inizierà dal rinnovamento dei ministri degli Esteri, della Giustizia e dell’Interno e, poi, il ministri dell’Agricoltura e del Petrolio, che si uniranno agli altri 22 ministri nominati. Undici di loro appartenevano già al governo-Shafiq, dimissionato la scorsa settimana. Il maggior segnale di rottura con il passato è la sostituzione di Ahmed Abul Gheit, ministro degli Esteri dal 2004, con Nabil Elaraby, ex giudice della Corte internazionale di giustizia, ex rappresentante permanente presso l’Onu e vicino al movimento per il cambiamento di Mohamad el Baradei. La sostituzione di Abul Gheit era chiesta da giorni dai manifestanti in piazza, che lo considerano troppo vicino all’ex rais Mubarak, così come un cambio al ministero dell’Interno, per il quale Sharaf ha scelto Mansour El Essawy.

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CRISI UMANITARIA AD HAITI: EPIDEMIA DI COLERA COLPISCE GLI SFOLLATI

HAITI – “Nove mesi dopo un terremoto che ha causato la morte di più di 200mila persone, Haiti sta ancora attraversando una profonda crisi umanitaria che tocca i diritti umani di chi è stato sfollato a causa dalla tragedia”. A sostenerlo è Walter Kaelin, rappresentante Onu del segretario generale dei diritti degli sfollati, che parla di un milione e 300mila persone coinvolte a vario titolo nella crisi, tra chi ha perso la casa durante il terremoto e chi è sfuggito all’estrema povertà accentuata dal sisma del 12 gennaio scorso. A questo allarme se ne aggiunge un altro, lanciato dalle autorità sanitarie locali che parlano di un’epidemia di colera che ha già ucciso 135 persone. Sulla situazione sanitaria ad Haiti, Salvatore Sabatino ha intervistato Federico Filidei, medico del Gruppo di chirurgia d’urgenza dell’azienda ospedaliera universitaria di Pisa, che si era recato ad Haiti nel post-terremoto:

R. – La situazione al nostro arrivo era ovviamente disastrosa. La città era un brulicare di persone che stavano fuggendo, ovviamente soprattutto nella parte più vicina al centro gli edifici erano completamente crollati. Quindi, è una situazione molto, molto precaria.

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EDITORIALE DI AVVENIRE: NULLA DEVE INARIDIRE LA SOLIDARIETÀ, NEANCHE LE INGIUSTIZIE

GESTO DA CONTINUARE – Ci si potrebbe chiedere perché. Perché una catastrofe umanita­ria, a detta dell’Onu «più grave dello tsumani», con 21 milioni di sfollati e 10 milioni di senzatetto, un quinto del Pakistan sepolto dal fango, raccolti di­strutti, a un mese di distanza rag­giunga l’Occidente come una debole eco. Perché gli allarmi delle organiz­zazioni di soccorso, che hanno rac­colto sì e no un quarto degli aiuti ne­cessari, non faccia breccia nei nostri notiziari. Eppure anche solo i nume­ri, dal Pakistan, sono terribili: metà degli alluvionati sono bambini e, di questi, quasi tre milioni hanno meno di cinque anni. Molti non hanno più una casa, e neanche tre su dieci han­no acqua potabile da bere. Questo si­gnifica epidemie. Tuttavia, l’attenzio­ne del mondo non si accende.

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La Santa Sede chiede all’Onu di modificare le regole sul diritto di veto

 

CITTA’ DEL VATICANO – Per il buon funzionamento dell’Onu e una maggiore efficacia delle sue deliberazioni, e’ necessaria “una riforma della facolta’ di impedire una deliberazione della maggioranza riconosciuta ad ognuno dei cinque membri permanenti (Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia e Cina)”. Lo afferma l’Arcivescovo Celestino Migliore, osservatore permanente all’Onu, che in un intervento diffuso da Radio Vaticana rileva che “l’abolizione del diritto di veto sembra essere meno praticabile” mentre “una sua riforma e’ invece piu’ opportuna e realistica”. Secondo l’Arcivescovo, “l’esperienza insegna che ci sono buone ragioni per l’avanzamento di posizioni in favore della riforma del diritto di veto con l’obiettivo di limitarne l’esercizio. In tante occasioni – fa notare Celestino Migliore – il suo impiego ha rallentato e addirittura ostacolato la soluzione di questioni cruciali per la pace e la sicurezza internazionale, permettendo la perpetrazione della violazione della liberta’ e della dignita’ umana”. “Troppo spesso – aggiunge l’arcivescovo – e’ la mancanza di intervento che provoca un danno reale. La riforma del diritto di veto e’ allora tanto piu’ necessaria in un tempo in cui il ‘consenso multilaterale’ continua ad essere in pericolo ed e e’ ancora subordinato alle decisioni di pochi. In questo contesto – sottolinea il presule – la Santa Sede riconosce l’importanza del parere espresso da altre delegazioni secondo cui i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu dovrebbero impegnarsi a non dare un veto in situazioni in cui sono implicati il genocidio, crimini contro l’umanita’, crimini di guerra e gravi violazioni del diritto umanatorio internazionale. I membri permanenti dovrebbero mostrare grande responsabilita’ e trasparenza nell’esercizio del diritto di veto. Prima di una votazione – osserva Migliore – trasparenza e flessibilita’ politica dovrebbero gia’ far parte del processo di stesura di una risoluzione, al fine di garantire che gli Stati membri non pongano il veto prima che questa sia stata esaminata. Sapendo che un membro permanente avrebbe espresso un voto contrario – fa osservare il presule – alcune proposte non sono mai state presentate al Consiglio di Sicurezza per la votazione”. “Un dialogo piu’ aperto e una cooperazione tra membri permanenti e gli altri membri del Consiglio di Sicurezza – evidenzia ancora il prelato – sono cruciali per evitare successivi ostacoli nell’adozione di una risoluzione. La decisione di estendere, limitare o abolire il veto riguarda gli Stati membri e dipendera’ dal piu’ ampio consenso possibile su una delle opzioni. Una decisione sulla riforma del diritto di veto – conclude Monsignor Migliore – favorirebbe trasparenza, uguaglianza e giustizia, riflettendo i valori della democrazia e della reciproca fiducia nel lavoro del Consiglio di Sicurezza”.

 

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NEL MONDO AUMENTANO GLI AFFAMATI E DIMINUISCONO GLI AIUTI. LA NOTA DELL’OSSERVATORE ROMANO

ROMA – Un mondo con oltre un miliardo di affamati, con un aumento del 9 per cento del loro numero nell’ultimo anno, viene descritto nel rapporto annuale sullo stato dell’alimentazione (Sofi) pubblicato oggi congiuntamente dalla Fao e dal Programma alimentare mondiale (Pam) dell’Onu, in concomitanza con la Giornata mondiale dell’alimentazione che si celebra venerdì 16. A riferie i dati è l’edizione quotidiana dell’Osservatore Romano. La quasi totalità degli affamati – 1.020.000.000, secondo il Sofi 2009 – vivono nei Paesi in via di sviluppo: in Asia e nel Pacifico 642 milioni – scrive il giornale della Santa Sede; nell’Africa subsahariana 265 milioni; in America latina e Caraibi 53 milioni; nel Vicino Oriente e in nord Africa 42 milioni. Il numero degli affamati è però aumentato anche nei Paesi sviluppati, dove sono 15 milioni. Il rapporto Sofi 2009 conferma quanto già anticipato nei giorni scorsi e riferito dal nostro giornale e cioè che il prezzo maggiore della crisi finanziaria in atto ricade sui Paesi poveri, ma sottolinea che l’aumento degli affamati non è riconducibile, se non nella sua accelerazione, solo a tale crisi.

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IL PAPA FA APPELLO AI LEADER MONDIALI PER LA DIFESA DEL CREATO. VIDEOMESSAGGIO DI BENEDETTO XVI

CITTA’ DEL VATICANO – Tutti i leader mondiali si devono impegnare congiuntamente nella salvaguardia del Creato. E’ l’appello contenuto nel videomessaggio che Benedetto XVI ha rivolto ai partecipanti al Summit dell’Onu sui cambiamenti climatici, in corso a New York dal 15 settembre fino al 2 ottobre. Il testo del messaggio ripropone quanto il Papa ha detto durante l’Udienza generale del 26 agosto scorso, nella quale aveva dedicato ampio spazio al tema della difesa dell’ambiente. “La Terra è davvero un dono prezioso del Creatore – afferma il Papa – che, nel designare il suo ordine intrinseco, ci ha fornito delle linee guida che ci aiutano nella salvaguardia del Creato”. “E proprio all’interno di questo contesto, la Chiesa considera le questioni concernenti l’ambiente e la sua salvaguardia come intimamente legate allo sviluppo umano integrale”, ha aggiunto.

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IL SANTO PADRE ALL’UDIENZA DEL MERCOLEDI’ APPROFONDISCE L’ANNO SACERDOTALE. E RICORDA I BAMBINI

luCITTA’ DEL VATICANO – Il Papa “ricorda sempre nella preghiera” tutti i bambini vittime della violenza e delle armi” e tutti i bambini del mondo, in particolare a quelli che sono esposti alla paura, all’abbandono, alla fame, agli abusi, alla malattia, alla morte”. La presenza all’udienza generale di oggi di una delegazione guidata dalla sotto-segretario dell’ONU e rappresentante speciale per i bambini in situazione di conflitto armato ha dato oggi occasione a Benedetto XVI di tornare ad alzare la sua voce contro coloro che usano qualsiasi forma di violenza contro i più piccoli. Lo stesso tema dell’assistenza alle vittime è stato evocato dal Papa che ha ricordato i 150 anni dell’istituzione della Croce Rossa. “Nel corso degli anni – ha detto in proposito – i valori di universalità, neutralità, indipendenza del servizio, hanno suscitato l’adesione di milioni di volontari in ogni parte del mondo, formando un importante baluardo di umanità e di solidarietà in tanti contesti di guerra e di conflitto, come pure in molte emergenze.

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BENEDETTO XVI ALL’ANGELUS: “TUTTI I PAESI ADERISCANO ALLA CONVENZIONE CONTRO LE “

CITTA’ DEL VATICANO – Benedetto XVI ha incoraggiato tutti i Paesi del mondo che non hanno firmato la Convenzione per la messa al bando delle mine antipersona ad aderirvi al più presto. Prima della recita dell’Angelus, al termine della celebrazione della Domenica delle Palme, in Piazza San Pietro, Benedetto XVI ha ricordato che ieri è stata celebrata la IV Giornata indetta dall’Onu per la sensibilizzazione sul problema delle mine antipersona. “A dieci anni dall’entrata in vigore della Convenzione per la messa al bando di questi ordigni, e dopo la recente apertura alla firma della Convenzione per l’interdizione delle munizioni a grappolo – ha affermato il Papa – desidero incoraggiare i Paesi che non lo hanno ancora fatto a firmare senza indugio questi importanti strumenti del diritto internazionale umanitario, ai quali la Santa Sede ha dato da sempre il proprio appoggio. Esprimo altresì il mio sostegno – ha concluso Papa Ratzinger – a qualsiasi misura intesa a garantire la necessaria assistenza alle vittime di tali armi devastanti”. 
Il pensiero del Papa è andato poi alle vittime delle …

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L’ONU BLOCCA L’INVIO DI AIUTI A GAZA, DOPO CHE HAMAS LE HA CONFISCATO CARICHI DI CIBO

GERUSALEMME – Le Nazioni Unite hanno sospeso ieri l’invio di aiuti alla Striscia di Gaza, dopo che gli estremisti di Hamas hanno portato via centinaia di tonnellate di cibo, per la seconda volta questa settimana. Ahmed al-Kurd, ministro per gli Affari sociali nel governo di Hamas, che controlla il territorio, nega che abbiano voluto confiscare le forniture e parla di “un’incomprensione” tra alcuni autisti, non a conoscenza di quali merci fossero Onu e quali del governo palestinese. Ma Christopher Gunnes, portavoce dell’Agenzia Onu per gli Aiuti e le opere, i cui aiuti sono essenziali per la gran parte dei 1,5 milioni di abitanti di Gaza, denuncia che i miliziani il 5 febbraio hanno portato via 10 autocarri carichi di riso e farina (oltre 200 tonnellate) e 2 giorni prima hanno preso oltre 3.500 coperte e 400 pacchi di cibo dal centro di distribuzione dell’Agenzia a Gaza. Insiste che la merce deve essere restituita e occorrono “credibili garanzie… che non ci saranno altri furti”, “altrimenti – conclude – continueremo a sospendere ogni nuovo arrivo”. L’Agenzia dispone comunque di riserve di merci e cibo sufficienti per i prossimi giorni. Anche il Segretario Onu Ban Ki-moon ha chiesto ad Hamas la restituzione dei beni e di astenersi da interferenze nell’organizzazione e distribuzione degli aiuti umanitari”.

L’Onu vuole coinvolgere nella distribuzione degli aiuti funzionari dell’Autorità Palestinese, guidata dal presidente Mahmoud Abbas del gruppo Fatah, che ha vinto le elezioni ma ha perso il controllo del territorio dopo una vera battaglia tra i 2 gruppi nel 2007. Gli abitanti di Gaza dipendono del tutto dagli aiuti dell’Onu e di altre agenzie internazionali, anche perché Israele non consente l’arrivo di aiuti portati da soggetti che considera ostili.

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NELLA NOTTE ACCORDO AL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL’ ONU “CESSATE IL FUOCO NELLA STRISCIA DI GAZA”.

 

 

 

 

 

NEW YORK – C’è accordo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla bozza di risoluzione per il cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. Il Consiglio, ha fatto sapere un diplomatico palestinese, voterà il documento nella seduta di questa sera alle 23 ora italiana. “C’e’ un accordo, gli emendamenti arabi sono stati accettati”, ha detto ai giornalisti Ryad Mansour, osservatore per la Palestina presso l’Onu. Alle 23 consultazioni del Consiglio di sicurezza a porte chiuse dove probabilmnte si voterà il testo. La versione del testo sottolineerebbe, secondo quanto riportano fonti diplomatiche “la necessità di una tregua immediata nella Striscia di Gaza”.

Grave situazione umanitaria
E’ sempre più grave la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza dove le Nazioni Unite hanno annunciato la sospensione dell’attività. Un ultimo bilancio da fonte mediche palestinesi parla di 763 vittime dall’inizio dell’offensiva. E mentre il Dipartimento di Stato Usa ha rivolto un appello ad Israele perché prolunghi le ore in cui lascia passare gli aiuti urgenti per la popolazione stremata, al Palazzo di Vetro si lavora intensamente a una risoluzione che integri il cessate-il-fuoco immediato con un’azione per fermare il traffico di armi e con l’apertura di corridoi umanitari. Sul tavolo del Consiglio di Sicurezza c’è anche una nuova proposta di risoluzione dei Paesi arabi, che chiede “il cessate-il-fuoco immediato” e la sospensione di tutte le attività militari, sia israeliane che dei gruppi palestinesi, Hamas incluso; gli arabi chiedono inoltre l’immediata rimozione del blocco israeliano sulla Striscia. Intanto però i gruppi fondamentalisti ed estremistici hanno respinto il piano franco-egiziano per il cessate il fuoco, che – secondo Hamas e le altre organizzazioni – “non ha basi valide” e lascia “le mani libere al nemico”.

Nuovo fronte bellico
Il timore è che, al tredicesimo giorno dell’offensiva ‘Piombo fuso’, dopo che stamane sono caduti su Israele razzi lanciati dal Libano, il conflitto in Medio Oriente possa ampliarsi. L’attacco ha provocato solo cinque feriti lievi, ma fa temere l’apertura di un nuovo fronte bellico regionale, nella stessa area teatro nell’agosto 2006 della guerra-lampo tra le truppe israeliane e le milizie sciite libanesi di Hezbollah, e dove sono schierati anche i soldati italiani dell’Unifil II, la Forza Interinale delle Nazioni Unite. E l’emergenza umanitaria cresce di ora in ora: l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha deciso di sospendere le sue operazioni perché considera troppo rischioso continuare la propria attività: la decisione è stata annunciata dopo che sono rimasti uccisi due autisti di convogli che portavano aiuti. L’agenzia Onu, la più importante nella zona, distribuisce aiuti umanitari a 750.000 persone in territorio palestinese.

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MANCA IL DIVIETO ESPLICITO ALL’ABORTO: IL VATICANO NON FIRMA LA CONVENZIONE DELL’ONU

CITTA’ DEL VATICANO – Il Vaticano non intende firmare la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, entrata in vigore l’8 maggio scorso. La Santa Sede aveva già annunciato il proprio rifiuto, ma è stato confermato alla vigilia della giornata internazionale delle persone con disabilità, promossa dalle Nazioni Unite sul tema “Dignità e giustizia per tutti noi”. La Convenzione Onu sui diritti dei disabili è il primo trattato sui diritti umani del Terzo Millennio ed è stato approvato dall’Assemblea generale dell’Onu nel 2006. Il Vaticano ha partecipato attivamente ai lavori per la stesura del testo, durati cinque anni ma, alla conclusione, si è rifiutata di firmarlo perchè il documento non ha inserito un divieto esplicito nei confronti dell’aborto. Si tratta quindi di un nuovo terreno di scontro tra il Vaticano e l’Onu. Dopo il caso sull’omosessualità, ora la controversia è, dunque, sulla Convenzione Onu sui diritti dei disabili. La questione era emersa a febbraio, quando la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, aveva denunciato il rifiuto del Vaticano di non firmare il documento come una scelta che rischiava di avere “pesanti riflessi” sul processo di ratifica in molti Paesi del mondo. Era stato Monsignor Celestino Migliore, Osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu, a spiegare già due anni fa che, per il Vaticano, i punti dolenti della Convenzione sono gli articoli 23 e 25: nel primo si riconoscono i diritti dei disabili alla pianificazione familiare, alla “educazione riproduttiva” e ai “mezzi necessari per esercitare questi diritti”; nel secondo si garantisce l’accesso dei disabili a tutti i servizi sanitari, “inclusi quelli nell’area della salute sessuale e riproduttiva”. “La protezione dei diritti, della dignità e del valore delle persone con disabilità – aveva spiegato Migliore – rimane una delle preoccupazioni e dei capisaldi dell’azione della Santa Sede, e la Convenzione contiene molti articoli utili” al riguardo. Però, aveva aggiunto, la Santa Sede “si oppone all’inclusione nel testo dell’espressione ‘salute sessuale e riproduttiva’ perchè in alcuni Paesi i servizi sanitari e riproduttivi comprendono l’aborto, negando dunque il diritto alla vita di ogni essere umano, affermato peraltro dall’art. 10 della Convenzione stessa” e, quindi, “non è in grado di firmarla”. “E’ tragico – aveva detto il prelato – che in una situazione in cui una imperfezione del feto può essere una condizione per praticare un aborto, la stessa Convenzione creata per proteggere le persone con disabilità da tutte le discriminazioni riguardo all’esercizio dei loro diritti possa essere usata per negare il basilare diritto alla vita delle persone disabili non ancora nate”.

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LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA PACE CELEBRATA DALL’ONU RICHIEDE ANCHE LA TUA ADESIONE!

NEW YORK – Un sms, un video, una email o una semplice foto. È attraverso questi “nuovi media” che le Nazioni Unite intendono richiamare l’attenzione della collettività sulla Giornata Internazionale della Pace, in programma il prossimo 21 settembre. Con il lancio della campagna “Un sms per la pace”, l’Onu invita, chiunque ne abbia voglia, a scrivere un breve testo sul telefonino o un messaggio di posta elettronica dedicato al tema della pace nel mondo e di inviarli al sito peaceday2008.org. I testi ricevuti verranno letti personalmente dai capi di Stato riuniti in occasione del vertice dell’Assemblea Generale del 23 settembre. Chi vorrà potrà inoltre inviare foto o brevi video, sempre inerenti alla pace, al sito internet iReport del gruppo Cnn, che li pubblicherà il 21 settembre. “Per sensibilizzare le persone nel mondo – ha spiegato il segretario generale dell’ONU, Ban Ki-Moon – le Nazioni Unite hanno promosso il lancio di una campagna via sms. Il 21 settembre, Giornata Internazionale della Pace, mi appello ai leader mondiali e a tutte le persone affinché uniscano le proprie forze contro i conflitti, la povertà, la fame e per la tutela dei diritti umani per tutti”. La Giornata Internazionale della Pace è stata adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con l’intento di rappresentare “un giorno in cui commemorare e rafforzare gli ideali di pace tra i popoli e le nazioni del mondo”. Nello stesso giorno verrà celebrata la “Giornata universale del cessate il fuoco e di non violenza”.

La Giornata Internazionale della Pace è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1981 (A/RES/55/282) per “rafforzare gli ideali della pace tra le nazioni e i popoli”. Venti anni dopo l’Assemblea Generale indicò nel 21 settembre la data per celebrare ogni anno tale ricorrenza come “giorno di sospensione delle ostilità e della violenza in tutto il mondo… promuovendo l’educazione e la consapevolezza pubblica e la cooperazione per il raggiungimento di una tregua globale”.

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DIFESA VITA E FAMIGLIA, LIBERTÀ DI RELIGIONE, DIRITTI UMANI E CONDANNA TERRORISMO. IL PAPA ALL’ONU

NEW YORK (USA) – ”Alcuni aspetti” dell’applicazione delle recenti scoperte scientifiche e tecnologiche ”rappresentano una chiara violazione dell’ordine della creazione, sino al punto in cui non soltanto viene contraddetto il carattere sacro della vita, ma la stessa persona umana e la famiglia vengono derubate della loro identita’ naturale”. Lo ha denunciato Benedetto XVI parlando per 29 minuti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in occasione del 60.esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo. ”L’azione internazionale volta a preservare l’ambiente e a proteggere le varie forme di vita sulla terra – ha proseguito il Santo Padre – non deve garantire…

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NEGLI STATI UNITI MA IN TUTTO IL MONDO C’E’ GRANDE ATTESA PER IL DISCORSO DI PAPA BENEDETTO ALL’ONU

NEW YORK – Non soltanto i cattolici di tutto il mondo, ma in tutto il mondo stesso, c’è molta attesa per il discorso di Papa Benedetto all’Onu: un’occasione di confronto ed indirizzamento delle Nazioni Unite verso la verà libertà dell’uomo, al di la delle barriere e dei confini. E poi la questione della ‘PACE’ cosi’ tanto sventolata ma mai applicata veramente dalle Nazioni del Mondo. Troppo aspettarsi la proposta della vera pace, cioè quella di Cristo? Iniziera’ tra poco il quarto giorno di Benedetto XVI negli Usa, che aprira’ la seconda parte del viaggio: il Papa si trasferira’ infatti a New York, in una delle diocesi che celebrano i 200 anni della fondazione. Sara’ una giornata impegnativa, che si aprira’ con il discorso davanti all’Assmblea generale, quando in Italia saranno le 17 circa. Proprio l’invito a parlare all’Onu – come gia’ prima di lui fecero…

Puoi continuare a leggere la notizia su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1209

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I titoli di oggi su www.papaboys.it – 16 Aprile 2008

Carissimi fratellini e sorelline ed amici tutti dell’Associazione Nazionale Papaboys riprendiamo nell’occasione dell’81° compleanno di Papa Benedetto l’invio delle informazioni e delle news che troverete giorno per giorno sul portale ufficiale dei Papaboys www.papaboys.it. Vi informiamo che nella mattinata di oggi abbiamo provveduto ad indirizzare al Santo Padre Benedetto XVI il seguente telegramma:

‘Santo Padre, gradisca auguri di cuore, uniti ad una intensa preghiera per Suo compleanno. Uniti in Cristo. I giovani dell’Associazione Nazionale Papaboys’

I titoli di oggi
su www.papaboys.it

RECENSIONE CINEMA. ‘LA ZONA’ : CI RIGUARDA TUTTI DA VICINO
CINEMA – Se La zona, film di produzione ispanico-messicana diretto dall’uruguagio Rodrigo Plà, non è un thriller claustrofobico con appendici fantascientifiche, ma semplicemente la rappresentazione fortemente simbolica di uno stato di fatto, c’è veramente da chiedersi che senso possa avere la parola…

INTERVISTA CONCESSA DAL SANTO PADRE BENEDETTO XVI AI GIORNALISTI DURANTE IL VOLO DIRETTO NEGLI STATS
STATI UNITI – Cari lettori di http://www.papaboys.it vi proponiamo l’intervista che ha rilasciato il Santo Padre Benedetto XVI ai giornalisti a bordo dell’aereo che ha portato il Santo Padre negli Stati Uniti. D. – Santità, benvenuto! A nome di tutti i colleghi che sono qui presenti, La ringrazio di que…

ONU, BAN KI-MOON NON SI NASCONDE: “LE NAZIONI UNITE HANNO BISOGNO DELL’AIUTO DI BENEDETTO”
CITTA’ DEL VATICANO – Le Nazioni Unite ”stanno affrontando sfide difficili e di tutte i tipi” e per risolverle hanno bisogno ”dell’appoggio forte e spirituale del Papa”. Ne e’ convinto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon (nella foto con Benedetto XVI), che lo ha detto a New York scambia…

E L’AMERICA SI RISCOPRE CATTOLICA. BUSH NON E’ PIU’ UN GUERRAFONDAIO ED HILLARY ED OBAMA….
ROMA – Miracoli di Papa Benedetto XVI: il Papa delle conversioni impossibili (ma nulla è impossibile al Signore) sta per affrontare la prima potenza mondiale, con la sua semplicità, forte solo del peso della croce che aiuta a portare ad un Cristo che in America è talvolta denigrato e sconfitto dai v…

TERRA SANTA: PELLEGRINAGGIO GIOVANI ITALIANI SULLE VIE DELLA FEDE, DELLA PACE E DELLO SPORT
BETLEMME – “Questo viaggio può diventare una maratona per scegliere veramente Gesù”. Con questo invito si è conclusa l’omelia di don Gianni Spreva, una delle guide spirituali del pellegrinaggio, celebrata stamattina al Monte delle Beatitudini di fronte al gruppo dei giovani dell’Agorà del Mediterran…

L’OSSERVATORE ROMANO SUL VIAGGIO DI PAPA BENEDETTO: UN ITINERARIO NEL SEGNO DELLA SPERANZA
IL PAPA IN USA – Washington e New York – la capitale e la città simbolo degli Stati Uniti d’America – ospitano Benedetto XVI in occasione dell’ottavo viaggio apostolico del suo Pontificato, che inizia martedì 15 per concludersi domenica 20 aprile. Un itinerario anzitutto religioso, come evidenziato …

BULLISMO PROFETIZZATO. UN ARTICOLO DI MAURIZIO BLONDET PER I ‘QUADERNI CANNIBALI’
TEORIE E PRATICA – Stirner come profeta del bullismo. Bulletti che angariano coetanei e li buttano sotto un camion, ragazzine che picchiano ragazzine, scolari che palpano le insegnanti (e riprendono il tutto col telefonino); guidatori che sempre più spesso, con indifferenza, recidivi, ammazzano p…

PRIMO MESSAGGIO TELEVISIVO DI UN PONTEFICE AL POPOLO RUSSO: MESSAGGIO DEL PAPA A TELEVISIONE RUSSA
MOSCA/ROMA – In occasione del compleanno di Benedetto XVI, un canale pubblico russo trasmetterà per la prima volta per televisione un documentario su questo Papa. Il momento culminante è l’allocuzione del Santo Padre in cui, per la prima volta nella storia, il Vescovo di Roma si rivolge al popolo ru…

BENEDETTO XVI E BUSH PARLERANNO DI FEDE E RAGIONE NELL’INCONTRO DI MERCOLEDÌ ALLA CASA BIANCA
CITTA’ DEL VATICANO – Benedetto XVI e il Presidente degli Stati Uniti continueranno una conversazione su fede e ragione iniziata l’anno scorso nell’incontro che avranno mercoledì alla Casa Bianca. Lo ha rivelato l’ambasciatrice degli Stati Uniti presso la Santa Sede, Mary Ann Glendon, citando l’annu…

DA FRATELLO EMBRIONE.IT: NONOSTANTE L’AZZARDO DI FERRARA, NOI RICOMINCIAMO A TESTA BASSA
FRATELLO EMBRIONE – Lo avevamo detto, lo avevo detto. Il risultato è stato quello predetto. Ora a testa bassa, con l’umiltà dei forti e dei puri di cuore, e a testa alta, con la fierezza e la speranza di chi combatte la buona battaglia, riprendiamo il discorso da dove lo avevamo sospeso, con i comit…

Le ultime news
dello Speciale ‘Sydney 2008’

SYDNEY 2008: I GIOVANI SALESIANI SI PREPARANO ALLA GMG
SYDNEY – Il prossimo 11 luglio si svolgerà presso il “College Chadstone” di Melbourne il primo incontro dei giovani e dei gruppi salesiani che parteciperanno alla Giornata mondiale della Gioventù in programma a Sydney dal 15 al 20 luglio. L’incontro, dallo slogan “Chiamati, arricchiti e inviati a se…

DAL LAOS, 12 RAGAZZI ALLA GMG DI SYDNEY: UN SEGNO DI VITALITÀ DELLE PICCOLE CHIESE LOCALI
Sydney 2008 – Anche dal Laos arriva una delegazione per la Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney. Un gruppo di 12 ragazzi cattolici laotiani sarà, infatti, presente in Australia dal 15 al 20 luglio 2008. Un grande segno di speranza per la Chiesa universale e una dimostrazione di vitalità delle …

OCEANIA – I GIOVANI DELL’ISOLA DI GUAM SI PREPARANO ALLA GMG, ANCHE GRAZIE AGLI AIUTI DI ALTRI BOYS
HAGATNA – E’ un evento e una possibilità che resterà scolpita per sempre nella loro vita: 350 giovani pellegrini dell’isola di Guam, nella Micronesia, si preparano a partecipare alla GMG di Sydney. L’entusiasmo della gioventù locale è davvero alle stelle, per quella che è una comunità di fedeli (Gua…


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ONU, BAN KI-MOON NON SI NASCONDE: “LE NAZIONI UNITE HANNO BISOGNO DELL’AIUTO DI BENEDETTO”

CITTA’ DEL VATICANO – Le Nazioni Unite ”stanno affrontando sfide difficili e di tutte i tipi” e per risolverle hanno bisogno ”dell’appoggio forte e spirituale del Papa”. Ne e’ convinto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon (nella foto con Benedetto XVI), che lo ha detto a New York scambiando alcune battute con i giornalisti. Il segretario generale dell’Onu ha auspicato che Benedetto XVI – che sara’ in visita al Palazzo di Vetro venerdi’ prossimo – possa aiutare l’Onu nell’affrontare problemi come la poverta’ nel mondo, i cambiamenti climatici, e nel fare passi avanti verso il disarmo, rilanciando il dialogo tra civilta’. I temi presenti nei cosiddetti obiettivi del Millennio. Ban Ki-Moon ha ricordato che il Papa giungera’ al Palazzo di Vetro esattamente un anno dopo la visita del segretario generale in Vaticano, del 18 aprile 2007, e il suo invito a Benedetto XVI a recarsi all’Onu. Ban ha dunque tenuto a sottolineare l’importanza della visita papale, un fatto eccezionale e relativamente raro visto che ”l’ultima, se ben ricordo, e’ stata quella di Giovanni Paolo II nel 1995”. Il segretario generale ricevera’ il Papa nel suo ufficio al 38esimo piano del Palazzo di Vetro. Quindi, Ban e Benedetto XVI si scambieranno i tradizionali doni. Successivamente il Papa incontrera’ i diplomatici che lavorano alle Nazioni Unite e quindi, intorno a mezzogiorno (le 18.00 italiane), prendera’ la parola all’Assemblea Generale dell’Onu, lanciando il suo messaggio di pace e di fratellanza ai 192 Paesi membri dell’organizzazione internazionale.

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BENEDETTO XVI OGGI COMPIE 81 ANNI, LA CEI GLI FA GLI AUGURI

Gioia e gratitudine in una nota del Sir (vescovi italiani)

Roma, 16 apr. (Apcom) – “Oggi Benedetto XVI, pellegrino negli Usa, compie 81 anni”. Arrivano subito gli auguri del Sir, l’agenzia della Conferenza episcopale italiana. “Questo compleanno, all’inizio dell’ottavo viaggio apostolico – commenta il Sir – unisce alla gioia, per il dono di un Papa la cui dolcezza nel comunicare è pari alla chiarezza di pensiero e alla coerenza al Vangelo, la gratitudine per la testimonianza che egli offre nel percorrere e nell’indicare come via alla verità il dialogo tra fede e ragione”.

“Un dialogo – scrive ancora il Sir – che anche in questo viaggio negli Usa e nella visita all’Onu è cercato e vissuto soprattutto nell’incontro con i volti. Sulle orme di Paolo VI e Giovanni Paolo II, nell’annunciare la Parola prende la parola per i diritti umani, la dignità della persona, la sacralità della vita, in ogni stagione e in ogni angolo della terra. La passione per la verità – conclude l’agenzia della Cei – è in Benedetto XVI il filo robusto che ha unito e unisce la sua vita a Dio e a all’uomo. Cercare la verità per condividerla è l`appello che il Papa trasmette, consapevole e certo che questa ricerca porterà all’unico incontro che puó dare alla storia la direzione verso il bene, la pace la giustizia”.

Nato a Marktl am Inn nella diocesi tedesca di Passau il 16 aprile 1927, sabato santo, Joseph Ratzinger è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1951 e consacrato vescovo il 28 maggio 1977. Creato cardinale nel concistoro del 27 giugno 1977 è stato eletto al pontificato il 19 aprile 2005 iniziando il suo ministero il successivo 24 aprile.

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BENEDETTO XVI PARTITO PER WASHINGTON. MESSAGGIO AL PRESIDENTE NAPOLITANO

CITTA’ DEL VATICANO – Papa Benedetto XVI e’ partito per Washington, prima tappa del viaggio apostolico negli Stati Uniti, l’ottavo fuori dei confini italiani dall’inizio del Pontificato. A salutarlo all’aeroporto di Fiumicino, prima dell’imbarco sul Boeing 777 dell’Alitalia denominato “Sestriere”, c’era il presidente del Consiglio dei Ministri dimissionario, Romano Prodi. Presenti anche il presidente di Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona, e il presidente di Alitalia, Aristide Police. Rigide, anche se discrete, le misure di sicurezza predisposte al “Leonardo da Vinci”, dove Benedetto XVI e’ giunto con un’auto della Citta’ del Vaticano scortata dalla security pontificia e da vetture di polizia e carabinieri. L’arrivo alla Andrews Air Force Base di Washington e’ previsto alle 16.00, ora locale: qui il Pontefice sara’ accolto dal Presidente George W. Bush e dalla moglie Laura. Il rientro in Italia e’ in programma per lunedi’ mattina. Prima di partire per Washington, Benedetto XVI ha inviato un telegramma al Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, in cui invoca ”benessere spirituale, civile e sociale” per l’Italia. ”Nel momento in cui lascio Roma per recarmi in visita negli Stati Uniti d’America e all’Onu – si legge nel testo – mi e’ caro rivolgere a Lei, Signor Presidente, il mio deferente saluto che accompagno con fervidi auspici per il benessere spirituale, civile e sociale del popolo italiano cui invio volentieri la mia benedizione”.

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