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LA VEGLIA DELL’IMMACOLATA: UN INCONTRO DI PREGHIERA AL SANTUARIO MARIANO DI MONTENERO

LIVORNO – Domani 7 dicembre, presso il Santuario di Montenero a Livorno, si svolgerà la Veglia dell’Immacolata. L’incontro di preghiera, che inizierà alle 21 con la Santa Messa celebrata da S.E. Mons. Simone Giusti, proseguirà per tutta la notte con l’Adorazione del Santissimo Sacramento. Diversi gruppi e associazioni cattoliche animeranno con canti e preghiere fino alle 6 del mattino, quando la veglia si concluderà con la benedizione eucaristica seguita da una colazione per tutti offerta dal gruppo livornese di Gioventù Benedettina.

La Veglia dell’Immacolata ha per me un significato molto profondo e se vogliamo anche mistico – dice Simone Valenti, responsabile del gruppo di Gioventù Benedettina – che ho ritrovato nella visione avuta da don Bosco nel “sogno delle due Colonne”: la Chiesa nel periodo di massima persecuzione trova sempre salvezza soltanto ancorandosi alla Santa Eucarestia e a Maria Vergine Immacolata. Gioventù Benedettina nasce nel 2000 da un gruppo di ragazzi stanchi della solita vita vuota e piena di angosce, priva di prospettive ma soprattutto senza fede, che a seguito di sofferenze e dispiaceri hanno scoperto per la prima volta il valore infinito dell’Amore di Maria e di Gesù, la gioia di essere giovani cristiani e la voglia di comunicare questa gioia anche ad altri. Per questo auspichiamo che domani in tanti vogliate unirvi a noi presso il Santuario Mariano di Montenero.

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IL PAPA A SAN GIOVANNI ROTONDO – ANGELUS: ‘AFFIDO A SAN PIO E MARIA L’ANNO SACERDOTALE

luSAN GIOVANNI ROTONDO – Al termine della Messa dal sagrato della Chiesa di San Pio a San Giovanni Rotondo, Benedetto XVI ha guidato la preghiera dell’Angelus, ricordando la devozione che aveva verso la Madonna. “Tutta la sua vita – ha detto – e il suo apostolato si sono svolti dunque sotto lo sguardo materno della Madonna e con la potenza della sua intercessione. Anche la Casa Sollievo della Sofferenza egli la considerava opera di Maria, ‘Salute dei malati’”.“All’intercessione della Madonna e di San Pio da Pietrelcina – ha aggiunto – vorrei affidare in modo speciale l’Anno Sacerdotale, che ho inaugurato venerdì scorso, Solennità del Sacro Cuore di Gesù. Sia esso un’occasione privilegiata per porre in luce il valore della missione e della santità dei sacerdoti al servizio della Chiesa e dell’umanità del terzo millennio!”. Il Papa ha poi affidato alla Madonna tutti i fedeli di San Giovanni Rotondo. “Sull’esempio di Padre Pio – ha detto – anch’io oggi voglio affidarvi tutti alla materna protezione della Madre di Dio.

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Angelus. Il Papa: affido all’intercessione di Maria e di San Pio voi tutti e l’Anno Sacerdotale. L’appello all’accoglienza dei rifugiati

luAl termine della Messa dal sagrato della Chiesa di San Pio a San Giovanni Rotondo, Benedetto XVI ha guidato la preghiera dell’Angelus, ricordando la devozione che Padre Pio aveva verso la Madonna. “Tutta la sua vita – ha detto – e il suo apostolato si sono svolti dunque sotto lo sguardo materno della Madonna e con la potenza della sua intercessione. Anche la Casa Sollievo della Sofferenza egli la considerava opera di Maria, ‘Salute dei malati’”.“All’intercessione della Madonna e di San Pio da Pietrelcina – ha aggiunto – vorrei affidare in modo speciale l’Anno Sacerdotale, che ho inaugurato venerdì scorso, Solennità del Sacro Cuore di Gesù. Sia esso un’occasione privilegiata per porre in luce il valore della missione e della santità dei sacerdoti al servizio della Chiesa e dell’umanità del terzo millennio!”. Il Papa ha poi affidato alla Madonna tutti i fedeli di San Giovanni Rotondo. “Sull’esempio di Padre Pio – ha detto – anch’io oggi voglio affidarvi tutti alla materna protezione della Madre di Dio. In modo particolare la invoco per la comunità dei Frati Cappuccini, per i malati dell’Ospedale e per quanti con amore se ne prendono cura, come pure per i Gruppi di Preghiera che portano avanti in Italia e nel mondo la consegna spirituale del Santo fondatore”, ha concluso il Pontefice. Benedetto XVI ha infine rivolto un appello affinchè i rifugiati siano accolti. “Molte sono le persone che cercano rifugio in altri paesi fuggendo da situazioni di guerra, persecuzione e calamità – ha detto il Papa – e la loro accoglienza pone non poche difficoltà, ma è tuttavia doverosa. Voglia Iddio che, con l’impegno di tutti – ha concluso il Papa – si riesca il più possibile a rimuovere le cause di un fenomeno tanto triste”.

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