Maggio 27, 2011 · 2:46 PM
ESTERI (Pechino) – Nella Mongolia interna si sono verificate nuove dimostrazioni di piazza iniziate per il delitto di uno dei due leader dei pastori mongoli che si opponeva alla distruzione dell’ambiente provocata dalle miniere di carbone. Sul web impazzano le foto di centinaia di persone che dimostrano, soprattutto giovani, nella Banner (contea) Hunveet Shar e nella Banner Left Ujumchin, con cartelli con scritte in mongolo come “difendi i diritti dei mongoli” e “difendi la terra natale”.
In base ai dati del Centro Informazione per i Diritti Umani nella Mongolia Meridionale (Smhric), fino al 2 giugno vi saranno, in programma, almeno altre 6 proteste in varie zone della regione, oggi nel Banner Alshaan Left, domani nella città di Ordos e domenica a Tongliao. Mergen, il leader dei pastori mongoli, è morto perchè sembra che abbia cercato di impedire ad un autocarro, carico di 100 tonnellate di carbone, di prendere una scorciatoia attraverso un terreno erboso e, per questo motivo, è stato investito dal veicolo, guidato da un etnico Han. In base alle foto messe su internet, alcune fonti parlano di omicidio provato dal fatto che la testa di Mergen è stata schiacciata dalle ruote del veicolo, che lo ha trascinato per circa 150 metri. A fronte di ciò oltre 2mila persone, in gran parte studenti, hanno manifestato in strada chiedendo alle autorità cinesi di rispettare sia i diritti dei pastori mongoli sia quelli di un intero popolo contro la dominazione degli etnici Han.
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Maggio 23, 2011 · 4:44 PM
ESTERI (Pechino, CINA) – Il pellegrinaggio ai santuari mariani e la consacrazione di nuove chiese contraddistinguono l’intenso cammino delle comunità cattoliche continentali cinesi di questo periodo, verso il 24 maggio, Giornata Mondiale di Preghiera per la Chiesa in Cina, indetta da Papa Benedetto XVI. Tra le diverse informazioni pervenute all’Agenzia Fides, ne riportiamo alcune. Il famoso santuario mariano di Hu Zhuang della provincia di Shan Dong, ha visto arrivare un maggior numero di pellegrini rispetto agli ultimi anni, soprattutto giovani e da altre province.
Il gruppo dell’He Bei è stato il più numeroso, con oltre 300 persone in un weekend. Anche gli orfani e i bambini disabili dell’Orfanotrofio di Da Ming, nella provincia dell’He Bei, sono andati al Santuario guidati dalle suore che gestiscono l’orfanotrofio. Vista la distanza da cui provenivano, si sono recati in pellegrinaggio anche al vicino santuario dedicato a S. Giuseppe e al Sacro Cuore. Secondo un sacerdote che li guidava, “il pellegrinaggio aiuta a consolidare la fede, la speranza e la carità. E’ il modo migliore per esprimere la fede e amare il Signore, in particolare per i giovani”.
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aprile 11, 2011 · 3:04 PM
La polizia ha portato via quasi 200 persone della Chiesa protestante di Shouwang, tra le maggiori chiese domestiche. I fedeli volevano pregare in piazza, dopo essere stati cacciati dai loro locali. La repressione contro “la rivoluzione dei gelsomini” si estende anche ai gruppi religiosi. Molti attivisti sono divenuti cristiani.
CHIESA NEL MONDO (Pechino) – Circa 200 cristiani sono stati arrestati dalla polizia, nei distretto di Haidian (nord di Pechino), per essersi dati appuntamento ieri in una piazza pubblica per celebrare la liturgia. E’ la maggior operazione contro cristiani degli ultimi anni. Il timore dei cristiani è che la repressione in atto per impedire una Rivoluzione dei gelsomini in Cina, sia estesa anche ai gruppi religiosi. I fedeli appartengono alla Chiesa protestante di Shouwang, una delle maggiori chiese domestiche (non riconosciute) del Paese con oltre 1000 membri. Di recente sono stati cacciati dai locali di un ristorante dove tenevano gli incontri: la polizia ha obbligato il padrone del ristorante a espellere i fedeli. Centinaia di poliziotti hanno presidiato sin dal mattino la zona di Zhongguancun e hanno portato via i fedeli appena arrivavano, per partecipare al servizio liturgico fissato per le ore 8.30, caricandoli su pullman in attesa. La liturgia in piazza non era segreta: era stata annunciata dai fedeli su internet.
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marzo 25, 2011 · 4:20 PM
CHIESA NEL MONDO (Roma) – La Chiesa in Cina e il Vaticano si stanno riprendendo con lentezza dagli shock che hanno subito alla fine dello scorso anno e ormai nella Santa Sede e in Cina vi è chi pensa che non bisogna dare troppa importanza ai rapporti diplomatici. Il primo shock è quello del 20 novembre 2010, quando p. Giuseppe Guo Jincai (nella foto) è stato ordinato vescovo di Chengde (Hebei) senza mandato del papa. L’ordinazione è avvenuta nella chiesa di Pingquan (Chengde) alla presenza di otto vescovi ufficiali legittimi, cioè in comunione con la Santa Sede. Secondo informazioni dei fedeli delle diverse diocesi, i vescovi sono stati forzati a partecipare alla cerimonia, che offende la comunione con il pontefice. Uno shock ancora più duro è stato subito dal Vaticano e dalla Chiesa, quando almeno 40 vescovi sono stati costretti con la forza a prendere parte all’Assemblea dei rappresentanti cattolici cinesi, un organismo che Benedetto XVI considera non in linea con la fede cattolica. Per la Chiesa cattolica i vescovi dovrebbero essere sempre i leader delle assemblee; invece in questa, essi sono membri alla pari con gli altri, e in minoranza. L’Assemblea si è tenuta a Pechino dal 7 al 9 dicembre 2010 ed è servita per eleggere la nuova leadership del Consiglio dei vescovi cinesi (non riconosciuto dal papa perché mancante dei vescovi sotterranei) e dell’Associazione patriottica, i cui scopi sono inconciliabili con la dottrina cattolica.
L’intelligente regia del Partito comunista ha portato all’elezione di Giuseppe Ma Yinglin, vescovo (illecito) di Kunming, come nuovo presidente del Consiglio dei vescovi cinesi; mons. Johan Fang Xinyao di Linyi (in comunione con papa) è invece il nuovo capo dell’Associazione patriottica. In questo modo, un organismo composto da vescovi, viene guidato da una persona non in comunione col papa; nell’altro caso, un vescovo in comunione col papa viene posto a capo di un organismo contrario alla fede cattolica. Lo scopo di tutte queste decisioni era di rendere difficile la riconciliazione fra Chiesa ufficiale e sotterranea, dopo la Lettera del pontefice (del 2007) che esortava a una sempre maggiore unità. E bisogna dire che questa unità stava dando alcuni frutti. In entrambi i casi il Vaticano ha pubblicato due dichiarazioni criticando con forza l’Associazione patriottica e la persona che sembra essere dietro tutti questi gesti, il laico Antonio Liu Bainian, vicepresidente dell’Associazione. Pur rivolgendosi al governo con rispetto e lasciando uno spiraglio per possibili dialoghi futuri, i documenti denunciano l’evidente mancanza di libertà religiosa e gli “atti inaccettabili e ostili”.
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dicembre 8, 2010 · 1:42 PM
ROMA – Le decine di vescovi della Chiesa ufficiale sono stati deportati a forza nella capitale per costringerli a partecipare all’Assemblea dei rappresentanti cattolici cinesi, che si è aperta oggi a Pechino. Da diversi mesi il Vaticano aveva chiesto ai vescovi di non parteciparvi perché essa è inconciliabile con la fede cattolica. L’Assemblea era stata rimandata per almeno quattro anni perché i vescovi ufficiali, in obbedienza alle indicazioni della Santa Sede, hanno sempre rifiutato di prendervi parte.
Il regista dell’operazione, il laico Antonio Liu Bainian, vicepresidente dell’Associazione patriottica (Ap), ha sminuito l’importanza dell’evento, dicendo che è solo «una riunione per una nuova tornata di leader». In realtà l’Assemblea dovrebbe portare all’elezione del presidente nazionale dell’Associazione patriottica e del presidente del Consiglio dei vescovi cinesi, due organismi inaccettabili per i cattolici perché mirano all’edificazione di una Chiesa indipendente, staccata dal Papa. Inoltre tale raduno è “l’organismo sovrano” della Chiesa ufficiale cinese, in cui i vescovi sono una minoranza, fra rappresentanti cattolici e governativi. In essa si prendono decisioni ecclesiali a colpi di votazioni manipolate. Prima del raduno di oggi, tutti i partecipanti hanno ricevuto da Liu Bainian le indicazioni di cosa fare e di cosa votare. I lavori dell’Assemblea sono circondati dal segreto e da un profilo basso: per tutta la giornata è stato impossibile contattare chiunque; solo verso la mezzanotte la Xinhua ha dato notizia dell’evento in poche righe.
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novembre 24, 2010 · 3:56 PM
PECHINO – «L’attacco della Corea del Nord contro l’isola di Yeonpyeong apre scenari apocalittici da fine del mondo. Come si fa a trattare con un Paese che punta i cannoni alla testa del mondo civile? Oggi bombardano con l’artiglieria pesante, domani lo faranno con i missili. E’ una situazione che si presenta come insostenibile e che presto diventerà irragionevole». Lo afferma Francesco Sisci, corrispondente dalla Cina per La Stampa, intervistato da ilussidiario.net sulla crisi coreana esplosa ieri tra Pyongyang e Seul. Da cui emerge inoltre che Pechino ritiene di avere perduto la faccia per colpa della spregiudicatezza nordcoreana, e che difficilmente perdonerà al regime di Kim Jong-il quello che considera come «l’attacco di un pazzo».
Sisci, a che cosa mira la Corea del Nord con l’offensiva di ieri?
L’incursione di ieri ha colto di sorpresa Seul e tutti gli osservatori inclusa la Cina. Ed è questo l’elemento più pericoloso dell’intera vicenda, perché sembra un attacco selvaggio di cui non si sa il motivo, né che cosa vuole ottenere in concreto. E’ come avere a che fare con un pazzo, che ti aggredisce per strada senza nessuna ragione.
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settembre 16, 2009 · 5:56 PM
CITTA’ DEL VATICANO – ‘Un galantuomo’. Esordisce con questa affermazione Giulia Galeotti sull’Osservatore Romano in una lunghissima intervista al ‘convertito’, o ‘recuperato a vita migliore’ ex premier inglese. Stupisce la grande fiducia che il mondo cattolico riserva a questo ‘galantuomo’ (ci fidiamo del giornale del Santo Padre sia chiaro ndr) che è stato comunque fino a qualche anno fa uno dei maggiori guerrafondai del pianeta Terra. Ma se lo dice l’Osservatore – ripetiamo – ci fidiamo! Rileggiamo insieme tutta l’intervista. Oltre a essere un protagonista degli anni recenti e, probabilmente, della scena internazionale dei prossimi anni, Tony Blair è un gentleman. Educato, sorridente, cortese come pochi sanno ormai essere (specie se loro-sono-loro e tu-sei-tu). E così, non solo potrai raccontare ai tuoi nipoti che il direttore in una telefonata di fine estate ti ha mandata a intervistare colui che, tre volte rieletto a Downing Street, ha ricevuto una standing ovation l’ultimo giorno in Parlamento in un Paese celebre per la sua compostezza, ma che quel qualcuno, incontrandoti davanti al registratore, ti ha fatto molte domande su chi sei e cosa fai. Tony Blair curioso di sapere dove hai imparato l’inglese e di cosa ti occupi: davvero sorprendente.
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giugno 19, 2008 · 1:38 PM
PECHINO – Bambini venduti come schiavi. A un anno dallo scandalo dei lavoratori-schiavi nelle fabbriche di mattoni nello Shanxi, esploso nel maggio 2007, i media cinesi denunciano una vera rete criminale per procurare “bambini-schiavi” alle fabbriche del ricco Guangdong, nell’indifferenza generale. Il China Labour Bullettin, che difende i diritti dei lavoratori, racconta una clamorosa denuncia, caduta nell’indifferenza. A fine aprile il Southern Metropolitan Daily ha denunciato che oltre mille bambini della povera regione del Liangshan lavorano come schiavi in fabbriche del Delta del Fiume delle Perle. Quasi tutti sotto i 16 anni, presi dalle famiglie con la promessa di un lavoro facile e ben pagato, ma poi portati in un luogo sconosciuto, percossi per renderli obbedienti, costretti a lavori faticosi e con poco cibo. A Shipai (Dongguan) c’è un vero mini-mercato dove i bambini sono stanno in fila, con le loro poche cose, aspettando di essere “scelti”. Un reporter si finge un compratore: il “venditore” colpisce i bambini, per dimostrarne l’obbedienza, e propone di “affittarli” per 3,5 yuan l’ora (35 centesimi di euro). Gli mostra un contratto dove il “datore di lavoro” si impegna a farli lavorare per 300 ore al mese (10 ore al giorno senza feste) o a pagare comunque al “trafficante” un prezzo equivalente. Spiega che è possibile “farli lavorare quante ore si vuole, in qualsiasi lavoro anche faticoso” e si impegna a pensare lui ai bambini in caso di malattie o infortuni “dietro un ragionevole compenso”.
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Maggio 26, 2008 · 2:19 PM

Pechino – Alcuni media ufficiali cinesi e numerosi siti cattolici cinesi hanno pubblicato subito il nuovo Messaggio di Papa Benedetto XVI lanciato all’Angelus di domenica 25 maggio per i terremotati cinesi. Uno dei più autorevoli siti ufficiali cinesi (www.chinareviewnews.com) ha sottolineato anche la Giornata di Preghiera per la Chiesa in Cina, celebrata a Roma e nel mondo. Infine ha riportato anche le parole del Card. Bertone: “Lo stesso Card. Bertone, Segretario dello Stato Vaticano, ha rivelato che il dialogo tra la Santa Sede e la Cina registra progressi”.
Intanto i media cinesi, cattolici e non cattolici, hanno sottolineato che le campane della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma hanno suonato per le vittime, hanno riferito del minuto di lutto osservato e delle offerte raccolte durante la Santa Messa di sabato 24 maggio celebrata dal Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli, Card. Ivan Dias. I siti cattolici cinesi hanno sottolineato il grande incoraggiamento e il sostegno del Papa, che si è trasformato in nuova forza ed energia per tutta la comunità cattolica, soprattutto quelli che lavorano sul luogo del terremoto.
Siti ufficiali cinesi come Sohu hanno riportato anche la notizia, con le foto, della preghiera e della Santa Messa celebrata nell’Arcidiocesi di Los Angeles il 24 maggio, Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina.
Notizia by www.fides.org
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Maggio 16, 2008 · 10:28 am

PECHINO – “Grazie Santo Padre! Un miliardo e 300 milioni di grazie! Permetta a noi cattolici di ringraziarla a nome dell’intero popolo cinese!” dice all’Agenzia Fides un sacerdote di Pechino dopo aver ascoltato l’appello del Santo Padre Benedetto XVI per la Cina e i terremotati, lanciato al termine dell’udienza generale di mercoledì 14 maggio. Continua il sacerdote: “Il Papa ci ha dato una carica di energia in tutti i sensi. Noi cattolici, che siamo già in prima linea nel soccorso con la preghiera e con l’azione concreta, veniamo apprezzati dalla società e dalla popolazione. Con queste affettuose parole del Papa saremo ancora più ben visti da tutti. Ci ha trasmesso una specie di forza spirituale che aiuta la nostra missione di evangelizzazione, aiuta il nostra inserimento nella societа cinese”.
I giornali cinesi del continente e di Hong Kong hanno riportato la notizia dell’appello di Papa Benedetto XVI per la Cina pubblicando il testo del messaggio e le foto del Papa. Tanti cattolici cinesi hanno appreso la notizia anche attraverso il passa parola, da uno all’altro, e sono rimasti commossi ed incoraggiati. Uno di loro ha detto a Fides: “il Papa non finisce mai di stupirci. Dopo il concerto in Vaticano e la belle parole del suo messaggio al popolo cinese durante il concerto, ci ha fatto un altro regalo che ci tocca profondamente il cuore. Non esistono cose più preziose della vicinanza spirituale e della preghiera del Papa per noi. Ringraziamo il Santo Padre a nome di tutti: il Papa ci ha fatto sentire ancora più forti.”
aprile 24, 2008 · 1:40 PM

Pechino (Agenzia Fides) – La comunità cattolica cinese si sta preparando a celebrare la Giornata di Preghiera per la Chiesa in Cina, lanciata da Papa Benedetto XVI nella Lettera ai cattolici cinesi del 27 maggio 2007. Nella Lettera il Papa, consapevole della devozione dei cattolici cinesi per la Madonna Aiuto dei Cristiani, la cui festa si celebra il 24 maggio, invita tutto il mondo a pregare in questa giornata per la Chiesa in Cina. Per rispondere all’appello del Papa ed anche per prepararsi al 24 maggio e al mese mariano, diverse comunità cattoliche cinesi hanno cominciato ad organizzare preghiere, novene, celebrazioni… Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, nella parrocchia di Yang Zhuang, della diocesi di Ji Nan, la sera del 14 aprile si è svolto un incontro di preghiera cui erano presenti anche dei non crisitani. Il parroco ha confermato che tale appuntamento, visto il successo pastorale ottenuto, si ripeterà. Oltre 300 fedeli della parrocchia di Hong Jia Lou, sempre della diocesi di Ji Nan, hanno partecipato alla preghiera il giorno 11 aprile. Hanno invocato la Madonna di She Shan, Maria Ausiliatrice, perché aiuti i cristiani e protegga la Cina, permettendo un’abbondante fioritura dell’evangelizzazione.
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febbraio 18, 2008 · 10:06 PM
OGGI SU INTERNET/CINA – Pechino vuole invitare il Papa per le Olimpiadi.Links:
Sito d’informazione asiatica Stnn:
http://www.stnn.cc/china/200802/t20080218_732651.html
(FONTE: WWW.FIDES.ORG)
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