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UN’ARTISTA A TUTTO TONDO: MARIA LUISA FORENZA, UNA REGISTA ALLA RICERCA DEL RACCONTO DELLA REALTÀ

CINEMA (Roma) – Una donna che, attraverso la macchina da presa, è sempre in continua sperimentazione di nuovi progetti, tutti con un uno scopo comune: far conoscere e raccontare la realtà allo spettatore: il suo nome è Maria Luisa Forenza, regista e autrice di origini calabro-lucane. Appassionata del genere documentaristico la realtà fa da padrona nei suoi lavori attraverso i quali si rispecchia la sua incessante ricerca sul senso delle cose. Laureata in Lingue e letterature straniere, consegue il diploma di Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Successivamente lavora come assistente alla regia in produzioni cinematografiche al fianco di Dino Risi, Francesco Maselli, Enrico Montesano, Giancarlo Sepe, Raf Vallone e Tony Musante.

Nel 1992 partecipa, a Belgrado, ad un corso di regia guidato da Dusan Makavejev che la porta a realizzare cortometraggi dal titolo “Danica” e “Breakfast in Belgrade”. Per RaiTre gira documentari- mediometraggi su temi dal taglio storico – sociale come infibulazione, immigrazione, operai in fabbrica, ex confinati politici, adolescenti. (“Anab e le sue sorelle”, “Esquilino City”, “Ragazze FIAT”, “Ritorno a Ventotene”, “Io, tu e Lorenzo”). Produce documentari – inchiesta di impegno e ricerca storica: “Guatemala Nunca Mas”,racconto del genocidio del popolo Maya con Rigoberta Menchù e proiettato durante il Festival del Cinema di Venezia (1999), il Festival di Torino e premiato al Festival del cinema di Salerno. Inoltre realizza due lungometraggi per la “Grande Storia” in prima serata su RaiTre: “Mussolini: l’ultima verità”, e il “Carteggio Churchill – Mussolini: l’ultima verità” (2004). Coproduce il medio metraggio “The Unholy battle for Rome” (“Roma nazista”), la liberazione di Roma nel 1944 attraverso il racconto di testimoni. Nel 2008-2009 realizza, fra Italia e Svezia, “Albino Pierro. Inchiesta su un poeta” in onda su RaiUno e Rai Educational, un documentario sui grandi lirici del Novecento italiano da cui poi ne ha tratto uno spettacolo teatrale per immagini, musica e poesia dal titolo “Albino Pierro. Scenari di un poeta”. La redazione dei Papaboys ha rivolto un’intervista alla regista per approfondire il suo percorso lavorativo nel mondo del cinema.

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=5186

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A CASTELLAMMARE DI STABIA SPETTACOLO “CANTATA” CONTRO TUTTE LE MAFIE!

CASTELLAMMARE DI STABIAProseguono gli appuntamenti al Teatro Supercinema nell’ambito della 22° Stagione Teatrale Ragazzi e Giovani “ORIZZONTI TEATRO” organizzata dalla Compagnia degli Sbuffi. Il Cartellone 2009/2010, messo a punto da Violetta Ercolano e Aldo de Martino, propone al mondo della scuola, spettacoli e percorso di laboratori su temi urgentissimi, che spaziano dalla tutela dell’ambiente alla Legalità e alla lotta contro la mentalità camorristica, sino ai tragici fatti della Shoàh e la Giornata della Memoria. Da martedì 1 a giovedì 3 dicembre sarà di scena la compagnia Ribalta di Aprilia con lo spettacolo “Cantata”, tratto da “Cantata per la festa dei bambini morti di mafia” di Luciano Violante, per la regia di Ulisse Marco Patrignani. Lo spettacolo è la storia di un professore che davanti ad una classe immaginaria racconta di mafia, aiutandosi con delle musiche originali realizzate da Marco Schiavoni e Luigi Parravicini, e molte immagini e diapositive tratte da lavori di Giuseppe Tornatore, oltre a filmati originali riprese da TG dell’epoca dei fatti narrati. Forse il grande coinvolgimento nasce proprio da questi motivi: quella classe immaginaria, diventa la platea dei giovani in teatro, che si sentono quasi parte integrante dello spettacolo. Del resto le molte recensioni ottenute, sottolineano proprio questo aspetto; anche la scelta di lavorare con un giovane attore: Fabrizio Mineo, si è rivelata giusta, riesce a calarsi nel ruolo di questo professore atipico, con molta efficacia, riuscendo sempre a catturare l’attenzione dei giovani in ascolto. La collaborazione con le Associazioni antimafia: LIBERA e CUNTRASTAMU, si è resa necessaria per rispondere alle domande sempre più specifiche poste dai giovani, domande che in qualità di autore, regista e attore, rischiavano di non avere una risposta sicuramente più giusta e qualitativa. Lo spettacolo è realizzato con il Patrocinio Morale della Città di Castellammare di Stabia.

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