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“TELEVENDITORI DI ‘BALLE’ SULL’ARTE E… SULLA LIBIA”, EDITORIALE DI MAURO BANCHINI SU TOSCANA OGGI

EDITORIALE – Lo giuro. Non riesco a staccare gli occhi da un personaggio come questo. Mi è entrato in casa per caso, la mattina, da una tv regionale negli spazi meno nobili ma dotati di un fascino a mio avviso enorme: le televendite. C’è chi vende tappeti e chi magnifica scarpe, chi giura sui numeri del Lotto e chi spilla soldi con l’oroscopo. E poi c’è lui, il mitico Andrea Diprè. Colui che nel sito web si qualifica come “il” critico d’arte per eccellenza aggiungendoci, tanto per gradire, “l’unico, il preveggente, l’inconfondibile”.
Tenta di convincere urlando, come ha visto fare a sgarbivittorio. Se è riuscito a lui, perché non dovrebbe farcela il giovane dipréandrea?

Magnifica la sua condizione professionale: “critico d’arte”. Appare in tv con tanto di nome (“dott”, mi raccomando) e di indirizzo web, dà il suo numero di cellulare (che mi piglia una maledetta voglia di fare. Mi freno appena in tempo) e affida il suo messaggio a due inquietanti punti di domanda. “Sei un artista? Vuoi andare in tv con Diprè?”. A me – di andare in tv e, soprattutto, di andarci con uno come lui – onestamente non mi interessa e peraltro non sono neppure un artista. Però il ragazzo mi affascina. Penso a quei poveri “artisti” che si faranno convincere dalla disinvolta affabulazione di questo strano tipo che sostiene di essere “nato per combattere l’ingiustizia”. Laddove l’ingiustizia massima sarebbe racchiusa in un concetto: non apparire in televisione. E laddove è “soltanto” lui, il dottor Andrea Dipré, a essere capace di fare il miracolo: far apparire nella mitica scatoletta le opere del “tuo talento” renderle visibili “a un pubblico vastissimo nazionale e internazionale”. Non è chiaro come ciò possa avvenire. Non è chiaro se le opere appariranno in Rai, alla Cnn o in “tele qualcosa”, se saranno viste alle due di mattina o alle 21 della sera. Quando l’artista dovrà pagare oppure se basterà una stretta di mano a colui che si auto definisce “l’unico”. Tutti … dettagli.

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24 OTTOBRE GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE: “PERCHÉ DOBBIAMO RITORNARE A CRISTO”.

ROMA – Quando nel periodo natalizio il servo di Dio Marcello Candia (1915-1983) dall’Amazzonia ritornava in Italia, era spesso invitato a parlare alla televisione italiana. A Milano abitava con noi nel nostro Centro missionario e io lo accompagnavo in questi incontri e interviste. Una volta, alla TV della Rai il giornalista che lo presenta dice: “Ecco l’industriale Marcello Candia, che ha consacrato la sua vita ai poveri e ai lebbrosi, ha venduto le sue industrie ed è andato in missione per aiutarli”. Il grande amico Marcello sorridendo aggiunge: “Sono andato in Amazzonia per amore di Cristo, mi sono consacrato a Cristo: poi per amore di Lui, amo tutti i poveri e i lebbrosi che incontro”.

Può sembrare un aneddoto di scarso valore attuale. Invece sintetizza bene il significato della Giornata missionaria mondiale (domenica 24 ottobre), che ogni anno ci ricorda la “missione alle genti”, cioè ai non cristiani, finalità primaria della Chiesa fondata da Cristo: l’annunzio della salvezza in Cristo. Questo scopo è ben noto fin dal tempo degli Apostoli, però è urgente e importante richiamare questa verità, perché è facile che si passi dalla finalità religiosa della missione ad un’altra di carattere sociale e umanitario. Questo perché nel nostro tempo è Cristo che dà fastidio, non il suo messaggio di amore, di pace, di fratellanza e solidarietà umana. Una certa corrente di pensiero teologico sulla missione alle genti è dimostrata da quanto scrive, ad esempio, un teologo cattolico indiano: “Ciò che è necessario con urgenza non è tanto di fare cristiani gli indiani, quanto di cristianizzare l’India nel senso di trasformare la società indiana in generale mediante i valori evangelici…. Il che significa che dobbiamo effettuare uno spostamento non solo dalla Chiesa a Cristo, ma anche da Cristo al Regno che egli ha proclamato”. Insomma, dov’è la logica? Il Regno va bene, ma il Re non lo vogliamo! E’ una mentalità diffusa sia fra i non cristiani che fra i cristiani. I valori del Vangelo sono diventati patrimonio comune e almeno in teoria recepiti da tutti: chi oggi dice di volere la guerra? Nessuno. Chi dichiara di volere la violenza sull’uomo, la rivoluzione violenta, il terrorismo? Nessuno. Chi vuole l’ingiustizia sociale e l’oppressione dei poveri? Nessuno o, per lo meno, nessuno lo dice, segno che la cultura comune del popolo italiano ha metabolizzato “i valori del Vangelo”. Ma Gesù ha dichiarato che tutto questo è un dono di Dio e si può realizzare solo nell’amore e nell’obbedienza a Dio, nell’osservanza dei suoi Comandamenti, secondo l’esempio che lui ci ha dato. Questo dà fastidio. Nel nostro mondo secolarizzato, c’è stata anche la “secolarizzazione della salvezza”. Per cui si accetta il messaggio, ma non il messaggero; si accettano i “valori” del Vangelo, ma non il Vangelo nella sua interezza.

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DON’T STOP THE MUSIC: MUSICA E GIOVANI IL POMERIGGIO DI SABATO 26 GIUGNO AL CIRCO MASSIMO DI ROMA

ROMA – L’Associazione Nazionale Papaboys e l’  Cantieri Sonori sono orgogliosi di presentarvi “Don’t Stop the Music”, evento musicale che avrà luogo il giorno 26 Giugno dalle 15.00 alle 20.00 nella prestigiosa location del Circo Massimo. Il concerto sarà presentato da Andrè, giovane cantautore romano (reduce da SanRemo 2004), e avrà come special guest Julian Borghesan, conduttore radiotelevisivo sulle emittenti Rai, da sempre attento al pubblico più giovane. Sul palco si alterneranno gruppi rock emergenti del panorama romano – tra cui i Boxerin Club, vincitori del premio speciale della giuria del concorso “In the Name of Rock” – e i giovani artisti della scuola di musica dell’associazione culturale Cantieri Sonori che dal 2007 è impegnata in progetti di formazione artistica giovanile ed organizzazione di eventi di carattere culturale, musicale e teatrale.

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DA FACEBOOK E DA INTERNET SI ALZA LA VOCE DEI PAPABOYS: ‘AIUTI VERI ALLE FAMIGLIE ED AI GIOVANI’

notizia

PROTESTA – E’ nato da poche ore – via Facebook – ma anche con richiami ed interventi su internet, blog, e social network – un gruppo di sensibilizzazione che chiede un immediato intervento per ridurre gli ‘stipendi vip’ ed aiutare concretamente i poveri, i bisognosi, che in questo nostro stato sono ormai principalmente le famiglie a basso reddito (ma le famiglie stesse in generale sono ridotte sul lastrico), i giovani in cerca di occupazione, le forze dell’ordine e quelle categorie che nella società hanno stipendi bassi in proporzione ai miliardi che girano – tra contratti, stipendi e benefit – i calcatori, i personaggi della tv ed i politici. Capiamo di più di questa contestazione che parte proprio dalla nostra Associazione dei Papaboys, stanchi ormai al limite, di vedere le ‘orge di stato’, e le ruberie, fatte con i denari dei cittadini: è uno schifo da far cessare! Riducendo in proporzione gli sperperi pubblici, che sono migliaia di milioni di euro, si potrebe rimettere in sesto completamente il nostro paese!

LA MOTIVAZIONE E LE PROPOSTE

In un momento particolarmente drammatico, specialmente per molte famiglie italiane che realmente non riescono ad arrivare alla fine del mese, in Rai si discute del compenso per Bruno Vespa, con una base annuale di 1 milione e 600 mila euro! Sia chiaro che la nostra riflessione non è diretta al ‘giornalista’ Vespa, che stimiamo e reputiamo uno dei maggiori professionisti del paese, ma è una critica all’interno sistema, che spende fior fior di miliardi publici (ma anche privati) per contratti milionari, e non tutela minimamente i cittadini, che lavorano quanto i ‘vip’ e guadagnano assolutamente di meno. LA DOMANDA (DIREBBE LUBRANO) CI SORGE SPONTANEA: NON SAREBBE IL CASO DI DARE UNA REGOLATA AL SISTEMA? Prima di tutto la classe politica (che si arricchisce in maniera spropositata e gode di infiniti privilegi), quindi tutto cò che ruota intorno al mondo della televisione, e poi una riflessione anche per quello che riguarda il mondo dello sport.

Questa corsa sfrenata allo ‘show business’ è una macchina infernale che il diavolo alimenta per dare privilegi, corrompere, inflazionare e soprattutto ridurre in schiavitù e sottomissione le masse dei giovani e delle famiglie. Non sarà facile vedere un politico parlare di riduzione di stipendi e privilegi, o un calciatore, o un personaggio della tv: ma con i soldi si conquista poco Paradiso, e tanto inferno! Ed anche dal lato etico e sociale la situazione è veramente schifosa. Che si può fare?

Noi dei Papaboys, da oggi ne iniziamo a parlare. Domani si vedrà, è un altro giorno.

MA NON STAREMO ZITTI E NON CI FAREMO INTIMIDIRE.

Iscriviti al gruppo di Facebook!
http://www.facebook.com/home.php?#/event.php?eid=184020113335&ref=mf

GLI INTERVENTI DELL’ASSOCIAZIONE DEI PAPABOYS

1) SI RIDUCANO DA SUBITO STIPENDI AI POLITICI, PERSONAGGI TV E SPORTIVI: LA CRISI E’ GRAVE!
http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2922

2) VERGOGNA! GLI EX SENATORI CHIEDONO ANCORA PRIVILEGI! CHIEDIAMO RIDUZIONE DI STIPENDI
http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2934

3) LA LENTA EUTANASIA DELLA POLITICA CHE UCCIDE LE ISTITUZIONI, MA SOPRATTUTTO I GIOVANI
http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2933

LA PROPOSTA – AUMENTARE GLI STIPENDI O AIUTARE:

– LE FAMIGLIE CON PIU’ FIGLI A CARICO
– LE FAMIGLIE CON FASCIA SOCIALE DI REDDITO BASSO
– LE FORZE DELL’ORDINE AL SERVIZIO DEL CITTADINO
– I GIOVANI IN CERCA DI PRIMA OCCUPAZIONE

LA PROPOSTA – DIMINUIRE DRASTICAMENTE GLI STIPENDI
ED I BENEFIT DI LUSSO:

– CONTRATTI MILIARDARI DEI PERSONAGGI TV
– STIPENDI E BENEFIT SFRENATI PER I POLITICI
– CONTRATTI MILIARDARI DEI GIOCATORI DI CALCIO

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BOTTA E RISPOSTA VESPA – FRANCESCHINI PER LA TRASMISSIONE DI PORTA A PORTA SULL’ABRUZZO

ROMA – Come se in Italia non ci fossero problemi piu’ seri e piu’ urgenti… -“Caro dottor Vespa, Le scrivo per comunicarle la mia indisponibilità a partecipare alla puntata di Porta a Porta del 23 settembre”. E’ quanto scrive il segretario del Pd Dario Franceschini in una lettera inviata al conduttore televisivo. “Quando nei giorni scorsi il mio ufficio stampa ha ricevuto l’invito dalla sua redazione a partecipare alla trasmissione ho comunicato la mia disponibilità ritenendo si trattasse della programmazione ordinaria. Leggo ora alcune sue dichiarazioni secondo le quali la mia presenza a Porta a Porta sarebbe da intendere come una sorta di par condicio per coprire l’incredibile scelta della Rai di stravolgere i palinsesti dell’azienda allo scopo di garantire al Presidente del Consiglio una vetrina strumentalizzando e spettacolarizzando il dramma dei terremotati d’Abruzzo. E’ un’operazione grave di cui non posso e non voglio rendermi complice in nessun modo”, conclude.

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http://www.papaboys.it

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A POVIA LA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO MOGOL CHE QUEST’ANNO FA BINOMIO CON LA SOLIDARIETÀ

luPREMI – Con il testo “Luca era Gay” è Povia a vincere la seconda edizione del Premio Mogol e sarà dunque lui questa sera alle ore 21 al Forte di Bard in Valle d’Aosta a cavalcare l’enorme Tatà dorato, simbolo del Premio, che l’anno scorso fu montato da Jovanotti per il testo “Fango”. Nella prestigiosa e suggestiva Piazza d’Armi del Forte di Bard, saranno presenti, oltre alla giuria e al vincitore del Premio, anche Arisa, prima classificata nella categoria “Proposte” del 59° Festival di Sanremo, e il gruppo degli Audio 2, duo italiano la cui ultima fatica è appunto un album con testi di Mogol. A contendersi la seconda edizione del Premio che vuole celebrare il miglior testo della produzione musicale italiana edita nel periodo 1° gennaio 2008 – 28 febbraio 2009 erano Egocentrica” di Simona Molinari, “Tutto l’universo obbedisce all’amore” di Franco Battiato, “Il Paradiso dei calzini” di Vinicio Capossela, “A te” di Jovanotti, “Luca era gay” di Povia e “Sincerità” di Arisa. Istituito dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta in collaborazione con la Fondazione Istituto Musicale della Valle d’Aosta e il Centro Europeo di Toscolano (CET) e con il patrocinio del Mistero per i beni culturali, il premio Mogol quest’anno fa binomio con la solidarietà e come è facile immaginare con la regione Abruzzo.

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http://www.papaboys.it/musica/read.asp?id=293

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DAL 29 GIUGNO IN SECONDA SERATA SU RAI UNO, PARTE ‘LA VALIGIA CON LO SPAGO’, UNA TV ‘ALTRA’

luTV VERA – Fuori da ogni dimensione di ‘velinaggio’ e profanazione di ciò che si intende con il termine ‘fare televisione’, partirà il 29 giugno un programma televisivo, in seconda serata su Rai Uno, che fa parte di uno dei limitati casi di ‘Tv di servizio alla cultura, all’informazione ed all’attualità’, con la C, la I e la A maiuscole. Un programma in 4 puntate che definire ‘trasversale’ è ovvietà scontata, di sicura denuncia – neanche troppo silenziosa – di una delle piaghe che maggiomente insanguinano la opulenta società internazionale del terzo millennio: la povertà, analizzata in maniera millimetrica attraverso quei flussi migratori che spogliano di verità e di personalità gli uomini, riducendoli da esseri umani a vere e proprie valigie, talvolta con lo spago, forse legato intorno al collo come ultimo ricatto di esistenza.

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http://www.papaboys.it/news/img.asp?IDFile=3587

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INCONTRO DEI PAPABOYS DELLE MARCHE QUESTO MARTEDI’ AD ANCONA: CULTURA, FEDE E GIOVANI

ANCONA – Riprende questo martedì 12 maggio alle ore 16 presso la Parrocchia Santa Maria delle Grazie in Ancona l’attività regionale dell’Associazione Nazionale Papaboys. Sarà un pomeriggio di incontro con la realtà territoriale e con l’incarico di Delegato Regionale per le Marche che sarà affidato ad Andrea Clementi. Alle ore 15.30 il ‘benvenuto’ e poi l’introduzione del Parroco di Santa Maria delle Grazie, Don Franco Marchetti, che aprirà i lavori. Oltre al Presidente Nazionale dell’Associazione, sarà presente anche, in via eccezionale, il Direttore dell’Agenzia della Santa Sede ‘Fides’, Luca De Mata, che introdurrà un dibattito sulla tematica dell’immigrazione e reciprocità, in attesa della trasmissione Tv ‘La Valigia con lo Spago’ che andrà in onda su Rai Uno per 4 puntate dal 22 di Giugno in seconda serata. Alle ore 18 la Celebrazione della Santa Messa e la giornata si concluderà con un’ora di Adorazione Eucaristica, vero ‘centro motorio’ dell’Associazione dei Papaboys..

Perl leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2572 

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È USCITA LA COMPILATION DEI GIOVANI DI “TI LASCIO UNA CANZONE”

COMPILATION – I giovanissimi della fortunata trasmissione di Antonella Clerici “Ti lascio una canzone”, in onda il sabato sera su RaiUno, hanno firmato un doppio cd targato Rhino/Warner Music. La compilation racchiude canzoni selezionate tra quelle di questa nuova edizione e altre dalla precedente stagione. Il primo disco contiene quattordici brani, in particolare: la sigla del programma “Ti lascio una canzone” che dà anche il titolo all’album, “Eri piccola così”, “Caruso”, “È tutto un attimo”, “La voce del silenzio”, “Le mille bolle blu”, “Perdere l’amore”, “Si può dare di più”, “Cu’mme”, “New York New York”, “Erba di casa mia”, “Mi sono innamorato di te”, “Il mio canto libero” e “Per amore”. Mentre nel secondo cd ce ne sono tredici: “Mamma mia”, “Se bruciasse la città”, “La luna che non c’è”, “Quando vedrai la mia ragazza”, “Quando l’amore diventa poesia”, “Che m’importa del mondo”, “Io canto”, “Sarà quel che sarà”, “E la chiamano estate”, “Patatina”, “I have nothing”, “La nostra favola”, “Non ti scordar di me”. “Bravissimi… – definisce Antonella Clerici i giovani artisti, tra gli 8 e i 16 anni che compongono il cast dello show -. Sono così piccoli ma quando arrivano sul palco tirano fuori una voce pazzesca…”.

Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/musica/read.asp?id=251 

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ESCE IL LIBRO DE ‘LA BIBBIA GIORNO E NOTTE’ ED UNA ‘CAPPELLA DELLA PAROLA’ VEDE LA SUA GENESI A ROMA

ROMA – La lettura integrale e ininterrotta della Bibbia, che la Rai ha organizzato lo scorso ottobre, è divenuta uno splendido volume fotografico, edito da Velar e Rai Eri. Curato da Giuseppe De Carli e da Elena Balestri, su progetto di Pippo Onorati e di Luca Adami, il volume dal titolo “La Bibbia giorno e notte. I mille volti di un’esperienza indimenticabile” (216 pagine, 20 euro) verrà presentato nel corso di una serata-evento, che avrà luogo martedì 7 aprile 2009, dalle ore 20.45, nella basilica romana di Santa Croce in Gerusalemme. Serata naturalmente dedicata ai lettori, agli artisti, ai volontari dell’Unitalsi, alle forze dell’ordine, ai tecnici e collaboratori, protagonisti e artefici della settimana 5-11 ottobre 2008, a tutti coloro che hanno seguito, attraverso tv , radio e internet, la proclamazione della Parola . Hanno annunciato la loro presenza autorità di governo, regione, provincia e comune, uomini di Chiesa, rappresentanti delle Chiese evangeliche e ortodosse, del mondo ebraico e musulmano, e l’alta dirigenza Rai. Ci saranno non solo cittadini romani ma di ogni parte d’Italia. Il libro, stampato in formato 20×28 cm su carta patinata ecologica, offre, introdotta da testi essenziali dei curatori, la sequenza di circa 500 ritratti dei “lettori”, gente comune o personaggi noti, realizzati nello studio fotografico allestito in una sala del monastero annesso alla Basilica, da Pippo Onorati, Luca Adami e Melisa Scolaro. Completano il racconto dell’evento un reportage di immagini del pubblico che ha seguito la lettura in Basilica o davanti ai teleschermi sul piazzale antistante, nonché un set di fotografie di gruppo dei cori.

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PARLIAMONE – SE L’ALTO PROFILO ISTITUZIONALE E L’ESPERTO DI COMUNICAZIONE E’ SEGNALATO DAI PAPABOYS

ROMA – Quando la politica si incontra e scontra ‘per deliberare’ in seduta ideologica comune, molte volte le soluzioni più semplici, stanno ad un passo dalla possibilità, ma ci sfuggono, o per troppa frenesia, o per sufficienza, che non sempre premia a medio e lungo termine, forse a breve… Tra i candidati alla Presidenza Rai compare il nome di Piero Melograni, storico con un passato politico apprezzato a livello bipartisan. La carriera e l’opera di Piero Melograni parlano di un candidato ideale che vedrebbe effettivamente soddisfatte numerose voci della politica, della società e del mondo della cultura italiani. Non sembra un caso che nel 1955 Piero Melograni abbia conseguito la laurea in Giurisprudenza con una tesi sul Diritto ecclesiastico con la cattedra tenuta da Carlo Arturo Jemolo, primo presidente in assoluto nella storia della nascente Rai, ovvero dal 1945 al 1946. Di origini ebraiche, durante il periodo dell’occupazione nazista Jemolo ospitò e nascose nella sua abitazione romana degli amici ebrei fuggiti da Ferrara. L’opera di Jemolo in quanto giurista ha avuto particolare rilevanza per quanto riguarda la definizione del Diritto ecclesiastico in Italia: grazie al suo lavoro questa disciplina assunse una connotazione nettamente giuridica che, astraendo completamente da qualunque riflessione di natura politica, ha contribuito a definire la netta separazione tra il Diritto della Chiesa cattolica e quello dello Stato.

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E’ IL MOMENTO DELLA MUSICA… E CON LE FINALI DI ‘MUSICULTURA 09’ ANCHE UN NUOVO CANALE IN RAI

ROMA – Musicultura, il festival della canzone popolare e d’autore, giunto alla XX edizione, ha scelto e selezionato i 16 finalisti che proseguono l’itinere della rassegna canora. I sedici brani dei giovani artisti faranno parte di una cd-compilation ‘Musicultura 2009’ che la sera del 25 marzo verrà presentato al Teatro Marchetti di Camerino (Macerata), in occasione ‘dell’Anteprima Musicultura’, il concerto live dei finalisti selezionati, in cui verranno annunciati ed eseguiti i brani scelti. Inoltre ad aprile le canzoni andranno in onda su Radio Uno Rai e Rai Italia (già Rai International). I sedici giovani in gara sono Paola Angeli (Bologna), Giovanni Block (Napoli), Cordepazze (Palermo), Gregor Ferretti (Porto Fuori – Ra), I Gatti Mézzi (Pisa), Hellosocrate (Civitavecchia – Roma), Le Core (Gubbio – Perugia), Alessandro Mannarino (Roma), Manupuma And The Bulletz (Milano), Erica Mou (Bisceglie – Bari), Naif (Quart – Aosta), Jacopo Ratini (Roma), Paolo Simoni (Comacchio – Ferrara), SUPERLOWed (Somma Vesuviana – Napoli), Carmine Torchia (Sersale – Catanzaro), VersoEst (Roma).

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SANREMO 2009, AL PEGGIO NON C’È FINE

SANREMO – E’ proprio vero: al peggio non c’è fine; ma è possibile che il cosiddetto Festival della Canzone Italiana porti in finale tre canzoni che definire mediocri è già un eufemismo? E’ possibile che i gusti del pubblico si stiano talmente omologando verso il basso da produrre aberrazioni del genere: Marco Carta che vince con “La forza mia”, seguito a ruota da Povia con la discussa “Luca era gay”, e Sal Da Vinci, con “Non riesco a farti innamorare”. Mi spiace formulare questi concetti, ma francamente non riesco a trovare altre parole per esprimere coerentemente il mio pensiero su quanto accaduto al 59° Festival di Sanremo. Eppure le cose non stavano andando particolarmente male; intendiamoci niente di particolarmente interessante sotto il sole, con Bonolis che si sbracciava in mille modi anche per giustificare la barcata di euro incassata (sarebbe interessante un contest tra Bonolis e Mentana per stabilire chi parla più in fretta senza dire castronerie), Luca Laurenti che si dimostrava forse il miglior cantante (almeno tra i presunti big), ospiti alcuni indovinati altri meno (ma che ci stavano a fare i “valletti”?).

E a questo proposito dirò una cosa politicamente assai scorretta: l’abbiamo capito che Benigni è bravo (anche se personalmente non mi fa più né ridere né sorridere) ma è solo lui l’unico uomo di spettacolo che merita la platea di Sanremo…? non si potrebbe fare un piccolo sforzo di fantasia e cercare qualcun altro…così tanto per cambiare musica ed elargire denaro pubblico anche ad altri soggetti. Immancabile “prezzemolino” Allevi che continua sia a fare ascolti…sia a non convincermi.

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FESTIVAL DI SANREMO – TUTTI CONTRO POVIA PER UN MOTIVO ‘STUPIDO’. BELLA LA SUA CANZONE

SANREMO – In un periodo di carenza assoluta di ascolti soltanto affidandoci a qualche polemica si pensa di poter tornare alla ribalta: drammatica constatazione ma efficace se si vuol comprendere il motivo per cui, basta una semplice canzone, che tra le altre cose non offende nessuno e racconta una semplice e naturale storia, ad infiammare gli animi. E’ il caso del brano ‘Luca era gay’ di Povia, che ha fatto bollire il sangue di alcune organizzazioni, ad esempio l’Arci Gay (questi comunisti… non cambiano mai!) ed alcune organizzazioni della sinistra giovanile (in realtà erano 24 ragazzi, strumentalizzati, ma solo 24 persone!). E se una canzone chge parla del tema ‘omosessualità’ crea tutto questa confusione, ogni volta che c’è una canzanoe che attacca in ostri valori cristiani che si dovrebbe fare? Invidiamo a Franco Grillini e Co. la capacità di azione, questo è vero! In 4 gatti fatto un casino da 40mila!

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I RETROSCENA DEL FESTIVAL DI SANREMO – UN ROMANZO DI ALESSANDRO ZACCURI

FESTIVAL – Volete sapere cosa succede a Sanremo durante il festival? Lo scoprirete leggendo Infinita notte (Milano, Mondadori, 2009, pagine 272, euro 18,50) il divertente romanzo – appassionante e denso di colpi di scena – di Alessandro Zaccuri. Il plot si dipana durante il festival, che è al centro dell’interesse dei numerosi personaggi, molto diversi tra loro, che si recano nella città ligure carichi di desideri e aspettative, e che per realizzarli saranno disposti a correre non solo rischi professionali, ma anche pericoli veri e propri. L’atmosfera è quella eccitata di arrivi e partenze negli alberghi di lusso, di star e di principianti, vista con occhi di personaggi diversi ma tutti coinvolti – lo scopriremo alla fine – nella vicenda, che si conclude, ovviamente, con la serata finale. Tanti, quasi una piccola folla, sono i personaggi del romanzo, a cominciare dal capostruttura Rai con i suoi collaboratori, raccontati con divertente ironia, e particolarmente ben riuscito è quello della signorina potentissima, pur senza avere un ruolo riconosciuto, solo per essere stata tanti anni segretaria dei potenti, e quindi perfetta conoscitrice dei meccanismi e delle alchimie del potere del mondo Rai; il quale, per chi ci vive e ci lavora, sembra essere l’unico che conta.

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QUESTA SERA IN ONDA SU RAI DUE ALLE 20.40 IL MISTERO DELLA SANTA CASA DI LORETO

LORETO – Un interessante documentario girato dalla Studio3 TV di Porto Sant’Elpidio (Ap), un altro mistero affrontato dalla trasmissione “Voyager” di Rai Due, un importante appuntamento da non perdere: il prossimo mercoledì 4 Febbraio il noto programma di Roberto Giacobbo trasmetterà infatti il servizio “Il mistero della Santa Casa di Loreto”. Un’esclusiva indagine su un enigma tra i più affascinanti e controversi nella storia del Cristianesimo, che ha origine proprio nelle Marche…

Dopo aver girato documentari in Perù, Messico, Brasile ed Ecuador, già andati onda su Voyager, la Studio3 TV – nota casa di produzione televisiva marchigiana – questa volta ha voluto concentrare l’attenzione sul proprio territorio, per valorizzare le risorse locali e svelare i misteri nascosti proprio nella nostra regione. Come appunto quello del Santuario lauretano. Al suo interno è infatti custodita la Santa Casa di Nazaret dove, secondo la tradizione devozionale, la Vergine Maria ricevette l’Annunciazione. Ciò che però non si spiega è come sia possibile che le pietre della casa, di provate origini palestinesi, possano trovarsi a Loreto.

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CINEMA – IL FILM DI OLIVER STONE «W.»,: QUANDO LA CENSURA E’ ANCORA PRESENTE

RECENSIONE – Lo strano destino del film di Oliver Stone «W.», dedicato alla resistibile carriera del Presidente George W. Bush, dà un’idea abbastanza precisa di quanto il concetto di censura, da tutti condannato e aborrito, sia in realtà ancora vigente e operante. Il distributore Dall’Angelo, che ne ha acquisito i diritti per la distribuzione italiana, a seguito dei rifiuti (diciamo disinteresse) sia della Rai che di Mediaset, si è visto costretto a un’occasionale distribuzione in digitale (cioè un DVD) e a un passaggio televisivo su LA7.

Se «W.» si è visto in sala a Firenze, ad esempio, è stato soltanto grazie ai buoni uffici di Stefano Stefani e, in seconda battuta, dell’Istituto Stensen, che hanno dato, indipendentemente dalla qualità dell’opera, una bella lezione di democrazia a tanta gente. Sì, perché da tutto questo inutile ostruzionismo si poteva anche trarre l’impressione che, più di Michael Moore, spettasse a Oliver Stone il titolo onorario di Lupo Cattivo, anche in virtù delle sue precedenti incursioni nel ramo presidenziale con «JFK» (Kennedy) e «Gli inganni del potere» (Nixon). Tutto ciò rischiava di creare un alone mitico intorno a un film che, alla prova dei fatti, finisce per non fare paura a nessuno. Anzi, democrazia a parte, pensiamo francamente che l’operazione di Stone sia carente in tempistica e risultanze. Una riflessione su George W. Bush, sul quale ormai è stato detto tutto e il contrario di tutto, avrebbe avuto un senso forse tra qualche anno, quando le conseguenze della sua politica interna ed estera avessero portato a qualche esito incontestabile. Oppure anche oggi, ma con qualche bel jolly da giocare o con una modalità più surreale che realistica. Invece «W.» è una sorta di reportage interiore che, partendo dal 1966 quando il Presidente era al college, attraversa alcuni momenti topici della sua esistenza privilegiando quelli privati (il rapporto con Bush padre, l’incontro con la moglie Laura, l’alcolismo) a quelli pubblici (le conferenze stampa, le decisioni in campo internazionale, un 11 settembre del quale si accenna appena), per disegnare il ritratto di un uomo che, a parte la discendenza familiare e una sorta di incrollabile fede, proprio non aveva le carte in regola per guidare il paese più potente del mondo. Alla fine di tutto questo, comunque, sorge spontanea la domanda: «Tutto qui?». «W.» è un film estenuante fatto interamente di dialoghi. Ma, diversamente dalle previsioni, è anche un film che rischia di prendere in contropiede quanti si attendessero un attacco frontale alla maniera di «Fahrenheit 9/11».

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STASERA ALLE ORE 21 SU SKY 848 (OASI TV) UNO SPECIALE PAPABOYS DELLA TRASMISSIONE RAI SULLA BIBBIA

 

 

 

 

 

 

 

ROMA – La trasmissione di Rai – Vaticano ‘La Bibbia giorno e notte’, ideata da Giuseppe De Carli e messa in onda da Rai Uno e Rai Edu ha veramente fatto il giro del mondo, sia per interesse e media che se ne sono occupati, sia per la qualità della produzione. Anche alcuni giovani della nostra Associazione sono stati coinvolti, alle varie sedi regionali e questa sera su Oasi Tv, (848 del canale Sky), va in onda uno ‘Speciale La Bibbia giorno e notte’, all’interno del programma ‘Verso Camelot Show’. Nella nota distribuita dalla Life Communication, società che produce ‘Verso Camelot Show’ si legge: ‘Nel mese di Dicembre abbiamo avuto l’onore di realizzare il back stage di uno degli appuntamenti televisivi più importanti della televisione italiana, lo speciale “La Bibbia giorno e notte”, trasmesso in diretta per sette giorni e sette notti consecutivamente da Rai International. Il mondo intero ha assistito alla lettura del testo Sacro, una lettura caratterizzata, secondo le intenzioni precise dell’ideatore dell’evento Giuseppe De Carli, anche lui ai microfoni di Camelot, dal continuo susseguirsi di personalità istituzionali e religiose, nonché da importanti individualità del mondo della comunicazione e da tantissimi ragazzi da tutta Italia e da tutto il mondo, che dallo stesso pulpito hanno annunciato la Parola di Dio.’

La puntata di Verso Camelot Show, interamente dedicata alla manifestazione “il Festival del sociale” svoltasi giorno 06 dicembre 2008, andrà in onda a partire dal 22 Dicembre fino al 28 Dicembre 2008 nei seguenti giorni e sulle seguenti emittenti:

A livello Nazionale:
Lunedì 12 Gennaio dalle ore 21.30 su Oasi tv (canale 848 di Sky) e in replica martedì 13 gennaio alle ore 17.00;

A livello locale(Calabria)

Martedì 13 gennaio alle ore 18.20 su Calabria Tv ed in replica il sabato alle ore 15.00 e la Domenica 18 gennaio alle ore 18.20.
Martedì 13 gennaio alle ore 21.00 su Rete Azzurra e in replica tutti i mercoledì 24 alle 23.00
Giovedì 15 alle ore 23.00 su Telejonio ed in replica la domenica 28 ore 19:00.

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INTERVISTA A PAOLO RUFFINI, DIRETTORE DI RAI TRE. ‘GESU’ IL PIU’ GRANDE COMUNICATORE’

ROMA – Quasi tutti la guardano, sempre meno se ne fidano. Secondo una recente indagine dell’Osservatorio di Demos-coop, solo il 30% degli italiani ha fiducia nella televisione, pari alla metà di quelli che ritengono affidabile la radio e meno di quelli che confidano nella credibilità di giornali (38%) ed internet (36%). Ma nel panorama televisivo italiano spicca Rai Tre, che continua ad essere percepita come il canale con i programmi qualitativamente migliori. Abbiamo incontrato Paolo Ruffini, che dal 2002 è il Direttore del terzo canale pubblico.

È soddisfatto della sua Rai Tre?

Sì, anche se naturalmente si può sempre migliorare. RAI Tre è una rete quasi unica nel panorama televisivo internazionale, con molte trasmissioni d’utilità sociale ed una grande varietà d’offerta che comprende anche una programmazione d’alta qualità rivolta ai bambini. Senza dimenticare che buona parte dei programmi è prodotta in proprio e che vantiamo un ottimo rapporto tra costi bassi, qualità percepita ed ascolti.



Cosa pensa dell’etichetta politica che Rai Tre si porta dietro?

Recenti indagini statistiche, come quelle dell’Osservatorio Makno, affermano che Rai Tre non è percepita come una rete di parte. Con la forza della qualità, i nostri programmi hanno vinto numerosi e prestigiosi premi: per questi risultati sento il dovere di ringraziare tutti i miei collaboratori.

Com’è il lavoro di direttore di Rete?

È quello di un organizzatore di gruppi di lavoro molto autonomi tenuti insieme da una linea editoriale, da un progetto condiviso. Sono nel mio ufficio dalle 9 di mattina fino quasi alle 9 di sera (………………. continua…….)

Leggi tutta l’intervista realizzata da Giuseppe Stabile su

http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1128

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