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TETTAMANZI E I PARADOSSI DELLA SOCIETÀ: LA GUERRA, GLI ATTACCHI ALLA MAGISTRATURA E L’IMMIGRAZIONE

SOCIETA’ (Milano) –“Stiamo vivendo giorni strani, i più dotti potrebbero dirli giorni paradossali»: questo è il pensiero dell’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi che, durante l’omelia per la celebrazione della Domenica delle Palme in Duomo, ha espresso le sue riflessioni sulla società definendola paradossale. Nell’interrogarsi sulla questione, l’omelia del cardinale presentava chiari riferimenti a personaggi politici della scena italiana: “Ad esempio, per stare all’attualità: perché ci sono uomini che fanno la guerra, ma non vogliono si definiscano come “guerra” le loro decisioni, le scelte e le azioni violente? Perché molti agiscono con ingiustizia, ma non vogliono che la giustizia giudichi le loro azioni? E ancora: perché tanti vivono arricchendosi sulle spalle dei paesi poveri, ma poi si rifiutano di accogliere coloro che fuggono dalla miseria e vengono da noi chiedendo di condividere un benessere costruito proprio sulla loro povertà?”.

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LA MORTE, L’INDIFFERENZA, LA FEDE. “LA ZONA GRIGIA”

RIFLESSIONE – Un uomo per la strada vede una ragazzina che trema, ha solo un vestito leggero, niente da mangiare. Si arrabbia con Dio: «Perché lo permetti? Perché non fai qualcosa?». Dio tace. Fatti di cronaca come quello del bimbo morto a Bologna mi inducono alla stessa reazione. Sono i fatti che appartengono alla zona grigia dell’esistenza, che fanno dubitare della bontà della creazione e del creatore. Creatore forse, ma Padre? Di fronte a questa zona d’ombra però si apre per me lo spazio della compassione, del dolore di fronte al dolore altrui: è mio o no? Quando vedo una mendicante che trema in ginocchio al centro del marciapiede, quel dolore mi interpella.

Posso reagire come Ivan Karamazov che, nella sofferenza degli innocenti, scorge un segno dell’assenza di Dio e se ne serve per la sua ribellione contro il redentore. In fondo però la compassione di Ivan verso il dolore innocente è la scusa, la teoria progettata da un cuore incapace di amare con i fatti. Egli ama quel dolore non per alleviarne la sofferenza, ma per sé stesso. Senza quel dolore assurdo, non potrebbe starsene chiuso a casa nel suo cinismo con tanto di certificato medico. Egli ama il dolore altrui, per mettere a tacere la sua coscienza e Dio ed ergersi a giudice. Il mondo è male: cosa posso mai fare io? Posso non reagire. Facendo finta di non vedere o non vedendo proprio, se non un ostacolo da superare: l’ennesimo mendicante a intralciare la mia strada di uomo fortunato. Perché qualcuno non risolve? Non pago forse le tasse? Un liceale al quale era stato proposto di donare il sangue ha risposto: “Quanto mi pagate?”. La logica del dono è fuori moda: cosa c’entro io con il dolore altrui? Oppure posso fare come Rilke che s’imbatte in una donna che chiede l’elemosina. L’amico che lo accompagna le dà uno spicciolo, il poeta tira dritto, ma più avanti compra una rosa e di ritorno solleva la donna e gliela regala: va oltre il bisogno materiale, coglie la persona nella sua interezza e agisce “personalmente” restituendo dignità alla donna, che almeno quel giorno smise di mendicare. Quando la zona grigia mi aggredisce, trovo in me questi personaggi.

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IL PAPA NELLA SOLENNITA’ DELL’EPIFANIA: APRIAMOCI ALLA CERTEZZA CHE DIO È L’AMORE ONNIPOTENTE

CITTA’ DEL VATICANO – Il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto stamani, Solennità dell’Epifania del Signore, la Santa Messa nella Basilica Vaticana. Durante l’omelia ha ripercorso il cammino dei Magi, che rappresentano l’intera umanità, alla ricerca del Messia: “Essi erano probabilmente dei sapienti che scrutavano il cielo, ma non per cercare di “leggere” negli astri il futuro; erano piuttosto uomini “in ricerca” di qualcosa di più, in ricerca della vera luce, che sia in grado di indicare la strada da percorrere nella vita. Erano persone certe che nella creazione esiste quella che potremmo definire la “firma” di Dio, una firma che l’uomo può e deve tentare di scoprire e decifrare”. Ciascuno di noi è chiamato a riconoscere nei segni dei tempi, la manifestazione della gloria di Dio in ogni uomo. Di seguito il testo integrale dell’omelia:

Cari fratelli e sorelle, nella solennità dell’Epifania la Chiesa continua a contemplare e a celebrare il mistero della nascita di Gesù salvatore. In particolare, la ricorrenza odierna sottolinea la destinazione e il significato universali di questa nascita. Facendosi uomo nel grembo di Maria, il Figlio di Dio è venuto non solo per il popolo d’Israele, rappresentato dai pastori di Betlemme, ma anche per l’intera umanità, rappresentata dai Magi. Ed è proprio sui Magi e sul loro cammino alla ricerca del Messia (cfr Mt 2,1-12) che la Chiesa ci invita oggi a meditare e a pregare. Nel Vangelo abbiamo ascoltato che essi, giunti a Gerusalemme dall’Oriente, domandano: “Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo” (v. 2). Che genere di persone erano, e che specie di stella era quella? Essi erano probabilmente dei sapienti che scrutavano il cielo, ma non per cercare di “leggere” negli astri il futuro, eventualmente per ricavarne un guadagno; erano piuttosto uomini “in ricerca” di qualcosa di più, in ricerca della vera luce, che sia in grado di indicare la strada da percorrere nella vita. Erano persone certe che nella creazione esiste quella che potremmo definire la “firma” di Dio, una firma che l’uomo può e deve tentare di scoprire e decifrare. Forse il modo per conoscere meglio questi Magi e cogliere il loro desiderio di lasciarsi guidare dai segni di Dio è soffermarci a considerare ciò che essi trovarono, nel loro cammino, nella grande città di Gerusalemme.

Anzitutto incontrarono il re Erode. Certamente egli era interessato al bambino di cui parlavano i Magi; non però allo scopo di adorarlo, come vuole far intendere mentendo, ma per sopprimerlo. Erode è un uomo di potere, che nell’altro riesce a vedere solo un rivale da combattere. In fondo, se riflettiamo bene, anche Dio gli sembra un rivale, anzi, un rivale particolarmente pericoloso, che vorrebbe privare gli uomini del loro spazio vitale, della loro autonomia, del loro potere; un rivale che indica la strada da percorrere nella vita e impedisce, così, di fare tutto ciò che si vuole. Erode ascolta dai suoi esperti delle Sacre Scritture le parole del profeta Michea (5,1), ma il suo unico pensiero è il trono. Allora Dio stesso deve essere offuscato e le persone devono ridursi ad essere semplici pedine da muovere nella grande scacchiera del potere. Erode è un personaggio che non ci è simpatico e che istintivamente giudichiamo in modo negativo per la sua brutalità. Ma dovremmo chiederci: forse c’è qualcosa di Erode anche in noi? Forse anche noi, a volte, vediamo Dio come una sorta di rivale? Forse anche noi siamo ciechi davanti ai suoi segni, sordi alle sue parole, perché pensiamo che ponga limiti alla nostra vita e non ci permetta di disporre dell’esistenza a nostro piacimento?

Cari fratelli e sorelle, quando vediamo Dio in questo modo finiamo per sentirci insoddisfatti e scontenti, perché non ci lasciamo guidare da Colui che sta a fondamento di tutte le cose. Dobbiamo togliere dalla nostra mente e dal nostro cuore l’idea della rivalità, l’idea che dare spazio a Dio sia un limite per noi stessi; dobbiamo aprirci alla certezza che Dio è l’amore onnipotente che non toglie nulla, non minaccia, anzi, è l’Unico capace di offrirci la possibilità di vivere in pienezza, di provare la vera gioia. I Magi poi incontrano gli studiosi, i teologi, gli esperti che sanno tutto sulle Sacre Scritture, che ne conoscono le possibili interpretazioni, che sono capaci di citarne a memoria ogni passo e che quindi sono un prezioso aiuto per chi vuole percorrere la via di Dio. Ma, afferma sant’Agostino, essi amano essere guide per gli altri, indicano la strada, ma non camminano, rimangono immobili.

Per loro le Scritture diventano una specie di atlante da leggere con curiosità, un insieme di parole e di concetti da esaminare e su cui discutere dottamente. Ma nuovamente possiamo domandarci: non c’è anche in noi la tentazione di ritenere le Sacre Scritture, questo tesoro ricchissimo e vitale per la fede della Chiesa, più come un oggetto per lo studio e la discussione degli specialisti, che come il Libro che ci indica la via per giungere alla vita. Penso che, come ho indicato nell’Esortazione apostolica Verbum Domini, dovrebbe nascere sempre di nuovo in noi la disposizione profonda a vedere la parola della Bibbia, letta nella Tradizione viva della Chiesa (n. 18), come la verità che ci dice che cosa è l’uomo e come può realizzarsi pienamente, la verità che è la via da percorrere quotidianamente, insieme agli altri, se vogliamo costruire la nostra esistenza sulla roccia e non sulla sabbia.

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TOSCANA – ALLA PARROCCHIA SAN FRANCESCO DI PISA SVIDERCOSCHI TESTIMONIA… GIOVANNI PAOLO II

PISA – Il Circolo Culturale e la Parrocchia San Francesco in Pisa, organizzano per il 12 Giugno alle ore 15,45, presso la Sala del Capitolo, del Chiostro Francescano, P.zza San Francesco 4, la Conferenza dal titolo “ Un Papa che non Muore”. Il Circolo Culturale San Francesco, oltre alle varie attività formative nel campo artistico – musicale e l’organizzazione dell’ormai tradizionale rassegna musicale “Perle Musicali in San Francesco”, che si compone di circa 25 concerti ( da novembre a giugno), ha iniziato da circa un anno, un percorso di studio sulla cultura della solidarietà, dedicando ai variegati volti di questa, una specifica conferenza, con la presenza di insigni personaggi del mondo della cultura e della medicina. Il 12 giugno proseguirà il cammino, sulla strada della solidarietà, con la citata conferenza che avrà come fulcro la trattazione della straordinaria vita di Papa Giovanni Paolo II e, soprattutto , la Sua eredità, evidenziata dalla presentazione e discussione del Libro di  Gian Franco Svidercoschi dal titolo “ Un Papa che non Muore”.

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SUCCESSO PER LA “MARATONA GIOVANNI PAOLO II” IN TERRASANTA PARTITA IERI DA GERUSALEMME

GERUSALEMME – Dieci chilometri sono stati percorsi ieri dalla tradizionale maratona della pace, Betlemme-Gerusalemme, organizzata dalla Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport, con la collaborazione, tra gli altri, del Pontificio Consiglio per i Laici, della Conferenza episcopale italiana e del Centro sportivo italiano. E’ stata una giornata da ricordare con due episodi molto importanti. Il primo riguarda una soldatessa israeliana che si è svestita dell’uniforme per mettersi la maglietta della manifestazione e ha cominciato a correre mischiandosi al gruppo dei partecipanti, tra cui palestinesi, americani, un australiano ed una quarantina di atleti del Csi giunti da Modena, Ravenna, Enna, Foggia e Roma, e poi ex campioni dello sport italiano come Demetrio Albertini ed Andrea Zorzi. L’altro episodio – riferisce Avvenire – ha riguardato il sindaco di Betlemme, Victor Batarseh, bloccato al check point di Gerusalemme mentre stava per fare una dichiarazione. Le autorità hanno motivato lo stop sostenendo che la sua presenza sarebbe stata considerata una provocazione. “Questa – hanno detto – non è una passerella per politici che vogliono fare dichiarazioni o cercano di sfruttare un evento che ha altri significati. E’ un momento di speranza, non di politica, e tale deve rimanere”.

Per leggere tutto il testo vistia: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2499 

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QUESTA SERA ALLA DISCOTECA GILDA DI ROMA LA FESTA DEI PAPABOYS ED UN PREMIO INTERNAZIONALE

ROMA – Essere giovani cattolici o ‘papaboys’ significa seguire sempre e solo il Papa alle Gmg? Tanti analizzatori di dati dicono sbagliando di si, ma la realtà e diversa. Essere giovani della Chiesa significa principalmente essere amici di Gesù, e seguirlo, e di conseguenza seguire anche il Papa, la Chiesa tutta, sacerdote per sacerdote e fratello per fratello. Ed una serata in discoteca? SI PUO’ FARE. E’ nata cosi’, all’interno di un premio Internazionale ‘Piazza del Popolo 2008’ la prima festa dei Papaboys su Facebook che finirà questa sera alla Discoteca Gilda di Roma. Il 9° Premio Internazionale “PIAZZA DEL POPOLO” è organizzato dall’Accademia Internazionale “LA SPONDA”, Presidente Benito Corradini, con la collaborazione del Sindacato Cronisti Romani, il Patrocinio di: Regione Lazio/Assessorato Cultura e Sport, Provincia di Roma, Comune di Roma, XX Municipio di Roma, Gruppo Nazionale Giornalisti Uffici Stampa, Associazione dei Papa Boys. La motivazione del Premio internazionale “PIAZZA DEL POPOLO” è “l’esaltazione dell’attività di chi opera con alto impegno, prestigio e professionalità per riavvicinare, anche sul piano umano, Personalità della Cultura, del Lavoro, dello Spettacolo, dell’Arte, in un’atmosfera di amicizia, per un discorso di apertura sociale e di civiltà”.

La Serata della Premiazione, presentata dall’attrice Eleonora Albrecht, con la direzione artistica di Luca Corradini, la regia di Giancarlo Pugliese, prevede: la performance musicale “Je suis comme je suis” di Eva Lopez, con Pino Giudice (Guitares), Mauro Menegazzi (Fisarmonica) e Zago (Flutes ed Percussions), di Giorgia Mareri e Stephanie Calamita della Scuola Cantieri Sonori, presieduta da André/Marco Canigiula, Defilé di Alta Moda di GPK di Gabriela Paulina Knet, Canzoni Romane di Giorgio Onorato. Il 9° Premio “PIAZZA DEL POPOLO”, un Trofeo realizzato dall’artista Angelo Camerino, su indicazione dell’apposita Giuria, presieduta dal Giornalista Romano Bartoloni, verrà conferito tra gli altri a: Mario Scaccia, Maestro dello Spettacolo / Simone Venier, medaglia d’argento nel Canottaggio alle Olimpiadi di Pechino e Francesco Cattaneo, allenatore di Canoa e Canottaggio delle Fiamme Gialle / Giuseppe Maddaloni, Campione Olimpico di Judo, l’on. Salvatore Ferrigno, Consulente del Presidente della Regione Sicilia per i Siciliani nel mondo, il Prof. Sergio Tiberti, titolare di cattedra per la Medicna del Lavoro all’Università dell’Aquila, il Prof. Giovanni Puglisi, Primario di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliera S.Camillo-Forlanini, Aurelio Bonafede, Campione di Karate, Erika Bello di Civitavecchia, Campionessa di Canottaggio , la Squadra di Calcio dei Papa Boys, Personalità e Personaggi del Giornalismo, della Cultura, dell’Arte e dello Sport. Sono previsti Premi Speciali e Premi di Rappresentanza.

Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1957 

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I titoli di oggi su www.papaboys.it – 5 marzo 2008

Carissimi fratellini e sorelline dell’Associazione Nazionale Papaboys a tutti voi un caro saluto ed eccoci a comunicarvi tramite la nostra newsletter i titoli delle news disponibili in queste ore sul portale www.papaboys.it. Rivolgiamo ancora un appello a tutti i Soci Simpatizzanti e Sostenitori dell’Associazione per regolarizzare i pagamenti ed i versamenti dei bollettini per le quote relative agli anni 2008/2009. Ci sono alcuni Soci Sostenitori che devono effettuare il versamento per ricever il materiale, ed alcuni Soci Simpatizzanti che devono provvedere a versare il bollettino che è loro giunto con il materiale e la Tessera numerata dell’Associazione.

I titoli di oggi
su www.papaboys.it

I CATTOLICI AIUTANO I POVERI DEL TAGIKISTAN A SOPRAVVIVERE AL FREDDO ESTREMO
DUSHANBE – Una folla di quasi 100 anziani si sono radunati lungo i cancelli della residenza delle suore cattoliche a Dushanbe per ricevere gli aiuti della Chiesa locale e delle organizzazioni internazionali. Il 18 febbraio è stato il primo di tre giorni dedicati alla distribuzione del cibo e altri b…

EUROPA: SIENA, UN CONVEGNO SULLE RADICI CRISTIANE E UN CONCORSO PER LE SCUOLE
SIENA – Mettere in luce la “missione” e il “messaggio di speranza” dei santi compatroni d’Europa “per contribuire alla costruzione di un’autentica unità spirituale, etica e culturale” del continente, “fondata sulle comuni radici cristiane”. Questo, spiegano dall’Associazione Internazionale dei Cater…

GMG 2008, LA DIOCESI DI SIDNEY PREOCCUPATA: I COSTI SALITI A 90 MILIONI DI EURO
SIDNEY – I costi per realizzare la 23/a Giornata Mondiale della Gioventu’ (Gmg) a Sydney dal 15 al 20 luglio, con la prima visita di Benedetto XVI in Australia, sono saliti a 150 milioni di dollari (90 milioni di euro), il 50% in piu’ del preventivo iniziale. Lo ha rivelato l’arcidiocesi di Sydney i…

UDIENZA GENERALE, BENEDETTO XVI RICORDA LA FIGURA DI SAN LEONE MAGNO
CITTA’ DEL VATICANO – Quello del successore di Pietro e’ un ”ruolo unico nella Chiesa”, perche’ ”a un solo Apostolo e’ affidato cio’ che a tutti gli apostoli e’ comunicato”. A ribadirlo e’ stato Benedetto XVI nel corso dell’udienza generale, citando uno dei ”bellissimi sermoni” di San Leone Ma…

BENEDETTO XVI: DON BOSCO DONO PER LA CHIESA. NEL MESSAGGIO PER IL 26° CAPITOLO GENERALE
CITTÀ DEL VATICANO – “Il carisma di Don Bosco è un dono dello Spirito per l’intero Popolo di Dio”, ha detto Benedetto XVI nel messaggio fatto pervenire al Rettor Maggiore, don Pascual Chávez, in occasione della solenne apertura questo lunedì del 26° Capitolo Generale. Tuttavia, ha precisato il Papa,…

PRONTA LA TERZA ENCICLICA SUL SOCIALE DI PAPA BENEDETTO. IL SERVIZIO DI PACI DI SKY TG
CITTA’ DEL VATICANO – Pronta la terza Enciclica di Benedetto XVI. A meno di sei mesi dalla ‘Spe salvi’ (uscita il 30 novembre), il Papa sta ultimando la stesura di una Enciclica sociale. A quanto apprende Apcom, il documento dovrebbe uscire nel mese di marzo, quasi probabilmente subito dopo Pasqua, …

SPOPOLANO SU YOU TUBE LE CATECHESI DI QUARESIMA DEL CARDINALE TETTAMANZI
MILANO – CITTA’ DEL VATICANO – L’esperimento del Cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, sbarcato su YouTube per rispondere ai giovani nelle catechesi di Quaresima, ha più che funzionato. Il Cardinale è diventato eroe di uno dei più famosi siti di videosharing. La notizia è arrivata per…

GIOVANI E CULTURE – LE NUOVE IGNORANZE
GIOVENTU’ – La nostra epoca è decisamente bizzarra. Alle soglie del terzo millennio, i giovani hanno a disposizione numero­se opportunità per far crescere il proprio livello cultura­le: scuole, università, corsi di specializzazione, master, lezioni a distanza, stage ed esperienze di studio all’este­…

L’INCANDESCENZA DELLA PAROLA CHE CREA
CREAZIONI… – Kant era convinto che “il Vangelo fosse la fonte da cui è scaturita la nostra cultura”, mentre Goethe non aveva esitazione nel considerare la Bibbia come “la lingua materna dell’Europa”. Lo è stato e lo è tuttora in forme anche semplici e quotidiane, attraverso quella spontaneità less…

UMBERTO VERONESI CI VORREBBE TUTTI ERMAFRODITI
ROMA – Il buon Umberto Veronesi non conosce riposo, non vuole permettere che fondamentalisti, assolutisti, dogmatici di ogni genere, come ama definirli, infettino il mondo con la loro ignorante superstizione. Per questo li combatte, producendo a ritmo continuo libri-interviste, in cui cambiano i par…


E’ IN RETE IL NOSTRO BLOG UFFICIALE!
Visita il blog ufficiale dell’Associazione Nazionale Paspaboys, puoi lasciare commenti, intervenire nei dibattiti, dire la tua! Abbiamo creato sezioni varie e soprattutto è uno strumento per farsi l’idea delle opere di carità e di evangelizzazione che la Chiesa Cattolica compie in tutti i continenti e non solo a Roma o in Italia. Sul sito ufficiale ovviamente, non avremmo la possibilità di seguire tutte le attività, anche quelle internazionali della Chiesa. Ecco: sul Papaboys Web Log tutto cio’ e’ possibile. Vedi un po’!
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