SPECIALE BEATIFICAZIONE (Roma) – Giovanni Paolo II era “un vero uomo e un uomo di Dio”. Lo ha dichiarato monsignor Slawomir Oder, postulatore della causa di beatificazione di Karol Wojtyla, nell’incontro avuto ieri con un gruppo di docenti e studenti della Facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce. Per monsignor Oder il processo è necessario soprattutto per “lasciare alle generazioni future le ragioni che, a suo tempo, ci portarono a gridare ‘Santo subito’”. Per Oder il processo va affiancato alla storia, per cui non solo non era inutile – come all’inizio molti avrebbero potuto pensare – ma anche necessario. La verifica dei numerosissimi documenti e testimonianze, oltre alla riconosciuta fama di santità, non ha fatto emergere alcun aspetto sconosciuto di Papa Wojtyla, ha anzi confermato la trasparenza della vita condotta dal Servo di Dio. “In un certo senso – ha spiegato monsignor Oder – tutti lo sapevamo: non esiste un Giovanni Paolo II mediatico, un Giovanni Paolo II privato… Non ci sono state scoperte inedite. La vera scoperta è stata quella di comprovare che Giovanni Paolo II era un uomo autentico. Il processo ha fatto comprendere la ragione di questa coerenza e unità di vita: la sua stretta relazione con Gesù Cristo”.
A spiegare la celerità del processo, tre ragioni: la fama di santità, in questo caso visibile fin prima di iniziare; l’iniziativa dei cardinali, che, prima di ritirarsi in Conclave per eleggere il suo successore, hanno chiesto per iscritto l’inizio della causa, e la convinzione personale di Benedetto XVI, che “essendo stato il suo collaboratore più stretto, sarebbe diventato per diritto il testimone chiave del processo”. Monsignor Slawomir Oder, che per sei anni ha diretto i lavori che documentano la fama di santità, le virtù eroiche del Venerabile ed il miracolo necessario per completare la causa, ha riassunto la figura di Giovanni Paolo II con la frase “Era un vero uomo, ed era un uomo di Dio”.
continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4486
L’OSSERVATORE ROMANO SI OCCUPA DI FACEBOOK: IL GRANDE FRATELLO E L’IDENTITA’ PERDUTA
continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3380
Lascia un commento
Archiviato in NEWSLETTER SITO, SI ALLA VITA
Con tag accesso, accesso alle foto, adolescenti, aiuto, alternative, amici, amiciazia, amicizie sbagliate, amore, anno, articolo pubblicato, aspettare, associazioni, Bing, commentare, commenti, condividere, consulenza, curiosità, curiosità legittima, danni, diritti umani, dolore, e mail, esperienza drammatica, esperienze, eta', europa, facebook, famiglie, Fbi, fenomeno, foto, garanzie, google, governo, gratis, identità, impostazioni, informare, informatica, informazione, interesse, iscritti, lavoro.nascita, livelli di protezione, materia di privacy, messaggio, migliorare, molestie, mondo, motivi, news, nome, notizia, notizie, operare, orientamento politico, orientamento religioso, pace, percorso, personalizzare, Pirate Bay, preferenze sessuali, privacy, problemi, profilo, proprietà, proteggere, protezione, pubblicità, reati, richieste di amicizia, richieste di denaro, rischio, rispetto, Ron Bowles, scegliere, sensi di colpa, sfruttare, sito, social network, soluzione, speranza, TECNOLOGIE, tradimenti, traffico e-mail, ultimora, utenti, vita, vivere, Zuckerberg