CITTA’ DEL VATICANO – Sarà il pensiero del beato John Henry Newman uno dei fili conduttori delle prediche d’Avvento che il cappuccino Raniero Cantalamessa terrà in Vaticano a partire da venerdì 3 dicembre, alla presenza del Papa. In questa intervista al nostro giornale il predicatore della Casa Pontificia spiega i motivi della scelta e anticipa alcuni dei temi che affronterà nelle sue riflessioni.
Perché ispirarsi proprio a Newman per sviluppare i temi delle prediche?
Ho scelto di utilizzare il pensiero di Newman non solo per la sua attualità – rilanciata dalla beatificazione da parte di Benedetto XVI il 19 settembre scorso, durante il viaggio compiuto nel Regno Unito – ma anche perché, di fatto, il nuovo beato ha dovuto affrontare a suo tempo molte delle sfide che ci troviamo davanti noi oggi. In particolare, quella del razionalismo, che egli affronta in uno dei sermoni universitari dal titolo significativo The Usurpation of Reason (“Le prevaricazioni della ragione”). Anche a proposito del dialogo con la scienza, in particolare con la teoria evoluzionista allora di recente pubblicazione, Newman ha delle idee sorprendentemente precorritrici dell’atteggiamento attuale della Chiesa.
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