SCUOLA – I giovani d’oggi scatole nere sì, scatole nere no. Due, a nostro avviso, gli ordini di problemi.
Il primo. I giovani d’oggi (considerando insieme adolescenza, preadolescenza e infanzia senza confonderle) vogliono essere presi sul serio ed essere stimati; la loro mente rimane aperta all’universo; il loro desiderio distingue e riconosce istintivamente il vero dall’artificioso, la giustizia dall’ingiustizia, il bene dall’utile, il bello dal brutto. Il nucleo antropologico è un nucleo intatto. È quello della persona, non solo del soggetto e meno ancora dell’individuo. I ragazzi d’oggi, dunque, sono conoscibilissimi, a maggior ragione per il fatto che, tutto ciò che fanno o non fanno, pensano o non arrivano a pensare, sentono o non immaginano di poter sentire, giudicano o non giudicano, tutto in loro – nel bene e nel male – è segno di come e quanto questo nucleo si sia o meno sviluppato, e sia o meno diventato capace di dialogare, di competere e di contrapporsi agli imperativi categorici dell’economia, della società, dei media, della mentalità diffusa. Tutti i problemi sorgono un istante dopo.
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