ROMA – Italia, il paese delle ingiustizie! Donne, immigrati, giovani: tre categorie che guadagnano meno rispetto agli altri lavoratori. “Disuguaglianze strutturali”, al Nord come al Sud, che certo non fanno onore al nostro Paese. Un’indagine Ires Cgil sulla distribuzione della ricchezza e del reddito in Italia nel periodo 1993-2008, infatti, mette in luce come, rispetto al salario netto mensile di un lavoratore dipendente standard, pari a 1.240 euro (dati del 2008), una lavoratrice guadagna il 17,9% in meno, un lavoratore immigrato (extra Ue) -26,9% e addirittura -27,1% se riferito a un lavoratore tra i giovani fino ai 34 anni. Differenze, appunto, trasversali, al Nord come al Sud, e che attraversano tutti i tipi di settori.
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